Il bagnetto: millebolleblu

Il momento del primo bagnetto del proprio bambino è un qualcosa che spesso agita i genitori. Ed è, del resto, comprensibile. Non sempre in ospedale, dopo il parto, esiste la possibilità di lavare con immersione in acqua il proprio bambino, facendo esperienza con le proprie mani, sotto la “supervisione” (che parola esagerata!) di un’ostetrica. Ecco perché a volte mi capita di offrirmi per presenziare all’evento, una volta a casa dopo la dimissione (e del resto, diciamolo…è un momento che amo particolarmente!).

Spesso mi si chiede cosa occorre preparare e comprare per il bagnetto. La risposta è semplice: acqua calda, un contenitore abbastanza grande o meglio ancora il proprio lavandino se ha un minimo di concavità, ed ovviamente il bambino. Saponi? Doccia schiuma? Shampoo? No, nulla di tutto questo. Il neonato ha una pelle ancora troppo delicata per venire in contatto con certi detergenti, e del resto non è ancora in grado di rotolarsi nel fango e dunque di aver bisogno di essere strigliato come un cavallo dopo una galoppata nella tundra. Le bolle sono belle, bellissime, e anche coccolose, ma queste possiamo scegliere di usarle per noi: i prodotti che fanno tanta schiuma sono probabilmente non molto rispettosi della pelle dei nostri cuccioli. Se proprio non siamo in grado di evitare di inserire nell’acqua qualche goccia di qualcosa, possiamo quanto meno scegliere prodotti adatti, con un INCI rispettoso. Fate attenzione: non tutti i prodotti venduti nelle linee “per bambini” sono realmente adatti a loro! Possiamo invece scegliere di inserire nell’acqua del bagnetto un po’ di amido, che coccola e protegge la pelle.

La temperatura dell’acqua non deve essere per forza misurata con un termometro. Dovrà essere calda ma non troppo, e ricordate che ogni bambino ha le proprie preferenze.

Il lavandino può essere un luogo molto comodo dove fare il bagnetto, almeno finché le dimensioni del bimbo ce lo consentono. E’ possibile usare un piccolo asciugamano da posizionare sul fondo, in modo da appoggiare il bambino su qualcosa di morbido.

Tenendo saldo il bambino dalle parte alta della schiena con una mano, possiamo immergerlo in acqua semplicemente appoggiando il suo sedere sul fondo della vasca o lavandino. Con l’altra mano possiamo poi divertirci a lavarlo, dal’alto al basso, coccolandolo, massaggiandolo, accarezzandolo. E’ meglio evitare le spugne, ricettacolo di schifezze varie. Le mani di mamma o papà sono più che sufficienti!

I bambini non possono detestare il bagnetto, l’acqua è stato il loro ambiente naturale fino a pochi giorni prima. Al primo bagnetto alcuni bambini possono avvertire l’insicurezza dei genitori, e dunque piangere. O lamentarsi della temperatura dell’acqua, o della stanza durante i momenti di vestizione. E se piange, che si fa? Niente paura, ci possiamo riprovare in un altro momento, tenendo presente che un neonato non necessita di fare il bagnetto tutti i giorni. Alcuni bambini si calmano e si lasciano cullare con piacere dal rumore dell’acqua che scorre dal rubinetto…chissà che non ricordi loro tutti i rumori nella pancia della mamma!

La scelta di attendere la caduta del moncone del cordone ombelicale prima di immergere in acqua il neonato non è un ordine divino. E’ una questione più che altro culturale, in molti altri Paesi i bambini ricevono il bagnetto anche prima. E’ dunque possibile scegliere in serenità, ma è sempre molto importante asciugare bene tutto il bambino, prima di rivestirsi (cordone compreso!). Per asciugare i capelli, basta strofinare piano con un asciugamano.

E’ importante ricordare che l’immersione in acqua calda genera molta dispersione di energie (pensiamo, ad esempio, a quando usciamo dalle terme o dalla vasca idromassaggio). Ecco perché è solitamente meglio fare il bagnetto al proprio bambino con la pancia piena piuttosto che a stomaco vuoto: potrebbe essere per lui uno stress troppo grande, e farlo piangere senza riuscire a godersi le coccole d’acqua. Non abbiate paura di fare il bagnetto a stomaco pieno, il vostro bambino entrerà in acqua calda, non fredda.

Se poi volete concedervi il non plus ultra delle meraviglie del bagnetto…allora potete riempire la vostra grande vasca da bagno, ed immergervi con lui. Godimento assicurato per entrambi!

 Ostetrica Eleonora Bernardini

Che ne abbiate sentito parlare o no, sappiate che esiste, e che anche voi ne avete uno. Il perineo è la regione anatomica che comprende il nostri genitali, come ne si parlava nello scorso articolo dedicato all'anatomia genitale femminile. Una cosa importantissima da sapere a proposito di perineo, è che in questa sede – così come in tutto il nostro corpo, del resto – gli organi non vivono slegati gli uni dall'altro o sommariamente appiccicati uno all'altro, ma convivono in una speciale e spettacolare rete di muscoli che formano il pavimento pelvico.

Per darvi un'idea dell'importanza di questi muscoli, provate mentre fate la pipì a fermare il getto. Ci siete riuscite? Ecco, quello che vi consente di trattenere la pipì, così come le feci e i gas, è proprio il pavimento pelvico con la sua funzione di 'chiusura'. Ma non solo: esso ci consente anche di contenere al loro posto gli organi pelvici (vescica, uretra, vagina, utero, intestino) senza perderli per strada quando camminiamo. Tutto ciò che si chiude, inevitabilmente può anche aprirsi: ed ecco che entra in gioco l'altra funzione del pavimento pelvico, ovvero quella di aprire gli sfinteri e gli orifizi del nostro corpo quando dobbiamo urinare o defecare, quando dobbiamo aprirci per fare l'amore, o per mettere al mondo il nostro bambino.
Il pavimento pelvico, formato da tre meravigliosi strati muscolari situati a diverse profondità nel nostro corpo, non è inerme: è infatti vivo, respira e si muove con noi. Possiamo considerarlo una "spugna emozionale", essendo frequentemente sede di somatizzazione dello stress, pensieri, ansie, problemi, difficoltà di ogni sorta. Così come accade che il giorno in cui sono particolarmente di fretta, impegnata, agitata, in ansia mi si blocchino collo e schiena, ecco che anche il mio pavimento pelvico, importantissimo centro di tutta la vita femminile, può risentire di cambiamenti di vita, umore, o variazioni ormonali. La gravidanza, il parto e la menopausa sono i momenti fisiologici della vita di una donna che portano più frequentemente a modifiche, a volte causando veri e propri problemi meritevoli di un controllo.

Il perineo nelle culture orientali è la sede del primo chakra, il primo centro energetico, ed è dunque importantissimo. Noi in Occidente lo stiamo riscoprendo solo in questi ultimi anni, specie relativamente a problematiche che le donne vivono e dunque riportano al proprio medico o ostetrica.

Ma in che maniera il mio pavimento pelvico può modificarsi, portando a disturbi?
Un insieme di muscoli, se possiede un buono tono ed una buona elasticità, continuerà a svolgere il proprio compito di "chiudi-trattieni" ed "apri-rilascia" senza problemi. Se invece il tono è diminuito (ipotono, fino al prolasso degli organi pelvici, ovvero un cambiamento della loro sede naturale dal momento che non sono più sostenuti a dovere dai muscoli) oppure aumentato (ipertono, quando il muscolo è molto "duro", a volte da far male) è chiaro che qualcosa può iniziare a funzionare meno bene.

Come mi accorgo del benessere del mio pavimento pelvico?
Posso pormi domande sul mio benessere quotidiano legato alla minzione, ovvero al fare pipì:
- mi capita di perdere pipì sotto sforzo (colpo di tosse, starnuto, salto, risata, sollevamento di un peso)?
- mi capita di dover correre in bagno quando sento lo stimolo, altrimenti ho la sensazione di non riuscire a trattenerla?
- mi capita di perdere pipì improvvisamente?
- soffro di cistiti?
...domande legate alla mia sfera sessuale o al benessere della vagina:
- fatico ad inserire e/o trattenere un assorbente interno?
- provo dolore quando faccio l'amore?
- mi capita di avvertire secchezza vaginale?
- mi capita di sentire rumori di aria che esce dalla vagina durante uno sforzo fisico?
- mi capita di sentire acqua che fuoriesce dalla vagina dopo aver fatto un bagno?
- soffro di candida o altre infezioni vaginali?
...domande legate al proprio benessere intestinale:
- sono stitica?
- faccio molta fatica a scaricarmi e devo spingere molto?
- Mi capita di avere la sensazione di non aver svuotato bene l'intestino dopo aver defecato?
- Soffro di emorroidi?

Se avete risposto SI anche a solo una di queste domande, forse il vostro pavimento pelvico ha bisogno di un po' di attenzioni! E' importante dunque contattare un'esperta di riabilitazione del pavimento pelvico, per poter iniziare un percorso – in gruppo o singolarmente - di consapevolezza del proprio corpo, imparare a riconoscere quei muscoli ed allenarli con una ginnastica specifica, per ritrovare il proprio benessere.

Ostetrica Eleonora Bernardini

www.acasaconte.com

immagine tratta da http://blog.isisparenting.com/co-bathing-take-a-bath-with-your-baby/

Sara

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Cecilia

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