Il figlio della serva

Quando sono rimasta incinta della mia prima figlia…beh, che dire, sono andata letteralmente fuori di testa, fuori dalla grazia del Signore. Se ci mettiamo che era pure femmina…vi lascio immaginare. I 9 mesi di gravidanza, tutto un fru fru di acquisti…merletti rosa, pizzo, scarpine confetto, lenzuolini con fatine e stelline, culla di vimini modello nuvola bianca…stava arrivando la principessa, prima figlia, prima nipotina da entrambe le parti. Ho tenuto diari quotidiani, con frasi del tipo “oggi la pesciolina mi ha dato tre calcetti, due a sinistra e uno a destra”…o ancora “visita dalla gine ok, la paccottella pesa quasi due chili!”…”oggi shopping per la nanetta, abbiamo comprato 134 paia di calzini tutti rosa, si sa i calzini non sono mai abbastanza!”…e via dicendo, tutte ste menate, chiaro segno che avevo davvero molto tempo libero. Mi sdraiavo sul divano ad ascoltare le mie canzoni preferite e le facevo sentire anche a lei con le cuffie…cioè se ci ripenso adesso me viè il diabete, se me fossi messa a dormì non avrei fatto un soldo de danno. Ma d’altronde non lo sai cosa ti aspetta dopo…vivi in un sogno e immagini che a casa ti arriverà un cicciobello. Invece poi nascono sti cuccioli e scopri che non hanno batterie, vanno a energia solare. Quindi o li tieni al buio finchè non si scaricano o so cazzi tuoi! Ma vabbè, dicevamo…ho passato la gravidanza della prima figlia in uno stato di estasi totale, tipo deficiente. Camminavo per strada sorridendo, e adesso capisco perché le mamme con figli al seguito che mi vedevano passare, guardavano la mia pancia enorme e si trasformavano nel Grinch: ghigno malefico che diceva “ridi ridi, che poi ne riparliamo quando ci rivediamo tra due mesi!”. E io nulla, nella mia meravigliosa bolla incantata, sognavo, creavo filmati mielosi con le sue foto in bianco e nero, piangevo mentre Baglioni riempiva la stanza con le note di “Avrai” e preparavo tutto affinchè la piccola arrivasse in un nido degno di lei. E poi è nata…cuore mio…una frugoletta tutta grinzosa con un guardaroba degno di una regina, con tre passeggini, tre culle, tre sdraiette, tre di tutto. A casa nostra sembrava fossero arrivati tre gemelli, ogni stanza era attrezzata per lei e noi scavalcavamo le “sue” cose chiedendoci se avevamo mai avuto casa cosi sottosopra. Gli anni passano, e alla princess arrivano 4200 regali e pensieri al mese, da parenti, amici, vicini di casa. “Sai passavo di qua e mi sono fermata per un saluto” e sbebem mezza giocheria dentro casa. “Oggi vengo a prendere un caffè cosi spupazzo la nanetta” e sbadabam 18 outfit per la primavera. E così continuamente…senza nessuna pietà…ti vedono che hai casa che trabocca e continuano senza ritegno a portare portare portare! 

Fino quando…un giorno…stai a casa tranquilla a mettere a posto il bagno, acchiappi la scatola degli assorbenti e…rapido calcolo…non ne indossi uno da un pò di tempo…troppo tempo…via veloce in farmacia, fai pipì sul bastoncino e sulla finestrella esce scritto “te credevi che t’eri dimagrita eh! So affari tua! Questo è pure maschio, prenderai minimo 20 chili e non potrai usà nulla delle cose de quell’altra perché hai regalato tutto. Hai tenuto solo le tutine e i body rosa, che je potrai mette giusto la notte. Piripì! Ps. Si esatto, na botta na tacca! So cose che capitano!”

Crolli sul divano, e una lacrima scivola sul tuo viso…commozione? Gioia? No…nascerà a Gennaio, quindi il viaggio prenotato e pagato salta…ma porcaccialamiseriaccia! Poi tua figlia si avvicina, ti abbraccia e ti rendi conto che è grande…e che l’idea di un altro paccottello dentro casa ti piace! Si lo so, ve l’ho detto che siamo folli noi mamme! Basta sentire odore di neonato che diventiamo matte! Però io sono guarita…ho smesso anche di guardare dentro le carrozzine…

Ed ecco che inizia una nuova avventura…una nuova gravidanza…acchiappi il telefono e chiami la ginecologa, che appena sente la tua voce che dice “sono incinta” esulta pensando “ho le maldive pagate! yuppi!”. Prenoti la prima visita per il giorno N del mese, e poi torni a spicciare…poi arriva il giorno N e tu alla visita non ti presenti. Te la dimentichi! Ti chiamano dallo studio e…”signora buongiorno! Lei aveva il controllo fissato alle 12” e tu “io? controllo ? per cosa? “signora ha la visita del primo trimestre!”…buio totale!....attimi di silenzio…”aaaahhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiiii! Il bambino! Porca miseria! Arrivo!” 

Tutta la seconda gravidanza sarà così! Quel bimbo, figlio della serva, non te lo inculi di pezza! E sai perché? Perchè il primo figlio ha infranto il sogno! Esatto! E adesso mi darete addosso, mi direte che sono una senza cuore, ‘na matta priva di sentimenti! Ma tanto in fondo lo sapete che è cosi…la seconda gravidanza non è magica come la prima, perché tu sai che cosa ti aspetta…sai che diventerai una balena nonostante tutti i buoni propositi, sai che il travaglio sarà una cosa atroce, sai che allattare ti manderà al manicomio, sai che la notte non dormirai (e nemmeno di giorno tranquille), sai che non avrai tempo nemmeno per respirare. Quindi…fai finta che non sia successo, non ci pensi e quando scalcia nella tua pancia te sta a dì “Ah ma! Nun fa finta de niente che tanto lo sapemo tutti e due che mancano tre settimane scarse!”. Vai a fare le ecografie, e te le imberti nella borsa…salteranno fuori tutte stropicciate il giorno del primo compleanno! Vai a comprare un pò di corredino, insomma stai all’ottavo mese e non hai preso nemmeno una tutina, pare brutto. E ovviamente non ci vai da sola, ma con la prima figlia, l’erede legittima che comanda tutti i tuoi neuroni. Che svaligia mezzo negozio, che parla ininterrottamente mentre tu provi a scegliere qualcosa per il fratello in arrivo, che deve fare pipì tremila volte in un’ora. Quindi torni a casa con due tutine taglia 18 mesi, acchiappate al volo e lei, la princess, con tredici vestitini nuovi, otto leccalecca, due gelati, 4 pizzette bianche, un paio di scarpe, un pony e un unicorno rosa parlante (vivo eh!). 

È così, il primo figlio monopolizza la tua vita, la tua testa e il tuo portafoglio. E col secondo, un po’ non ci ricaschi memore della mole di roba inutile che hai comprato con la prima, un po’ non hai proprio tempo perché tra il lavoro, la casa e la sfracellacocones che hai messo al mondo ti avanzano pochi secondi al giorno che adoperi per lavarti e dormire. E un po’ pensi vabbè, riceverà tanti regali! Meglio non comprare troppe cose! E invece sapete cosa riceverà? Una beata minchia! Tu non te lo perculi, pensi che se lo perculeranno gli altri? Ma manco per niente! La gente farà proprio finta di nulla! Quando dalla clinica manderai il messaggio per avvisare che è nato, creando il gruppo su whatsapp “adesso siamo in 4!”, la prima risposta che riceverai sarà “e sti cazzi!” e la seconda sarà “Maria ha abbandonato il gruppo!”. A casa ti verranno a trovare i parenti stretti, che per il primo figlio hanno speso migliaia di euro, rosicheranno perché hai dato via tutto e te leveranno pure il saluto. Poi verranno a trovarti la prozia Alice con numero due bavaglini e la bisnonna che ha capito  che hai partorito femmina e gli porterà un paio di babbucce di lana merinos numero 22, che ad agosto saranno perfette. Fine. Sto povero figlio te lo carichi in macchina e dopo aver lasciato la prima a scuola, lo porti a fare shopping. E pensi che la roba che gli compri la laverai col napisan, la stenderai al tramonto, la stirerai e la piegherai tutte bella ordinata? Assolutamente no! Si stacca l’etichetta e via, pronta da indossare! Nel delirio delle prime settimane cercherai lo sterilizzatore, lo userai due volte e stop. Se alla prima figlia cascava il ciuccio per terra, via! si buttava e si ricomprava! Se casca al secondo figlio, una ciucciata e glielo rinfili in bocca! Le foto? Alla prima figlia un book a settimana, al secondo “oddio facciamogli una foto che dall’ultima ha messo tre denti, ha iniziato a camminare e ha imparato a sillabare!”. È così…il primo figlio ti rimbabisce, il secondo ti riporta coi piedi per terra alla velocità della luce.

Ma il secondo bimbo, proprio perché porta il titolo di secondo, è un’esperienza meravigliosa! Ti trova già pronta, sai cosa ti aspetta, ma sai anche che se ne esce, che si sopravvive! Sai che dopo un paio di settimane ciuccerà dalla tua tetta senza ucciderti di dolore, sai che le coliche a un certo punto passano, sai che prima o poi dormirà e dormirai, sai che parlerà, camminerà, accetterà l’asilo, smetterà di fare i capricci, toglierà ciuccio e pannolino, guarderà un cartone per un’ora filata permettendoti di fare una doccia. Sai che ti renderà una madre migliore, ancora più consapevole. E ti farà rendere conto che con la prima figlia, la paura ti ha impedito di godere di tanti attimi meravigliosi. Adesso guardi i tuoi due miracoli che giocano assieme, si abbracciano, e ti rendi conto che due bimbi sono esattamente i due rovesci di una meravigliosa medaglia! E siccome la medaglia ha due facce, diciamo che sto, sono a posto così!

Cinzia Derosas

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Sara

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Cecilia

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