Da Milano alla Mongolia per superare le barriere

Milano-Mongolia: tredicimila chilometri. Sì, tredicimila. E immaginate la fatica (e la bellezza!) di percorrere questa enorme distanza a bordo di una vecchia Fiat Panda!

Lo faranno il prossimo 26 luglio Federico, Marco e Luca, partecipando ad una delle più belle corse automobilistiche del mondo: la Mongol Rally. Che non è solo una corsa automobilistica, ma molto, molto di più. E che quest’anno ci sta ancora più a cuore perché il team Novy Gagarin ha un obiettivo ben preciso in testa: supportare la Fondazione Laureus Italia, che sostiene i minori che vivono in forti condizioni di depravazione socio-economica.

Da Milano alla Mongolia per superare le barriere: alla Mongol Rally il team Novy Gagarin percorrerà 13000 km a bordo di una Panda per sensibilizzare e supportare i ragazzi delle periferie

La Mongol Rally è una corsa automobilistica fantastica e iconica: parte da Milano (quest’anno il 26 luglio) e arriva a Ulan-Udė, in Siberia. Ma non è un semplice rally (godibile solo dagli uomini più appassionati di automobilismo). No: le regole sono bizzarre e divertentissime.

Innanzitutto, il Mongol Rally non ha carattere competitivo. La partenza è quindi libera. Ma, soprattutto, le vetture in “gara” non possono superare la cilindrata di 1.2 (tradotto per noi: non sono per niente potenti!), non si possono utilizzare GPS, mappe online o altre tecnologie (questo per incentivare l’interazione e il rapporto con le popolazioni locali dei luoghi attraversati) e ci si impegna a versare due quote in beneficienza: la prima è per l’associazione Cool Earth, che combatte la deforestazione della foresta pluviale), la seconda per una Onlus a propria scelta.

Il team Novy Gagarin ha deciso di partecipare, e per farlo salirà a bordo di una vecchia Fiat Panda del 1998 (che nostalgia!) ribattezzata “Vostok 85”. E ha deciso di supportare con la sua beneficienza la Fondazione Laureus Italia, di cui di fatto Federico, Marco e Luca sono ambasciatori internazionali. Per la Fondazione raccoglieranno fondi, ma soprattutto diffonderanno il suo messaggio.

Federico, Marco e Luca sono del 1985. Vengono dal milanese e ognuno ha una sua attività: Luca si occupa di cinema, Marco è biologo e ricercatore e Federico è impegnato nel digital marketing.

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La Fondazione Laureus - Sport for Good è da loro sostenuta perché fa una grande lavoro nelle periferie di Milano, Napoli e Roma. Dal 2005 è accanto ai minori che vivono in realtà difficili ed è attraverso lo sport che cerca di costruire tra loro una rete solida fatta di associazioni sportive, scuole, educatori e psicologi, per trasformare la pratica sportiva in opportunità per stimolare l’inclusione sociale, l’aggregazione e il superamento delle barriere.

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Tutto è pronto, ma in realtà c’è ancora molto da fare: se i ragazzi sono pronti per andare in Mongolia a bordo della loro Panda, ci tengono che anche noi ci impegniamo in prima linea in questa loro avventura. Ecco perché possiamo sostenere loro e l’associazione donando qualcosa, attraverso un crowdfunding: basta cliccare qui per scoprire come donare.

Donando una cifra a propria scelta si riceveranno dei gadget di ringraziamento, ma soprattutto si sosterrà la Fondazione Laureus - Sport for Good, che investe ogni anno 500 euro a bambino per inserirlo in un proprio progetto sportivo. I 500 euro coprono non solo un anno di attività sportiva, ma garantiscono ai ragazzi il supporto psicologico e pedagogico di cui hanno bisogno, un kit sportivo e l’assicurazione.

Giulia Mandrino

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