Come replicare il metodo Montessori a casa

hi l'ha detto che il metodo Montessori possa essere utilizzato solo a scuola? Anche i genitori, durante la vita di tutti i giorni, possono sfruttare i principi base per ricreare il modello educativo a casa.

Come replicare il metodo Montessori a cas: prendendo spunto dal progetto pedagogico di Maria Montessori, qualche consiglio per educare bambini liberi

Il modello Montessori si basa prima di tutto sul rispetto, e questo, possiamo dirlo, è alla base di ogni buon rapporto. Quindi non solo educatore-bambino, ma anche genitore-figlio. Nello specifico, per Maria Montessori il rispetto significava dare la giusta importanza al bambino come persona impegnata nel compito più difficile della sua esistenza: diventare un individuo unico pronto a prendere il proprio posto nel mondo. Ecco, basandoci su questo, potremo aiutare nostro figlio a diventare quella persona.

Prima di tutto, il rispetto deve andare verso quel piccolo "insegnante interiore" che ogni bambino ha. Secondo il metodo, i bambini non sono da considerare grandi vasi vuoti da riempire di conoscenze, ma come individui che nel profondo hanno una loro guida che li indirizza verso ciò che hanno bisogno di imparare. Dai tre ai sei anni, anche senza il nostro aiuto, un bambino impara moltissime cose, e arriva a scuola con un piccolo bagaglio di conoscenze che può essersi creato anche da solo. Certo, non significa abbandonarlo a se stesso: semplicemente fidiamoci della sua guida interiore.
Incoraggiare l'indipendenza è poi un passo fondamentale. "Aiutami a fare da solo" dev'essere sempre il motto. Aiutarli ad imparare le abilità base che lo aiuteranno nella vita di ogni giorno stimola la responsabilità e l'auto-motivazione.

Quindi con pochi accorgimenti si potrà creare una piccola scuola Montessori a casa, con il vantaggio del comfort che una casa dà: il bambino si sente ancor più a suo agio, ed è quindi il luogo perfetto per ottenere questa indipendenza.

- Prendiamo il lettino Montessori di cui abbiamo già parlato: è un primo passo.

- Così come lo è un arredamento a misura di bambino: se tutto è alla sua altezza (o comunque raggiungibile) il bambino cercherà sempre di arrangiarsi. Giocattoli, lavagne, strumenti per disegnare, libri: basta che possa raggiungerli, e li userà quando vorrà senza dover chiedere l'aiuto di nessuno.

- Unico accorgimento: evitate l'utilizzo di scatole riempite di giocattoli e peluche (creano solo disordine fisico e mentale): optate magari per delle mensole, sempre ad altezza di bambino, e a cestini aperti e vassoi per dividere tutto!

- Evitate la TV in camera. Piuttosto, metteteci una radio o un I-Pod con i quali i bambini potranno ascoltare la musica che vorranno arrangiandosi da soli.

- Tenete una lavagnetta dove scrivere gli appuntamenti, appendere i loro disegni, foto di famiglia e tanto altro.

- E, soprattutto, (sempre alla loro altezza!) mettete un orologio analogico in cameretta: non distrae ed è perfetto per concentrarsi su secondi, minuti e ore visivamente.

- Utilissimo è etichettare gli oggetti: tutto, dai pennarelli ai giocattoli, dai libri al cassetto delle calze, può avere la sua dicitura, da leggere ogni volta che il bambino chiederà, interessandosi delle lettere.

- In cucina, basta disporre i cibi e le merendine nei cassetti del frigorifero più in basso e nei cassetti e negli armadietti alla portata del bambino. I cibi possono poi essere conservati in scatole di plastica con coperchio che i bambini potranno aprire senza difficoltà, finché non impareranno a svitare i tappi dei barattoli o a scartare la plastica degli snack, ad esempio.

- Prendete poi degli utensili da cucina apposta per i bambini; piatti, ciotole, forchette e bicchieri da poter riporre negli armadietti in basso e da usare quando vuole, magari combinando qualche pasticcio ma imparando ogni giorno di più ad utilizzarli senza aiuto.

Sara Polotti

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