5 motivi per volersi bene e perchè portano denaro

Ecco qui cinque ottime ragioni per volervi bene concretamente secondo Kate Northup, autrice di "Soldi, una storia d'amore" edito da Mental Fitness Publishing:


1. Non potete versare niente da un bicchiere vuoto. Se cercate di dare da bere a qualcuno da un contenitore che non ha niente al suo interno, come farà quella persona a placare la sua sete? Non può. Siete a terra, perché non avete niente. La persona che cercate di aiutare è a terra, per- ché non ha niente. Se non ti resta nulla per te stessa, non hai niente da dare. Non ci vuole una laurea in fisica quantistica: questo concetto lo capirebbe anche un bambino di tre anni. Eppure molte donne (e molti uomini) nel mondo cercano di spremersi oltre ogni limite per dare agli altri, rimanendo poi svuotati.


2. Se non vi prendete cura di voi stesse, sarete irritabili. Se siete irritabili non siete utili a nessun altro. Il tono del vostro umore influisce sulle persone intorno a voi. Se non avete dedicato energia a prendervi cura di voi stesse prima di aiutare tutti gli altri, non farete del bene a nessuno e, anzi, si irriteranno anche loro.


3. Il martirio non vi santifica. Sì, ci sono stati periodi storici in cui i martiri sono stati acclamati per i loro sacrifici, ma di solito è successo dopo la loro morte e, in genere, anche dopo tremende sofferenze. Che aiuto potete dare se siete morte, o comunque distrutte in qualche modo dalla fatica? Nessuno.


4. Con la sofferenza non otterrete niente. Sì, lo abbiamo sentito tutti: "senza sacrificio non si ottiene nulla", "quel che non uccide, fortifica", "per essere belli bisogna soffrire", e così via se vogliamo incastonare il concetto ancora più a fondo nella mente. Due domande: nella vita le sfi- de sono inevitabili? Sì; soffrire è per forza necessario? No. Da qualche parte ci è arrivato il messaggio che più lottiamo e soffriamo, maggior valore acquisiamo e più successo avremo alla fine. E così lavoriamo troppo, assumiamo troppi impegni e abbiamo sempre troppo da fare, perché pensiamo che ci sia un qualche premio, al di là del dolore che ci infliggiamo. Ma volete sapere la verità? Non c'è nessun premio. Dalla sofferenza non ricaverete altro che sofferenza. Nessuno vi sta aspettando in cielo per darvi una medaglia, perché avete lavorato e dato il massimo o perché vi siete private di tutto dal punto di vista emotivo e spirituale, più di chiunque altro sulla terra. Non succederà. Come ha scritto con grande sagacia Kris Carr in Crazy, Sexy Diet (skirt!, 2010, non tradotto in italiano), «Lo stress non è una medaglia al valore».


5. Spossatezza, stress e prostrazione non consentono di fare un buon lavoro. La premessa su cui si fonda questo libro è che se ci creiamo la libertà finanziaria, lo spazio mentale, emotivo e spirituale che otterremo ci consentirà di vivere al nostro meglio in questa vita. Il "nostro meglio", però, non potrà risplendere se siamo costantemente affaticate dal mettere gli altri davanti a noi stesse. A noi piacciono i sonnellini, i massaggi e il tempo per divertirsi. Il "nostro meglio" dà il massimo a lavoro se è ben nutrito, ben idratato, gode di molto piacere nella vita e ha dormito almeno otto ore. È molto più probabile che il vostro capolavoro emerga dopo che avete passato una notte di fuoco con il vostro partner, piuttosto che dopo essere state sveglie tutta la notte per concludere un progetto per il vostro capo.


Mi sono spiegata? La cura di sé non c'entra con i cuscini decorativi e gli appuntamenti al centro benessere (che comunque vanno benissimo, se po- tete acquistarli in modo sano da un punto di vista finanziario). La cura di sé è amarsi. Se non riuscite a dedicare energia a questo, chi altri lo farà? Se non siete capaci di apprezzarvi a sufficienza da mettervi in primo piano, come diavolo sperate di essere apprezzate dal mondo?
Il denaro serve per ciò che apprezziamo: paghiamo per avere ciò che apprezziamo e prestiamo attenzione a ciò che apprezziamo. Il punto è apprezzare noi stesse. Non credo che esista una tappa di arrivo, in cui scopriamo di avere imparato ad amarci o ad apprezzarci a sufficienza. Il sentiero verso l'apprez- zamento di sé, l'attenzione al proprio denaro, il dare e il ricevere valore, non è lineare. È un continuo dare e avere. Qualche volta vi ritroverete a prestare attenzione ai vostri soldi, per scoprire che ne state traendo un maggiore apprezzamento di voi stesse. Qualche volta gli altri vi valorizzeranno e di conseguenza aumenterete la vostra autostima. È un viaggio. Buttatevi e partite, anche se vi sembra di non sapere che cosa state facendo. Non esiste una mappa da seguire, né vi posso fornire un libretto di istruzioni, perché questo viaggio è diverso e particolare per ogni persona. Inoltre, per stimolare cambiamenti nella vostra vita, basterà la semplice consapevolezza che l'amore per sé, il dare valore al proprio denaro e il dare e ricevere apprezzamento sono importanti."

Kate Northup, Soldi, una storia d'amore, Mental Fitness Publishing

Sara

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Cecilia

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