Imparare le tabelline con il metodo Montessori
Imparare le tabelline è croce e delizia di genitori e bambini. Le tabelline sembrano infatti quell’argomento che quasi catapulta i nostri bimbi nella scuola dei grandi, non è vero? Eppure sono moltissimi i bambini che fanno una fatica immane a imparare queste benedette tabelline.
A volte basta però cambiare metodo. Avete mai provato, ad esempio, ad utilizzare il metodo Montessori per imparare le tabelline? Al posto del metodo “a memoria” questa strategia permette ai bambini di visualizzare meglio il concetto, concretizzandolo, e imparare le tabelline risulterà molto più semplice.
Imparare le tabelline con il metodo Montessori: come utilizzare la ruota montessoriana per imparare le tabelline
Innanzitutto, per imparare le tabelline con il metodo Montessori avremo bisogno di una ruota montessoriana. Possiamo comprarla, oppure realizzarla (qui l’articolo per creare una ruota montessoriana o mandala delle tabelline).
La ruota montessoriana è un cerchio con 10 chiodi lungo il bordo. Aiutandosi con dei fili di lana, i bambini potranno visualizzare meglio le relazioni tra i numeri: basterà annodare il filo allo zero in alto e i bambini potranno raggiungere con il filo i numeri in base alla tabellina. Ma capiamo meglio come.
Per la tabellina del tre, ad esempio, il bambino partirà tenendo il filo annodato allo zero con le dita. Tenderà il filo fino al 3 e lo farà girare sul chiodo, “fissandolo”. Continuerà quindi contando tre e arrivando al numero 6 e annodando di nuovo il filo al chiodo, dopodiché arriverà al 9 e così via, aggiungendo sempre tre (e passando quindi poi dal 2, dal 6, eccetera, come se fossero le decine successive).
Si creerà così una sorta di astrazione, di visualizzazione geometrica, che gli risulterà molto utile per capire la sequenza di numeri e le relazioni tra essi, associando anche visivamente la distanza.
(https://www.lapappadolce.net/ruota-o-mandala-delle-tabelline-montessori/)
Ripetendo questo esercizio con tutte le tabelline si creeranno disegni molto diversi tra loro. Pensiamo a quella del quattro: si creerà una stella a cinque punte. Mentre con quella del cinque formerà una linea verticale che passerà sempre dallo zero e dal cinque.
Il disegno geometrico, insomma, cambia a seconda della tabellina, e il bambino ricorderà proprio questo disegno geometrico, trovando così un appiglio visivo e concreto e dando forma ad un concetto che non sarà più solo mnemonico, e quindi difficile, ma vissuto, e quindi più semplice.