Tutto quello che c’è da sapere sulla vitamina D per adulti e bambini

Non è una novità: la vitamina D è tra le più importanti per il nostro organismo. Ma soprattutto lo è per il corpo dei bambini e degli adolescenti, che hanno bisogno di riceverne la giusta quantità per crescere sani: a ricevere il beneficio della vitamina D sono infatti le ossa, il sistema immunitario e quello cardiocircolatorio.

Ma sapete tutto su questa vitamina? E’ importante conoscere la sua funzione, la sua reperibilità e le quantità ottimali per l’organismo. Ecco allora una guida dalla A alla Z per sapere tutto (ma proprio tutto) sulla “vitamina del sole”.

Tutto quello che c’è da sapere sulla vitamina D per adulti e bambini: la guida completa per conoscere tutte le proprietà e l’importanza della vitamina del sole

Innanzitutto, è bene sapere che parlando di vitamina D si fa sempre riferimento non ad un solo elemento, ma ad un gruppo di vitamine (dalla D1 alla D5) al cui interno emergono come principali la D2 (detta anche Ergocalciferolo, di origine vegetale) e la D3 (Colecalciferolo, di origine animale). Queste vitamine sono importantissime per l’organismo: è grazie a loro che le ossa si fortificano, che il sistema immunitario si rinforza, che il diabete viene mantenuto sotto controllo e che il sistema cardiocircolatorio riceve la giusta regolazione.

Tutto questo perché la vitamina D regola i livelli di calcio e fosforo nel sangue, aiuta nella costruzione delle ossa favorendo l’assorbimento del calcio (pensate solo al passato, quando l’olio di fegato di merluzzo, ricchissimo di questo elemento, era utilizzato con efficacia per prevenire il rachitismo), regola il sistema immunitario, la pressione sanguigna, attenua le allergie respiratorie e della pelle, aiuta i diabetici e, addirittura, diminuisce la depressione. 

Ma andiamo nello specifico. L’importanza della vitamina D per lo sviluppo osseo è la più conosciuta e documentata. Un giusto apporto facilita infatti l’assorbimento del calcio a livello intestinale, stimola le cellule che costituiscono le ossa e aiuta l’organismo a produrre una proteina che lega il calcio alle stesse ossa. Esserne carenti significa quindi provocare una mancanza di calcio nel sangue (che non viene assorbito), indebolendo così le ossa e causando fratture, anche spontanee. Se pensiamo poi che lo sviluppo osseo di una persona avviene entro i venti/trenta anni di vita, capiamo allora che assumerne durante l’infanzia è fondamentale: a venti/trenta anni si ha infatti il “picco di massa ossea”, e cioè la massima riserva ossea a cui il corpo dovrà attingere in caso di necessità negli anni successivi. Certo, integrare la vitamina D è benefico a tutte le età, ma farlo preventivamente è di certo la scelta migliore.

Il sistema immunitario, poi, con un giusto apporto di vitamina D ne esce davvero rafforzato. Si possono prevenire così le malattie respiratorie, ma anche le infezioni virali (tracheiti, faringiti e raffreddori) e batteriche (come la tonsillite da streptococco). La vitamina D è quindi immunostimolante e immunomodulante: i bambini che ne assumono abbastanza tendono dunque a non cadere in recidive, soprattutto negli anni della scuola materna.

Per quanto riguarda invece le allergie, la vitamina D ha un ruolo importantissimo: recenti studi hanno dimostrato che molte disfunzioni del tratto respiratorio, tra le quali l’asma, sono strettamente correlate ad una carenza di vitamina D. Esserne carenti determina infatti una iper-responsività bronchiale, rendendo i bronchi più vulnerabili. Non solo: un giusto apporto contribuisce ad un corretto sviluppo del volume polmonare, che altrimenti ne risulterebbe diminuito, intaccando l’efficacia respiratoria. E, non ultimo, senza vitamina D le terapie antiasmatiche non sembrano avere efficacia.

Tra le allergie possiamo poi contemplare anche quelle della pelle, meglio conosciute come dermatiti atopiche o orticarie croniche. L’azione immunomodulante della vitamina D aiuta non solo nella prevenzione delle malattie alle vie respiratorie, ma anche nel contrastare le patologie della pelle. In età pediatrica e non solo, il giusto apporto di vitamina D ha un ruolo davvero terapeutico: i bambini che la integrano (anche calendarizzandone l’assunzione) beneficiano fin da subito di sollievo e non rischiano le recidive (che sono soprattutto stagionali), ed evitano finalmente la terapia antibiotica che spesso viene prescritta in caso di escoriazioni pesanti.

Da qualche tempo, inoltre, l’assunzione di vitamina D è raccomandata anche in gravidanza: oltre a proteggere dalle infezioni intime grazie all’azione antibatterica, il suo utilizzo sembra correlato alla diminuzione di parti prematuri e cesarei, probabilmente grazie al fatto che la sua protezione si estende anche alla placenta (stimolando la produzione di catelicidina, antibatterico naturale) e grazie alla sua azione regolatrice sulla pressione arteriosa e sulla forza muscolare. Insomma, la vitamina D protegge tanto all’inizio quanto alla fine della gestazione.

E, non ultimo, i benefici di questa vitamina si estendono anche alla mente: la memoria, quando i livelli sono corretti, ne risulta rafforzata, sia nel caso di persone anziane con problemi mnemonici sia negli studenti, la cui mente è sempre alle prese con le nozioni da imparare. Non ci sono studi approfonditi, tuttavia alcune statistiche mostrano che gli studenti con alti livelli di vitamina D possono contare su risultati migliori, funzioni cognitive rafforzate e regolarità di concentrazione. Pensate solo a quanto cala l’attenzione nei mesi freddi e bui, quando i raggi solari faticano a raggiungerci!

Non stupisce quindi se sempre più specialisti e pediatri raccomandano l’integrazione della vitamina D fin da subito: la sua efficacia terapeutica è sempre più rivalutata. Soprattutto, oggi non si sottovaluta più la sua carenza: lo stile di vita dei nostri giorni ci porta ad assumerne troppo poca, ed è giusto quindi tentare di assumerne le giuste quantità ogni giorno. Recenti studi condotti in alcune città italiane, fanno emergere che la carenza di Vitamina D riguarderebbe la grande maggioranza dei bambini e degli adolescenti, le fasce d’età che più necessitano di vitamina D per crescere in modo ottimale e sano. La causa di questa carenza è la poca esposizione al sole; ma lo è anche una dieta sbagliata che porta a disfunzioni intestinali che causano l’abbassamento dei suoi livelli nel sangue.

Ovviamente la carenza può essere lieve o più grave. Quando è lieve viene definita subclinica, e non ha particolari sintomi o effetti. Tuttavia, per quanto lieve, una carenza costante di vitamina D può portare a problemi metabolici e cardiocircolatori, soprattutto nelle persone sovrappeso. E’ proprio come un circolo vizioso: il grasso si comporta come una spugna che sequestra la vitamina D presente nel sangue; il colesterolo si alza e il sistema cardiocircolatorio viene compromesso.

Quando invece la carenza è grave, i problemi sono importanti. Scientificamente, si parla di carenza grave quando si ha un livello sierico minore di 20 nanogrammi per millilitro di sangue. Nei bambini questo comporta problemi scheletrici di rachitismo, mentre negli adulti si arriva alla osteomalacia. Fortunatamente il rachitismo infantile (a carico soprattutto dello sterno, del torace, delle gambe e del viso) è ormai scongiurato: le integrazioni prescritte in età postnatale risolvono il problema. Tuttavia l’osteomalacia in età adulta, e cioè l’indebolimento osseo dovuto a mancanza di calcio, è piuttosto frequente. La causa è l’iperparatiroidismo: la vitamina D regola infatti le ghiandole paratiroidee, e in caso di mancanza queste aumentano la secrezione dell’ormone PHT, responsabile dell’alterazione dei livelli di calcio e fosforo nel sangue. Ed ecco spiegata la fragilità delle ossa, che tendono a fratturarsi anche a riposo.

Ma come accorgersi che siamo un po’ carenti di vitamina D? I sintomi possono essere dolori ossei, articolari e muscolari, ma anche una tendenza ad ammalarsi spesso può indicare un apporto non corretto. L’integrazione a questo punto seguirà le dosi giornaliere raccomandate in base alle esigenze personali, qualcosina in più in età adulta, a seconda del bisogno specifico.

Dove trovare la vitamina D, quindi? La chiamiamo “vitamina del sole”, e c’è un perché: la si può infatti trovare in molti alimenti (il 20% del fabbisogno), ma soprattutto il nostro organismo la può ottenere attraverso l’esposizione ai raggi solari (l’80%). Non serve molto: quindici minuti per quattro o cinque volte alla settimana soddisfano la richiesta del nostro corpo. La difficoltà sta nel fatto che oggigiorno si passa la maggior parte del tempo seduti e al chiuso, e che per la maggior parte dell’anno siamo vestiti fino al collo. Non è sufficiente esporre solo viso e mani alla luce! E, l’estate, le creme solari filtrano proprio dai raggi ultravioletti, i responsabili dell’apporto della vitamina D. Non solo: anche il grasso contribuisce allo scorretto assorbimento, dal momento che la assorbe senza lasciarne all’organismo.

Per quanto riguarda invece gli alimenti, la vitamina D può essere ottenuta sia attraverso alimenti animali che vegetali. Le verdure a foglia verde, in particolare, sono ricche di D2, anche per il loro bisogno di essere esposte molto ai raggi ultravioletti. Via libera alle biete, dunque, alla lattuga, alle coste, agli spinaci, al radicchio verde, al cavolo. La vitamina D3, invece, è di origine animale. In questo caso ad essere pieni di vitamina D sono i pesci più grassi come i salmoni, le alici, il merluzzo (il cui olio di fegato è nuovamente riconosciuto come importantissimo per lo sviluppo osseo, a tutte le età e non solo per gli infanti), le sardine e le aringhe. Lo stesso discorso vale per il latte, il burro, i formaggi e il tuorlo d’uovo.

Quando l’alimentazione e il sole non bastano, è possibile anche affidarsi agli integratori alimentari per completare l’apporto di questa preziosa vitamina, disponibili in varie forme.

Io ho scelto per me e per i miei bambini la gamma Haliborange Dpiù, dell’azienda Eurospital, che da oltre cinquant’anni diffonde prodotti e cultura sulla vitamina D. Da settembre a maggio utilizziamo quotidiamente ingratori di vitamina D e devo ammettere che i risultati sono stati strepitosi: moccio perenne al naso un ricordo, ci ammaliamo molto meno, e il mio umore e la mia energia sono nettamente migliorati.

Il primo e il più amato tra suoi prodotti Haliborange è Haliborange Emulsione Orale, un integratore a base di olio di fegato di merluzzo, fonte naturale di Omega 3, Vitamine A e D e di succo d’arancia, il frutto della Vitamina C per eccellenza. In linea con le scoperte scientifiche più attuali, l’azienda ha poi esteso la gamma utilizzando il proprio sapere sulla vitamina D come punto di forza, offrendo ai pazienti, dall’infanzia alla terza età, prodotti specifici e sempre più efficaci.

La gamma è composta daHaliborange Emulsione Orale, un tonico ricostituente per bambini e adulti pensato per regolarizzare l’assorbimento di calcio e fosforo, per aiutare il benessere delle ossa e per rafforzare il sistema immunitario, utile anche in caso di inappetenza; Haliborange Compresse Masticabili per i bambini dai tre anni in su, per apportare il giusto fabbisogno durante la crescita, soprattutto in caso di carenza; Haliborange Gocce, composto da vitamina D3 pura disciolta in olio di mais, specifico per integrare la vitamina D3 al bisogno e particolarmente utile nei primi tre anni di vita; Haliborange Immunostimolante, pensato per aiutare nei cambi di stagione e durante i malanni invernali attraverso le vitamine D e B6, gli estratti titolati di echinacea e astragalo, i fermenti lattici tindalizzati e lo zinco; e infine Haliborange Fosfoenergy, integratore di vitamine D3, A, C, B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, Carnitina, Glutammina e Fosfoserina particolarmente utile nel periodo scolare quando serve molta concentrazione o energia

Giulia Mandrino

 

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