Principesse dei nostri tempi

I tempi cambiano ed anche i creatori di favole si adeguano.

Ora le principesse e le protagoniste femminili hanno lo scopo di insegnare principi più vicini ai giorni nostri, affrontando tematiche importanti  e decisamente più al passo con i tempi: da Pocahontas che si insegna il rispetto per l’ambiente e l’integrazione multiculturale, Rapunzel, Ribelle e Mulan che combattono per la libertà e l’uguaglianza fra i sessi, Ariel che lotta per l’amore senza confini (da lì nasce la pastasciutta mare-monti).

Abbiamo superato, con infinita gioia da parte mia, l’epoca delle principesse sfigate, represse, orfane e con la mania del pulisci e cuci, una sequela infinita di gnocche con il vizio di votarsi alla sofferenza senza ragion d’essere.

Partiamo con Cenerentola. Il padre, dopo essere rimasto vedono si risposa con una bruttona, stronza fino all’osso, con due figlia cifone, purtroppo anche lui muore e lei viene rinchiusa a fare la serva fino al colpo di scena finale dove trova un principe.

Come prima cosa mi viene da pensare se suo padre non avesse potuto trovare un po’ di meglio nel scegliere la nuova moglie, manco fosse l’unica donna in circolazione, secondo: ma a Cenerentola non è mai venuto voglia di chiedere aiuto a qualcuno per far valere i suoi diritti, non le sono mai girati i cinque minuti di mandare tutti a cagare, non ha mai pensato di andarsene di casa, tanto per far la serva in casa sua poteva pensare di lavorare pagata da un’altra parte.

Seconda Biancaneve. Stessa menata famigliare, la matrigna però ha pure il vizio dell’occulto.

In un’altra occasione bisognerebbe anche psicanalizzare gli uomini / padri che la Disney creava nelle sue favole, con un senso veramente azzerato in quanto a scelte di donne e senso critico.

Biancaneve vive come una serva nel suo castello fino al giorno in cui, nel mal riuscito tentativo da parte della matrigna di accopparla, scappa nel bosco e ….. va a fare la serva per sette uominini brutti e vecchi in una casetta nel paese di inculandia.

Lì trovata dalla matrigna crepa fino a che un ragazzo in calzamaglia (!!!!!!!) la bacia e la porta via.

Terza, ma non meno importante, La bella addormentata.

Principessa con il vizio del taglio e cucito che, per scappare dalla strega, viene mandata nel bosco a fare da badante e tre fatine rintronate fino a che, pungendosi con un fuso (ed era stata anche avvisata) si risveglia con un bacio slinguascento.

I principi c’è di buono non patiscono l’odore dell’alito delle ragazze che dormono da anni, non si conoscono ma si amano a prima vista e trovano sempre delle belle tocche di gnocca che li aspettano.

Per, diciamocelo, anche i principi hanno i loro problemi!

Innanzitutto uno con i capelli pettinati come loro alla Ken non ha certo un look da copertina, secondo girando a cavallo tutto il giorno immagino non profumino di violetta e poi l’abbigliamento: no dai la calzamaglia no… anche se effettivamente mette in evidenza il lato “a” ed il lato “b” quindi, teoricamente, non dovresti trovare sorprese…

La mia eroina, la migliore per me resta la mitica FIONA, moglie di Shrek .

Lei si accetta per quello che è, robusta e stagna, patrona di sé stessa, emancipata e moderna ma al tempo stesso dolce e comprensiva, sa farsi rispettare ed ha trovato un marito che la rispecchia, insieme si completano, sono felici e vivono sereni, pieni di amici che gli vogliono bene, allegri e spensierati, non sono falsi e non nascondono il vero modo di essere, sono orgogliosi di loro stessi!

Perché casa non è un castello, ma dove vuoi tornare la sera per star bene

perché il salto di qualità di vita non è da sguattera a principessa (che si fa pulir casa dalle serve) ma è da infelice e strafelice

perché amore non è essere belle e venire baciate ma essere orche ed essere baciate

perché il lieto fine ce lo dobbiamo scrivere noi

perché, non pensate, anche i principi e le principesse si scontreranno, prima o poi, con i normali bisogni della vita, anche a loro verrà il raffreddore, un attacco di diarrea, i reumatismi o l’incazza pre-mestruo, quindi meglio un orco da cui non ti aspetti niente di più che due puzzette sparate sotto le coperte, un rutto dopo la birra e i baffi di sugo sulla maglia dopo gli spaghetti ma quando ti guarda in quel modo… ah non ha prezzo, perché ti ha scelta anche se sei un po’ orchessa e non ad un ballo in maschera pieno di zitelle organizzato per non rimanere solo, in un grande castello, ma sempre solo!

 

immagine tratta da www.coolchaser.com 

Sara

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Cecilia

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