La guida per scoprire tutti i tipi di miele

Sostituire lo zucchero raffinato con il miele è una scelta davvero ottima. Non solo perché fa bene ma anche e soprattutto perché è buono. Tuttavia sono moltissime le varietà di miele, e ognuna di loro si distingue per il suo particolare sapore, oltre che per le peculiarità benefiche e di fruizione.

Ecco che allora arriviamo noi in aiuto: prima di uscire per andare dal vostro apicoltore di fiducia, al mercato bio o al supermercato, leggete la nostra guida definitiva alla scelta del miele, per decidere quale vi piace di più e quale fa più al caso vostro e della vostra famiglia.

La guida per scoprire tutti i tipi di miele, i benefici e i loro usi: che sapore hanno, come sceglierli e quali preferire

Innanzitutto, un breve riassunto su cosa è il miele: il miele è un alimento che deriva dalla produzione delle api, che lo preparano a partire dal nettare dei fiori (e - a volte - dalla melata). La sua composizione lo rende un ottimo dolcificante naturale, buono per la salute e soprattutto utile per chi soffre di diabete (ovviamente non bisogna abusarne, ma è bene sapere che ha i suoi vantaggi rispetto allo zucchero, come il fatto di non alzare eccessivamente i livelli di glicemia nel sangue).

Le varie tipologie di miele derivano quindi da differenti tipi di nettare: in poche parole, a seconda del fiore dal quale le api prelevano il nettare si otterrà un diverso tipo di miele, con sapori, odori, colori e proprietà particolari.

Partiamo quindi dal Millefiori, il miele forse più diffuso: piace molto per la sua consistenza e per il sapore, che tuttavia varia a seconda dei fiori presenti nella composizione (e anche a seconda della stagione). Questo perché appunto come dice il nome, il miele Millefiori deriva dal nettare di più specie floreali combinate insieme. E, così come per il sapore, a seconda dei nettari avrà una consistenza più o meno fluida e un odore peculiare. Detto questo, il Millefiori è versatile, e quindi consigliato praticamente a tutti, dagli sportivi che necessitano energia ai bambini. Anche nei momenti di influenza è un ottimo rimedio: il pizzicorio alla gola quando scende indica che sta agendo, disinfiammando le zone colpite. Non solo: i bambini ne trarranno moltissimo beneficio dal momento che questo miele aiuta il calcio a fissarsi nelle ossa, assicurando una crescita sana.

L’altro miele più diffuso è sicuramente quello d’acacia: la sua fama è dovuta alla consistenza, molto fluida e senza cristallizzazioni, ma anche al sapore, dolce e vellutato, quasi vanigliato, in abbinamento ad un profumo altrettanto delicato. Perfetto da spalmare oltre che da sciogliere nelle bevande, è utile assumere questo miele quando si è colpiti da mal di gola, quando si hanno fastidi dell’apparato digerente (oltre che sistemare la digestione e diminuire l’acidità di stomaco è un accertato lassativo nei periodi di stipsi - basta bere una tazza di tè con miele la mattina a stomaco vuoto) e quando ci si sente deboli: ha un effetto tonico e rinvigorente! Il consiglio è quindi quello di mangiarlo a colazione spalmandolo su fette integrali, oppure di abbinarlo dopo cena a dei formaggi (come la feta o la formagella nostrana).

Scuro e molto corposo (ma liquido), con qualche cristallo: così si presenta il miele di castagno, particolare e conosciuto per il suo sapore amarognolo e pungente (idem l’odore: il profumo è forte e riconoscibile, con un retrogusto balsamico). I bambini e gli anziani sono i fruitori principali di questo miele, che disinfetta le vie urinarie, favorisce la circolazione ed è antispasmodico. Oltre che utilizzarlo quotidianamente potete provare a inserirlo nelle vostre ricette dolci: nei biscotti, al posto dello zucchero, donerà un retrogusto davvero ottimo, senza eccedere nella dolcezza.

Scurissimo, quasi nero, è anche il miele di rovo, molto liquido e dal profumo intenso. Di gusto fruttato (di frutta matura, come una marmellata), deriva dagli arbusti delle Rosacee. Per i bambini è molto utile in caso di dissenteria: questo miele infatti contrasta le diarree infantili, ma aiuta anche in caso di infiammazioni in bocca, grazie all’azione antibatterica e antinfiammatoria. Proponetelo quindi nel latte caldo oppure nella camomilla serale.

Derivato dalle piante di limone, arancia, bergamotto e cedro è il miele di agrumi, un tipo di miele differente dai primi perché si presenta non liquido ma denso, quasi solido, e a volte con grumi sabbiosi. Pochi mesi dopo il raccolto, infatti, cristallizza da solo, prendendo un colore molto vicino al bianco. Derivando dalle piante di agrumi, il suo profumo ricorda subito quello dei fiori di arancio mentre il sapore mantiene l’acidulo tipico dei fiori da cui deriva, accanto a note floreali e fruttate. Come il miele di castagno, quello di agrumi è antispasmodico, ma ha proprietà tutte sue, come l’essere cicatrizzante per le ulcere e sedativo: utilissimo quindi è dolcificare la camomilla pre-nanna o il latte vegetale caldo (ottimo quello di mandorla, per il contrasto di sapori) con questo miele, per donare tranquillità agli stati d’eccitazione e per contrastare i periodi di insonnia.

Chi soffre d’anemia sarà contento di sapere che esiste un miele che può aiutare a recuperare salute: si tratta del miele di erica, pianta sempreverde mediterranea dalla quale deriva un miele ambrato dal profumo caramellato, che piace molto ai bambini proprio per il suo sapore di caramella mou, di creme caramel, di legno aromatico… Non preoccupatevi della limpidezza: la sua cristallizzazione lo rende spesso denso e irregolare, ma il suo sapore è davvero ottimo. Potete darlo ai bambini anche semplicemente con un cucchiaino, proprio come una caramella, oppure provare ad aromatizzare le vostre verdure in padella o il pollo a bocconcini spalmando a fine cottura un po’ di questo miele.

Altro miele dall’aspetto compatto è quello di girasole: come gli altri cristallizza spontaneamente molto velocemente, e potreste trovarvi dei grumi a grana fine. Quando liquido, quindi, è di colore giallo intenso, ma una volta che raggiunge la sua consistenza diviene giallo spento, quasi panna. Ha un profumo di candela, di cera e di paglia, e allo stesso modo l’odore ha note erbacee, che ricordano il polline. Oltre che d’aiuto contro il colesterolo, il miele di girasole è perfetto durante gli stati febbrili, perché abbassa naturalmente la febbre. Scioglietene un cucchiaio in una tazza di tè verde per dolcificarlo e renderlo davvero gustoso.

Se amate i fichi o i frutti davvero zuccherini, il vostro miele è quello di lavanda: sapore e odore sono molto intensi, floreali, ed è davvero dolce, molto più di altre tipologie di miele. Di colore ambra chiara, e di grana fine, il miele di lavanda è antispasmodico e viene in aiuto quando si è colpiti da mal di testa, grazie alla sua azione analgesica naturale. E’ perfetto la mattina mischiato a dello yogurt naturale e biologico.

Compattissimo è il miele di eucalipto, dal sapore molto aromatico e dall’odore intenso e caratteristico. Come la pianta da cui deriva, l’eucalipto, questo miele è il più indicato quando si è in presenza di tosse: l’eucalipto è infatti espettorante, e il miele mantiene questa caratteristica (oltre che quella d’essere un antibiotico naturale). Proponete quindi contro la tosse una bella tazza di tè alle spezie e zenzero con un cucchiaio di miele di eucalipto, per un’azione rapida e un sollievo quasi immediato. Quotidianamente, invece, potete accompagnarlo ai formaggi magri, per dare una spinta in più ai sapori delicati.

Aromaticissimo è anche il miele di timo, dal profumo super intenso e floreale, quasi di erbe, proprio come il suo sapore. Originariamente è molto liquido e ambrato, ma cristallizza rapidamente e quindi lo si trova spesso più denso e color nocciola. Le sue proprietà sono innumerevoli: calma gli stati febbrili, è antisettico e tonico, e non affatica i reni di chi soffre problemi alle vie urinarie. Se vi piace il suo sapore pungente, potete mangiarlo ogni mattina su fette di pane integrale tostato, magari arricchendo con della frutta secca tritata.

C’è poi il miele di tiglio, dal profumo mentovato e dal sapore balsamico, tra il dolce e l’amaro. Come suggerisce il suo sapore (balsamico) è un ottimo espettorante, ed è quindi perfetto per dolcificare le tisane contro la tosse, quelle all’eucalipto. Ma non calma solo la tosse: anche i dolori mestruali. Preparatevi quindi una camomilla, tagliate qualche fettina di zenzero lasciandola in infusione e dolcificate con il vostro miele di tiglio. Il suo aspetto è giallo scuro, spesso liquido ma con qualche grumo cristallizzato.

Conoscete la colza? E’ un fiorellino giallo molto piccolo, che cresce nei paesi nordici. Da esso deriva il miele di colza, meno conosciuto, forse anche perché solitamente non lo si mangia da solo ma mischiato nel Millefiori: questo miele, infatti, possiede più glucosio che fruttosio e permette di stabilizzare la cristallizzazione degli altri mieli rendendo la miscela finale più cremosa. Ha un odore forte, di vegetali, e un sapore non troppo dolce. Insomma, da solo non dice nulla (anche se c’è da dire che è molto ricco di proteine vegetali), ma è fondamentale per la riuscita del miele più diffuso.

Altro arbusto poco conosciuto è il corbezzolo, e il suo miele è ancor meno conosciuto perché davvero difficile da reperire: i fiori della pianta, infatti, si schiudono verso la fine dell’autunno, e bastano una pioggia o uno sciame che non esce dall’alveare per rimanere a bocca asciutta. Detto questo, se lo trovate sappiate che è il miele forse più amaro. Il suo odore, oltretutto, ricorda quello dei fondi di caffè. Il suo colore tuttavia è giallo, e la sua consistenza è cremosa, comoda. Potete utilizzarlo quindi anche nei piatti salati se il vostro palato non gradisce il contrasto con il dolce: è davvero amaro! Tenete presente che anche questo miele ha notevoli proprietà, nonostante la rarità: è antispasmodico, depurativo, diuretico, antisettico e antinfiammatorio!

Dall’erba medica deriva un miele perfetto per gli sportivi, tonificante e antinfiammatorio: il miele di erba medica, molto compatto e con grossi grumi, è chiaro e ambrato e all’olfatto ricorda il fieno. Picca un pochino in gola, ma il suo sapore è delicato, tanto che è utile nei momenti di sforzo assumerne un cucchiaino. Come dolcificante è perfetto: provate a preparare una limonata alla menta, dolcificandola con questo miele per un sapore più morbido.

Morbido e cremoso è il miele di tarassaco, il fiore giallo dei nostri prati. Di un giallo vivo, ha odore e sapore molto forti, che spesso non piacciono. Tuttavia è perfetto per dolcificare le risate depuranti in quanto lui stesso è diuretico e depurativo, e la sua composizione ha una azione benefica sull’intestino e sui reni.

Purificante è anche il miele di lupinella, ma la sua azione è diretta non tanto ai reni e all’intestino, quanto al fegato. La lupinella era un’erba da pascolo comune nell’Italia settentrionale che oggi si coltiva molto poco. Ecco perché il miele di lupinella, dal colore chiaro e dal sapore molto delicato e fruttato, oggi è abbastanza raro e prezioso. Tuttavia se lo trovate non lasciatevelo sfuggire: come dicevamo è benefico sul fegato, ma ha anche proprietà calmanti e sedative, antisettiche ed emollienti. Lo si può quindi utilizzare nelle tisane depurative e in quelle rilassanti, ma anche nel bagno caldo per rendere la pelle morbida.

Altrettanto delicato è però il miele di rododendro, non eccessivamente dolce né pungente, dal colore quasi bianco e dalla consistenza molto densa. Gli anziani ne riceveranno benefici, dato che contrasta l’artrite, ma è un ricostituente praticamente per tutti. Da utilizzare praticamente come dolcificante per tutto, al posto dello zucchero o dello sciroppo d’acero.

In Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia si trova la sulla, pianta foraggera, e da essa deriva l’omonimo miele. Anche questo miele è molto, molto delicato, dal sapore vegetale e floreale. Si presenta liquido e di colore chiaro, ma cristallizza dopo pochi mesi e assume così una tonalità vicina al bianco. Anch’esso, come quello di rododendro, si può utilizzare come delicato dolcificante naturale, e in questo modo si contrasteranno i difetti dello zucchero compensando con altri benefici: il miele di sulla è infatti ricco di vitamine (soprattutto A, B e C), è diuretico, disintossicante e corroborante.

All’inizio dell’articolo vi abbiamo parlato della composizione del miele, che viene prodotto dalle api a partire dal nettare. Tuttavia questo non accade sempre, ed esiste un miele realizzato a base di melata, una sostanza zuccherina presente sui vegetali, in particolare sulle foglie degli alberi. Ecco perché esiste il miele di melata di varie zone, come ad esempio quello della Foresta Nera, oppure quello di melata di determinate piante, come il miele di melata d’abete. Molto denso e scuro, il miele di melata ha un gusto giù amaro del miele, ma è comunque dolciastro. Ha un indice glicemico più basso del miele di nettare, è antibatterico, lenitivo (anche contro la tosse) e contiene moltissimi minerali. Essendo meno zuccherino degli altri tipi di miele, piace a chi non ama la dolcezza stucchevole: si può quindi usare sul pane tostato per iniziare al meglio la giornata, oppure per dolcificare in maniera meno potente tutte le bevande.

 

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Sara

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Cecilia

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