La bozza di legge per i dispositivi antiabbandono per portare i bimbi in macchina

Sì, tra qualche mese sarà legge: la norma che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha abbozzato stabilisce infatti, finalmente, le caratteristiche dei dispositivi antibbandono per le automobili che diventeranno obbligatori nei prossimi mesi per chiunque porterà in macchina bambini fino ai 4 anni.

Una notizia importante, da analizzare, che ci porta sempre più verso la sicurezza totale dei nostri bambini, che dopo le troppe tragedie hanno bisogno di essere tutelati da noi adulti.

La bozza di legge per i dispositivi antiabbandono per portare i bimbi in macchina: cosa stabilirà la legge relativa alle caratteristiche dei dispositivi anti abbandono per automobili

La notizia è molto recente e ci sta molto a cuore: è infatti appena uscita la bozza del decreto attuativo che tra qualche mese trasformerà in legge la proposta sui dispositivi anti abbandono per automobili, ovvero quegli strumenti che permetteranno di prevenire le tragedie dei bambini dimenticati in macchina.

Nei prossimi mesi, quindi, i dispositivi anti abbandono diventeranno obbligatori. E ora il decreto ha stabilito (anche se non in via definitive) le caratteristiche che questi dispositivi dovranno avere. In linea generale, questi strumenti potranno essere un accessorio a parte (per venire incontro a chi ha già un seggiolino) o integrati nei nuovi seggiolini. Dovranno poi essere collegati a più persone telefonicamente (chiamata o SMS) ed essere facilmente avvertibili dentro e fuori dall’automobile, e in maniera celere, tempestivamente nel momento in cui il conducente si allontana troppo dal seggiolino con il bimbo ancora dentro (avvertendo così sia il conducente che le persone attorno, con segnali sonori e visivi).

Michele Servalli, fondatore e CEO di Remmy (che già dal 2013 ha ideato un dispositivo antiabbandono, il primo sul mercato), ha commentato la bozza, dicendosi soddisfatto perché a quanto pare le indicazioni del ministero rispondono effettivamente alle indicazioni da lui fornite. L’unico elemento che non lo convince, e che quindi dovrebbe fare riflettere anche noi, è quello contenuto nell’Allegato A punto 2 lettera f della bozza del decreto attuativo della legge 117 del 1 ottobre 2018: “Si specifica”, spiega Servalli, “che i dispositivi antiabbandono debbono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate ad almeno 3 diversi numeri di telefono.

Sento però il dovere di fare un po’ di chiarezza su questo aspetto perché noi di Remmy lo avevamo già analizzato nel 2013 (esiste infatti il prototipo dello Smart Remmy) ed escluso perché di fatto non aggiunge sicurezza al nostro dispositivo ma ne aumenta il costo di produzione e costo di gestione da parte del cliente (che dovrà dotarsi di una sim dedicata e accollarsi i costi fissi per contratti telefonici). È invece punto fondamentale per quei sistemi che basano il funzionamento esclusivamente su comunicazione Bluetooth. Si supera così la questione “se non ho il cellulare”, “se dimentico il cellulare in auto”, ”se ho il cellulare scarico”. In questo modo infatti è direttamente il dispositivo presente sempre in auto, alimentato automaticamente, con sim autonoma, a chiamare o scrivere in caso di pericolo.

Confido che la bozza venga rivista e semplicemente venga modificata la parola “debbono” in “possono” nel punto 2.f delle Caratteristiche Tecnico-funzionali. Sarà cosi il genitore che potrà scegliere il tipo di dispositivo da adottare (con o senza invio di messaggi) senza per altro diminuire il livello di protezione per i propri bimbi.

In ultimo – conclude Servalli – mi sento di dover rassicurare le migliaia di clienti che hanno adottato Remmy, cosi come le centinaia di Rivenditori Autorizzati, che nel malaugurato caso in cui non verranno prese in considerazione le nostre obiezioni, provvederemo ad intervenire con la sostituzione o l’adeguamento dei prodotti in circolazione. Lo facciamo e lo faremo perché da sei anni crediamo e vogliamo la sicurezza dei bambini; Remmy è nata proprio per questo, quando nessuno sembrava interessato a questo tema”.

Detto questo, Remmy ha per noi una lista semplicissima per una Soluzione Sicura, piccoli accorgimenti per scegliere al meglio il proprio dispositivo antiabbandono:
1. non deve richiedere alcun tipo di azione da parte dell'utente
2. non deve richiedere nessun tipo di manutenzione/istallazione
3. non deve dipendere da altri oggetti/dispositivi Inoltre:
4. deve avvertire immediatamente, quando sono ancora in auto
5. deve avvertire anche se c’è qualche problema di funzionamento
6. deve costare poco: il prezzo non deve essere una barriera alla protezione

AGGIORNAMENTO ALL'8 OTTOBRE 2019:

Da ieri sera è passato l'obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. A firmare il decreto attuativo dell'articolo 172 del Nuovo Codice della Strada per prevenire l'abbandono dei bambini nei veicoli è stata la ministra Paola De Micheli.

Questo obbligo prevede che sul seggiolino ci sia un sistema di allarme che, connesso allo smartphone, ricorderà al guidatore tramite un avviso sonoro della presenza del bambino ancora a bordo, ancor prima che il guidatore scenda dal veicolo.

Questo importantissimo decreto sarà operativo non appena legge sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.

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Sara

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Cecilia

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