Parlare di salute mentale significa parlare di salute, punto. Il benessere psicologico è infatti fondamentale, e lo stato in cui si è ha ricadute dirette anche sulla salute prettamente fisica. E anche se così non fosse, chi soffre di disturbi psicologici o psichiatrici sa quanto sia debilitante e quanto sia difficile uscirne senza un aiuto esterno. Ecco perché è ora di cominciare a considerare come essenziale anche la salute mentale dei nostri bambini e delle nostre bambine.
Ansia e stress non risparmiano infatti l'infanzia e sminuire i problemi dei bimbi e delle bimbe solo perché "sono piccoli" è sbagliatissimo e irrispettoso, oltre che dannoso.
Riconoscere l'ansia, per esempio, è il primo passo per affrontarla e alleviarla. Ma come riconoscere l'ansia nei bambini?
Anche i bambini soffrono d'ansia
L'ansia è un disturbo psicologico che provoca uno stato di costante paura e timore, spesso irrazionale o comunque esagerato rispetto alla situazione in cui ci si trova. Questa paura eccessiva è debilitante: non permette di pensare con lucidità e soprattutto influenza ogni istante della quotidianità.
Non colpisce solo gli adulti. Anche bambini e bambine possono provare degli stati di ansia (non solo correlati ad altre situazioni come i deficit di attenzione o i disturbi dell'umore), causati sia da una predisposizione genetica, sia dalle esperienze vissute.
I sintomi
Rispetto alle persone adulte - che hanno un bagaglio congnitivo che permette loro di riconoscere l'ansia in maniera più concreta, identificando pensieri, emozioni e sensazioni corporee - i bambini manifestano l'ansia maggiormente a livello fisico. Più che percepire la paura, quindi, la somatizzano, esternandola con dolori o fastidi corporali. Per esempio, i classici "mal di testa" e i comunissimi "mal di pancia" sono forti indicatori di uno stato ansioso.
Altri sintomi più o meno riconducibili all'ansia nei bambini sono i seguenti:
- Irrequietezza
- Nervosismo
- Tensioni muscolari
- Irritabilità
- Rabbia
- Tendenza a evitare certe situazioni (festicciole, sport, scuola...)
Le cause
Come spiegato prima, non c'è una ragione univoca e i bambini che provano ansia possono avere una predisposizione genetica in questo senso. Altre volte, tuttavia, l'ansia viene generata da situazioni che non vengono affrontate serenamente (perché bimbi e bimbe non hanno gli strumenti per comprendere ciò che accade e ciò che provano, tra emozioni contrastanti e sentimenti particolarmente potenti).
Una separazione tra i genitori, l'abbandono, la perdita di una persona cara, un trasloco, tensioni tra compagni di scuola... In questo caso si tratta di ansia personale e sociale.
L'ansia può tuttavia essere anche più circoscritta e riconoscibile, per esempio nei casi delle fobie (come le vertigini, la paura di certi insetti, la paura del buio...).
Che fare?
L'ansia non va sminuita o sottovalutata, né considerata blanda perché passeggera. Quando si sospetta che il proprio figlio o la propria figlia soffre di ansia o stress, è fondamentale rivolgersi alle figure professionali più adatte (chi si occupa di psicoterapia infantile, quindi), affidandosi a personale sanitario serio e affidabile.
Il supporto psicologico è infatti essenziale, sia direttamente per i bambini (che attraverso le terapie come quella cognitivo-comportamentale acquisiscono gli strumenti giusti per riconoscere e affrontare l'ansia), sia per i genitori, che attraverso un programma di supporto possono comprendere meglio i disturbi dei figli, sfruttando poi i concetti acquisiti nella vita quotidiana.
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