Se i bambini passano meno tempo all’aria aperta dei carcerati

Avete presente quando nei film si parla di “ora d’aria”? Bene, è una cosa vera, e si tratta del tempo concesso ai prigionieri per stare all’aria aperta. Di media i carcerati passano ogni giorno circa due ore all’aperto. Un diritto, per il benessere fisico e per quello mentale. Ora pensateci bene: tra scuola, compiti e attività, i nostri bambini passano così tanto tempo fuori? Secondo un recente studio no. E questo ci dovrebbe fare riflettere a fondo.

Se i bambini passano meno tempo all’aria aperta dei carcerati: uno studio mostra come i nostri ragazzi passino troppo poco tempo all’aria aperta, e i dati ci fanno davvero spaventare

La ricerca è stata svelata da treehugger.com, sito d’informazione che ha messo online i risultati di questo studio che ha preso in considerazione 12000 famiglie con bambini sotto i 12 anni in 10 paesi del mondo, per tastare quanto tempo i loro ragazzi passino del tempo all’aria aperta. Il termine di paragone erano le ore d’aria concesse ai carcerati statunitensi giornalmente, e cioè due, e di media si è scoperto che ogni bambino, invece, passa meno di trenta minuti all’aria aperta ogni giorno. Sconvolgente, no?

“Cosa penseresti se ti dicessimo che la tua ora d’aria potrebbe essere ridotta ad una sola ora, invece che delle solite due?”. Questa domanda è stata posta ad alcuni prigionieri di un carcere di massima sicurezza statunitense. Il video che li mostra fa parte di un progetto, “Free the Kids, Dirt is Good”, che vuole appunto sottolineare l’importanza dello stare all’aperto.

“Sarei triste”. “Credo che poi mi sentirei più arrabbiato”. “Sarebbe una tortura”. Le risposte dei detenuti sono piuttosto chiare. Ma lo sono anche quelle delle guardie carcerarie, che commentano l’ipotetica proposta definendola un “potenziale disastro”.

L’intervistatore quindi sgancia la dichiarazione bomba. “Sai, in realtà, chi passa davvero una sola ora giorno all’aperto? I bambini”. “Wow”. Un “Wow” incredulo, la prima risposta. “Deprimente”, “Non so nemmeno cosa dire”, le successive dichiarazioni dei detenuti. Che nella loro condizione possono davvero esprimere un giudizio.

Bene. Se anche secondo i detenuti un’ora al giorno all’aperto è eccessivamente poco e impensabile, è meglio riflettere. DI media, come dicevamo, un bambino passa circa mezz’ora al giorno all’aria aperta. Ora pensate alla vostra specifica famiglia: quanto stanno i vostri bimbi fuori? Dieci minuti a ricreazione (forse), dieci minuti quando tornano a piedi da scuola. Poi ci sono i fortunati che fanno sport all’aperto, e i più sfortunati che invece hanno preferito sport indoor. E noi li portiamo abbastanza fuori? Al parco, a fare una passeggiata, una partita libera a nascondino?

La campagna “Dirt is Good” è inglese, ma dovrebbe essere considerata a livello globale. A capo dell’iniziativa c’è Sir Ken Robinson, di cui vi avevamo già parlato, dato che condividiamo appieno le sue idee sull’educazione all’aria aperta. Sul sito della campagna si possono quindi trovare i dati, ma anche i consigli per superare questa situazione che vede i nostri bambini passare davvero troppo tempo in casa davanti a tivù e tablet.

Purtroppo, o per fortuna, non c’è molto da fare. La soluzione è semplicissima: basta lasciare che i bambini passino molto più tempo fuori, a contatto con la natura, liberi di giocare a ciò che vogliono, di esplorare.

Un concetto che potrebbe sembrare semplicissimo e scontato, ma che pare prezioso dopo questa ricerca comparativa tra bambini e prigionieri. “Se alla fine della giornata non hai dovuto cacciare tuo figlio nella vasca da bagno, vuol dire che non ha giocato abbastanza all’aria aperta”: facciamo che la frase della guardia carceraria diventi un motto, un termometro della situazione. E stiamo tranquilli: lo sporco e il freddo non sono pericolosi. I nostri bambini si fanno più male a stare chiusi in casa!

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Sara

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Cecilia

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