L’orgasmo dopo il parto

Tante neomamme concordano: avere un orgasmo dopo il parto pare più difficile. È davvero così? Qual è la spiegazione scientifica? E si può trovare una soluzione per eludere questo problema tornando senza stress ad avere una vita sessuale soddisfacente e sana? A queste domande proveremo a rispondere, perché, sì, sono molte le mamme che fanno fatica, ed è giusto parlarne, senza tabù e senza vergogna.

L’orgasmo dopo il parto: perché molte mamme faticano a tornare ad avere una vita sessuale soddisfacente anche a livello di orgasmo e come fare per ristabilire l’armonia sotto le coperte

Dopo aver avuto un bambino, il corpo cambia. E anche il sesso cambia, naturale. Dubbi, tempi da rispettare per non rischiare, difficoltà a ritrovare l’intimità di prima: tutto questo è normale. Ed è anche normale, a volte, che una volta ritrovata quell’intimità ci rendiamo conto che qualcosa non torna. Che non abbiamo più gli orgasmi di prima. O che non ne abbiamo proprio, addirittura. Premettendo che prima o poi la situazione tornerà alla normalità (quindi non aggiungiamo stress ad una situazione già stressante, per il nostro bene!), a causare questa situazione sono fatti fisici.

La ragione è semplice: l’organo che regola la nostra vita sessuale risiede nel cervello, ed è l’amigdala, che controlla le paure, l’ansia, i sentimenti e i pensieri. Quando facciamo sesso, l’amigdala stacca per un attimo la spina, consentendoci di concentrarci solo su quel momento e non sui pensieri che ci invadono la giornata. Dopo la gravidanza e con la nascita di un figlio, tuttavia, l’amigdala vive uno dei suoi più intensi periodi, con lo stress, le paure, le ansie e la stanchezza (sensazioni normalissime e sane).

Non “staccando la spina” (perché troppo impegnata), l’amigdala quindi si frappone tra noi e l’orgasmo. Lo stesso fanno però anche gli ormoni: avendo dopo il parto livelli bassi di testosterone, a pagarne le conseguenze è proprio la nostra vita sessuale.

Altra ragione che si aggiunge alle prime due: la debolezza dei muscoli pelvici, che hanno svolto il loro dovere durante la gravidanza e nel momento del parto ma che ora hanno bisogno di ristabilirsi, riacquistando tono e forza.

Raggiungere l’orgasmo può risultare quindi difficile, è vero. Ma ciò non vuol dire che non torneremo ad averne (anzi), e soprattutto non significa che non possiamo farci niente e che dobbiamo per forza adagiarci sugli allori della stanchezza e lasciare che il nostro corpo faccia tutto da solo. In altre parole: se vogliamo un bell’orgasmo, non attendiamo che arrivi come per magia. Mettiamoci un po’ d’impegno e facciamo qualcosa per aiutare il nostro corpo!

Innanzitutto, possiamo cominciare a renderci consapevoli dello stress. Siamo stressate, è normale, ma lo stress non deve essere per forza destinato a sopraffarci, e con un po’ di consapevolezza e meditazione possiamo abbracciarlo, farlo nostro e rilassarci un attimo. Consapevoli quindi che lo stress fa parte di questo momento della nostra vita, con coscienza proviamo a bypassarlo: proviamo a concederci un po’ di intimità con il nostro partner nei momenti più rilassati, e cioè quando il bimbo è bell’e che addormentato o quando è dai nonni per qualche ora.

Ma soprattutto, sforziamoci (per noi stesse) di rientrare nel mood sexy, curandoci (anche solo per dieci minuti: una doccia rilassante e una maschera facciale sono l’ideale) e risfoderando l’intimo carino, non quello da gravidanza. Non avremo più il corpo di prima, ma certamente quelle curve in più non guastano! La mente fa moltissimo sul corpo, e piano piano rientrando nell’atmosfera intima che mancava anche i nostri organi genitali risponderanno allo stimolo positivo della mente.

Altro esercizio utile è il rafforzamento del pavimento pelvico, che, come dicevamo, in effetti può essere debole dopo il parto. Dopo qualche tempo, quindi (chiediamo quando al nostro ginecologo: non è giusto nemmeno iniziare troppo presto a stimolare il pavimento pelvico!), possiamo affidarci ai semplici esercizi di Kegel, che consistono nel contrarre (a vescica vuota) i muscoli del pavimento pelvico (“stringendo”) per 5-10 secondi, rilasciandoli e rilassandoli per altrettanti secondi e ripetendo la serie per una decina di volte 2 o 3 volte durante la giornata.

Ultimo ma non per importanza, se ancora fatichiamo a raggiungere l’orgasmo cerchiamo di pensare fuori dagli schemi e di ravvivare la solita vita sessuale che avevamo prima: il sesso orale, le stimolazioni alternative del clitoride e gli strusciamenti, così come qualche sex toy o posizioni mai provate possono aiutare e stimolare la nostra vagina, aiutandoci a rilassarci e a trovare un nuovo tipo di orgasmo che, magari, prima non pensavamo nemmeno di poter provare!

In ogni caso la regola deve essere sempre una: rilassarci, non aggiungendo stress allo stress, perché sarebbe controproducente (e in quel caso ritrovare l’orgasmo sarebbe davvero, davvero difficoltoso). Abbiamo fiducia nel nostro corpo e nella natura: a volte serve un po’ più di pazienza, ma in men che non si dica tornerà tutto alla piacevolissima intimità di un tempo!

 Giulia Mandrino 

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