Come aggiungere il cognome materno: una scelta semplice e paritaria

Dopo la storica sentenza della Corte Costituzionale italiana, che dichiarando illegittima e disparitaria la norma che prevede l'automatica assegnazione del cognome paterno quando un figlio viene riconosciuto ha stabilito anche che d'ora in poi il cognome automatico dovrebbe prevedere entrambi i cognomi dei genitori, secondo l'ordine deciso dalla coppia, sono molte le famiglie che stanno pensando di aggiungere retroattivamente il cognome della mamma.

Anche se la legge arriverà in seguito (la sentenza non è ancora normativamente attiva), le mamme, i papà e i figli (sì, anche loro, anche se sono già grandi e adulti!) che vogliano aggiungere il cognome materno possono già farlo. E la procedura non è così complicata come si sarebbe portati a pensare!

Insomma: anche chi è nato prima del 2022, quando non era possibile scegliere il cognome, può farlo retroattivamente.

Aggiungere il cognome materno: la richiesta

Come prevedibile, aggiungere il cognome materno è possibile semplicemente facendo una richiesta alla prefettura territoriale. Non servono intermediari come per esempio degli avvocati o delle avvocate, ma basta seguire la procedura indicata sulla sezione "Cambio nome e cognome" della propria prefettura, consultabile a questo sito

A seconda di chi si trovi a fare una richiesta (una persona maggiorenne o un genitore per un minorenne o un minorenne adotatto), i moduli saranno diversi, ma tendenzialmente ci sarà da pagare una marca da bollo di 16 euro e da compilare dei moduli che andranno poi firmati e inviati al prefetto tramite servizio postale.

Lo stesso procedimento vale nel caso del cambio di cognome per passare da quello paterno a quello esclusivamente materno, e quindi non solo per l'aggiunta del doppio cognome.

Cosa fare in seguito

Quando il prefetto accoglie la richiesta, andando concretamente a modificare il nome aggiungendo o sostituendo il cognome, sarà necessario comunicare la variazione all'ufficio dello Stato Civile, rifacendo poi anche tutti i documenti, a partire dalla Carta d'Identità, dalla patente, dal passaporto e dal codice fiscale.

Anche i contratti attivi (quelli con la banca, i servizi di telefonia, le assicurazioni, i contratti di lavoro...) andranno aggiornati con il nuovo nome, e ad essere informata dovrà essere anche la scuola (nel caso di minorenni e/o studenti e studentesse), così come l'ASL territoriale.

Sembra faticoso? È vero, lo è. Ma non è giusto lasciarsi scoraggiare dalla burocrazia. Se oggi la Corte Costituzionale ha sancito che il cognome materno ha la stessa importanza di quello paterno, è giusto che anche chi è nato prima del 2022 possa - se lo desidera - riconoscere la parità familiare aggiungendo il cognome della propria madre.

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Sara

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Cecilia

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