Insegnare autocontrollo e abilità sociali fin da piccoli riduce il rischio di aggressività

Il titolo sembra dire qualcosa di scontato che in realtà scontato non lo è. Perché? Perché spesso ciò che diamo per scontato rischia di non essere insegnato, quando ce ne sarebbe un gran bisogno. Non solo da parte dei genitori, ma anche da parte delle scuole e degli insegnanti, che hanno un ruolo fondamentale per la crescita dei nostri bambini.

Uno studio recentemente pubblicato ha mostrato infatti come insegnare l’autocontrollo e altre abilità sociali basilari sin da piccoli possa in effetti prevenire comportamenti aggressivi e criminali negli adulti, soprattutto nei bambini che sin dai primi anni mostrano segni di aggressività.

Ma vediamo in dettaglio perché e capiamo perché le scuole dovrebbero fare tesoro di questa ricerca americana.

Insegnare autocontrollo e abilità sociali fin da piccoli riduce il rischio di aggressività: uno studio rivela come l’insegnamento di certe abilità sociali dovrebbe essere essere praticato sin dai primi anni di vita

Lo studio in questione è stato pubblicato sull’American Journal of Psychiatry ed è stato condotto dal 1990 fino ad oggi dal team capitanato dal dottor Kenneth A. Dodge. Questa ricerca è durata quasi 25 anni (la conclusione è del 2013) e ha messo in luce come l’insegnamento di certi comportamenti sin dai primi anni di scuola abbia “salvato” molti bambini da un futuro aggressivo e criminale.

Il dottor Dodge e i suoi ricercatori hanno infatti selezionato un gruppo di bambini considerati a rischio e li ha divisi in due gruppi. Al primo gruppo sono state impartiti fin da subito gli insegnamenti sulle abilità sociali e sull’autocontrollo (attraverso delle lezioni con insegnanti, gruppi d’ascolto per genitori, tutor scolastici e lezioni specifiche su queste skill), mentre il secondo segmento di bambini non ha ricevuto questo tipo di intervento, lasciando stare le cose come erano.

Il programma è partito dalla prima elementare ed è durato circa dieci anni e alla fine dello studio ha mostrato come questo tipo di intervento ha potuto ridurre la delinquenza e gli arresti dei bambini selezionati, così come la necessità di supporto psicologico o mentale durante l’adolescenza e la giovinezza.

Nello studio erano coinvolti circa 900 ragazzi e i ricercatori hanno rivelato che la diminuzione di problemi di aggressività in età adulta è correlata proprio con gli insegnamenti ricevuti (dal momento che le percentuali hanno mostrato che nel gruppo assistito i comportamenti sociali criminali sono decisamente calati). Questi insegnamenti andavano dal fare capire le conseguenze delle azioni in maniera concreta durante le lezioni, ad esempio, di educazione fisica fino ai gruppi di lavoro tra studenti - che aumentano le skill comunicative, il problem solving e la cooperazione.

Le conseguenze positive sono state l’aumento dell’autocontrollo dei ragazzi e lo sviluppo di un’intelligenza emotiva, così come un sentimento empatico utilissimo per la vita. Imparare l’autocontrollo, così come le conseguenze a lungo termine delle proprie azioni, è dunque essenziale per la vita futura.

La conclusione del dottor Dodge è semplice: lo studio non è semplicemente teorico, ma dovrebbe diventare un campanello d’allarme per fare capire alle scuole che i programmi non sono completi se non comprendono questo tipo di insegnamenti. Solo in questo modo si potrà ridurre l’aggressività e la delinquenza giovanile, così come solo così si potranno garantire ai bambini una crescita sana e completa e una vita serena.

“Early intervention”, lo chiama. “Intervento precoce”. Ed è proprio questa precocità che a volte manca, perché la nostra cultura e i nostri sistemi scolastici tendono sempre a mettere pezze sui problemi quando nascono, e non a prevenire.

 Giulia Mandrino 

 

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