La cucina greca è davvero deliziosa: mediterranea, ha molti punti in comune con quella italiana. Se la amate, di certo conoscete la salsa Tzatziki, a base di yogurt e cetrioli.
Un'altra ricetta imperdibile è quella dell'insalata greca, da preparare con alcuni degli ingredienti "greci" per eccellenza: le olive nere, la feta e i cetrioli. Ecco la ricetta base di questa insalata greca, da modificare a vostro piacimento e a seconda della stagionalità! Perché l'insalata greca non è solo estiva: è buona tutto l'anno (anche se la sua freschezza la rende perfetta per i giorni più caldi dell'anno).
L'insalata greca: come preparare l'insalata a base di ingredienti mediterranei
Genitori: i consigli per prendersi del tempo per sé
Giovedì, 12 Agosto 2021 12:25No, non sei egoista: prenderti del tempo per te è LEGITTIMO. E pure benefico. Non solo per te, ma per tutta la famiglia. Dedicarsi a se stessi, ritagliandosi spazi solitari e tranquilli, non rende un genitore meno genitore. Anzi: rilassandosi, si rilascia molto dello stress che andrebbe altrimenti a finire sui rapporti con il proprio partner e con i propri figli.
Prima regola, quindi, è non sentirsi in colpa. Al contrario: pretendere del tempo per sé dovrebbe essere obbligatorio per il benessere della famiglia!
Seconda regola: trovare delle strategie per prendersi DAVVERO quel tempo. Perché alla fine è facile rinunciarvi, o ridimensionarlo, o ricadere nel circolo vizioso dei sensi di colpa. Ecco quindi i consigli per prendersi davvero il tempo per sé, senza figli e senza partner, coccolandosi per coccolare la famiglia.
Non nascondersi
Non serve, come un tempo, trovare scuse per nascondere ai bambini che ci stiamo prendendo del tempo per noi. Non è giusto nei loro confronti, ma nemmeno nei nostri. Spieghiamo, piuttosto, che le mamme e i papà hanno bisogno di dedicare del tempo al proprio benessere per poter spendere il tempo insieme in maniera più piena e rilassata. In questo modo i bambini capiranno che non c'è nulla di egoistico in questo, comprenderanno l'importanza del self-care (che in futuro dovranno sfruttare a loro volta!) e vedranno che in realtà i benefici ricadono su tutti, anche su di loro.
Rendere i "tempi per sé" una routine
Un buon modo per assicurarsi il tempo per se stessi è ritagliare degli attimi fissi. E non solo relativamente ad un componente della famiglia: tutti dovrebbero avere il loro momento "solitario". Inserendo questi spazi nella routine, diventeranno una sana abitudine per tutti.
Parlare di ciò che rilassa
Parlare in famiglia dello stress e dell'ansia e di come si possano ridurre queste sensazioni è molto importante, per due motivi. Il primo riguarda i genitori: se i bambini sono consapevoli dell'efficacia del self-care e di come questo influisca positivamente sulla qualità del tempo passato insieme in famiglia, non percepiranno l'assenza temporanea come uno sgarbo nei loro confronti, ma come qualcosa di necessario per stare bene tutti insieme. In secondo luogo, daremo in questo modo ai nostri figli gli strumenti per sopravvivere in maniera armoniosa all'età adulta (e anche all'età che stanno vivendo: le ansie, le paure e lo stress non hanno età anagrafica!).
Cosa rilassa, quindi, mamma e papà? Leggere, fare un bagno, passeggiare in montagna... E cosa rilassa loro? Le stesse cose oppure altre attività?
Spegnere il cellulare
Rispetto al passato, ciò che ci tiene ancorati alla realtà quotidiana e allo stress è l'aggeggio che teniamo sempre tra le mani. Sostituiamolo con un bicchiere di vino, un libro, un ebook: spegnendolo, il tempo preso per noi non sarà disturbato da niente. È un piccolo gesto inestimabile.
Incoraggiare il gioco libero e non supervisionato
I bambini, per crescere e imparare, hanno bisogno tanto di interagire con noi, quanto di giocare per conto loro. Spesso però tendiamo a supervisionare tutto in maniera costante e pressante. Se, invece, i bambini imparano a svolgere le attività senza il nostro aiuto, non solo ci libereranno dall'incombenza di avere sempre un occhio lì, ma otterranno in cambio autonomia, capacità di problem-solving, indipendenza mentale e capacità logica.
Il caffè decerato, più leggero e digeribile
Mercoledì, 11 Agosto 2021 08:35Il caffè è una delle bevande calde più amate nel mondo. E non solo per la caffeina contenuta, un eccitante naturale che, tuttavia, non fa per niente bene se ingerito in alte quantità. Il sapore amaro e la corposità lo rendono piacevole a moltissimi palati.
C'è chi, però, non lo digerisce bene, provocandosi anche del fastidioso bruciore di stomaco. La buona notizia è che, da qualche tempo, si sta diffondendo un nuovo tipo di caffè che promette di essere più digeribile e adatto a tutti gli stomaci: si tratta del caffè decerato, e qui ti spieghiamo di cosa di tratta.
Cosa c'entra la cera con il caffè?
Esatto, "decerato" deriva esattamente da "cera". Il caffè decerato viene infatti privato dello strato di cera che ricopre naturalmente ogni chicco di caffè (nello specifico, una patina di elementi cerosi espressi come 5-idrossi-triptamidi C-5-HT).
Queste cere sono lipidi che non sono facilmente assimilabili e che spesso lo stomaco fatica a digerire, soprattutto quando chi beve il caffè ha già problemi digestivi. Sono queste cere, insomma, che irritano la mucosa gastrica. Il processo che le elimina, di conseguenza, serve a ridurre l'acidità del caffè conservandone allo stesso tempo l'aroma.
Come avviene la deceratura
Il caffè per essere decerato deve essere sottoposto ad un processo per decomporre le cere, che possono venire parzialmente decomposte durante la tostatura (per essere "decerato" un caffè non deve contenere più del 30% di queste cere). Questo avviene con l'utilizzo di un solvente organico (l'unico consentito), ovvero il diclorometano. Questo toglie, allo stesso tempo, anche un po' della caffeina, ed è per questo che il caffè decerato risulta sia più digeribile, sia più leggero.
I benefici del caffè decerato
I benefici più noti e immediati sono naturalmente legati alla digeribilità e allo stomaco, dato che rinunciando alle cere il caffè risulta più delicato sui succhi gastrici.
C'è poi la leggerezza in termini di eccitazione: per chi non ama la caffeina, il caffè decerato (decaffeinato o meno) può essere una valida alternativa.
A questo si uniscono i benefici del caffè (bevuto in quantità limitate): questa bevanda infatti non è solo alleata della concentrazione e dell'energia, ma è anche antiossidante.
Come alleviare i dolori della dentizione
Lunedì, 09 Agosto 2021 11:46Si comincia a pochi mesi dalla nascita, per finire quasi dopo i due anni. È allora, infatti, che spuntano gli ultimi molari, che sono anche i più dolorosi.
In generale, la dentizione dei bambini è un passaggio fastidioso e difficile, che provoca dolore a bambino, che non fa dormire, che rende nervosi e che scombussola tanto i bambini quanto i genitori.
Come riconoscere la dentizione in atto? Le gengive si arrossano e si infiammano; può comparire della febbre; le guance si gonfiano; potrebbe comparire un'irritazione sul viso; i bimbi e le bimbe si strofinano le orecchie, salivano molto più del solito e cercano di masticare in maniera innaturale anche quando non stanno mangiando nulla. E anche il sonno spesso ne risente!
Che fare? Ecco i rimedi naturali più semplici ed efficaci per alleviare i dolori della dentizione a tutti i bambini e bambine, da quando spuntano gli incisivi fino alla comparsa degli ultimi molari da latte.
Masticare
Ci sono giocattoli di gomma fatti apposta, oppure animali come Sophie la Giraffa (pensata per stimolare i neonati in moltissimi modi e non solo a livello dentale): i bambini possono masticarli alleviando il dolore e il prurito e stimolando allo stesso tempo l'uscita dei dentini. Semplice ed efficace.
Le collanine d'ambra
Ci si può credere o non credere, ma le collane con chicchi d'ambra sono ritenute antinfiammatorie e calmanti, grazie all'acido succinico che contiene questo fossile. Se ne trovano in commercio molte e basta farle indossare ai bambini per tutto il periodo della dentizione.
Massaggiare
Con le dita ben pulite, possiamo massaggiare le gengive dei bambini, delicatamente: darà loro molto sollievo.
Sfruttare il freddo
Ghiaccioli, ma anche giocattoli da raffreddare e ciucci messi in frigorifero: lasciare succhiare e masticare qualcosa di freddo. Il freddo anestetizza e sfiamma in maniera naturale e rapidamente.
Dare frutta e verdura
Se i bimbi vogliono masticare, possiamo assecondarli, soprattutto dopo lo svezzamento: diamo loro carote o pezzetti di mela che possano addentare e strofinare, approfittando anche dei nutrienti e delle vitamine della frutta e verdura fresche.
Giocare
La distrazione spesso fa miracoli: cerchiamo di giocare il più possibile con i bimbi e le bimbe che stanno mettendo i denti. In questo modo, si concentreranno su altro al di fuori delle loro gengive, tirando un respiro di sollievo per qualche tempo. Più il bimbo è ingaggiato, meglio è!
Tutti i modi per mangiare l'anguria, per fare il pieno di frutta in estate!
Giovedì, 05 Agosto 2021 07:50L'anguria è un frutto energetico che depura e idrata l'organismo. Soprattutto, è un frutto amatissimo dai bambini e dalle bambine. E se i vostri figli fanno parte della categoria di bambini che generalmente non mangia frutta e verdura c'è da approfittarne!
Ma, sapete? L'anguria può essere mangiata in tanti e diversi modi, e non solo a fette o spicchi come al solito! Ecco quindi qualche idea per proporre ai bambini l'anguria in maniera fantasiosa per stuzzicare il loro appetito e l'amore per la frutta.
Come gelato
Senza zuccheri aggiunti e senza latte: per fare del gelato all'anguria vi serviranno solo due ingredienti (banana e anguria), un freezer e un frullatore. La ricetta del gelato all'anguria la trovate qui.
La pizza di frutta
No, non allarmatevi! Non parliamo della pizza hawaiana con l'ananas. Parliamo invece delle pizze di frutta a base d'anguria e tanti altri frutti estivi. Divertono un sacco i bambini! Qui tante ricette di questo tipo.
Gli spiedini
Altra forma che piace da matti ai più piccoli sono gli spiedini: non mangeranno così solo l'anguria, ma tanti altri frutti estivi altrettanto gustosi. Una merenda praticamente perfetta, anche e soprattutto in spiaggia.
Lo smoothie
Per preparare uno smoothie di anguria basterà mettere in freezer per qualche ora dei cubetti di anguria. Dopodiché, tiriamoli fuori dal congelatore per cinque minuti e passiamoli al frullatore. Gnam!
Con il cucchiaio
Invece di tagliare l'anguria come al solito a fette o a spicchi, dividiamola semplicemente a metà e lasciamo ai bambini un cucchiaio o un cucchiaino: potranno scavare l'anguria in libertà!
Come ghiaccioli
Non buttate gli stecchi dei gelati: potrete infilarli nella buccia dell'anguria tagliata a spicchi per creare degli irresistibili "gelati" per bambini. Un solo ingrediente: l'anguria!
Gli slip da ciclo, o mutande mestruali, sono una scelta green semplice ed efficace!
Mercoledì, 04 Agosto 2021 10:28Non hanno un nome solo: le possiamo chiamare mutande da ciclo, mutande mestruali, slip assorbenti... Non importa come le chiamiamo: le mutande lavabili che assorbono il flusso mestruale sono una svolta decisiva per il mondo occidentale, abituato a produrre tonnellate e tonnellate di rifiuti indifferenziabili proprio a causa del ciclo.
Una scelta ecologica che già da tempo molte persone hanno fatto è passare alla coppetta mestruale: purtroppo, però, non è adatta a tutti i corpi e non tutte le persone mestruate ci si trovano bene. Ecco perché le mutande per il ciclo sono preziose: permettono di ridurre i rifiuti e gli assorbenti usa e getta puntando invece sul riuso. E sì, sono igieniche e, soprattutto, assorbono moltissimo!
Cosa sono le mutande mestruali lavabili
Le mutande da ciclo o mestruali sono un indumento intimo pensato per sostituire i più classici tamponi e assorbenti usa e getta. Si indossano come delle semplici mutandine, ma al contrario dei soliti slip la banda assorbente integrata assorbirà il flusso mestruale, in maniera efficace e molto comoda. Assorbono l'equivalente di ciò che assorbono due assorbenti o due tamponi. Dopodiché, le si sciacqua sotto l'acqua e le si mette a lavare in lavatrice con gli altri capi intimi.
Ne esistono di vari tipi, ma tendenzialmente le si trova come slip o culotte, a vita più o meno alta. Per chi ama i colori o i pizzi, ne esistono anche di ricamate o con pattern e disegni diversi.
Assorbono davvero?
Una delle domande che ci si pone prima di provare questi slip è se assorbano davvero evitando inconvenienti spiacevoli. La risposta è sì: le mutande da ciclo sono molto assorbenti e spesso la parte assorbente non si limita alla zona dell'inguine, ma sale fino alla schiena (come nel caso di questi slip) in modo che il sangue non strabordi durante la notte (ad esempio) o per i cicli più abbondanti.
Come organizzarsi durante la giornata
Assorbendo l'equivalente di due tamponi o due assorbenti, le mutande assorbenti lavabili non possono essere indossate per tutta la giornata. Il consiglio, quindi, è quello di portare con sé un sacchetto ermetico: si potranno così cambiare nel momento del bisogno, sciacquandole grossolanamente sotto l'acqua di un rubinetto, strizzandole e riponendole nello zaino o nella borsa. Una volta a casa si laveranno in lavatrice come specificato prima.
Madri lavoratrici senza lavoro, questa borsa di studio è per voi!
Martedì, 03 Agosto 2021 15:08In Italia la situazione madri-lavoro è ancora — purtroppo — tragica. Se in qualche modo l’idea che una madre debba essere solo madre e casalinga è ormai superata, i dati parlano di un quadro sfavorevole per le donne che lavorano e diventano mamme: il 50% di loro, infatti, dopo il primo figlio interrompe la carriera per dedicarsi alla cura della famiglia e della casa.
Il Covid, inoltre, non ha di certo aiutato: nel 2020 secondo il rapporto di Save The Children “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2021” sono svaniti 456mila posti di lavoro; di questi, 249mila riguardano le donne. Tra loro, 96mila sono mamme con figli minori, nella maggior parte dei casi sotto i 5 anni. Si tratta, insomma, di quasi 100mila madri che si sono trovate costrette a rinunciare al lavoro o che sono state lasciate direttamente a casa dall’azienda.
In generale, il mercato del lavoro penalizza le mamme: che fare, quindi? Oltre a spingere sulla sensibilizzazione e sulla necessità di rivedere le leggi e le regolamentazioni, un ottimo modo per far fronte alla situazione è puntare sulla formazione. Che non sempre, purtroppo, è accessibile. Fortunatamente esistono realtà che vogliono davvero aiutare le mamme lavoratrici in cerca di occupazione, reinserendole nel mercato del lavoro attraverso la costruzione e l’aggiornamento delle skill più richieste. Tra loro Talent Garden, la piattaforma per il networking e la formazione leader in Europa, tra le più grandi e conosciute community di spazi co-working in ambito digitale, che ha organizzato un progetto davvero imperdibile dal titolo “Mum&Work”, che partirà con un evento-challenge per assegnare alcune borse di studio per mamme inoccupate che potranno così frequentare dei master utili e interessanti in ambito digital. Il tutto si concluderà con un servizio di consulenza per migliorare la propria carriera.
“Siamo molto orgogliosi di avere dato vita a questa bella iniziativa nei confronti di un target particolarmente sensibile e da tutelare come quello delle mamme rimaste senza occupazione”, commenta Giulia Amico di Meane, Global Director di Talent Garden Innovation School. “Un progetto che rientra in un’ottica di upskilling digitale nella quale stiamo investendo e puntando molto e che si pone l’obiettivo di contribuire a ridurre la disparità genere, tema nei confronti del quale in Talent Garden siamo da sempre attenti, sviluppando anche internamente una policy aziendale di particolare attenzione alla genitorialità”.
Il progetto è nato da una partnership che ci piace: quella con UniCredit, Buddybank e Randstad. Buddybank, in particolare, è promotore di diverse iniziative a favore delle donne che vogliano conquistare la propria indipendenza. L’app di UniCredit per il risparmio economico su smartphone, infatti, dopo il lancio di un paio di anni fa riscontrò che gli utilizzatori erano gran parte uomini, intuendo poi che erano ancora moltissime le donne che affidavano le finanze alle figure maschili della propria famiglia, con i rischi connessi e causando il perpetuarsi di questa situazione sessista in Italia. “In UniCredit”, spiega Claudia Vassena, Head of buddybank, “seguiamo con molta attenzione i temi legati all’inclusione e alla riduzione delle disparità di genere. Con ‘Mum&Work’ abbiamo la possibilità di attivare un’iniziativa concreta, a favore delle nostre clienti buddybank; donne, mamme, che vogliono rientrare nel mondo del lavoro in ambiti oggi molti richiesti come UX/UI design, content creation, digital marketing…”.
Si comincia dunque con il Challenge Day Mum&Work: partecipando all’evento che si terrà online il 15 settembre dalle 9.30 alle 13.30 le mamme iscritte, dopo aver completato un test di selezione, potranno partecipare alla divertente challenge per vincere una delle 15 borse di studio a copertura totale per uno dei Master Part Time di Talent Garden Innovation School. Di quali master si tratta?
Quelli a cui avranno accesso le madri vincitrici sono percorsi, disponibili sia in italiano sia in inglese, riguardanti aree formative su ambiti particolarmente richiesti in questo momento storico, ovveroGrowth Hacking, Content Design & Creation, UX Design, UI Design, Digital Marketing, Digital HR, Business Data Analysis, Business Data Science e Digital Product Management.
Per partecipare è necessario essere madri con figli minorenni a carico ed essere disoccupate da almeno tre mesi. Delle 15 borse di studio, sette (cinque erogate da Randstad e due da Talent Garden) sono destinate a chiunque voglia candidarsi e rimettersi in gioco; le otto rimanenti sono invece dedicate in esclusiva alle clienti buddybank che rientrano nei requisiti.
Accanto ai master, Ranstad e Talent Garden offriranno inoltre alle vincitrici delle borse un percorso di Career Boost e la possibilità di associarsi gratuitamente alla community italiana SheTech, per colmare il gender gap nel mondo tech, digital ed imprenditoriale, partecipando a tutte le attività di formazione e networking per un anno.
Rispondi ai requisiti e vorresti partecipare al Challenge Day? Iscriviti qui!
Lasciali litigare: l'importanza di risolvere i conflitti fin da piccoli secondo il mimamoru
Lunedì, 02 Agosto 2021 08:53Sono molti gli esperti che dicono che lasciare litigare i bambini sia benefico. Ora anche la scienza: un recente studio dell'Università di Hiroshima in Giappone ha individuato nel mimamoru, ovvero il verbo "guardare con attenzione", l'atteggiamento ideale quando si tratta di litigi tra fratelli e sorelle, amichetti e amichette, compagni e compagne.
L'approccio mimamoru
Lo studio dell'università giapponese guarda all'approccio mimamoru, che è di difficile traduzione ma che possiamo considerare un "guardare da lontano ma attentamente", ma anche un "insegnare controllando": quando gli adulti non intervengono nei conflitti tra i bambini, questi ultimi a quanto pare risultano più propensi a sviluppare le proprie competenze interpersonali e sociali. Gli studiosi si chiedono: anche negli altri paesi e nelle altre culture funzionerebbe?
Il mimamoru è infatti una strategia pedagogica nella quale i genitori, ma anche gli educatori, lasciano intenzionalmente risolvere i litigi direttamente ai bambini senza intervenire, in modo da promuovere l'esplorazione delle azione e delle decisioni. Non si tratta di qualcosa di ufficiale, ma di una regola implicita che sia gli insegnanti sia i genitori mettono in pratica quotidianamente.
I benefici del gestire i conflitti in questo modo
Grazie al mimamoru i bambini, fin dai primi anni, si trovano nella condizione di socializzare in maniera indipendente e autonoma, risolvendo i problemi con le loro forze e cercando dentro di loro la forza, i compromessi e le decisioni giuste (o sbagliate). Si tratta, secondo i ricercatori, di un modo di massimizzare l'educazione minimizzando l'intervento: gli adulti, infatti, dividendo i bambini diminuirebbero le opportunità dei bambini di imparare sulla loro pelle la risoluzione dei conflitti e i comportamenti sociali che riportano l'armonia. Sbagliando, anche. Perché sbagliando possono rendersi conto di quali comportamenti, al contrario, impattano negativamente le relazioni.
Come mettere in pratica il mimamoru
Prima di tutto, il mimamoru è temporaneo e minimale e ciò significa ridurre al minimo l'intervento, osservando da lontano per evitare il rischio di violenza fisica; si passa poi allo stare lontani dal conflitto per incoraggiare i bambini a risolvere le situazioni da soli; e infine si fa sì che i bambini parlino da soli, senza la nostra presenza, nel momento in cui hanno capito come agire e comportarsi, senza alcun supporto da parte degli adulti.
Non vuol dire, quindi, osservare passivamente, ma guardare attivamente praticando la pazienza di non lasciarsi andare all'istinto di dividere i litiganti dando una lezione a parole.
In sostanza? Scegliere il mimamoru significa educare i bambini lasciando che esplorino la loro autonomia, sotto la nostra costante protezione, che anche se non si vede, c'è.
I rimedi naturali contro il prurito da puntura d’insetto
Giovedì, 29 Luglio 2021 14:39C’è chi li sopporta e chi si scortica la pelle: parliamo dei pruriti provocati dalle punture d’insetto, nemici giurati di moltissime persone in estate. Se sei tra quelli e quelle che non li sopportano e si ritrovano, anche senza volerlo, con irritazioni e graffi dovuti alle unghie che grattano continuamente sulla puntura, questo articolo ti sarà molto utile.
Esistono, infatti, dei rimedi del tutto naturali contro il prurito provocato dai morsi di zanzare e altri piccoli e innocui insetti estivi. E no, non vi suggeriremo il più classico dei classici: “Non grattarti!”.
Prima, quindi, puoi prevenire con le piante che tengono lontane le zanzare; dopodiché, invece di grattarti cerca sollievo con questi rimedi!
Il sapone
Sì, il sapone: sembra banale, ma lavarsi immediatamente la zona morsa dalla zanzara con del sapone aiuta molto. Il motivo è semplice: quando ci morde, la zanzara lascia anche la sua saliva sulla pelle e all’interno della puntura. Sciacquando con acqua e sapone rimuoveremo la maggior parte di essa, riducendo la risposta allergica del nostro organismo.
Il bicarbonato
Un piccolo lavaggio con acqua e bicarbonato (magari un pediluvio, se si tratta di punture alle caviglie, che sono tra le più fastidiose) può alleviare moltissimo il prurito.
L’amido di riso
Oltre al bicarbonato, puoi scegliere un pediluvio o un lavaggio con dell’amido di riso disciolto in acqua: la sua azione decongestionante è davvero utile!
Del ghiaccio
Il freddo agisce come anestetico. Se hai a disposizione del ghiaccio, quindi, avvolgi un cubetto in un fazzoletto di cotone e passalo delicatamente sulla puntura, fino a che sentirai sollievo.
L’aloe vera
Le creme a base di gel di aloe vera sono molto consigliate in caso di puntura d’insetto perché questa pianta è notoriamente antinfiammatoria e può così ridurre l’irritazione e il prurito persistenti, facendo anche guarire prima la zona.
L’alcool
Se hai del semplice alcool disinfettante e non hai altro a disposizione, passane qualche goccia sulla puntura: come tutti gli altri rimedi, allevierà il prurito e rimuoverà anche i batteri.
La calendula
Come le creme a base di aloe, anche quelle alla calendula riducono prurito e rossori grazie all’azione lenitiva di questo fiore, calmante e piacevole nel profumo.
Non si lava i denti? Non si pulisce le orecchie? Come inculcare davvero l'igiene ai bambini
Mercoledì, 28 Luglio 2021 14:46Insegnare ai bambini l'igiene è basilare e non serve spiegarvi come, no? Ma inculcarla è un altro conto. Sono infatti moltissimi i bambini e le bambine che sembrano ascoltare i nostri insegnamenti su come lavarsi i denti, pulirsi le orecchie e detergersi la faccia lasciando che le parole gli scivolino addosso. Non ci ascoltano. Se ne fregano. Non si lavano i denti, non si puliscono le orecchie, non sfregano in doccia e non si lavano nemmeno le mani. Mani nei capelli? Sì. Ma prima provate questi metodi!
Ecco quindi come insegnare e inculcare l'importanza della pulizia personale ai bambini, anche a quelli che non vogliono lavarsi mai i denti!
Spiegare l'importanza dell'igiene
Se non l'hai ancora fatto, spiega loro l'importanza dell'igiene, e non dire semplicemente "Devi lavarti i denti e tenerti pulito". Curare la propria pulizia personale è fondamentale anche per la salute: non lavandosi possono comparire problemi della pelle, possono cariarsi i denti (e fare molto male!) o venire la gengivite, ci si può ammalare... Non serve fare dei racconti dell'orrore, ma la sincerità e l'informazione sono molto potenti!
Insegnare fin da piccoli
Iniziare a parlare dell'igiene quando i bambini sono grandi, di 6-7 anni, non ha senso. E deleterio. Meglio iniziare fin da subito, fin da quando laviamo loro i denti con gli spazzolini da neonato: raccontiamo l'importanza di lavarsi i denti, di lavarsi quotidianamente, di prendersi cura di noi... Sia in relazione all'immagine che gli altri vedono di noi, sia per l'importanza di avere un'immagine di se stessi positiva e armoniosa.
Puntare sugli aspetti piacevoli
Lavarsi i denti sarà anche noioso, ma la sensazione di freschezza quanto è piacevole? Prova a puntare su quello con frasi come: "Non hai voglia di sentire il sapore fresco della menta?". "Ah, che bello farsi una doccia rilassante e mettersi subito in pigiama! Lo trovo molto rilassante".
Rendere l'igiene una responsabilità
I bambini spesso preferiscono fare da soli, rispetto a prendere ordini. Spieghiamo loro che l'igiene personale è una loro responsabilità, molto importante: ci fidiamo di loro! Si ricorderanno di farlo tutti i giorni? È un'azione preziosa e da grandi!
Continuare per gradi, ma con costanza
L'igiene personale varia naturalmente in base all'età. Aggiungere tasselli gradualmente è quindi un modo per tenere sempre "sul pezzo" i bambini. Una volta imparato a lavarsi i denti, si può passare al filo interdentale. Ci sono poi il bidet, la doccia da soli, il pulirsi le orecchie a fondo, il lavarsi nei punti più importanti... L'igiene diventerà piano piano una parte importante e quotidiana della loro vita, senza forzature.