Che lavoro fai? La pedagogista

Che lavoro fai?

 

Ogni volta che mi si fa la fatidica domanda ho due opzioni..

Quando l'interlocutore non mi sembra sul pezzo rispondo: “mi occupo di mamme e di bimbi 0-3 anni”, “ah, lavori in un asilo nido?”..

Ecco, e lì, in base alla giornata in cui mi trovo o svio l'argomento o seguo la seconda opzione (usata come prima con chi è “sul pezzo”)...

Rullo di tamburi...

Lo sguardo si inorgoglisce e traspare la passione: “No, faccio la pedagogista, l'educatrice ed anche la doula!!!!!”

Silenzio...

(Drammatizzo un po' per ridere.. Negli ultimi anni un sacco di gente sa cosa fanno le doule e cosa fanno le pedagogiste.)

Le risposte sono poi delle più svariate e divertenti: dalla podologa, al “ma ti pagano anche?”, al “si anche mio zio guidava un pulmino per disabili”, al “anche all'oratorio da piccolo avevo gli educatori...”

La parola doula, nel frattempo, è già stata dimenticata!

 Ok. Arimo. Pausa.

 Serve un po' di chiarezza in queste due professioni tanto poco conosciute quanto di fondamentale importanza!

 Vi anticipo cosa contraddistingue ed accomuna i miei due lavori: mi piace pensarli di trincea, professioni ove si sta davvero “in campo” a fianco delle persone, accogliendo con loro gioie e dolori e cercando la strada migliore da percorrere, diversa per ogni individuo..

Mestieri per cui serve una bella “vocazione” ed un po' di voglia “di sporcarsi le mani”, essendo capaci di esserci, senza grandi competenze tecniche, “solo” esserci.

 Ma cosa fanno queste due figure?

Chi è e cosa fa l'educatore ed il pedagogista.

In Italia dagli anni '90 esistevano due percorsi per diventare educatore e poter prestare la propria opera nel sociale.

La scuola per educatori (della durata di un triennio) e la la Laurea in scienze dell'Educazione (che durava un anno in più, ma dava anche il titolo di Pedagogista).

Poco dopo le lauree triennali hanno messo maggiore uniformità.

Quando ho iniziato a lavorare non era raro incontrare educatori che non avevano un “titolo particolare” quanto tanta esperienza acquisita sul campo.

Ma cosa fa davvero l'educatore?

Vi sono educatori che lavorano in ambito assistenziale-riabilitativo (case di cura per anziani, per persone con patologie psichiatriche, croniche, invalidanti, in centri per disabili), altri lavorano in ambito prettamente animativo, altri operano con soggetti minori (dai centri d'aggregazione, ai nidi, ai servizi di tutela...), con le famiglie, con la maternità, col femminile...

Gli ambiti son davvero svariati e tantissimi, quello che secondo me l'educatore deve fare è affiancare, accompagnare in un percorso, cercando gli stimoli più adeguati per l'utenza e sostenendo successi ed insuccessi.

E' necessario infatti che l'educatore condivida gli obiettivi di lavoro con le persone che accompagna, insomma: una volta definito il piano d'attacco è più semplice lavorare insieme!

Il pedagogista è un modo di definire un educatore più anziano o più formato. Preferisco dire più “anziano” in quanto, secondo me, la maggior esperienza si fa sul campo e va poi coniugata con un buon aggiornamento. Il pedagogista può, a sua volta, sostenere altri educatori o stilare progettazioni educative.

 

Cora Erba

Pedagogista e Doula
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Immagine tratta da www.rivistainforma.it

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