Perché non programmare le giornate estive?

L’estate è arrivata. I bambini hanno finito la scuola (e i più piccoli stanno per terminare la materna), e le giornate magicamente si svuotano da tutte quelle attività che prima scandivano la nostra quotidianità. Ah, che pace... Niente più stress...

Ok, forse però è bene ammetterlo, per il nostro bene e per quello dei nostri figli. A volte lo stress non va proprio in vacanza. Perché tutto questo tempo libero ha un rovescio della medaglia. Ossia: “e ora che facciamo?”.

Perché non programmare le giornate estive? Qualche idea per riempire le giornate dei bambini con una routine estiva carina e leggera

Dicevamo. Un rovescio della medaglia è il fatto che di punto in bianco ci troviamo a dover riempire giornate altrimenti perse. Ma c’è anche un altro risvolto negativo, in tutta questa bellezza estiva (se vogliamo trovarne un altro). Ed è il fatto che i bambini, poi, a inizio autunno, tornando a scuola e a tutte le attività pomeridiane che li attendono si trovano spiazzati, si stancano il doppio e giustamente fanno fatica a tornare alla routine. Ecco perché allora una routine estiva (leggera, naturalmente, che sia svago e non mero impegno) non è un’idea così stupida.

Non diciamo, quindi, di riempire fino all’orlo le giornate con orari, tabelle di marcia o di impegni prestabiliti granitici e invariabili (come quelli invernali, insomma), ma di provare a dare un indirizzo alle giornate, in modo che ci sia una routine settimanale chiara ma nella quale lo sgarro può avvenire senza problemi.

Ad esempio.

Il lunedì potrebbe essere dedicato ai progetti d’arte, a tutte quelle attività che avete nel cassetto e che non avete ancora avuto il tempo di provare perché in inverno, beh, non c’era il tempo materiale. Noi, per esempio, proveremo sicuramente qualche nuovo origami, creeremo qualche nuova mano di Fatima da regalare ad amiche e parenti. Ma ci sono tante altre attività creative, come il trovare giocattoli a costo zero in casa, realizzare tutti insieme storie con i sassi, imitare i grandi artisti...

Il martedì possiamo poi dedicarlo al giardinaggio. Bastano delle piante in casa, o un piccolo orto sul terrazzo o dei bulbi sulla finestra. Quel giorno può essere l’occasione per seminare, dare da bere, ma anche per leggere qualche libro per bambini sulla botanica. “L’orto dei bimbi” fa davvero al caso nostro, ma è bellissimo anche “Vagabonde!”: si tratta di un libro per piccoli esploratori di erbacce, da portare in giro per città, giardini e boschi per scoprire il verde nelle sue sfumature più bizzarre.

Il mercoledì poi sarà il giorno del cucinare tutti insieme, sperimentando nuove ricette a pranzo e a cena, ma anche a merenda, infornando e impiastricciandosi.

Giovedì via con le attività all’aperto: un po’ di trekking con i bambini è sempre un toccasana, e in questo modo li abituerete a stare all’aria aperta, nella natura, apprezzando, anche attraverso qualche gioco o attività artistica.

Il venerdì infine potrebbe essere l’occasione per provare nuovi sport, dallo yoga al surf, dallo sci nautico alla pallavolo, dall’hockey su erba all’equitazione. Tutto ciò che viene in mente ai bambini! Oppure, in alternativa o in aggiunta, potrebbe essere il giorno della biblioteca, quello in cui si va tutti insieme a scegliere il libro da leggere la settimana successiva (e ogni venerdì poi lo si riporterà e se ne sceglierà un altro!).

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Sara

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Cecilia

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