Quando l’estetica passa dalla natura

Leggere l’INCI di un prodotto cosmetico è sempre la base per salvaguardare la nostra salute, dal momento che la pelle è il nostro organo di collegamento con l’interno dell’organismo. Detto questo, anche assicurarsi che le certificazioni siano serie, per essere certi di ciò che compriamo.

Sono varie le case cosmetiche che stanno attente ai loro prodotti, ma per ognuna ce ne sono molte altre che invece non si preoccupano della qualità. Tra le prime sta sicuramente Natì, azienda che fa della ricerca scientifica e dei livelli qualitativamente altissimi il suo marchio di fabbrica.

Se già ci piaceva, ora Natì è ancora più nei nostri cuori, grazie al suo metodo di produzione certificata pro-vita e grazie anche al movimento ABT, un progetto che vuole restituire alle estetiste il ruolo serio e professionale che spetta loro: non più solo strappapeli, ma professioniste della bellezza e della salute come si addice loro.

Ma soprattutto, ci piace moltissimo il loro progetto “Naturoestetica”, che coniuga finalmente l’estetica con la naturopatia.

Quando l’estetica passa dalla natura: i nuovi corsi di Natì per esperte del settore che vogliono coniugare la professione d’estetista con la naturopatia

Lo scorso luglio in seno a Natì, marchio cosmetico 100% naturale e sicuro, è nato il Movimento ABT 1.0: si tratta di una campagna che vuole ridare alle professioniste della bellezza la professionalità, il ruolo serio e il riconoscimento che spetta loro. Perché, non neghiamolo: spesso si associa la parola “estetista” con la mera professione della ceretta e della chiacchiera sul lettino. Quando, invece, l’estetista dovrebbe essere (e noi speriamo vivamente che così sarà!) un’esperta di fiducia alla quale affidare la nostra bellezza, la nostra pelle. Che, come sappiamo, è uno degli organi più importanti e delicati del nostro corpo.

Noi sosteniamo vivamente le estetiste, libere professioniste e artigiane dalle competenze importantissime alle quali affidiamo molto felicemente la cura della nostra persona, senza fare dell’erba un fascio e rifiutando finalmente l’immagine della ragazza frivola la cui preoccupazione è semplicemente l’aspetto esteriore.

Oltre a sostenere il progetto Movimento ATB 1.0, Natì propone quindi alle esperte del settore corsi a cavallo tra l’estetica e la naturopatia: si chiamano “Naturoestetica” e sono corsi di alta formazione per acquisire competenze trasversali che utilizzano i principi della naturopatia applicandoli alla cura della persona.

L’estetica che passa dalla naturopatia ha dei principi fondamentali: crede che l’alimentazione sia il primo passo per curare la bellezza; mette al centro dei prodotti vitamine e minerali; ritiene le tisane validissime alleate, così come gli oli essenziali e le tecniche olistiche.

Nel corso dedicato alle estetiste (che è diviso in una prima parte “Start” e in 4 moduli da seguire a piacere, che si tengono in due giornate, la domenica e il lunedì - per info www.nati.it) gli esperti propongono quindi approfondimenti divisi in 4 percorsi per integrare nella loro professione la naturoestetica, i fiori di Bach, l’erboristeria e i massaggi olistici.

In tutto questo, la certezza qualitativa e professionale dell’azienda: la produzione dei cosmetici Natì, come dicevamo, si fonda sul metodo pro-vita, che prevede come componente primario del cosmetico l’Acqua BioTecnologica® (un’acqua coerente trattata con tecnologica derivata dalla fisica quantistica). Quest’acqua alla base dei prodotti ha un  valore funzionale altissimo, completamente non tossico.

Quest’acqua è davvero un toccasana che agisce su svariati problemi: l’invecchiamento cellulare, i processi infiammatori, i radicali liberi. E dona elasticità ed energia cellulare alla pelle.

Le creme, le acque tonificanti, i sieri, i prodotti per la pulizia della pelle, i solari… Tutti sono trattati con standard altissimi ed è per questo che sono tollerati universalmente: una loro caratteristica è la bio-compatibilità epidermica, e cioè l’adattabilità e la tolleranza da parte di tutte le pelli, anche quelle sensibili e delicatissime. Non solo: sono tutti prodotti made in Italy al 100% e ognuno è privo di parabeni, siliconi, oli minerali, glicoli aggiunti, PEG, proteine animali e coloranti artificiali. Al 0% sono anche i conservanti aggressivi, gli schiumogeni e i tensioattivi, gli SLS, SLES, ALS o ALES.

Da qualche tempo è nato quindi anche ABT 1.0, il primo cosmetico fatto solo d’acqua. Esatto, solo acqua: l’acqua biotecnologica di cui parlavamo, senza principi attivi ma con la caratteristica di funzionare attraverso deboli campi elettromagnetici che fungono da ponte con l’acqua dei nostri tessuti.

Perché essere belle fuori significa curare anche l’interno. E perché dal nostro aspetto esteriore trasmettiamo sempre qualcosa al nostro organismo.

 

Ti potrebbe interessare anche

Cos'è lo yoga facciale e come funziona
Bava di lumaca: a cosa serve e come si produce?
L'evoluzione delle caramelle gommose: un aiuto alla bellezza?
Adolescenza: quando iniziare a depilarsi? Una scelta personale e libera
Cos'è l'armocromia di cui tutti parlano (anche per mamme molto impegnate)
Vegamour è il marchio per capelli vegano per chi vuole rafforzare (davvero) i propri capelli
Il pigiama da donna? Se è elegante, va bene anche per uscire di casa
Le unghie dell'autunno 2023: ispirazioni per mamme cool
Come curare gli inestetismi del viso anche in età adulta
Miracoloso su capelli, ciglia e sopracciglia: l'olio di ricino è in trend e noi lo adoriamo
Stimolare l'abbronzatura attraverso il cibo: ecco come mangiare
10 domande da porsi prima di scegliere un salone di bellezza

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg