I controlli del neonato passo passo

A partire dalle prime ore di vita e per quasi tutta l’infanzia, il bambino è soggetto a controlli medici specifici, il cui scopo è valutarne la salute psicofisica e motoria in modo da monitorare con precisione il suo stato di salute. Ma quali sono, nello specifico, questi controlli? E qual è la loro importanza?

I controlli del neonato passo passo: dall’indice Apgar fino alle visite mediche pediatre al compimento dei dodici mesi, quali sono i controlli più importanti ai quali verrà sottoposto il nostro bambino

Esatto, si parte con l’indice di Apgar, eseguito A POCHI SECONDI DALLA NASCITA da parte del medico per valutare la vitalità del neonato, subito dopo avergli liberato le vie respiratorie e avergli applicato il collirio antibiotico (in modo da prevenire congiuntiviti batteriche, molto frequenti). Si valutano in particolare cinque aspetti, a ognuno del quale vengono assegnati dei punti: la frequenza cardiaca (0 se assente, 1 se minore di 100 battiti al minuto, 2 se superiore); la respirazione (0 se assente, 1 se debole, 2 se vigorosa con pianto); il tono muscolare (0 per atonia, 1 per flessione accentuata e 2 per moto attivo); i riflessi (0 se assenti, 1 se scarsi e 2 se vivaci); e infine il colore della pelle (0 punti se il bimbo è cianotico, 1 se ha le estremità cianotiche e 2 se è tutto regolare).

Dopodiché si passa alle visite più specifiche. Innanzitutto, la più “basic” è la misurazione del bambino: il peso medio è di circa 3.3 kg, e la lunghezza si aggira di solito intorno ai 45 e 55 cm. Anche la circonferenza della testa ha la sua misurazione: la norma sta tra i 32 e i 37 cm.

Il GIORNO DOPO LA NASCITA il medico procederà quindi con la valutazione del capo (osservando che sia tutto regolare), del torace (auscultando cuore e polmoni), dei genitali (per i maschietti particolare cura verrà data all’osservazione dei testicoli, che dovranno scendere, mentre le femmine dovranno avere le labbra separate) e degli arti superiori e inferiori, guardando tono e riflessi e utilizzando la manovra di Ortolani per escludere displasie (e cioè un difetto del punto di intersezione tra la testa del femore e il bacino). Se questo test mostrasse difetti delle anche, o se il medico notasse (anche dopo i primi giorni) dei difetti di postura, entro il terzo mese il bambino avrebbe bisogno di una ecografia delle anche: anche qui per escludere difetti maggiori o per intervenire subito, prendendo qualche provvedimento per aiutare il corpo del bambino a riallinearsi.

Successivamente è il momento di valutare i riflessi del neonato, partendo da quello di Moro (e cioè un movimento delle braccia come per afferrare qualcosa nel momento in cui il bambino, da supino, viene leggermente sollevato e lasciato cadere) e passando a quelli di suzione (per monitorare se, toccando le labbra, il bimbo ha riflesso del “succhiare”), di marcia (tenendo il bimbo sollevato per le ascelle su un piano, per capire se accenna qualche passo) e di prensione (esattamente quel movimento così tenero di quando il piccolo, avvicinando un dito al palmo della mano o del piede, stringe le dita; per ora è un riflesso involontario, che verrà sostituito da una presa consapevole attorno ai 4 mesi).

Ed ora cominciano le visite e le iniezioni più “invasive”, ma comunque sicurissime e atte a scongiurare problemi gravi. La prima? L’iniezione, via bocca o per via intramuscolare, della vitamina K, la cui funzione è prevenire problemi della coagulazione del sangue. La seconda è invece un prelievo di sangue (dal tallone) in funzione di screening per osservare se il bambino è affetto da particolari patologie: l’ipotiroidismo, la fibrosi cistica, la fenilchetonuria (la mancanza di un enzima che provoca difetti irreversibili al sistema nervoso) e la galattosemia (altra carenza di un particolare enzima che non permette di utilizzare lo zucchero del latte, il galattosio).

Durante i PRIMI TRE MESI si avranno poi le consuete visite dal pediatra, una per mese. Tutte sono volte a mantenere l’osservazione della salute per valutare il benessere. Il pediatra monitorerà quindi la crescita, i riflessi, il tono muscolare, il cuore, i polmoni... Insomma, ripeterà tutti quegli esami eseguiti alla nascita.

Il terzo mese è però caratterizzato anche dalla prima dose di vaccinazioni obbligatorie: l’antipoliomelite, antidifterica, antitetanica, antiepatite B (questa viene però in taluni casi eseguita subito dopo la nascita, nel caso di una mamma portatrice), antipertosse e antihaemophilus influenzae B.

QUARTO E QUINTO MESE: di nuovo le solite visite mensili dal pediatra, e durante il quinto mese ecco la seconda dose di vaccini, che saranno gli stessi della prima volta, in modo da richiamarli.

Durante il SESTO MESE ci saranno invece la prima visita oculistica e il vaccino antinfluenzale. La prima si esegue in questo periodo poiché è proprio il momento in cui il cervello del bambino inizia a fondere le immagini che arrivano agli occhi. Se già prima il medico avesse osservato problemi o malformazioni, le visite in questo caso sarebbero più specifiche, ma per casi nella norma l’oculista procederà con l’osservazione degli occhi, delle palpebre e dei loro movimenti e della capacità oculare attraverso esami specifici per i bambini.

Per quanto riguarda invece il vaccino antinfluenzale, ovviamente questo cambia di anno in anno secondo le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riconosce i ceppi presenti in quel periodo e che li inietta nel bambino per far sì che sviluppi gli anticorpi, in modo da prevenire i principali malanni di stagione. E naturalmente il vaccino sarà diverso da quello iniettato negli adulti: questo sarà più blando e studiato per ridurre al minimo gli effetti collaterali (come l’innalzamento della temperatura corporea).

La visita dal pediatra del SETTIMO MESE sarà più specifica delle altre, poiché è in questo periodo che viene nuovamente misurata la crescita del bimbo (attraverso peso e altezza), che dovrà risultare, se sano, nel percentuale tipico del settimo mese.

Dopo gli occhi al sesto mese, al settimo è la volta delle orecchie: sarà il momento, infatti, del controllo dell’udito. Questo mese è il più indicato poiché è adesso che il bambino inizia ad interagire di più, esprimendosi a grandi linee. Seguire una fonte sonora, sorridere ad un suono, imitare con la voce una parola o un suono appena udito... Tutti questi semplici gesti, misurati, saranno l’indice del corretto funzionamento del suo udito. Per capirlo meglio, poi, si procede con il Boel Test, e cioè un test durante il quale il pediatra, in una stanza tranquilla e priva di stimoli, cattura l’attenzione del bimbo con un bastoncino, e quando è sufficientemente distratto gli agita dietro alle orecchie una campanellina, in modo da capire se il bambino la sente e reagisce.

Tra L’OTTAVO E IL DODICESIMO MESE si procederà con le normali viste dal pediatra per monitorare la salute del bimbo. Il decimo, tuttavia, sarà il mese del terzo richiamo delle vaccinazioni (di nuovo identiche alle precedenti) e della seconda visita oculistica (durante la quale il medico controllerà la presenza di malattie come lo strabismo, il glaucoma o vizi di rifrazione, la funzionalità delle pupille e dei condotti lacrimali, l’allineamento degli occhi e la sincronia dei loro movimenti, oltre che eseguire l’esame del fondo oculare per trovare difetti visivi).

 

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