Cosa accade al cervello di un uomo quando diventa papà

Non sono solo le donne a cambiare completamente nel momento in cui diventano mamme (è scientifico: gli ormoni e il cervello rivoluzionano completamente una madre). Anche gli uomini cambiano. Moltissimo. E a dirlo è la scienza.

Cosa accade al cervello di un uomo quando diventa papà: perché diventare papà rende gli uomini delle persone diverse

Innanzitutto, questo cambiamento è un cambiamento provato e fisico. Si dice sempre che una mamma diventa mamma nel momento in cui vede le lineette sul test di gravidanza (e in effetti gli ormoni sono già in circolo), mentre un papà diventa papà nel momento in cui vede il proprio bambino al momento del parto (o, possiamo ipotizzare, al momento dell’adozione, dal momento che le emozioni sono altrettanto forti).

Questo perché non sono solo le emozioni a giocare un ruolo importante: nel momento in cui vedono loro figlio o loro figlia, gli uomini subiscono un cambiamento psicologico importante, dovuto soprattutto all’abbassamento drastico del testosterone e all’innalzamento dei livelli di prolattina e ossitocina.

A mostrare tutto questo è uno studio del 2011 che spiega come nei soggetti studiati il testosterone si è abbassato del 40% durante il primo mese di genitorialità, aumentando al contempo la propria sensibilità genitoriale e il legame con la propria prole.

Questo studio suggerisce quindi che gli esseri umani maschi abbiano un sistema neuro-endocrino che sappia rispondere alla genitorialità, supportandola, trasformandoli in persone capaci di prendersi cura degli altri. Alti livelli di testosterone, infatti, hanno mostrato che al contrario gli uomini rispondono molto meno al pianto dei bambini e sentono meno l’empatia.

Anche la prolattina, a quanto pare, gioca un bel ruolo (anche se non ci si aspetterebbe di trovarla negli uomini!). In questo caso, comincia a salire nelle settimane precedenti al parto anche nei futuri papà (cresce del 20%!), stimolando così i “comportamenti paterni” proprio come aumenta la sensibilità materna nelle donne. E in effetti altri studi hanno mostrato che gli uomini con i livelli di prolattina più alti sono più propensi ad occuparsi dei bisogni dei bambini rispetto agli altri.

Lo stesso vale per l’ossitocina, l’ormone conosciuto da sempre come l’ormone responsabile del “senso materno”. Qui, allo stesso modo, diventa fondamentale per il “senso paterno”, in un circolo virtuoso: il nostro corpo, infatti, la produce quando interagiamo con il bambino, rafforzando quindi il legame tra padre e figlio, come accade per quello tra madre e figlio. Nel caso dei papà, questo ormone aumenta quando giocano con i bambini, più che quando li cambiano o li nutrono. Questo significa che l’ossitocina sarà preziosa per tutta l’infanzia, con le occasioni di gioco che aumenteranno sempre di più, aumentando allo stesso tempo la forza del legame.

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Sara

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Cecilia

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