Bollire: i vantaggi, i benefici e i contro in cucina

Bollire rientra tra i metodi di cottura più tradizionali, e non solo quando parliamo di bollito (ovvero della carne cotta in acqua bollente, tipica in molte zone d’Italia). Bollire le verdure e altri cibi in acqua bollente (ovvero attorno ai 100 gradi centigradi) è un modo di cuocere tra i più sani, che permette di utilizzare meno grassi, di rendere più digeribili gli alimenti e di conservare più a lungo i cibi.

Ecco quindi tutti i vantaggi e i benefici della bollitura, insieme agli svantaggi e ai contro.

Bollire la carne

Probabilmente, tutti sanno come bollire la carne. Ma sapete qual è la differenza tra carne bollita e carne lessa? La carne bollita la si prepara cuocendo il pezzo di carne in acqua bollente, quando l’acqua è già calda, mentre la carne a lesso la si ottiene immergendo il pezzo quando l’acqua è ancora fredda, e quindi a inizio cottura.

Il tempo di cottura varierà a seconda del taglio, del tipo di carne e della ricetta.

Bollire le verdure

Anche le verdure possono essere cotte tramite bollitura: basta immergerle in acqua bollente e lasciare che il calore le cuocia e le ammorbidisca.

L’acqua che bolle può essere usata tuttavia anche solo per sbollentare le verdure (sia surgelate, sia fresche), per ammorbidirle solo un attimo prima di procedere con la cottura prevista.

Lesso o bollito: cosa cambia a livello nutrizionale

Quando lessiamo un alimento, questo, nel momento in cui viene immerso nell’acqua fredda, rilascia nell’acqua il sapore e i nutrienti. Ecco perché la carne o le verdure risultano più saporite, così come il brodo che si ottiene.

Bollire quando l’acqua è già a 100 gradi, invece, permette di mantenere maggiormente le sostanze nutritive.

I benefici della bollitura

Bollire i cibi è ritenuto benefico per diversi motivi, e su tutti per la leggerezza della cottura, che non prevede burro né olio e che risulta quindi meno grassa. Anche il sale può essere ridotto, grazie allo scambio di sapore tra i cibi e l’acqua di cottura. Bollire gli alimenti li rende, inoltre, più digeribili (soprattutto nel caso di amidi e proteine, come quando cuociamo la pasta o le patate).

Vengono, inoltre, uccisi tutti i microorganismi che potrebbero trovarsi nel cibo, che diventa quindi molto più sicuro (pensiamo alle verdure in gravidanza).

La bollitura aumenta, infine, la biodisponibilità di ferro e di carotenoidi.

Bollire: i contro

A causa della temperatura così alta, soprattutto nel caso dei cibi vegetali le vitamine (soprattutto quelle idrosolubili come la C e quelle del gruppo B) si dissolvono e si dispendono. Lo stesso vale per certi composti e certi nutrienti (come antocianine e glucosinolati), che si riducono di moltissimo durante la bollitura.

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Sara

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Cecilia

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