Anne Hathaway, la sua infertilità è quella di tutte noi

Instagram è il regno della perfezione. Piatti perfetti e perfettamente bilanciati, fisici perfetti, abiti perfetti, figli perfetti. Care mamme, in giro c’è troppa perfezione. Ma è solo apparente: la vita sui social è inevitabilmente più edulcorata e patinata di quella reale. Soprattutto quando si parla di celebrità dello star system, che al di là della vita più agiata che vivono si mostrano sui loro profili praticamente sempre al top.

C’è però chi va controcorrente, e per questo ci piace. Soprattutto perché parla di maternità in maniera sincera. È il caso di Anne Hathaway, che recentemente ha condiviso la notizia del suo nuovo pancione con un pensiero dedicato a chi, come lei, prima di arrivare a quel pancione è passato dall’infertilità.

Anne Hathaway, la sua infertilità è quella di tutte noi: perché il pensiero di Anne Hathaway riguardo alla difficoltà di restare incinta deve essere di ispirazione a molte

“It’s not for a movie #2. All kidding aside, for everyone going through infertility and conception hell, please know it was not a straight line to either of my pregnancies. Sending you extra love”: questo ha scritto l’attrice per descrivere l’immagine del suo secondo pancione!

“Non è per un film #2. A parte gli scherzi, per tutti coloro che stanno avendo a che fare con infertilità e concepimenti impossibili, sappiate che nemmeno per me è stata una linea dritta, arrivare alle gravidanze. Vi mando un sacco di amore”.

Un pensiero semplice, diretto, e soprattutto sincero. Perché quasi nessuno, soprattutto nello star system, ammette le difficoltà. Certo, le si possono immaginare nel momento in cui per avere un figlio si affidano a madri surrogate. Ma in generale l’infertilità sembra quasi un tabù, quando invece colpisce davvero moltissime coppie.

Oltre a questo importante post su Instagram Hathaway ha anche rilasciato ad Associated Press un’intervista in merito a questa questione. Ha deciso di farlo, dice, perché la difficoltà dell’infertilità porta spesso all’isolamento e alla solitudine, e per questo è importante parlarne.

“Credo che ci sia una concezione troppo standard e univoca del “restare incinte””, ha spiegato al reporter. “Nella maggior parte dei casi, resti incinta e sei felicissima. Ma sono moltissime le persone che ci stanno provando, e la storia è diversa. O comunque, la storia è solo una parte della realtà. Perché per arrivare a quella storia in realtà bisogna fare passi dolorosi, isolanti e pieni di dubbi riguardo a se stesse”.

Ha quindi aggiunto: “Non avevo una bacchetta magica, non ho detto “voglio rimanere incinta” e, wow!, ha funzionato. È più complicato di così.

Ciò che l’ha portata a scrivere quel semplicissimo e ispiratore pensiero su Instagram, quindi, sono state l’esperienza e l’empatia. “Sapevo bene che nel momento in cui avessi postato la notizia della gravidanza, qualcuno si sarebbe sentito ancora più isolato. Volevo solo fare sapere che in me trovano una sorella”.

Sorellanza: una parola bellissima, che dovremmo sdoganare e utilizzare anche in questo caso. Perché l’infertilità è una brutta bestia, e lo sa bene chi ci è passato attraverso, chi ci sta passando e chi conosce le sensazioni di impotenza, perdita delle speranze e frustrazione che ne derivano. Parlarne, però, fa davvero molto bene. Prendiamo quindi esempio da Anne!

Ti potrebbe interessare anche

Cerchi un bambino? Comincia ad amare il tuo corpo
Le migliori app per la fertilità
La meraviglia della gravidanza dopo l’infertilità
Il test di fertilità da fare in casa. Per uomini!
Nuove ricerche sugli OGM
Esperienze raccontate: episodio 1
Fivet. La mia storia vera.
Fivet: chi sono io per parlarne?

Sara

sara.png

Cecilia

Untitled_design-3.jpg