Cara Montessori, nun ce la posso fa

Mi cazziano perchè scrivo poco su questo blog, ma per me questo spazio è un luogo dove portare le mie riflessioni, forse più i miei deliri che le mie riflessioni gioiose. Eh si, perchè la gioia di essere mamme la sappiamo, sentiamo i nostri occhi bagnarsi di lascrime davanti alle nostre creature. Sappiamo poi, perchè non siamo cretine, che spesso tutto ci sembra difficile perchè siamo donne complesse, nel bene e nel male, con una personalità sfaccettata, vogliamo molto dalla vita e siamo disposte a farci in 4 per raggiungere i nosri obiettivi. Donerem ouna grande apertura mentale ai nostri bimbi, e forse anche un po' di caos. Eh si, perchè tutti parlano del fatto che fortunatamente non siamo perfette, che è bello essere mamme imperfette, che è normale sbroccare, ma comunque siamo sommersi nel web da frasi "i bambini imparano da ciò che vedono non da ciò che gli racconti", "aiutiamo i bambini a fare da soli le cose della quotidianità", "mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo" etc..

La classica cosa è quella delle chiavi di casa: la teoria ci dice che il bambino deve aprire lui la porta, perchè è il gioco più importante per loro, fare da soli le "cose di casa" è il vero gioco per loro, non il bambolotto che riproduce i suoni del cartone tv. E lo so che tutte voi malaedicete queste teorie in cui vi siete impallinate quando tornate alle 7 di sera da lavoro con due figli che litigano per aprire la porta di casa e voi avete 5 borse della spesa più borsetta più valicetta e 4 anni di mancanza di sonno ed esaurimento nervoso. ehehhe.... cari pedagogisti, non propinateci solo dictat del tipo "se non fai così sei un genitore di m. e traumatizzerai tuo figlio e se dici cosà avrà uno sdoppiamento della personalità e se non gli insegni a riconoscere bene le emozioni o le sopprimi avrà attacchi di panico". ehchecazzo. ragazzi. non solo stai per svenire e non sai come arrivare a sera, non solo avresti voglia di ammazzarli e ammazzarti, ti senti pure in colpa perchè dopo aver provato a dire ragazzi per favore via dalla porta che la mamma nun ce la fa più e loro non si girano neanche e continuano a urlare sul pianerottolo con la tua vicina di 60 anni acida come non mai che ha avuto 2 figli 40 anni fa, mai lavorato e casa sempre splendente che ti spia dallo spinoncino sussurrando a suo marito che sei una mamma fuori controllo (poi chissene di lei ma intanto le balle ti ruotano ancora di più). 

E sulla questione di "ogni giochino ha il suo posticino?": ora o li minacci, o hai un'ora di tempo per "sostenerli" nel processo di mettere ste cacchio di cosina a ogni posticino, o altrimenti un po' urli e un po' butti nell'armadio perchè sono già le 8 di sera e non ne puoi davvero più.

E la mattina? Bello quando devi preparne due e uscire di casa per portarli a scuola/asilo nido. Il lunedì. Bello perchè il lunedì hai 2 sacchetti, due cartellette, qualche avviso che ti sei dimenticata di far firmare anche a tuo marito e per evitare la faccia disgustata della segretaria falsifichi firme come non mai, i giochi che vogliono portarsi dietro e alla fine sono "il giusto ponte tra casa e famiglia" per cui vuoi negarglieli?. E poi la tua bimba di 4 anni non fa i capricci ma semplicemente vuole affermare la sua identità di donna quando urla perchè vuole la gonna e non si lascia vestire. E poi è giusto di nuovo che litighino per chi apre la porta. E poi devi andare a lavorare. E poi ti guardi allo specchio e dici che magari era meglio se non ti guardavi e speri in futuro migliore. E poi piove e arrancando arrivi in macchina con grande ritardo. Fai scendere la grande e le dai il suo ombrellino e fai scendere il piccolo che tieni in braccio sotto il tuo ombrello con tutto l'ambaradan di sacchettini, cartellini e cacchi e mazzi vari. E poi la grande gioca ad aprire e chiudere la portiera dal lato della strada ma è normale perchè è una normale imitazione della sua mamma che per lei è un modello: in quel momento bisognerebbe contenere quel suo desiderio e convogliarla verso altre cose. Ma vaffffffffff Ho una riunione tra 20 minuti a una distanza senza traffico di 30 minuti per cui ce ne mettero se va bene 40, loro sono bagnatie il piccolo ha appena finito una tonsillite. Tu sei incazzata come una iena e ti senti in colpa perchè gli fai iniziare la giornata con una mamma che gli sclera addosso per problemi suoi perchè quello che loro fanno è legittimo e giusto, normale per la loro tappa evolutiva.

Quindi si, potrei organizzarmi meglio, potrei andare a dormire prima la sera così sarei meno stanca. Potrei insultare mio marito tuttii giorni obbligandolo a fare di più ma attenzione, mai davanti ai bimbi e senza impattare l'armonia famigliare. Potrei fare 4 anni di psicoterapia per liberarmi dei traumi e della rabbia, così come dei copioni dell'educazione ricevuta da mia madre dittatrice su di me. Forse anche un po' di psicoterapia di coppia. E perchè no, un corso di pedagogia montessoriana il week end o almeno la sera leggere dei libri inerenti al tema.

E. CHE. CACCHIO. Sono certa che chi riesce a seguire in toto queste teorie ha come base una tata 24 h su 24 e 3 trattamenti in docce emozionali alla settimana. E poi uno psicoterapeuta che la sostiene. No, io mamma normale lavoratrice senza aiuti in casa miro ad arrivare a fine giornata.

Forse meglio mia mamma che portava a scuola 3 figli e manco ci veniva in mente di poter aprire la porta. E a pensarci bene poi così devastati mentalmente non siamo nessuno dei 3.

Papavero 3

 

Sara

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Cecilia

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