“As.In.O.”, il nuovo progetto aut--aut per un orto all’asilo
Giovedì, 23 Novembre 2017 09:22Vi ricordate lo studio di architetti aut--aut? Ve ne parlammo qualche tempo fa, quando vinsero il concorso “London Nursery Schools” con il loro progetto per un orto all’asilo, “Nursery Fields Forever”.
Ora sono tornati, vincendo un altro concorso con un progetto nuovamente dedicato all’idea di progettare un asilo con orto, stavolta in Italia. Un’idea vincente e pazzesca, che speriamo possa dare lo spunto giusto per integrare sempre di più la natura nelle scuole materne del nostro paese.
“As.In.O.”, il nuovo progetto aut--aut per un orto all’asilo: gli architetti italiani hanno progettato una nuova scuola materna che coniuga l’educazione e l’agricoltura urbana
Il concorso vinto dallo studio d’architettura aut--aut si intitola “Scuole Innovative”, un concorso di idee internazionale del MIUR per la progettazione di 51 scuole sostenibili e innovative in Italia. La realizzazione di questi progetti vincitori sarà poi possibile grazie al finanziamento di 350 milioni di euro previsto dalla legge 107 della “Buona Scuola” del 2015.
Lo studio si è quindi concentrato sul comune di Selargius, in provincia di Cagliari, nel quale c’era bisogno di progettare una scuola dell’infanzia inserita in un giardino botanico. Tra gli scopi del bando c’erano su tutto l’esigenza di realizzare una scuola viva, aperta, vivace, che permettesse anche di dare vantaggi e opportunità alla cittadinanza intera.
Al contempo, il progetto ha tenuto conto degli scopi primari degli architetti, che sul loro sito internet spiegano bene la loro filosofia, che è vicinissima al nostro pensiero: i bambini d’oggi sono troppo lontani dalla natura, vivono in contesti urbanizzati che purtroppo non gli consentono (se non stimolati da noi adulti) di fare esperienza del contesto naturale, e ciò crea in loro una percezione distorta del mondo.
Tornare alle origini, alla terra, è quindi quanto mai auspicabile, ed è possibile farlo proprio attraverso l’istruzione, che può tornare ad essere essenziale, naturale, concentrandosi sull’esperienza e sulla curiosità dei bambini, che proprio con le loro mani immerse nella terra possono imparare moltissimo nei loro primi anni di vita.
Guardando quindi alla conformazione del territorio, agli edifici già esistenti e ai materiali della tradizione (la terra cruda), gli architetti hanno progettato un bellissimo asilo con orto (As.In.O.: Asilo Innovativo con Orto) che possa essere un luogo di sperimentazione e di esperienza naturale per i bambini e che possa fare riflettere la popolazione sull’ambiente e sul territorio.
L’asilo con orto progettato dallo studio aut--aut presenta un’agorà (un ambiente grande, dinamico e flessibile per passare dall’interno all’esterno e viceversa), degli atelier per i laboratori ludico, musicale, scientifico, linguistico e pittorico (affacciati direttamente sul giardino con grandi vetrate) e, naturalmente, l’orto, un giardino botanico ispirato all’hortus conclusus medievale con alte mura a proteggerlo.
Stupendi sono però anche i piccoli dettagli: non solo i materiali e il disegno innovativo e (ai nostri occhi) parecchio nordico (tuttavia integrato benissimo con la tradizione), ma anche, ad esempio, la porticina-buco a misura di bambino che porta dall’agorà agli spogliatoi, le piantine all’interno della scuola, il legno che riveste le pareti e le forme tra il sinuoso e il geometrico che definiscono l’edificio…
Noi amiamo moltissimo i loro lavori: speriamo che possano essere davvero un esempio per la scuola materna del futuro, una scuola nella quale i bambini possano lavorare nell’orto, sperimentare, uscire a piedi nudi nel prato e curiosare secondo il loro sentire!
Giulia Mandrino
Dici torta e automaticamente pensi crostata. O meglio: non è quella la forma che di primo acchito viene in mente? Un motivo c'è: la crostata è una torta tradizionale, semplice e gustosa, nemmeno troppo difficile da realizzare. Quindi è sempre una buona idea!
Ecco quindi la nostra ricetta della crostata, in due versioni: normale e con pasta frolla vegan, farcita con una marmellata ricavata dagli scarti dell'estrattore (oppure con la vostra marmellata preferita: come sempre basta che sia bio e composta al 100% da frutta).
Crostata alla marmellata: la ricetta della tradizionale torta di pasta frolla con marmellata
Le nostre ricette della cioccolata calda fatta in casa
Mercoledì, 22 Novembre 2017 10:00Che il cioccolato non faccia male di per sé l'abbiamo ormai assodato. Basta dosare nella maniera adeguata quanto ne consumiamo, e soprattutto basta fare attenzione alla cioccolata che mangiamo, che deve essere sempre priva di zuccheri o povera di zuccheri.
Detto questo, l'autunno e l'inverno non sono davvero autunno e inverno senza una deliziosa tazza di cioccolata calda. Ecco quindi le nostre ricette per farla in casa a partire da ingredienti sani!
Le nostre ricette della cioccolata calda fatta in casa: dalla cioccolata calda tradizionale a quella alla cannella, le ricette per prepararla in casa partendo da ingredienti naturali
La cioccolata calda tradizionale
Per preparare la cioccolata calda tradizionale, prepariamo questi ingredienti:
- 300 ml di latte di soia
- 60 grammi di cioccolato al latte bio
- 60 grammi di cacao amaro in polvere
- 20 grammi di amido di mais
- 15 grammi di fecola di patate
- Un cucchiaino di zucchero di canna integrale
La preparazione è molto semplice: sciogliamo in un pentolino l'amido e la fecola nel latte freddo, mescolando bene, quindi uniamo il cacao e omogeneizziamo con il cucchiaio anche quello. Sminuzziamo con un coltello il cioccolato, sciogliamolo per qualche secondo in microonde o a bagnomaria, quindi versiamolo nel liquido. Scaldiamo il nostro latte con il cioccolato e lasciamo addensare bene.
La cioccolata calda alla cannella
Utilizziamo la stessa ricetta di prima, ma aggiungiamo verso fine cottura anche un cucchiaino di cannella.
La cioccolata calda speziata
Al posto della cannella possiamo utilizzare anche il peperoncino o la paprika, dosandoli però in modo da non far sì che i sapori sovrastino il cacao: partiamo quindi con la punta di un cucchiaino e aggiungiamo a mano a mano finché non raggiungiamo il sapore desiderato. Questa cioccolata calda speziata è ancora più buona se utilizziamo la ricetta per quella fondente, che vi presentiamo qui sotto.
La cioccolata calda fondente
Basta utilizzare al posto del cioccolato al latte del cioccolato fondente (che sia almeno all'80%). Dovete amare il sapore un po' amarognolo del cacao, ma vi farà certamente impazzire.
La cioccolata calda alle mandorle
Al posto del latte di soia qui possiamo usare quello di mandorle, che possiamo comprare (scegliendone uno bio e non dolcificato) oppure preparare in casa con un estrattore.
Per completare, naturalmente, manca solo la panna montata: avete provato la nostra ricetta della panna montata di cocco?
Giulia Mandrino
I risotti nel barattolo da regalare a Natale
Mercoledì, 22 Novembre 2017 09:53I regali fatti in casa sono come sempre i nostri preferiti, soprattutto quando si parla di cibo, poiché i vantaggi sono moltissimi: possiamo preparare alimenti sani e naturali senza conservanti; sono economici; facciamo davvero bella figura.
Quelli che vi proponiamo oggi sono semplicissimi da realizzare ed è sono un’idea regalo davvero eccezionale: si tratta di preparati per risotti da presentare in carinissimi barattoli. Chi riceverà il regalo avrà quindi un delizioso preparato (secco) pronto per essere cucinato, fatto con le nostre mani con amore.
I risotti nel barattolo da regalare a Natale: 6 diversi preparati secchi per risotti da presentare nei barattoli e da regalare ai nostri cari durante queste festività
Per tutti i risotti in barattolo da regalare utilizziamo dei barattoli di medie dimensioni (conterranno le dosi per 3/4 persone). Dopo aver preparato gli ingredienti (la maggior parte dei quali possiamo preparare con l’essiccatore oppure comprare già essiccati e tritati), li versiamo dentro aiutandoci con della carta forno tagliata e infilata nei boccali dei barattoli ad imbuto (per evitare che gli ingredienti ci invadano la cucina!).
Risotto ai funghi in barattolo
300 grammi di riso integrale
3 cucchiaini di cipolla essiccata e tritata grossolanamente
3 cucchiaini di dado vegetale in polvere homemade
3 cucchiai di funghi champignon essiccati e tritati finemente
4 cucchiai di funghi porcini essiccati
1 pizzico di sale
Risotto alla zucca in barattolo
300 grammi di riso integrale
150 grammi di zucca essiccata e tritata (possiamo metterla in forno a fettine finissime e cuocerla per circa 45 minuti a 120 gradi, farla raffreddare e metterla nel mixer)
3 cucchiaini di dado vegetale in polvere homemade
3 cucchiai di funghi essiccati
2 cucchiaini di cipolla essiccata e tritata
1 cucchiaino di timo tritato
Risotto speziato in barattolo
300 grammi di riso integrale
2 cucchiaini di paprika
2 cucchiaini di curry
3 cucchiaini di dado vegetale in polvere homemade
1 cucchiaino di aglio essiccato
1 cucchiaino di timo essiccato
Risotto ai pomodori secchi in barattolo
300 grammi di riso integrale
5 cucchiai di pomodori secchi (non conservati in olio) tagliati grossolanamente
2 cucchiai di pinoli
1 cucchiaio di erba cipollina essiccata e tagliata
3 cucchiaini di dado vegetale in polvere homemade
ISTRUZIONI:
In una pentola portare a bollore mezzo litro d'acqua.
Nel frattempo scaldare un filo d'olio in una padella e dopo un attimo versare il preparato, lasciando soffriggere un attimo.
Coprire tutto con l'acqua calda e cuocere per circa 20 minuti, aggiungendo mestoli d'acqua calda quando necessario.
spegnere il fuoco, aggiungere del pecorino grattugiato o del lievito alimentare in polvere e mantecare.
Giulia Mandrino
Un regalo intelligente per bambini: l’albero musicale steineriano
Martedì, 21 Novembre 2017 15:47Eccoci di nuovo con un altro consiglio per regalare ai nostri bambini un giocattolo intelligente che non sia il solito videogioco ma nemmeno il gioco educativo noioso e non apprezzato.
I regali per bambini sono sempre una sfida: ecco perché crediamo che sia giusto spaziare e trovare nuove idee. Come questo albero musicale, perfetto per i bambini a partire dai 3 anni.
Un regalo intelligente per bambini: l’albero musicale steineriano che produce suoni ammalianti e stimola la creatività e la musicalità
È alto settanta centimetri; è di legno; è colorato; è bellissimo; non è tecnologico né virtuale. Ma soprattutto, permette di giocare e di sperimentare in tanti modi differenti, lasciando la possibilità al bambino di lasciarsi trasportare dalla musica e dalle forme giocando liberamente attraverso la sensorialità.
L’albero musicale è un giocattolo che ricorda una scultura divertente, ma che in realtà è un’esperienza, non un semplice oggetto, perché attraverso la vista, l’udito e il tatto affascina i bambini e li immerge nella musica e nel gioco. Si presenta come un bellissimo albero a spirale, con una base in legno e delle foglie colorate che sfumano nei toni dell’arcobaleno, aumentando di dimensione mano a mano che si arriva alla base.
I bambini vedendo questo albero (in materiali naturali) rimangono subito estasiati, perché è davvero bellissimo e attira la loro attenzione in mille modi. Inizialmente, quindi, è bello anche lasciare che lo studino, lo tocchino, lo girino, lo ammirino, provando ad immaginare la sua funzione e le sue potenzialità (o semplicemente gustandone la bellezza).
L’albero però non è fine a se stesso: il gioco prevede delle biglie, che una volta tirate fuori sveleranno le funzionalità (che tuttavia possiamo inventarci tranquillamente, stimolando così la creatività!).
Lasciandole cadere queste biglie dall’alto delle foglie dell’albero, le palline seguiranno un percorso a spirale e, attraverso la vibrazione provocata, faranno sì che le foglie rilascino note melodiose, in una scala musicale e in note differenti, date dalla grandezza differente delle singole foglie e dai loro diversi spessori.
Questa musica mette moltissima quiete e tranquillizza, ma stimola anche l’udito e l’apprezzamento dei suoni, iniziando a mettere le basi per capire l’origine di questi. Anche il tatto è stimolato, poiché l’albero è fatto per essere toccato e vissuto.
I bambini, di volta in volta, sperimenteranno tutte le potenzialità delle biglie, dell’albero e della musica, facendo partire le palline una alla volta, poi tutte insieme, poi sfasandone la partenza, poi producendo suoni a ritmo irregolare, poi regolare, poi caotico e poi armonioso…
Insomma, l’albero musicale steineriano è un giocattolo utile, divertente, coinvolgente ed educativo, che stimola i bambini e li attrae, facendogli amare le prime forme della musica, quella più meccanica e primitiva, che è anche la più piacevole.
E poi quanto è bello ricevere un albero musicale proprio sotto all’albero di Natale?
Se vi piacciono i regali intelligenti, qui un altro consiglio per voi.
Giulia Mandrino
GoHealthy di Hotpoint, per una cucina sana e gustosa
Martedì, 21 Novembre 2017 14:33Mercoledì ho avuto il piacere di partecipare all’evento organizzato da Hotpoint per la presentazione della linea Gohealthy.
Durante l’evento ho chiacchierato a lungo con uno chef presente all’evento (che ho monopolizzato!) e devo dire che ho imparato tantissime cose nuove: in primis, lo sapevate che l’Italia ha il primato nel servire “verdure mappazzone”, ossia verdure stracotte che si sfaldano?
GoHealthy di Hotpoint, per una cucina sana e gustosa: i nuovi prodotti per la cottura sottovuoto, il taglio delle verdure e la preparazione di cibi sani, naturali e gustosi
All’estero, raccontava lo chef, le verdure sono tagliate molto sottili e servite crude o poco cotte, appena saltate in padella (e in questo modo naturalmente mantengono la croccantezza). Anche in Italia nei ristoranti più affermati e attenti negli ultimi anni hanno iniziato a proporre ai clienti verdure crude (sopratutto in estate) o appena scottate in inverno, ma sempre tagliate con cura, finemente: ci si è subito resi conto della differenza in quanto le verdure non venivano più lasciate nel piatto!
La verdura in sé non è bella, per questo non attrae i bambini, continuava a spiegarmi lo chef: loro sono molto attenti all’estetica del cibo, quindi difficilmente apprezzeranno cose informi, mollicce e sopratutto con una cottura non omogenea.
La questione che si pone è però come sempre quella del tempo, che è sempre tiratissimo: per tagliare le verdure sottilissime c’è bisogno di tempo, un tempo che di certo noi mamme non abbiamo ogni sera! Ed ecco che quindi entra in gioco uno strumento super, pensato per essere non solo un perfetto taglia-verdure, ma anche un valido aiuto all in one (quindi compatto, senza i soliti 10 attrezzi diversi che occupano una infinità di spazio): Creative Blender con Spiralizer, che permette di frullare, tritare, sminuzzare e creare creme e vellutate. Non solo: avendo ben quattro modalità di taglio, lo Spiralizer ci permette di trasformare frutta e verdura in una varietà di forme colorate e invitanti. Vi suggerisco di sbirciare il ricettario composto da ben 75 pagine di ricettine a base di verdura, molte delle quali adatte anche ai bambini.
L’altro elettrodomestico che mi ha colpito moltissimo è il grill: non sono un’amante della cucina alla piastra, in primis (non lo nego) perché il pensiero di pulirla dopo cena mi fa passare ogni poesia. Credo però che la nuova soluzione di Hotpoint possa risolvere le mie perplessità in maniera egregia: la nuova piastra è infatti verticale e non orizzontale. A me pare una rivoluzione quando in realtà, come mi spiegava lo chef, questa linea ha semplicemente voluto portare nelle cucine di noi comuni mortali gli strumenti professionali degli chef. Cuocendo in questo modo (verticalmente) carne, pesce, verdura e, perché no?, anche seitan, tofu e tempeh, i residui, l’acqua e i grassi colano sul piattino che sta alla base, facilmente rimovibile al termine della cottura, incrementando anche la qualità e il sapore, oltre alla praticità.
Il terzo elettrodomestico di cui vi vorrei parlare è una chicca, qualcosa che non avevo mai mai visto perché vuole portare nelle nostre case una tecnica utilizzata dagli chef stellati: è il kit Easy Chef Sous Vide, strumento che serve per cucinare attraverso la tecnica del sottovuoto, mantenendo tutti i nutrienti ed esaltando i sapori del cibo. Lo chef, con il kit Easy Chef, ci ha preparato del salmone con lime e aneto e dei carciofi con erbe aromatiche e bacche, il tutto in due sacchetti: sembra superfluo dire che erano deliziosi.
Questa della cottura attraverso il sottovuoto è una tecnica innovativa ed efficace, come quelle che piacciono a noi, poiché la cottura avviene a bassa temperatura, una temperatura costante, e i cibi cuociono immersi nei loro succhi. Il risultato sono ingredienti cotti perfettamente sia all’esterno che all’interno, super morbidi e gustosi (e ci possiamo cucinare carne, pesce e verdure).
La cottura è indiscutibilmente più lunga, come la stessa preparazione con la bull di acqua: ma la cosa fantastica per noi mamme è la possibilità di cucinare, porzionare e surgelare. Quindi possiamo magari dedicare un paio d’ore ogni due settimane (o anche tre), congelando poi direttamente i nostri sacchetti che abbiamo utilizzato durante la cottura: niente male, no?
Insomma, nulla è davvero lasciato al caso.
Giulia Mandrino
7 giorni di Hygge: la sfida che spopola sul web
Martedì, 21 Novembre 2017 10:27Se come noi vi piace navigare sul web e siete sempre attente alle nuove tendenze, saprete che ultimamente sta andando moltissimo il concetto di Hygge, che noi sposiamo appieno perché rispecchia la nostra filosofia di famiglia e il nostro stile di vita, dal momento che Hygge significa accoglienza, confortevolezza, calore e piacere di stare in famiglia.
Saprete quindi anche che da qualche tempo a questa parte sono nate numerose “sfide” a colpi di Hygge: ovvero, delle liste stupende di gesti che possiamo compiere per rendere la vita sempre più Hygge, un giorno alla volta. Una buona occasione per iniziare a rendere questi gesti abitudini consolidate!
Ecco quindi la nostra sfida per 7 giorni di Hygge: consigli e gesti da compiere tutti i giorni della settimana per vivere Hygge e beneficiare della coccolosità danese.
7 giorni di Hygge, la sfida che spopola sul web: un gesto al giorno per vivere una settimana completamente Hygge
LUNEDI
Via, spegniamo le luci: anche se abbiamo le lampadine più calde e soffuse del mondo, niente può sostituire l’intimità e la coccolosità che danno le candele ad una stanza. Ceniamo quindi a lume di candela, ma accendiamone anche altre per illuminare tutto il soggiorno, in modo da passare una serata immersi in una luce davvero, davvero accogliente e familiare, coccolosa, morbida e calda.
MARTEDI:
Se vogliamo essere del tutto Hygge, una delle regole è quella di godere appieno e fino in fondo dei momenti in famiglia, coinvolgendo tutti, accogliendo tutti e ascoltando tutti. La famiglia deve essere un luogo sicuro, nel quale tutti si sentono bene, e per farlo un gesto è necessario: spegniamo i cellulari. Dopodiché tiriamo fuori un bel gioco in scatola, di quelli “antichi” e assolutamente non tecnologici, per divertirci alla vecchia maniera!
MERCOLEDI
Non sono solo le nonne a sferruzzare: il knitting sta prepotentemente tornando di moda, e noi ne siamo felici, un po’ perché è un’attività super hygge (e infatti il mercoledì sera vi consigliamo proprio di sferruzzare tutti insieme davanti al camino o a piedi scalzi su un tappeto peloso in soggiorno!), un po’ perché è davvero rilassante. E lo possono fare anche i bambini, partendo dal finger knitting.
GIOVEDI
C’è qualcosa di più accogliente, caldo e coccoloso di guardarsi un film tutti insieme sotto alle coperte? Scegliamone uno insieme, che piaccia a tutti, infiliamoci sotto le coperte di lana lanciandoci sul divano pieno di morbidi cuscini e beviamoci un delizioso Pumpkin Spice Latte fatto in casa! (Non lo avete ancora provato? Qui trovate la nostra ricetta)
VENERDI
Hygge è amicizia; Hygge è coltivare i rapporti che ci fanno stare bene. Una volta a settimana, quindi, invitiamo a cena gli amici più veri, quelli che ci fanno sentire in famiglia, e accogliamoli con un menù delizioso e confortevole, caloroso e coccoloso: le zuppe calde in questa stagione possono essere le protagoniste!
SABATO
La natura è parte fondamentale della filosofia Hygge: il sabato dedichiamolo al giardinaggio, che possiamo fare in giardino ma anche in casa, dal momento che non tutti vivono in spazi ampi ma soprattutto dato che una delle regole Hygge è quella di portare il verde in casa!
DOMENICA
Spegniamo di nuovo il cellulare e usciamo di casa: per terminare bene la settimana passata (ma anche per cominciare con il piede giusto quella nuova) ci vuole una passeggiata nel bosco, in un prato, in campagna o su una spiaggia invernale. Insomma, una camminata in natura, tutti insieme, lontani dal mondo (reale e virtuale), per un pomeriggio di qualità che ci rigenererà.
Ed ecco quindi il nostro poster che potete scaricare e stampare, per avere sempre davanti visivamente la bellezza della filosofia Hygge da applicare alla nostra settimana!
Giulia Mandrino
Se vi piace il modo di vivere Hygge, qui trovate i nostri articoli dedicati:
Perché i genitori danesi sono felici e crescono figli felici
Il lagom, un nuovo concetto svedese per la felicità
Mabarà, nuovo spazio a Milano per mamme e bambini
Martedì, 21 Novembre 2017 08:46Gli spazi per bambini e genitori nelle grandi città offrono sempre spunti e occasioni per sperimentare nuove attività, per confrontarsi e per passare del tempo di qualità insieme. Non tutti però sono uguali: ce ne sono di validi e meno validi, e oggi vi parliamo di uno che a nostro avviso in terra milanese è tra i migliori.
È nato da pochissimi giorni e si trova in zona Parco Pagano, ma per quanto neonato noi ci sentiamo già di dire, dopo averlo provato, che è davvero bellissimo! E non vi immaginate quante proposte hanno per noi.
Mabarà, nuovo spazio a Milano per mamme e bambini: lo spazio di idee in zona Parco Pagano nato da un’idea di tre amiche mamme
Federica, Paola e Veronica hanno sette figli in tre. Sono mamme come noi, e come noi si trovavano al parco. Il loro parco preferito era il Parco Pagano, ed è lì vicino che hanno deciso di aprire il loro Mabarà un nuovo spazio milanese dedicato alla famiglia e ai bambini, per dare loro nuovi stimoli e per poter condividere le proprie esperienze.
All’interno di Mabarà, che si trova in via Alberto da Giussano 20 a Milano, possiamo così trovare progetti per tutti: per le mamme (ma anche per i papà), per i bambini e per i ragazzi. Non solo corsi tradizionali come i laboratori o i corsi tenuti dalle ostetriche, ma anche sport che magari faremmo fatica a trovare. Ma vediamo nel dettaglio.
Per le mamme oltre ai corsi preparto, a quelli per l’allattamento, per il massaggio neonatale e per il relax in gravidanza troviamo lo yoga, il teatro (sì, il teatro!), i corsi per imparare a sferruzzare, la sbarra a terra, la danza… Insomma, tutto ciò che serve per prepararsi alla nascita, per imparare a prenderci cura dei nostri bambini e per tenerci in forma puntando sul benessere del corpo e della mente.
Per i bambini dai 3 ai 10 anni l’offerta è davvero super: Federica, Paola e Veronica hanno pensato di organizzare per loro attività per lo sviluppo psicomotorio, la costruzione della fiducia in loro stessi e la promozione dell’aggregazione e della socialità. Ecco perché ci sono sia corsi di disegno, teatro, inglese in musica e robotica/coding (una nuova materia davvero utile, che è perfetto insegnare sin da piccoli), sia di jujitsu brasiliano, capoeira, kenjutsu e psicomotricità, per coinvolgere tanto la mente quanto il corpo con sport inusuali ma davvero utili e divertenti.
Non sono esclusi tuttavia i ragazzi più grandi, che solitamente negli spazi per famiglie non trovano attività a loro dedicate. Qui, invece, anche i ragazzi delle medie trovano uno spazio su misura per loro, con attività davvero eccezionali e magnifiche, utili e interessanti e cucite addosso a loro. I corsi, come vedete, sono variegati e sul pezzo: i nostri figli da Mabarà possono imparare il mestiere del producer musicale e quello del videomaker, oppure possono scegliere i corsi di blogging, fumetto, robotica e coding, con una prospettiva sul futuro intelligente.
Oltre agli appuntamenti fissi della settimana (che possiamo trovare sul sito internet, su Facebook o chiedere alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) ogni settimana lo spazio propone laboratori divisi per fasce l’età, su argomenti che vanno dalla conoscenza alla creatività, dall’educazione alla sensorialità, dall’ascolto all’ecologia.
Mabarà ha aperto il 13 novembre: noi ci siamo già state e abbiamo già adocchiato qualche corso a cui ci iscriveremo!
Giulia Mandrino
Essere Hygge al lavoro e in ufficio
Lunedì, 20 Novembre 2017 09:43La casa di certo è il regno dell’Hygge, lo stile di vita danese per il quale accoglienza, benessere, confort e tempo passato in famiglia stanno alla base della felicità. Tuttavia non è vietato (ma, anzi, consigliato!) portare l’Hygge in tutti gli aspetti della nostra vita: il benessere che genera questa filosofia non può che essere un toccasana per tutte le situazioni, per ridurre lo stress e per iniziare ad apprezzare davvero tutti gli attimi che viviamo durante la giornata, anche quelli che magari considereremmo semplicemente noiosi, faticosi o poco interessanti.
Essere Hygge al lavoro e in ufficio: come portare lo stile di vita danese anche in ufficio, per ridurre lo stress, apprezzare le giornate e coltivare la felicità anche quando siamo sommersi dai “doveri”
Diciamo innanzitutto che portare l’Hygge in tutte le situazioni della nostra vita è davvero facile e per farlo dobbiamo semplicemente traslare le regole (piacevolissime!) che già applichiamo in casa anche negli altri momenti della giornata.
Su tutto, al lavoro. Per rendere il nostro lavoro e il nostro luogo professionale super Hygge, bastano pochi gesti.
Prima di tutto, curiamo la nostra scrivania rendendola piacevole e accogliente, un pochino più divertente e meno minimale (ma senza per forza trasformarla in qualcosa di disordinato). Portiamo, ad esempio, una tazza da casa, senza comprarla apposta: ci ricorderà inconsciamente la confortevolezza dei nostri spazi intimi (e sarà utile per il punto successivo!).
L’Hygge riguarda molto anche le amicizie e le relazioni, da coltivare con amore: ecco perché dovremmo sempre cercare di legare con i nostri colleghi (con i quali, se ci pensiamo, passiamo davvero moltissimo tempo della nostra vita!): prendiamo come abitudine le pause caffè insieme (con la nostra tazza accoccolante) e concediamoci ogni tanto un aperitivo con loro.
Portiamo delle fotografie di famiglia che ci fanno sorridere e che ci riempiono il cuore, sistemandole sulla scrivania in cornici carine (non incollandole semplicemente al muro in maniera triste, a meno che non scegliamo del washi-tape stiloso, come questi o questi). Non dimentichiamo, però, anche le piante da interno, perché una delle regole dell’Hygge è quella che prevede di portare la natura dentro!
Per mantenere quel senso di calore non solo emotivo ma anche fisico che è tipico dell’Hygge, teniamo sotto alla scrivania una bella coperta di lana: a volte i colleghi preferiscono il fresco ma noi siamo freddolose? Non sarà più un problema, e anche voi apprezzerete l’occasione di potervi accoccolare nella lana.
Hygge è famiglia, e quindi anche quando siamo al lavoro è meglio non perderla di vista. Apprezziamo il tempo passato lì, cercando di stare bene e di rendere le giornate piacevoli, produttive e complete, ma poi non dimentichiamoci di casa nostra: evitiamo troppi straordinari e, come i danesi, usciamo sempre dal lavoro negli orari prestabiliti, non tardi. In questo modo avremo tutti il tempo per goderci la nostra casa e la nostra famiglia, lo stress si ridurrà e saremo anche più produttivi, oltre che in pace.
C’è chi riesce a lavorare con un sottofondo musicale e chi no. In ogni caso, se amate la musica bassa che vi avvolge, cercate di creare una playlist soft e rilassante, calda e acustica (utilizzando i servizi online ormai possiamo crearne di tutti i tipi in maniera semplicissima; noi ad esempio utilizziamo o Spotify o Amazon Music Unlimited).
Quando possibile, usciamo a pranzo portandoci la schiscetta all’aperto (sempre con i colleghi!): anche se con le piantine sulla scrivania il verde non ci manca, passare del tempo su un prato è sempre un piacere rilassante.
Infine, non lesiniamo sui complimenti: essere Hygge significa essere accoglienti e significa soprattutto, letteralmente, pensare o sentirsi soddisfatti. Un complimento anche piccolo a volte fa miracoli: si crea un circolo virtuoso di gentilezza, infonde autostima, e non c’è niente di più piacevole (e produttivo) di un posto di lavoro sul quale tutti si sentono apprezzati e valorizzati.
Giulia Mandrino
Se vi piace il modo di vivere danese, qui trovate i nostri articoli dedicati
L’Hygge in autunno, ovvero come abbracciare la cultura danese in questa stagione coccolosa
Venerdì, 17 Novembre 2017 14:05Forse ci sbagliamo, magari è una nostra impressione, ma l’autunno a noi sembra proprio la stagione più Hygge di tutte, insieme all’inverno: certo che anche l’estate e la primavera possono essere coccolose, ma l’autunno è davvero, davvero hygge, con i suoi colori, le prime zuppe calde, il freddo di fuori e la luce calda in casa.
Non sapete cosa significa Hygge? Per dirla in breve, è una parola danese che letteralmente significa “pensare o sentirsi soddisfatti e che presuppone uno stile di vita accogliente, confortevole e coccoloso, empatico e non egoistico. Ma se vi interessa questo curioso e affascinante argomento, qui trovate il nostro articolo dedicato proprio al concetto di Hygge.
Ma vediamo insieme quali sono gli elementi che rendono ancora più Hygge il nostro autunno. Insomma: come possiamo rendere ancora più accogliente, coccoloso, inclusivo e soddisfacente il nostro autunno in famiglia?
L’Hygge in autunno, ovvero come abbracciare la cultura danese in questa stagione coccolosa: i nostri consigli pratici per rendere la nostra casa una vera isola felice della filosofia Hygge
Bevande calde
Partiamo da uno degli elementi fondamentali: le bevande calde! Sembra banale, ma bere una bevanda calda tutti insieme sul divano è uno dei consigli più spassionati che potremmo darvi, poiché le bevande calde scaldano le mani, il corpo e il cuore e diventano pretesto per passare dei momenti di qualità insieme.
A noi piace preparare la star delle bevande calde autunnali, e cioè il Pumpkin Spice Latte (ma nella nostra versione più sana!). Altre bevande super coccolose sono poi il Chai Smoothie alla zucca e datteri, la tisana rilassante alla lavanda, il tè rosso alla rosa e cannella, l’estratto di mele caldo speziato e la tisana per favorire il sonno.
L'arredamento
Anche l’arredamento, poi, può contribuire a rendere il nostro autunno sempre più Hygge. La regola più indicata è il “portare dentro la natura”, ma non tanto con le piante verdi come faremmo in altre occasioni. L’autunno si caratterizza per i colori caldi delle foglie secche che cadono dagli alberi e per i rami che iniziano a spogliarsi: possiamo quindi creare un tavolo della natura ispirato da questi colori, oppure arredare con dei vecchi tronchi di recupero.
Per decorare possiamo poi portare in casa queste foglie cadute e creare dei quadretti con il zentangle oppure giocare in mille maniere differenti.
Il tempo in famiglia
Oltre a portare la natura autunnale in casa, un’attività molto Hygge è il passare il tempo in famiglia all’aria aperta immergendoci nei veri colori caldi dell’autunno: usciamo a giocare in giardino o andiamo a fare delle belle passeggiate rinvigorenti nel bosco, cercando dei giochi che è possibile fare all’aperto durante le stagioni fredde.
Infine, facciamo una lista delle cose più belle da fare in autunno, stampiamola e appendiamola al frigo: ci ricorderà quali sono le meravigliose attività autunnali e ci spronerà a viverci fino in fondo con spirito Hygge insieme alla nostra famiglia questa favolosa stagione dai colori caldi che riempiono il cuore. Questa, ad esempio, è la nostra!
Se vi piace il modo di vivere Hygge, qui trovate i nostri articoli dedicati:
Perché i genitori danesi sono felici e crescono figli felici