Come si depura l’organismo quando si smette di fumare

Il vizio peggiore di tutti: il fumo. Infarto, tumori, angina pectoris, malattie delle vie respiratorie, problemi cardiovascolari... E poi la stanchezza cronica, il non sentire più odori e sapori... I problemi causati dal tabacco sono davvero tantissimi e importanti.

Se quindi ancora non avete deciso di smettere, proviamo a darvi una spinta in più. E invece di concentrarci sui problemi, proviamo a guardare nel dettaglio tutti i benefici che porta lo smettere di fumare!

Come si depura l’organismo quando si smette di fumare: tutti i benefici che possiamo trarre decidendo di spegnere l’ultima sigaretta

Iniziamo subito dai primi attimi dopo lo spegnimento dell’ultima sigaretta. Bastano 8 ore: dopo questo lasso di tempo, i livelli di monossido di carbonio nel sangue iniziano a diminuire, e l’ossigeno prende il suo posto, aumentando a sua volta in maniera inversamente proporzionale. Accanto a questo, la pressione arteriosa inizia tornare nella norma e la frequenza cardiaca idem, abbassandosi.

Dopo 24 ore si iniziano a notare i primi sintomi della depurazione: aumentano infatti catarro e muco, e questo è il segnale che i polmoni stanno cominciando a eliminare le sostanze di scarto, svolgendo la loro normale funzione. E già dopo un giorno, allo stesso tempo, comincia a diminuire il rischio di attacco cardiaco che il vizio del fumo di sigaretta (o di sigari, pipe e quant’altro) porta con sé.

Passati due giorni, le terminazioni nervose iniziano a ricostituirsi, e ne sentirete l’effetto poiché ricomincerete a sentire meglio gli odori e i sapori, che prima parevano più tenui.

La capacità polmonare, che quando fumiamo diminuisce a dismisura, dopo tre giorni ricomincia ad aumentare, tornando poi pian piano alla normalità.

Dopo due settimane la vostra circolazione sarà molto migliorata, così come le funzioni respiratorie: lo sentirete in caso di sforzo, poiché la resistenza aumenterà davvero di molto rispetto a prima!

Con il passare del tempo il corpo continua quindi a tornare al suo stato di benessere, e ogni giorno se ne sentiranno i benefici: dopo tre mesi (ma anche prima, solitamente) l’energia è aumentata, e il senso di stanchezza generale sarà rimpiazzato dalla voglia di fare. E anche il resto del corpo mostra il benessere: il respiro corto sarà ormai un ricordo lontano, così come la tosse da bronchite cronica, la congestione nasale e i sibili durante la respirazione.

Arrivati al traguardo di un anno, rallegratevi: il rischio cardiovascolare si sarà già dimezzato rispetto a quando continuavate a fumare!

Dopo cinque anni, poi, questo rischio si sarà dimezzato ulteriormente, così come quello per tumori alla bocca e alla gola. Dopo 10 anni, invece, si ridurrà anche il rischio di contrarre il tumore ai polmoni, mentre quello di infarto sarà esattamente identico a quello di un non fumatore da tutta la vita.

E poi non sottovalutiamo quei benefici “secondari” che altro non sono che sintomi del benessere e che vanno anche a beneficio della nostra psiche e del buonumore: la pelle ne uscirà più luminosa, i capelli si rafforzeranno, così come le unghie, e l’aspetto generale sarà davvero migliore.

Inoltre, non dimentichiamo il senso di fiducia in se stessi e di orgoglio, impagabile, che succede allo smettere di fumare: tornando ad essere un non fumatore, ci si sente benissimo fisicamente, certo, ma è innegabile anche il benessere mentale di un corpo che non è più schiavo dalla sigaretta! E poi addio critiche dei non fumatori, e benvenuti complimenti per la magnifica riuscita nella vostra impresa!

 

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