Il barattolo del tempo

Pochi giorni fa ho preparato un barattolo della gratitudine per i miei figli (e anche per me stessa), così da renderci conto di quello che davvero ci rende felici nella nostra quotidianità. Bimbi contentissimi, io anche, tutto tranquillo insomma: non so se è lo stesso per voi ma quando riesco a concretizzare le emozioni raggiungo dei picchi di felicità incredibili. Come se scrivendo non solo circoscrivessi ma anche potenziassi l'emozione stessa: perchè purtroppo mi rendo conto che le emozioni e i pensieri belli sono delicati, tendono a volare via. Il mio primo bimbo è sempre stata un sfida, è davvero una spinta propulsiva incredibile che mi porta a raggiungere momenti di crisi notevole ma anche inaspettati e massicci step di crescita interiore. Il primo biglietto che ha scritto per iil barattolo della gratidudine è stato qualcosa di assolutamente semplice, ma incredibilmente reale: "sono grato che mio papà venga tutte le sere a casa e giochi con me". Io ho scritto un banale "sono grata perchè siamo tutti in salute" ed Emma "sono grata per avere con me il mio cane Thor". 

Sono rimasta un attimino ferma a pensare, perchè a volte penso che questo bimbo che così spesso mi fa arrovellare, mi porta a provare emozioni inaspettate, profonde, uniche. Non solo, ha preso un secondo barattolo e ha iniziato a scrivere un numero su ogni bigliettino da 1 a 10, per poi accartorciarli e inserirli nel nuovo barattolo che ha chiamato "Il barattolo del tempo": ogni giorno ognuno di noi sceglie un bigliettino e chi ottiene il numero più alto deve decidere che gioco fare insieme. Così ogni giorno abbiamo un momento dedicato al gioco puro, senza ma e senza se: posso dirvi che non abbiamo ancora saltato un giorno, cosa che normalmente accadrebbe, presi come sempre tra compiti, attività extrascolastiche e sopratutto cose da fare in casa?

Giulia Mandrino

Sara

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Cecilia

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