8 lavoretti con la carta per bambini della scuola materna
Lunedì, 08 Aprile 2019 14:33Ci piacciono perché solitamente possiamo riciclare la carta che rimane in casa, e soprattutto perché sono un ottimo e divertente esercizio per i bambini più piccoli, che possono esplorare la loro creatività e al contempo esercitare e rafforzare la manualità: parliamo dei lavoretti con la carta.
Quelli che vi proponiamo qui sono semplici e veloci, ma d’effetto, e sono perfetti per i bambini della scuola materna o dei primi anni di elementari.
8 lavoretti con la carta per bambini della scuola materna: i lavoretti di carta facili e veloci ma d’effetto, per i bambini più piccoli
Le volpi di carta igienica
I vecchi rotoli di carta igienica sono una ricchezza: non buttiamoli, ma facciamoli diventare altro! Come queste piccole volpi, da realizzare dipingendo i rotoli e piegando, poi, l’estremità più alta, chiudendola e formando le due punte. Una coda di cartoncino sarà il tocco finale.
Le giraffe di carta
Con i vecchi cartoncini gialli e marroni possiamo realizzare queste giraffe di carta super carine: per farlo i bambini dovranno arrotolare i cartoncini a cono, incollando il lembo esterno per fissare il cono, e incollare poi dei pezzetti irregolari di carta marrone qua e là. Infine, incolleranno la faccia della giraffa che prima avremo disegnato e ritagliato.
I coniglietti pasquali
Per Pasqua, ecco un lavoretto semplice ma super carino: questi coniglietti si realizzano semplicemente ritagliando tante strisce di carta, da incollare alla base e in cima a formare delle palline. Occhietti, dentoni e orecchie completeranno l’opera!
Il fiore
Piattini di carta, colla vinilica e tanta carta riciclata, di vari pesi: basta questo per realizzare questi bellissimi fiori. Più tipi di carta avremo, più l’effetto sarà variegato e interessante!
La balena origami
Gli origami sono molto educativi e importanti per i bambini! E già dalla scuola materna possiamo cominciare, perché ne esistono per tutti i livelli. A questo link trovate il video con le semplici istruzioni per realizzare con i bambini le balene di carta.
Il cuore origami
Quando i bambini hanno acquisito manualità, possiamo anche provare a realizzare il cuore origami, seguendo questi passaggi:
Il serpente a catenella
Bastano del cartoncino colorato (verde e giallo), della colla (o, se preferite, la cucitrice, per insegnare ai bambini) e degli occhietti da incollare. Tagliando a striscioline la carta e formando dei cerchietti costruiremo il corpo, per poi ritagliare la sagoma della testa, incollare gli occhi e appiccicarla ad una estremità.
La pioggia
Un lavoretto bellissimo da appendere poi in cameretta: servono un piatto di carta, del cartoncino bianco e azzurro, delle forbici, dei fili di lana o cotone, dei batuffoli di cotone e dello scotch. È semplicissimo da realizzare, ma i bambini si concentreranno molto imparando anche a usare lo scotch e il risultato sarà bellissimo!
I giochi da giardino in legno, per avventure outdoor divertenti ed educative
Lunedì, 08 Aprile 2019 13:49Il gioco all’aria aperta è fondamentale per la crescita dei nostri figli! Stare rinchiusi tra quattro mura è deleterio per loro (come per noi!), e ogni volta che si presenta l’opportunità dovremmo coglierla al volo ed uscire con loro a giocare, passeggiare, correre e svagarci.
Giocare all’aperto è infatti più che educativo, è necessario! L’aria aperta fa bene ai nostri bambini, al loro sistema immunitario, alla vista, alle ossa (viva la vitamina D!), ma soprattutto fa bene alla loro crescita, poiché attraverso le attività esterne i bambini vengono stimolati in innumerevoli modi, a livello fisico e a livello mentale.
La fantasia, la capacità di adattamento, la cooperazione con gli altri… E poi la forza di braccia e gambe, la coordinazione… Tutto viene stimolato in maniera efficace e sana, ed è per questo che dovremmo spronare i nostri figli ad uscire sempre di più.
Se avete la fortuna di avere un giardino, potete sbizzarrirvi, proponendo giochi all’aperto, giardinaggio, giochi con l’erba, con le cortecce, con la palla, con la corda… E potreste addirittura scegliere di installare in cortile o in giardino un gioco da giardino in legno: ce ne sono davvero moltissimi e sono perfetti per la crescita, perché proprio come quelli dei parchi giochi propongono ai bambini diverse attività in un’unica struttura: dall’arrampicata allo scivolo, dalla casetta in legno (un rifugio fondamentale durante la crescita!) al dondolarsi sull’altalena, dal salire sulle corde al camminare su un ponticello instabile.
Ecco quindi una selezione di giochi da giardino in legno davvero educativi e stimolanti, per rendere le giornate all’aperto ancora più entusiasmanti!
I giochi da giardino in legno, per avventure outdoor divertenti ed educative: le migliori strutture gioco in legno per il giardino, per arrampicarsi, divertirsi e crescere sani
I giochi da giardino che più ci piacciono sono quelli di Wickey, azienda leader del settore che propone moltissime soluzioni, tutte super stimolanti e studiate apposta per la sicurezza dei bambini, per il loro divertimento e per la loro crescita.
Se abbiamo spazio in giardino, quindi, possiamo scegliere uno dei loro giochi da giardino completi di altalene, corde, pareti da arrampicata e casette per bambini, scegliendo la composizione più adatta al nostro spazio e alle nostre tasche!
Guardate questa struttura, per esempio: troviamo il classico scivolo e la classica altalena, ma anche una piccola zona per arrampicarsi, una scaletta, un cannocchiale, una vasca per la sabbia in basso… E non occupa nemmeno troppo spazio! Ma i bambini, qui, troveranno mille modi per vivere le loro avventure outdoor!
Per chi punta alla semplicità, ecco invece la classica altalena con due posti, ma stavolta completa di spazio per l’arrampicata libera su corde e scalette, un’attività davvero stimolante e naturale per i bambini!
Qui, invece, ecco una struttura un po’ diversa, per i bambini amanti dello sport, con un cesto da basket, delle corde, una parete da arrampicata e una sorta di piccola palestra!
Per spazi più grandi ecco addirittura il castello, con ponticelli e corde, scivoli e altalene, panchine, sabbia, timoni e cannocchiali, per avventure incredibili e super fantasiose!
Di soluzioni, dunque, ce ne sono moltissime con Wickey. Sul sito troverete una miriade di composizioni, per tutte le esigenze, gli spazi e le tasche, con giochi più semplici e giochi super elaborati (immaginate quanto piacciono ai bambini!), con la certezza che i nostri bambini giocheranno su strutture di qualità e sicure, studiate per stimolare la loro fantasia, la loro fisicità e la loro crescita.
Controllo genitori sì, ma solo se usato bene
Lunedì, 08 Aprile 2019 08:27Il controllo genitori o parental control è l'insieme delle funzioni e dei programmi dedicati alla supervisione dei figli, in particolare i ragazzi più grandi.
Un esempio classico sono i filtri famiglia attivabili su Google Chrome, TimVision, Netflix o Youtube. Questi strumenti gratuiti consentono di evitare che i propri figli incappino accidentalmente in materiale per adulti. Di solito sono molto facili da attivare seguendo le guide messe a disposizione dal produttore.
Le app per il parental control con mspy, invece, servono per controllare l'attività dei figli su telefono e pc.
Ma perché è importante usare questi dispositivi? Perché è scientificamente provato che i bambini esposti a contesti non adatti alla loro età rischiano di avere problemi da adulti.
Perché è giusto controllare il telefonino dei figli
Una buona supervisione da parte dei genitori è protettiva rispetto a diversi fattori di rischio.
Esposizione a materiale per adulti. Sono tantissime le ricerche scientifiche che evidenziano che l’esposizione a scene di violenza modifica lo sviluppo cerebrale dei bambini. In particolare, si ha un aumento a lungo termine delle condotte aggressive e ad una diminuzione del controllo inibitorio. I contenuti per adulti, invece, desensibilizzano i bambini nei confronti della promiscuità sessuale, rendendoli più vulnerabili agli “argomenti” dei predatori sessuali.
Uso di sostanze. L'uso di sostanze (inclusi alcool e fumo) è diventato drammaticamente diffuso anche tra i preadolescenti, con effetti devastanti sullo sviluppo psicofisico.
L'uso di cannabis prima di 15 anni, ad esempio, è stato collegato ad un rischio maggiore di abuso di sostanze in età adulta, delinquenza, assenze ingiustificate da scuola, problemi mentali inclusi ansia e depressione, un quoziente intellettivo più basso, un livello educativo più basso e maggiore disoccupazione.
Per non parlare delle nuove droghe, di cui spesso non si sa neppure la composizione, acquistabili senza alcun controllo su internet. Purtroppo, è proprio l’eccessiva indipendenza a facilitare il contatto con il mondo dello spaccio, che vede sempre più spesso coinvolti anche i minorenni.
Violenza e abuso. Fenomeni come bullismo e adescamento di minori coinvolgono in particolare i bambini che hanno qualche difficoltà relazionale dovuta, ad esempio, ad un disturbo dell'apprendimento, ad un temperamento timido e ansioso oppure a caratteristiche fisiche (es. aver raggiunto la pubertà leggermente prima o dopo rispetto alla media dei loro compagni).
Come funzionano le app per controllare il telefono dei figli
In commercio ci sono diverse app per il parental control sia per Android che per iOS. Se scegli di utilizzare un software gratuito devi stare attento alle app illegali ed eseguire una scansione per eventuali malware con un buon antivirus.
Come è ovvio che sia, le app a pagamento sono più sicure, più curate e con molte più funzionalità. Prendiamo ad esempio una delle più note, mSpy per cellulari.
Questo software permette di monitorare
- chiamate in entrata e in uscita;
- SMS;
- email;
- messaggerie istantanee (WhatsApp, Instagram, FB Messenger, Hangouts, Skype, Telegram, Tinder, Viber, ...);
- attività sui social network;
- cronologia web;
- applicazioni scaricate;
- foto;
- video;
- rubrica.
Il telefono può essere facilmente geo localizzato tramite segnale GPS o tramite le reti WiFi, se la posizione dovesse essere disattivata. Con la funzione GeoFencing puoi farti avvisare se il telefono entra in zone stabilite da te (es. le zone di spaccio della tua città). Per finire, puoi bloccare/sbloccare a distanza l’intero dispositivo o solo le chiamate in entrata.
Il costo di mSpy è di 26,99 € al mese, con forti sconti se ti trovi bene e decidi di utilizzare l'applicazione per più di un mese. Per utilizzarla è sufficiente installarla sul telefono da monitorare e collegarsi al Pannello di Controllo da smartphone, tablet o pc.
Come usare un’app per il controllo genitori
Come tutte le cose, i software per il controllo genitori vanno usati bene, altrimenti possono essere controproducenti. Quali sono le regole d’oro per non sbagliare?
1. Avere un progetto educativo. È importante prendersi del tempo per riflettere sui valori che si vogliono trasmettere ai figli (es. onestà, rispetto per sé stessi e per gli altri, amicizia, etica del lavoro, …) e stabilire poche regole chiare, coerenti con questi valori. Ad esempio, puoi utilizzare il controllo parentale per limitare il tempo passato online e favorire le attività tradizionali (sport di gruppo, gioco all’aperto, occasioni sociali).
2. Dare l’esempio. Passare del tempo di qualità con i figli è fondamentale per la loro crescita. I genitori sono un modello di come si deve comportare un adulto nella “vita vera”. Se manca questo modello, si rischia che i figli crescano avendo in mente i valori e lo stile di vita proposti dai media.
3. Avere fiducia. Non essere troppo protettivi e lasciare che i figli prendano qualche decisione in autonomia è importante per permettergli di sperimentare le loro capacità di risoluzione dei problemi.
“Montessori passo dopo passo”, per una pedagogia accessibile e semplice
Giovedì, 04 Aprile 2019 13:31La pedagogia Montessori è tra le più accreditate, e non solo in Italia. Concepita da Maria Montessori nel secolo scorso, questa pedagogia si fonda essenzialmente sul concetto dell’”Aiutami a fare da solo”, ovvero ruota attorno all’indipendenza del bambino, che, aiutato in maniera intelligente, può così sviluppare skill e abilità fondamentali per la vita e per uno sviluppo psicofisico armonioso. Infatti seduce sempre più genitori a casa e maestre a scuola!
Anche noi, come saprete, siamo accanite sostenitrici del metodo montessoriano: nel nostro piccolo cerchiamo sempre di proporre ai nostri bambini attività divertenti e stimolanti che li spingano verso l’indipendenza e ci teniamo a circondarli di materiali fatti apposta per loro, in linea con la filosofia montessoriana. Insomma, siamo convinte, anche per esperienza, che il metodo Montessori sia davvero fenomenale.
E siamo quindi felicissime di aver scoperto questa nuova collana di libri per mamme e papà il cui intento è proprio quello di introdurre in maniera semplice ed efficace a questa pedagogia, per applicarla anche a casa in maniera corretta: “Montessori Passo dopo Passo” di Edizioni Scuola Viva.
“Montessori passo dopo passo”, per una pedagogia accessibile e semplice: i libri Montessori per genitori che vogliono portare il metodo montessoriano anche a casa
Portare il metodo montessoriano a casa è semplice, ma è giusto conoscerlo, altrimenti si rischia di sbagliare, di proporre un’accozzaglia di attività e di non trarre il giusto beneficio da questa pedagogia. Fior fiore di pedagogisti, educatori, insegnanti e psicologi hanno studiato il metodo di Maria Montessori, e la teoria che possiamo trovare sugli scaffali delle biblioteche e delle librerie è moltissima. Tuttavia, si tratta spesso di libri difficili, accademici, non pensati per i genitori.
Ecco perché ci piace “Montessori Passo dopo Passo”: perché risponde proprio ai bisogni dei “non esperti”, ovvero noi genitori che ci teniamo all’educazione dei nostri figli ma che per svariate ragioni non riusciamo a seguire corsi o ad approfondire in maniera accademica l’argomento. Questa collana, infatti, è un grande aiuto per capire la pedagogia montessoriana in maniera semplice ma seria, per applicarla in famiglia e per capire davvero come vanno utilizzati i materiali Montessori.
Le autrici sono Isabelle Patron (educatrice Montessori che ha scelto per le sue tre figlie l’educazione parentale a casa) e Vanessa Toinet (anche lei educatrice Montessori che ha creato una scuola Montessori innovativa). I testi nascono dalla loro esperienza di vita e sono pensati per essere accessibili e comprensibili, semplici e fruibili da tutti: ci sono quindi spiegazioni completate con schemi, materiali, obiettivi per ogni tappa, ecco il perché del nome della collana: “Passo dopo passo”! E ci sono anche interessantissime tabelle cronologiche per essere sempre sicuri di utilizzare i giusti materiali con i bambini a seconda della loro età.
Il primo titolo che troviamo è “Vita Pratica”, per capire al meglio i concetti di Vita Pratica e Vita Sensoriale, fondamenta della pedagogia Montessori e necessari al bambino a partire dai due anni, per costruire le solide basi di indipendenza, di fiducia e di apprendimento in un periodo sensibile. Le spiegazioni vertono su come insegnare la concentrazione, la percezione, la comprensione e i gesti che serviranno in futuro ai bambini (come ad esempio quelli per la scrittura, il linguaggio e la riflessione al calcolo). In questo modo si familiarizza presto con delle nozioni, ad esempio il sistema decimale con la Torre rosa.
Il secondo libro della collana, “Il linguaggio”, presenta in maniera molto chiara e dettagliata tutte le pratiche montessoriane per insegnare scrittura, lettura e linguaggio. Il bambino scopre le lettere, comincia a leggere e a scrivere, sempre attraverso l’uso dei materiali come le lettere smerigliate, gli alfabeti mobili o le lettere da disegnare, intuendo anche la grammatica.
Si continua poi con “Il calcolo”, che spiega benissimo i processi per utilizzare i materiali che aiutano il bambino a sviluppare il suo spirito matematico. Il bambino gioca con i numeri, fa le quattro operazioni aritmetiche attraverso schemi e disegni presentati nel libro.
Infine, ecco “I grandi racconti”, al cui interno troviamo i 5 grandi racconti montessoriani sulla storia dell’universo, del pianeta, della vita, dell’uomo e dell’invenzione della scrittura e dei numeri (oltre che svariati materiali visuali, informazioni complementari e attività), pilastro della pedagogia Montessori e base della cultura del bambino a partire dai 6 anni, che stimolano la curiosità e soddisfano la voglia di sapere dei bambini incrociando storia, geografia e scienze.
E per finire con il botto, ecco il libro perfetto per chi vuole cominciare ad applicare la pedagogia Montessori concretamente a casa costruendo gran parte del materiale montessoriano: nel libro “Materiale fai da te” Scuola Viva propone schede da fotocopiare o ritagliare, accompagnate da spiegazioni e istruzioni per realizzare la scatola dei colori, i cassetti di geometria, la banca dei numeri, le tavole di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione, le lettere smerigliate, quelle mobili…
Riapre Mirabilandia, per una nuova sorprendente stagione
Martedì, 02 Aprile 2019 14:05È nato nel 1992 (sì, ha già diciassette anni!), si estende su 850.000 metri quadrati, è suddiviso in cinque aree tematiche, ha 48 attrazioni fenomenali, 15 show, 25 punti ristoro, 20 negozi: parliamo di Mirabilandia, il più grande parco divertimenti d’Italia, che anche quest’anno si rinnova e, finalmente, il 6 aprile riapre i battenti per la nuova stagione!
Riapre Mirabilandia, per una nuova sorprendente stagione: il parco divertimenti più grande d’Italia riapre i cancelli il 6 aprile 2019
Mancano pochissimi giorni! Il 6 aprile 2019 Mirabiandia riapre i cancelli, per immergere le famiglie nel parco divertimenti più grande d’Italia, quello famosissimo per Katun, iSpeed e Divertical (che sono entrate nel guinness dei primati!), ma anche per il mondo dei cowboy e quello dei dinosauri (che, manco a dirlo, è il preferito dei miei figli).
Mirabilandia è davvero un paradiso per famiglie: nel cuore dell’Italia, in una zona meravigliosa (noi ci concediamo sempre anche una gita nella favolosa Ravenna, prima di fare una capatina al mare!), propone giochi adrenalinici, ma anche attrazioni per i più piccoli e percorsi imperdibili che immergono per un giorno in un’atmosfera magica, come essere nel mondo della fantasia.
Anche quest’anno non mancheranno le novità: da metà aprile, infatti, i visitatori di Mirabilandia potranno passeggiare in una nuova area di 35.000 metri quadrati dove grandi e bambini potranno vivere una Ducati Experience immersiva e unica. Qui ci sarà l’attesissimo Desmo Race, un duelling coaster interattivo, una montagna russa a doppio binario che promette di fare sentire tutti dei veri piloti Ducati! Il tutto immersi in un’intera area dedicata a Ducati, l’amatissimo marchio motociclistico, all’interno della quale ci saranno anche nuove attrazioni per i più piccoli, “Diavel Ring”, “Kiddy Monster” e “Scrambel run”, oltre a 8 simulatori per vivere l’esperienza di guidare virtualmente una Ducati!
Anche gli spettacoli, fiore all’occhiello del parco divertimenti, si rinnoveranno per questo 2019, e la novità più attesa è certamente il “The Greatest Circus”, un mega spettacolo circense portato in scena dai grandi artisti di Mirabilandia, tra ballo e canto. Ci saranno poi “Magic Varietè” (un Moulin Rouge per tutti, un’esperienza parigina spettacolare) e il classico “Sfida a Hot Wheels City” (uno show stunt mozzafiato!). E non dimentichiamo la Grande Parata Finale che ha luogo ogni giorno appena prima della chiusura del parco, con le mascotte Otto, Mirabella, Mike, Arturo, Camillo, Fanny e il cast intero che delizieranno gli ospiti con un magnifico show itinerante.
Oltre agli ingressi standars, Mirabilandia proporrà anche quest’anno appuntamenti extra imperdibili, come lo Slime Fest (inutile dire che i miei figli non potranno mancare ad un evento dedicato allo slime, vista la loro passione che non sembra scemare!) e Pigiamalandia. E poi, naturalmente, il compleanno del parco e l’Halloween estivo.
Per questa primavera i bambini fino ai 10 anni avranno addirittura l’ingresso omaggio prenotando l’offerta Parco-Hotel (a partire da 49.90 euro), quindi c’è da approfittarne! E anche gli abbonamenti sono super convenienti: partono da soli 49.90 euro!
Per tutte le altre informazioni di servizio, quelle sui biglietti e su come arrivare al parco, così come sulle strutture e sull’accessibilità, basta visitare il sito di Mirabilandia! E qui ecco il calendario delle aperture e degli appuntamenti:
Indicazioni per una corretta impugnatura della penna e della matita
Martedì, 02 Aprile 2019 07:51Avere l’impugnatura adeguata della matita (o della penna) non è facile e nemmeno veloce. Occorrono tempo, fatica e pazienza. E un po’ di allenamento: il risultato finale però, sarà una scrittura leggibile e senza sforzo. Al lavoro!
Indicazioni per una corretta impugnatura della penna e della matita: come allenare i bambini ad impugnare penna e matita per una scrittura senza sforzo
Indicazioni generali
Per prima cosa, alcune informazioni sulla postura del corpo durante la scrittura, ovvero come stare seduto. Quando ci accingiamo a scrivere è bene avere:
-
I piedi appoggiati a terra
-
Le ginocchia piegate a 90°, formando un angolo retto con la gamba
-
Le cosce parallele
-
L'avanbraccio sistemato sul tavolo, con il gomito ben appoggiato al banco, a creare un angolo di 90°
-
Spalle e collo rilassati
-
Il foglio tenuto ben fermo con la mano che non scrive
-
Il foglio leggermente rivolto in alto a destra (per chi scrive con la mano destra) oppure in alto a sinistra (per i mancini).
L'impugnatura
Che tu scriva con la destra o con la sinistra, l’impugnatura deve coinvolgere solo tre dita ( il pollice, l’indice e il medio), che devono essere posizionate come nell’immagine in basso. All’inizo per aiutarti puoi posizionare un fazzolettino accartocciato tra il mignolo e l’anulare della mano con cui scrivi; in questo modo le altre dita saranno libere di impugnare la matita.
Il lavoro vero e proprio
Innanzi tutto ripartiamo dal disegno: bruchi, palloncini, fiori; ma anche tanta pioggia! Il cerchio e la riga nella giusta direzione sono la base della scrittura.
E poi serve un po’ di ginnastica per la mano: ecco alcuni esercizi da svolgere almeno 3 giorni a settimana, da svolgere sia a casa che a scuola, anche più volte al giorno, durano solo un paio di minuti.
Graffi del gatto: apri e chiudi le dita come se fossero delle zampette di gatto che sta graffiando; fallo con entrambe le mani;
il becco dell’uccellino: tocca il pollice con ogni dito della mano: puoi fare questo esercizio prima con una mano, poi con l’altra, infine contemporaneamente;
sasso-carta: apri e chiudi le mani a pugno;
matita ballerina: fai ruotare la matita tra il pollice e l’indice aiutandoti con il medio, proprio come se stessi temperando;
i salti della rana: posiziona la mano con le tre dita che scrivono sull’altra mano aperta , che crea un trampolno per le dita di scritura;
il becco del picchio: impugna la matita con le tre dita di scrittura e spingila verso l’altra mano aperta.
Sembrerà strano, ma anche attività quotidiane svolte senza pensare aiutano a scrivere con più agilità, come bere l’acqua e lavarsi la faccia, poichè posizionando le mani a coppa si impara una posizione della mano necessaria per scrivere.
Importanti sono poi le allacciature, come la zip della giacca o i bottoni. Anche i fiocchi e le asole delle scarpe sono importanti, così come aprire e chiudere i tappi delle bottiglie, avvitare e svitare, giocare con la matrioska e tutte le sue componenti.
Bisogna poi fare in modo che l'occhio segua la mano durante la scrittura: ecco alcuni esercizi come punteggiare, infilare, travasare, tagliare.
Per questo primo periodo di allenamento ,il consiglio sono i seguenti giochi:
Le biglie: meravigliose sfere colorate, rotolanti grazie alla forza delle dita (le tre magiche dita che usiamo per scrivere)! Si possono anche creare dei percorsi con diversi livelli di difficoltà, farle passarre sotto ponticelli o addirittura costruire percorsi con la sabbia!
Le pulci: piccoli dischi in plastica che saltano come vivaci insetti! Danno la possibilità di usare le dita o la linguetta che di solito si trova nella confezione, e si possono anche sfidare gli amici in un’arena!
Il calcetto, che possiamo anche costruire in casa con vecchie scatole di cartone e mollette del bucato:
Il flipper, di nuovo homemade:
Giochi per aiutare la mano e l’occhio a lavorare insieme: giochi di lancio e presa, ritaglio, attività con il punteggino, i chiodini e tutte le attività legate all’infilare e travasare (con il cucchiaio ma anche e soprattutto con le pinze o le pinzette, che si impugnano proprio come la matita). Anche le mollette sono molto utili, così come le bacchette per il sushi!
Gli shangai, forza 4 e lo yoyo:
E ora siamo pronti per qualche attività di scrittura... ma senza matita! Serviranno:
-
Vaschetta usa e getta (quelle che contengono la verdura, ad esempio) e schiuma da barba: tracciare con un pennello delle lettere o dei disegni. Si può anche aggiungere del colorante naturale per rendere tutto più simpatico. Questa attività alleggerisce il tratto della tua scrittura;
-
Cotton fioc, cartoncino e tempere o acquerelli: tracciare delle linee. Questa attività rallenta la conduzione del tratto e del movimento;
-
La sabbia (quella cinetica o quella per gli acquari): è possibile trasferirla in un contentore e tracciare con le dita le lettere, i numeri, i disegni. Due regole importantissime: seguire qualche direzione precisa, come destra-sinistra, alto-basso e il cerchio in senso antiorario (direzioni necessarie alla scrittura).
-
Una lavagnetta piccola con gessetti colorati su cui scrivere e disegnare (segurendo le regole direzionali appena indicate, sempre);
- Fogli grandi da appendere al muro e pastelli a cera o gessetti colorati triangolari: lavorare prima in verticale e poi in orizzontale (è più semplice per la dissociazione della spalla dall’avanbraccio): disegnare solo tanti cerchi (ricordando sempre la direzione antioraria).
Suggerimenti:
-
provare ad utilizzare sulla matita i gommini ergonomici, o meglio ancora il play mais: si adatterà perfettamente alla forma delle dita;
-
Scegliere una matita triangolare o ergonomica (che esiste sia per mancini che per destrimani).
-
I moccini delle matite (ovvero le matite consumate) sono fondamentali, perché all’inizio della primaria i bambini dovrebbero utilizzare solo i moccini delle matite e dei pastelli: l’impugnatura, in questo modo, non dovrà essere spiegata, poiché essendo piccolo lo strumento, l’impugnatura corretta è l’unica possibile; si possono usare nastrini o cerchi per non far superare il limite.
Arrampicarsi sullo scivolo è pericoloso? No, fa benissimo!
Venerdì, 29 Marzo 2019 15:11Sarà capitato a tutti i genitori di bambini tra i tre e gli otto anni: al parco ti distrai un attimo e te lo ritrovi arrampicato sulla casetta, sullo scivolo, sull’albero lì accanto.
I bambini hanno un desiderio incredibile di arrampicarsi e, forse già molti lo sanno, anche una capacità innata di farlo. Già da piccolissimi si ritrovano con l’istinto all’arrampicata e in effetti ci sono moltissimi video di bimbi piccini che, aiutati da mamma e papà (in sicurezza, sia chiaro!) riescono a salire le pareti per l’arrampicata.
Ma allora perché ci arrabbiamo e ci preoccupiamo quando i nostri figli si arrampicano sullo scivolo al contrario? Ecco delle buone ragioni per lasciarglielo fare!
Arrampicarsi sullo scivolo è pericoloso? No, fa benissimo! Le ragioni per le quali dovremmo lasciare che i nostri bambini provino a salire lo scivolo al contrario
Arrampicarsi rafforza il fisico dei nostri bambini, le loro braccia e le loro gambe. E possiamo considerarlo a tutti gli effetti uno sport. Avete presente quanta forza ci vuole per arrampicarsi? Moltissima! E oltre alla forza i bambini svilupperanno un’ottima coordinazione, eseguendo movimenti tutto fuorché quotidiani, e quindi sconosciuti.
Imparare il senso del pericolo è un altro dei benefici dell’arrampicarsi sullo scivolo al contrario, poiché i bambini capiscono i loro limiti, si fanno male (a volte, ma sempre in un ambiente protetto, con angoli smussati, altezze non esagerate e tappeti morbidi a terra), prendono le misure… Insomma, imparano a muoversi e ad arrivare fin dove possono.
I bambini, poi, arrampicandosi sullo scivolo danno sfogo ad un istinto innato, quello alla salita e all’arrampicata, e questo è davvero benefico e soddisfacente per loro.
Sviluppano una abilità perfetta che potranno sfruttare poi nella natura. E ricordiamoci che giocare all’aria aperta, nella natura vera e non solo nel parco giochi attrezzato, è fondamentale per la loro crescita.
È probabile che quando decideranno di impegnarsi in questo gioco ci sarà qualche altro bambino che li seguirà, o loro per primi seguiranno qualcuno che lo sta già facendo. Lo scivolo, però, è uno spazio limitato, piccolo e stretto, e per questo potranno giocare ad arrampicarsi uno alla volta, non di più. Ecco allora il beneficio: questo è un gioco che stimola il conflitto positivo, perché i bambini dovranno risolvere la voglia di giocare subito facendo i turni, parlando, litigando anche, ma alla fine risolvendo.
L’arrampicata stimola la creatività, perché i bambini cercheranno tutti gli stratagemmi possibili per fare meno fatica e per arrivare in cima senza intoppi. E stimola anche la cooperazione, perché, quando con altri, cercheranno di unire le forze (quando non in conflitto per lo scivolo!), allungando le mani per aiutarsi, cercando nuove spinte collaborative e trovando la cima insieme.
L’arrampicata stimola la costanza e la voglia di arrivare al successo, ma anche il senso del fallimento come tappa inevitabile per riuscire in qualcosa. Già, perché non ce la faranno al primo tentativo, cadranno, scivoleranno, ricalcoleranno i movimenti da mettere in atto, finché, alla fine, con costanza, riusciranno ad arrivare in cima.
Infine, i bambini imparano la fiducia (in loro stessi prima di tutto) e la responsabilità: quando vedranno che ci stiamo fidando di loro, faranno attenzione e cercheranno di non farsi del male. E piano piano, tornando al discorso sul pericolo, impareranno i loro limiti. Ricordiamoci sempre che il gioco “rischioso” (anche se in sicurezza) è fondamentale: chi sbaglia impara non potrebbe essere più azzeccato, come proverbio, soprattutto durante la crescita.
Saltare il pisolino, perché i bambini impazziscono
Venerdì, 29 Marzo 2019 09:56Certo, ci sono bambini e bambini. Non esiste una regola uguale per tutti, ma una fisiologia di base sì. Ed è per questo che il pisolino è molto importante: perché per loro natura i bambini piccoli hanno bisogno, chi più chi meno, di ricaricarsi.
Ma facciamo un passo indietro, e vediamo perché il pisolino mattutino o pomeridiano (anche in base all’età del bimbo) è così importante e perché i nostri figli sembrano diventare dei piccoli mostri quando, per caso, saltano la loro solita nanna-ricarica.
Saltare il pisolino, perché i bambini impazziscono: perché la nanna durante il giorno è importante e quante ore di energia hanno i bambini dopo i pisolini
La premessa è semplice: come ogni altro essere umano e animale (anche se con ritmi diversi) un bambino, quando sveglio, utilizza le energie che ha accumulato e ristabilito durante la notte (o durante il sonno, anche giornaliero). Man mano che le ore passano, queste energie cominciano a dissiparsi e i benefici del sonno calano. Ed è qui che il bambino ha bisogno fisiologico di dormire nuovamente.
Questo lasso di tempo tra un sonno e un altro è praticamente una finestra di benessere e serenità. Se nei primi mesi di vita dei piccoli è molto breve, man mano che crescono si apre sempre più e i pisolini si diraderanno.
Il problema sorge quando ai bambini viene privato questo necessario sonno ristoratore. In quel caso, calando le energie, è normale che diventino irritabili, infelici e capricciosi (anche se di capriccio non si tratta, sia chiaro). Il pianto è solo uno dei sintomi di questo malessere. I bimbi perdono la pazienza, si arrabbiano, e a noi sembra che impazziscano.
I genitori, tuttavia, lo sanno. Perché quando i bambini cominciano ad accusare la stanchezza, lo vedono. Anche perché spesso si verifica un effetto vulcano: ci sono pochi segnali, che via via aumentano, ma che esplodono improvvisamente e fanno dire: “Ok, qualcuno ha bisogno di un pisolino!”.
Perché accade questo? È semplice. Perché proprio come per l’eruzione di un vulcano, la stanchezza e la mancanza di energia premono piano piano, si intensificano, fino ad esplodere.
Ma in quel momento di eruzione anche dormire è difficile. Pensiamo a noi stessi, adulti: quando siamo troppo stanchi, quando ci siamo spinti oltre, è difficilissimo addormentarsi serenamente e in moltissimi, addirittura, si ritrovano insonni nonostante la stanchezza. E non riuscire a dormire quando si è stanchi sembra a tutti gli effetti una tortura. Lo stesso accade ai nostri bambini, ed è per questo che dobbiamo stare attenti e ascoltare i loro segnali.
Ciò che dobbiamo tenere in conto, prima di tutto, è l’età. Come dicevamo, la finestra tra i pisolini aumenta sempre di più con il passare del tempo, e naturalmente varia da bambino a bambino, ma in generale ci sono alcune indicazioni.
Per i neonati, l’energia data dal sonno dura pochissimo: ecco perché ogni due o tre ore si riaddormentano e hanno bisogno di riposare. E anche i bambini piccolissimi (non solo i neonati) solitamente richiedono tre o quattro pisolini durante il giorno.
Piano piano queste ore aumenteranno e i pisolini diminuiranno, ma sarà solo verso i quattro o cinque anni che i bimbi saranno pronti per non dormire più durante il giorno. Ma non prendiamo questa indicazione come granitica: ogni essere umano ha i suoi ritmi, e capiterà che molti bambini, in ogni caso, sentiranno il bisogno di un riposino durante il giorno. Proprio come noi adulti: anche per i grandi, infatti, sono noti i benefici dei pisolini. Quando manca l’energia, insomma, è bene prendersi anche solo una mezz’oretta per ricaricarsi, senza sentirsi in colpa!
Facciamo dunque attenzione all’energia dei nostri bambini. Non priviamoli del sonno. Questo avrà un beneficio non solo fisico, ma soprattutto mentale, e la famiglia starà molto meglio, sarà più armoniosa, perché almeno elimineremo l’irritabilità data dalla richiesta di energia fisica.
E non confondiamo il sonno notturno con quello diurno: non è che dormire di più di notte elimina il bisogno di riposare di giorno, e non aumenta l’energia che i bambini avranno di giorno!
Il profumo che fa stare bene
Giovedì, 28 Marzo 2019 08:55Il nostro benessere quotidiano passa necessariamente dal desiderio di voler stare bene. Nel porci questo obiettivo però, il primo pensiero corre spesso alla cura del nostro fisico. Quando, al contrario, il segreto potrebbe nascondersi in qualcosa di più naturale, come ad esempio la ricerca della felicità grazie ad emozioni che agiscono sul nostro corpo a livello inconscio.
Costellare la nostra giornata di emozioni positive è un qualcosa cui dovremmo dare maggior spazio, fidandoci dell'istinto naturale che ci guida inconsciamente alla continua ricerca del benessere. Un toccasana per lo spirito, e quindi anche per il fisico.
Tra i "trucchi" vi invitiamo a valutare per accrescere la sensazione di benessere quotidiano ce n'è uno che di certo fino ad ora avete sottovalutato: trovare un profumo che vi faccia stare bene. Non ci credete? E allora fermatevi per un attimo a pensare alle proprietà benefiche degli olii essenziali, soprattutto quando, rilasciati nell'aria, riempiono le vostre narici di profumo.
Stare meglio grazie ai profumi
Sappiamo bene quanto i profumi incidano nelle nostre vite. Basti pensare al legame olfattivo dei neonati con i genitori, soprattutto con la madre. Sin dai primi giorni di vita l’olfatto è il principale senso con il quale familiarizziamo il mondo intorno a noi. Ed è proprio attraverso i profumi che riconosciamo i genitori e iniziamo a legarci a loro, provando un'autentica sensazione di benessere. E anche se non lo sappiamo, il ricordo emotivo dell'infanzia resterà indelebile nella nostra mente. Proprio questi ricordi riaffiorano quando respiriamo un profumo familiare, facendoci sentire subito meglio, felici, a nostro agio. Questo è il potere magico della fragranze, quello di evocare felicità, spensieratezza, nostalgia.
Raggiungere il benessere psicofisico con le essenze
Il benessere psicologico passa dunque anche dalle essenze. E i profumi possono venire in nostro aiuto nel momento in cui stiamo cercando di ritrovare quel senso di benessere psicofisico che magari abbiamo momentaneamente perso.
Attività fisica, make up, creme di bellezza, uscite con le amiche sono dunque solo alcune delle sfere nelle quali possiamo trovare appagamento. Ci sono sensazioni che ci portiamo dentro, come uno scrigno di ricordi, che quando riaffiorano ci fanno stare davvero bene. Non bisogna andare lontano. I profumi arrivando direttamente e immediatamente al nostro cervello, hanno la capacità di farci provare in maniera inconscia il benessere che il nostro organismo sta cercando.
Un modo per sentirci appagate dunque sta proprio nel trovare il profumo più adatto a noi. Che sia in simbiosi con la nostra storia, che si adatti alla nostra personalità.
Un profumo che sa di pulito
Il nostro consiglio è quello di non cercare la fragranza migliore solo tra le marche più comuni, le più commerciali. Questo tipo di brand infatti difficilmente sapranno esprimere tutte le sfumature del vostro carattere. Cercate piuttosto la vostra “metà” in una delle tante profumerie di nicchia in Italia, luoghi storici e rinomati nei quali poter trovare le migliori case di profumeria artigianali.
Ottime sono le fragranze di Officina delle Essenze, aziende storica italiana che con i suoi profumi di nicchia ha saputo conquistare il nostro cuore. Creazioni semplici, ma al contempo avvolgenti, ricche di sfumature e significati. Fragranze pensate per diventare messaggere di autentiche emozioni.
L’essenza che più ci ha colpito, e che suggeriamo di provare, è stata Puro Lino. Un profumo che sa di pulito, leggero e morbido, adatto a qualunque stato d’animo. Con il senso di freschezza che emana ci ha ricordato i pomeriggi d'estate trascorsi all'aria aperta, intrisi di sole, lenzuola stese al sole e fiori di stagione. Un’alchimia di emozioni, che risveglia ricordi dolcissimi. Ci è piaciuto soprattutto perché richiama alla mente il contatto fisico con i nostri bambini, quella tenerezza fatta di abbracci sinceri.
Il nostro consiglio? Trovare una fragranza che vi rispecchi, che vi somigli, ma che, soprattutto, vi faccia stare bene. E che risvegli in voi ricordi e sensazioni ancestrali e profonde: quando una sensazione del genere vi accompagna durante il giorno, tutto diventa più bello e piacevole!
Non sono solo un’idea regalo bellissima, che permette di risparmiare e di donare qualcosa di preparato con amore con le nostre mani. I saponi fatti in casa sono ottimi perché ci permettono di utilizzare ingredienti naturali e selezionati, e sapremo sempre qual è la loro composizione, senza sorprese chimiche poco raccomandabili.
Questo sapone fatto in casa, ad esempio, è davvero ottimo: al suo interno ci metto del burro di karitè (come sappiamo molto idratante e ammorbidente) e del limone. In questo modo sgrassa, deterge la pelle a fondo e la lascia naturalmente morbida e idratata!
Il sapone al burro di Karitè e limone: come preparare il sapone fatto in casa a base di olio essenziale di agrumi e burro di karitè
La base del nostro sapone saranno le comodissime “Melt and pour soap base”, ovvero dei preparati senza SLS a base di sapone di glicerina, semplicissimi da utilizzare e assolutamente sicuri.
Dopodiché, ci serviranno del burro di karitè puro (come questo, biologico e non raffinato) e dell’olio essenziale di limone.