Il lato bello di TikTok: grazie al social, leggere è di nuovo cool
La canzone di Achille di Madeline Miller questa settimana è al quarto posto dei libri più letti in Italia. Non è una novità in libreria, non è stato scritto quest'anno (in America uscì nel 2011 e quando Marsilio lo pubblicò in Italia nel 2013 non ebbe particolare successo perché aulico e ritenuto troppo colto), eppure è tornato in cima alle liste, inaspettatamente.
La copertina probabilmente l'avete bene in mente, sia che frequentiate le librerie, sia che buttiate l'occhio nei TikTok dei vostri figli (o nei vostri! La piattaforma ormai non è più solo della Gen Z): gli account che divulgano il piacere della lettura si sono moltiplicati, hanno attirato l'attenzione degli utenti e i trend libreschi sono ormai virali. Tanto che, anche in Italia, le classifiche dei libri più letti e venduti non sono esenti dalla tendenza: non è un caso se La canzone di Achille, come anche Una vita come tante di Hanya Yanagihara (libro del 2015 oggi tra i più letti proprio grazie a TikTok) siano tornati in cima alle classifiche nononstante non siano più novità. I due libri sono solo un esempio dei numerosi titoli che le book-star di TikTok stanno consigliando, rendendo di fatto virale la loro lettura.
Ma TikTok, quindi, fa anche qualcosa di buono?
I trend sulla lettura
Se su Instagram i consigli di lettura sono lasciati ai virtuali club del libro (come @lasettadeilibri o @leragazze.bookclub) o ai book influencer, su TikTok i creatori e le creatrici di contenuti si concentrano più sulle sensazioni. Cosa significa? Che ormai il trend è quello di consigliare "Libri che mi hanno fatto piangere", "Libri che parlano d'amore", "Libri che ti sconvolgono".
"Libri che", insomma. Non male, come intuizione. Perché è diretta, semplice ed efficace: le ragazze e i ragazzi trovano in questa maniera consigli su misura, relatable, in cui si sentono rappresentati e di cui sentono di potersi fidare.
Facendo una velocissima ricerca (inserendo "books" nella barra) sono numerosissimi i video di consigli.
Addirittura, il video "Libri per i quali venderei la mia anima per poterli leggere di nuovo per la prima volta" di Amy Jordan Jennings ha più di dieci milioni di visualizzazioni. Quali titoli consiglia? La canzone di Achille, obv (che parla della storia d'amore tra Achille e Patroclo e che è al top per quanto riguarda gli hashtag e i contenuti), ma anche I sette mariti di Hevelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid, Persone normali di Sally Rooney e Mille splendidi soli di Khaled Hosseini.
Leggere ciò che piace, non ciò che si deve
Ma cosa significa tutto questo? Noi lo diciamo sempre e non smetteremo mai di ribadirlo: la lettura è qualcosa che si coltiva, che si trasmette e che non si impone. La passione per la lettura non la si costruisce obbligando a leggere capolavori. E se i ragazzi disdegnano Dante, Manzoni e Verga, non significa che non siano lettori. Esistono libri che piacciono davvero (anche se insospettabili), libri disprezzati perché "mainstream" o "adolescenziali", libri rirenuti non all'altezza. Eppure si tratta di libri che appassionano, e che - volenti o nolenti! - avvicinano le persone alla lettura. Soprattutto i ragazzi e le ragazze. Perché tutti abbiamo avuto la fase Tre metri sopra il cielo, Piccoli brividi o Twilight, e non c'è da vergognarsene: come la vita, anche la lettura è composta da fasi.
Su TikTok l'hanno capito, e hanno anche capito che per fare diventare la lettura cool è necessario seguire le regole dell'adolescenza, quelle tacite che rendono figo qualcosa solo perché l'ha consigliato qualcuno di figo, o perché la persona particolamente popolare fa quella cosa.
Ben vengano i trend aesthetic che tanto spopolano, ben vengano i consigli di lettura, ben vengano le liste di "Libri che...": avvicinano i giovanissimi alla lettura mostrandola come un piacere e non come un dovere, ed è qualcosa di estremamente positivo.
Sara Polotti