Part time: diritto oppure no?

Molte di noi vorrebbero richiedere il part-time ma è sicuro che l'azienda ce lo conceda? Risponde alla nostra domanda l'avvocato Chelo Rescalli nel nostro libro Mamme pret a porter, edito da Mental Fitness Publishing. 

"E' possibile richiedere il part-time ai sensi della L.53/2000 come misura volta a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Non esiste un obbligo di legge che imponga all'azienda di concedere il part-time, ma, qualora non venisse concesso, il papà e la mamma possono rivolgersi alle Consigliere di Parità, in modo tale da poter tentare una mediazione con l'impresa nella quale lavorano. Fino ad ora sono stati ottenuti buoni successi, anche grazie ai finanziamenti previsti per le aziende che introducono forme o strumenti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
È possibile comunque chiedere all'azienda in cui si lavora se ha introdotto strumenti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e/o forme di flessibilizzazione dell'orario che potrebbero rivelarsi molto interessanti!
Ormai sono molte le esperienze al riguardo, anche perché sono previsti numerosi incentivi per le imprese che promuovono questo tipo di iniziative, a partire dall'art. 9 della legge 53/2000, al Fondo Sociale Europeo. Se l'azienda non ne avesse ancora introdotti, il genitore può promuoverne l'introduzione mettendo l'azienda in contatto con le Consigliere di Parità per ricevere tutte le informazioni necessarie."
Nel caso ci fossero precise motivazioni che spingono alla scelta del part time o qualora ci fossero malesseri sul posto di lavoro in merito alla maternità possiamo rivolgerci alla Consigliera di Parità. 

Avv. Chelo Rescalli in Mamme pret a porter, Mental Fitness Publishing

Sara

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Cecilia

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