Tutto ma non farmi giocare

Quante volte ci siamo sentite chiedere dai nostri bambini : “Mamma giochi con me?” ! E quante volte ci capita di rifiutarci di farlo o provarne almeno un forte desiderio!! Non tutte le mamme hanno una naturale propensione al gioco … non basta diventare genitori per trasformarsi in eterni Peter Pan! Ma basta vedere il nostro bimbo che cerca di organizzarsi in un gioco solitario, dopo il nostro rifiuto, con il suo faccino sconsolato per far nascere dentro di noi immensi sensi di colpa, ipotesi catastrofiche sulle conseguenze psicologiche ed emotive che questi rifiuti possano avere su di lui.

“Ma che razza di mamma sono? Dovrei sforzarmi di giocare con lui!”

Per rispondere a questa domanda e per trovare una soluzione al “problema”, consideriamo insieme innanzitutto per quali scopi un bambino gioca. 

Sostanzialmente il gioco serve al bambino per entrare in contatto col mondo circostante, per conoscerlo, per sperimentarlo e quindi per apprendere. Attraverso il gioco il bambino conosce se stesso, ciò che può fare, come può agire sulla realtà, apprende modalità d’azione e sviluppa strategie cognitive sempre più raffinate, nonché crea relazioni umane, impara a mettersi in contatto con l’altro, a comunicare e a calibrare i suoi comportamenti sulla base di quelli degli altri. Importantissimo quindi il gioco per un bambino! Non è solo divertimento … è crescita vera e propria!

E’ quindi molto importante che la figura di riferimento del bambino possa e voglia condividere questo suo percorso di maturazione, è proprio necessario fare esperienze insieme!

Cerchiamo però di chiarire che cosa si intende per GIOCO . La prima forma di gioco che ci viene in mente è sicuramente quella “classica”, che prevede l’utilizzo di qualche oggetto ( macchinine, trenini, pezzetti di plastica da assemblare, bambole …) o, quando siamo all’aria aperta, giochi con la palla, con l’acqua, con la sabbia, con la terra.

 Ma non è solo quello il gioco; in realtà quasi tutte le attività che svolgiamo in casa possono essere trasformate in gioco.

Per cui, niente panico mamme poco giocherellone!Per chi non riuscisse proprio a fare il capotreno che guida il trenino per tutta la casa o la signora che va a fare la spesa e deve comprarsi mezza cucina, c’è una soluzione che piacerà molto ai bambini e farà star bene anche la mamma.

Sicuramente ognuna di noi ha delle attività preferite, degli hobbies, dei talenti personali … sfruttiamoli! Proponiamo ai nostri bambini di fare i “nostri” giochi, di collaborare nelle attività che più ci piacciono. Potrebbe essere un’attività culinaria, un decoupage, una biciclettata per le più sportive, o addirittura faccende domestiche che, con un po’ di astuzia, possiamo trasformare in avvincenti gare. Potete immaginare la soddisfazione che provano nel creare qualcosa con noi, che sia una torta o un’opera artistica, per poi mostrarla al papà alla sera?  Per i nostri bambini è importante giocare, ma è altrettanto gratificante “fare” qualcosa con noi, sentirsi parti attive di un’attività in cui la mamma collabora serenamente. Cerchiamo quindi cosa potrebbe avvicinarsi ai gusti dei nostri bambini tra i nostri interessi e giochiamo con loro in questa forma.

 

Dott.ssa Monica Contiero

Sara

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Cecilia

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