Omeopatia e bambini, facciamo chiarezza

Ormai sempre di più sentiamo parlare di omeopatia. Se alcuni la definiscono come "acqua fresca", altri la decantano, altri ancora la usano come prevenzione o come tecnica "pre-farmaco" quindi prima di arrivare all'antibiotico le provo tutte.In realtà la medicina omeopatica di divide in un insieme di filoni, ognuno dei quali è regolato da principi e precise scuole di pensiero. Abbiamo intervistato il dott. Carlo Casu, medico chirurgo e omeopata per scoprire qualcosa in più dell'omeopatia unicista. 

Buongiorno Dott. Casu. La intervisto come giornalista ma sopratutto come mamma, intenzionata a scoprire se e come si possa utilizzare l'Omeopatia all'interno della mia famiglia. Avrei piacere di farle alcune domande. Le chiedo se possibile di utilizzare un linguaggio il più possibile semplice e chiaro per noi mamme, sommerse da termini medici che giustamente spesso non riusciamo a comprendere a fondo.

"Cara Giulia, buongiorno. Mi esprimo in queste risposte con un linguaggio spero chiaro, usando termini propri dell'Omeopatia e qua e là do sintetiche spiegazioni. Altri termini, salute, malattia, guarigione per esempio, sono comuni al linguaggio tradizionale che abbiamo imparato all'università, qui sono però usati con il significato Omeopatico. Per esempio, la salute non è solo quella della definizione dell'OMS, ma è il punto in cui l'organismo, che esprime sé stesso ai livelli fisico mentale e spirituale, è neutro, cioè non fa nessun sintomo, non ha bisogno di fare nessuno sforzo (chiamato malattia, con l'intento di ritornare alla sua neutralità, al suo equilibrio)."

Perfetto. Allora iniziamo il nostro viaggio alla scoperta dell'Omeopatia Unicista. Come si é avvicinato all'omeopatia?

"Mi sono avvicinato all'Omeopatia per necessità, così come fa la maggior parte delle persone che vedo. Dopo 10 anni di terapie inutili e non risolutive, che avevano come unico scopo il sopprimere le manifestazioni esterne del miasma in quel momento fuori equilibrio, conoscendo il Prof. Antonio Negro ho avuto la possibilità prima di riequilibrarmi e vedere sparire i sintomi e poi di avvicinarmi alla meravigliosa arte del guarire che è l'Omeopatia Hahanemanniana. I miasmi sono le radici delle malattie, indicano in quale modo ogni organismo fa il proprio sforzo per ritornare all'equilibrio perduto, posizione ove non necessita più di far nulla (i sintomi)".


Perché la medicina ufficiale dice che l'omeopatia non funziona?

"La medicina ufficiale non riconosce l'Omeopatia perché, essenzialmente, non è riducibile alla sperimentazione "doppio cieco" che attesta la riproducibilità e quindi la ripetibilità di una terapia. Il doppio cieco prevede l'utilizzo su un gruppo di malati di due sostanze messe a confronto, in genere farmaco e placebo. I pazienti non sanno (cieco). Neanche il prescrittore sa (doppio cieco), ma solo un supervisore sa quale è farmaco e quale è placebo, per non influenzare i risultati. Ecco, l'Omeopatia non può essere valutata con questo sistema, statistico, ma è fatto da tutti casi singoli, con definizioni di patologia magari simili ma che necessitano di rimedi diversi, ogni persona il suo. Quadri singoli non inseribili in valutazioni statistiche riproducibili, casi singoli non etichettabili".

Che differenza c'é tra omeopatia unicista e le altre correnti?

"In realtà esiste una sola Medicina Omeopatica, che si basa sull'applicazione di una legge naturale che si chiama Legge di Similitudine. Al di fuori di questo non abbiamo più Omeopatia. Lo squilibrio reattivo della persona è unico come unica é la persona, e si avvale quindi di un rimedio alla volta, per accompagnare il soggetto al riequilibrio. Le altre pratiche, chiamate Omeopatia complessista detta anche omotissicologia (che unisce molti rimedi nello stesso composto), e anche l'omeopatia pluralista (che prevede più rimedi a dosaggi simili nella giornata, ognuno per un sintomo), inseguono gli aspetti esteriori della malattia, e non sono concettualmente molto lontani dalla visione allopatica (della medicina tradizionale). Queste medicine si occupano solo delle foglie di un ipotetico albero, ma non guardano le radici, che gli omeopati chiamano miasmi. Sono medicine sintomatiche, che danno risultati spesso utili, attenuando i sintomi, ma è altra la missione del medico Omeopatico, che applica la Legge di Similitudine e le leggi".


"Alcuni bambini sono più predisposti di altri ad ammalarsi?"

Esiste una certa predisposizione, ma non la vedrei come una spada di Damocle: la persona "fa malattia" solo quando è fuori equilibrio, e solo qui i miasmi (i terreni ereditari) condizionano lo sforzo e quindi i sintomi (le malattie). Per cui, se si eredita un terreno "disfunzionale" che chiamiamo "3", il soggetto fuori equilibrio farà lo sforzo (i sintomi, la malattia) con caratteristiche "3", otiti, tonsilliti, bronchiti ecc. I virus e i batteri permettono l'effettuarsi di questo programma di riequilibrio. Così ci saranno bambini che "faranno" solo raffreddori, altri che "faranno" otiti, altri polmoniti o bronchiti, ripetutamente, sino alla teorica risoluzione dello squilibrio interno, e altri, i sani, in equilibrio, che non avranno bisogno di "fare" nulla."

Ci sono delle cure preventive che si possono fare con i bambini?

"La cura del terreno è la cura preventiva per eccellenza, che non è la diagnosi precoce di un processo già in atto: consiste nel riequilibrare le radici miasmatiche per metterle a"riposo". Questo, nelle condizioni più favorevoli, si attua ben prima della nascita del bimbo, mettendo a riposo le radici dei genitori, poi continuando in questo nella donna in gravidanza, per poi permettere la nascita di un bimbo sano, che è neutro, non ha bisogno di fare nessun sintomo, nessuno sforzo di riequilibrio: è già in equilibrio! Questi bimbi non si ammalano, garantito. I cosiddetti vaccini omeopatici non hanno una azione sui miasmi e li considero prodotti omeopatici non unicisti, con limitata utilità sintomatica".

L'omeopatia funziona anche nei casi di malattia in corso?

"Con la malattia in corso l'approccio è sempre lo stesso: ridurre la forza delle radici miasmatiche. In questo modo si riduce lo sforzo sintomatico che la persona sta facendo in quel momento. Se l'usura dell'organismo in questo sforzo arriva a toccare aspetti organici, in altre parole, se siamo di fronte ad una patologia con compromissione di organo (per esempio una cirrosi, artrosi deformante ecc), il ripristino dell'equilibrio parte da questo punto, con, e si vede nella pratica clinica, sorprendenti riadattamenti generali dell'organismo che arrivano a minimizzare l'impatto del danno locale sul sistema."

Cosa ne pensa delle bronchiti che si manifestano nella prima infanzia? E le tonsilliti? E le otiti?

"Le bronchiti sono una malattia con una radice "3" forte, e il loro manifestarsi rappresenta lo sforzo che fa il bimbo per ritornare al suo equilibrio perduto. Un bimbo con radice solo "1", detta Psora in Omeopatia, se fuori equilibrio, non farà bronchiti, ma solo episodiche manifestazioni acute di breve durata, con carattere brusco, ma di rapida risoluzione, febbre un giorno, vomito un giorno, diarrea un giorno, tanto per fare alcuni esempi. Situazioni che spostano l'equilibrio nei bambini sono molteplici, alcune ambientali, altre indotte direttamente nell'individuo, come le pratiche vaccinali eccessive. I bimbi che nascono o che vanno fuori equilibrio, anche per quanto detto, e che ereditano radici 1 faranno malattie 1, i bimbi che ereditano radici 3 faranno malattie 3, come la bronchite. Anche per tonsilliti e otiti vale quanto sopra, sono tutte manifestazioni dello stesso terreno, "3" in questo caso. Il vero problema è che queste radici, a causa di uno squilibrio sempre più profondo, come capita da pratiche mediche soppressive, si aggrovigliano sempre di più e i bimbi presentano quadri reattivi complessi con sintomi di due o anche tre miasmi insieme, che si esprimono poi con le malattie più gravi, sempre più precoci, per esempio le malattie autoimmuni"

Dr CARLO CASU
Omeopatia Hahnemanniana
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Sara

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Cecilia

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