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I nostri consigli per la fertilità: dall'alimentazione al movimento

Martedì, 15 Marzo 2016 13:58

Stai pensando di avere un bambino? Bene, è ora di rilassarti e pensare a te stessa, limitare lo stress e fare una svolta verso la ricerca dell'equilibrio e del benessere.

La fertilità non è qualcosa di facile. L'uomo, per sua natura, ha il 25% di possibilità di raggiungere una gravidanza ad ogni ciclo mestruale, e questa percentuale scende quando è presente uno stile di vita sregolato.

Quindi, senza focalizzarsi sui tempi, inizia a prenderti cura del tuo organismo in maniera amorevole, e con qualche accorgimento mirato proprio ad accrescere la tua fertilità, se non sono presenti problemi fisici o insormontabili, beh, potresti trovarne subito beneficio.

I figli portano tanti benefici e insegnamenti nella nostra vita, talvolta ancora prima di nascere: così la ricerca di un bambino porta spesso noi donne a cambiare il nostro stile di vita in meglio e a prenderci cura di noi. Prima di smettere con la contraccezioni prenditi 3 mesi almeno per disintossicare l'organismo e trovare un equilibrio corpo-mente ottimale, e solo a questo punto renditi disponibile ad accogliere una nuova vita. 

Ecco i nostri consigli per la fertilità: dall'alimentazione al movimento, tutto ciò che può aiutare nella ricerca di un bambino

- Innanzitutto, non pensare che le vitamine siano necessarie solo a gravidanza iniziata: l'acido folico (da assumere in compresse), l'omega 3 (attraverso un cucchiaio di semi di lino al giorno) e la vitamina D (attraverso l'esposizione al sole e se necessario con integratori) sono fondamentali anche durante la ricerca! Insieme ad un regolare esercizio fisico e ad un'alimentazione sana e corretta, essi aiutano infatti il concepimento, e in caso di gravidanza saranno fin da subito utili anche al bambino. Alla buona alimentazione associa anche delle belle passeggiate insieme al tuo compagno: fanno bene all'organismo e, soprattutto, aiutano il corpo ad assumere la vitamina D, che è legata strettamente alla fertilità maschile.

- attività fisica: si stima che effettuare una costante (quindi circa 3 volte a settimana) attività aerobica come corsa o bici aumenta di 3 volte la possibiltà di concepire rispetto a una donna che non la pratica. Quindi, è giunto proprio il momento di ossigenare il vostro corpo!

- Lo yoga e la meditazione fanno davvero miracoli, sapete? Una buona ossigenazione aiuta a ripulire il tuo corpo, e oltre alle passeggiate all'aria aperta queste attività che si concentrano proprio sul respiro sono davvero d'aiuto.

- Anche l'agopuntura ha benefici enormi: essa riduce a tensione muscolare, migliora la circolazione e ridona energia all'organismo poichè punti che stimolerà l'energia vitale dell'organismo.

- Tieni sottocontrollo il tuo peso con una dieta equilibrata: l'effetto yoyo e il sovrappeso sono nemici della fertilità femminile. Le donne con problemi di peso, infatti, hanno meno probabilità di restare incinte, ma soprattutto potrebbero incorrere in problemi legati proprio al peso e alle diete scorrette durante la gravidanza, come ad esempio il diabete gestazionale e pressione alta.

- Le proteine sono importantissime, quindi assicurati di mangiarne ad ogni pasto, in modo da avere l'energia necessaria per aiutare la fertilità; almeno un pasto al giorno dovrebbe contenere la combinazione legumi + cereali integrali + verdura che consente di assumere una catena di aminoacidi completa 100% vegetale.

- Cerca di assumere alimenti ricchi di antiossidanti, quindi sia vegetali freschi, sia frutta secca e semi; in generale assicurati di mangiare frutta e verdura di ogni colore (magari aiutati con una tabellina).

- lo zucchero è il nemico numero uno degli ormoni femminili: cerca quindi di tenere sottocontrollo l'assunzione di zuccheri, per non incorrere in disagi ormonali, squilibri di cortisolo, cisti ovariche e irregolarità mestruali. 

- Anche la caffeina è super nemica del concepimento: aumenta gli estrogeni, diminuisce la fertilità, aumenta il rischio di cisti ovariche e di endometriosi e una sola tazzina al giorno riduce di più del 30% le possibilità di concepire!

- Un test delle intolleranze per scoprire quali alimenti sono dannosi per il nostro organismo sarebbe davvero utile. Noi consigliamo l'Alcat Test. .

- Un elemento da considerare e da non sottovalutare è il progesterone: esso è una chiave per il concepimento, prepara l'utero all'annidamento e aiuta l'ovulazione, e se i suoi livelli durante la fase luteale sono bassi il rischio di cicli brevi, aborti spontanei e infertilità è altissimo. Per tenerlo sotto controllo basta fare un esame del sangue e per aumentarne i livelli basta rivolgersi al proprio ginecologo.

- Ma, alla fine, ciò che è necessario fare per prepararsi al meglio è rilassarsi. Vivere con leggerezza questo bellissimo momento, non caricarsi di troppa pressione. Divertirsi. E non abbandonare le speranze quando il bimbo non sembra arrivare: le nostre emozioni e i nostri sentimenti, lo sappiamo, influiscono in maniera pesantissima sul benessere del nostro organismo, e anche in questo caso i pensieri felici possono diventare una polvere magica che ci regalerà un bambino!

La redazione di mammapretaporter.it

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

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Gli omeopati consigliati dalle mamme in tutta Italia

Martedì, 15 Marzo 2016 10:36

Questo articolo nasce dal contributo di tante mamme che seguono il nostro portale per creare una lista di omeopati che possano seguire voi e i vostri bambini in tutte le città d'Italia. Se anche tu sei seguita da un medico omeopata e ti senti di consigliarlo scrivici a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Grazie, il tuo contributo è davvero prezioso. 

Medici della scuola Sisdoh e altri omeopati consigliati direttamente da mammapretaporter.it

- D.ssa Bevilacqua Pisana - Medico omeopatico (Torino)

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- D.ssa Bo Patrizia - Medico omeopatico (Torino)

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- D.ssa Calvelli Pompea - Medico omeopatico (Torino)

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- Dr. Casu Carlo - Medico omeopatico (Milano e Roma)

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- D.ssa Cichi Aurora - Medico omeopatico (Roma)

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- D.ssa Fignon Alessia - Medico Omeopatico (Pavia)

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- Dr. Greco Paolo - Medico omeopatico (Torino)

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- D.ssa Perruzza Anna - Medico omeopatico (Pisa)

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- Dr. Piani Maurizio - Medico omeopatico (Torino)

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- D.ssa Risi Mariacristina - Medico omeopatico (Aosta)

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- D.ssa Wulhfard Katya - Medico omeopatico (Torino)

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- Dott. Luca Roasio - Pediatra (Torino)

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- D.ssa Fabiola Bertassi (Meda)

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- Dott. Mariani Isabella - Medico Omeopata (Seregno)

tel. 0362 237123

 

Medici omeopati consigliate da voi mamme:

- D.ssa Marinella Muccio

011 8608569

 

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Cos'è la medicina preventiva

Martedì, 15 Marzo 2016 08:04

La manifestazione fisica di un organismo, ovvero il fenotipo, è il risultato dell’interazione fra fattori genetici ed ambientali. Questo significa che il nostro patrimonio genetico determina solo in parte quello che siamo, e più la caratteristica che analizziamo è complessa, più aumenta la difficoltà nel valutare quanto il contributo genetico sia importante. Noi siamo il risultato della interazione fra i nostri geni, che dialogano fra loro in maniera complessa e ancora in parte sconosciuta, ed i fattori ambientali. Nell'ambiente rientrano, l'alimentazione, l'esposizione al fumo, la sedentarietà, la permanenza in un ambiente a elevato tasso di inquinamento o il livello di igiene in un'abitazione.

E’ ormai noto che le abitudini di vita hanno un effetto determinante sul buon funzionamento dell’organismo e sul benessere dell'individuo. Tra le abitudini di vita, quelle che esercitano il maggiore effetto sono le abitudini alimentari. Una corretta alimentazione infatti fornisce le sostanze che permettono all'organismo di crescere e di funzionare in modo ottimale. Negli ultimi anni, lo studio di queste interazioni ha dato origine ad un nuovo ed importante settore della ricerca scientifica, la Nutrigenetica. La conoscenza della propria costituzione genetica rappresenta quindi uno strumento innovativo in grado di orientare la scelta dello stile di vita e dell’alimentazione più corretti.

Molta della ricerca in Nutrigenetica è indirizzata alla identificazione di polimorfismi associati allo sviluppo di patologie, come i tumori, le malattie metaboliche e cardiovascolari, in relazione a particolari stili di vita o abitudini alimentari. Il rischio genetico verso una determinata patologia non comporta il reale sviluppo della patologia stessa; quando però al rischio genetico si associa un “rischio ambientale” le probabilità aumentano fortemente.

Nella situazione opposta, un forte rischio ambientale può essere compensato da un profilo genetico protettivo. Le caratteristiche genetiche individuali (rischio genetico) sono quindi importanti nel determinare la sensibilità ad un rischio ambientale.

La grande differenza tra fattori di rischio genetici e ambientali è che i primi sono immodificabili, mentre i secondi possono essere modulati in base a scelte personali che coinvolgono lo stile di vita e le abitudini alimentari. L’identificazione di particolari varianti genetiche non deve pertanto essere interpretato come una diagnosi di malattia, ma come un’utile indicazione che ci consente di intervenire sulle abitudini di vita e alimentari per minimizzare il rischio genetico legato all’insorgenza delle patologie.

La Nutrigenetica spiega come ognuno di noi metabolizzi gli alimenti in maniera diversa, tuttavia negli ultimi anni è emerso chiaramente come gli alimenti non servano soltanto come “carburante” per i processi metabolici ma agiscano regolando direttamente l’informazione scritta nel nostro DNA. Questa area della ricerca è chiamata Nutrigenomica. Oggi, mediante un semplice prelievo salivare, è possibile valutare la propria predisposizione a diverse problematiche e capire come l’alimentazione possa incidere su di esse, in una sola parola fare prevenzione.

Dr. Alessio Tosatto
Nutrizionista IMBIO

 

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La giornata tipo nella Casa del Bambino Montessori

Martedì, 15 Marzo 2016 05:18

Si parla moltissimo del metodo Montessori, delle scuole Montessori, dell'approccio pedagogico che punta all'indipendenza del bambino fin dalla prima infanzia. Ma come funziona in concreto? Vi abbiamo già parlato delle idee montessoriane, e vi abbiamo proposto moltissime attività che ricalcano il metodo, attraverso l'ordine, la stimolazione della manualità e gli esercizi per raggiungere indipendenza di ragionamento e di movimento.
Ma nelle scuole Montessori che fanno i bambini? Quali sono le attività principali? Quali le divisioni della giornata? Interrogativi legittimi e curiosi, soprattutto in questo momento storico nel quale noi italiani stiamo riscoprendo la sua pedagogista migliore.

Ecco la giornata tipo nella Casa del Bambino Montessori: le attività e le routine giornaliere nelle scuole materne Montessoriane

Innanzitutto la giornata inizia con l'arrivo dei bambini, ma non in maniera standard. Esso ha infatti un'importanza fondamentale, perché è il primo momento della giornata in cui il bambino può iniziare ad imparare concretamente qualcosa. E, nello specifico, all'arrivo il bambino, che sia piccolo piccolo o un po' più grandicello, inizia subito a costruire la sua indipendenza imparando a sistemare i suoi abiti e i suoi strumenti di lavoro, allacciandosi da solo il grembiulino e facendo da solo tutte quelle piccole cose necessarie prima dell'arrivo in classe. I genitori salutano all'ingresso, non entrano con loro!

Per le elementari sembra normale, ma non lo è per la scuola dell'infanzia, che normalmente prevede l'ingresso insieme alla mamma o al papà, che aiutano i figli a sistemarsi per la giornata.
Fin da subito, quindi, in una scuola montessoriana i bambini sono stimolati a fare da soli. Una metafora di tutto il progetto pedagogico!

Vediamo ora quali sono i punti principali della giornata tipo nella Casa dei Bambini, a partire dai momenti successivi all'arrivo dei piccoli.

Mentre i bambini si spogliano e sistemano le loro cose la maestra finisce di preparare l’aula: “Riordinano le matite, le temperano, finiscono di controllare che ogni lavoro, ogni materiale, ogni vassoietto delle attività sia in ordine e pronto perché un bambino lo possa utilizzare. Naturalmente si tratta di una scena alla quale difficilmente si può assistere nei primi mesi di scuola. I bambini più grandi ricordano l’esperienza dell’anno prima e sono più indipendenti sin dai primi giorni di scuola; i più piccini necessitano invece di tempo, della presenza della maestra che quotidianamente mostri loro, con gesti lenti e ‘puliti’ tutto il procedimento. La maestra continua a sostenere ed accompagnare ogni bambino, incoraggiandolo a provare da solo e dicendogli: “Se hai proprio bisogno di aiuto puoi chiamarmi, ma lo puoi fare...” Una volta pronto il bambino entra nella stanza e ‘sceglie il suo lavoro’: nella scuole Montessori l’ambiente, il suo allestimento e la preparazione accurata di lavori, materiali e giochi rappresentano il cuore di tutte le attività. In un certo senso potremmo dire che l’ambiente stesso rappresenta la ‘programmazione’: i lavori montessoriani non coinvolgono infatti contemporaneamente tutto il gruppo dei bambini (che vive insieme in altri momenti della giornata), in quanto consistono in proposte diverse e pensate affinché ciascun bambino possa prenderle liberamente ed autonomamente, lavorarci da solo e per tutto il tempo che desidera, concentrandosi, provando, sperimentando”. Fonte: http://www.ilsassolino.org/casa-dei-bambini/giornata-alla-casa-dei-bambini/

Durante la mattinata, quindi a partire dalle ore 9 circa fino all'ora di pranzo, i bambini sono impegnati in attività educative e ludiche, sia nelle aule sia, quando possibile, all'esterno. Da soli, a coppie o in piccoli gruppi, i bimbi svolgono le attività proposte dagli insegnanti, sempre con un occhio di riguardo verso il "fare da soli".
A mezzogiorno inizia il tempo di pranzo, caratterizzato dai bambini impegnati nella preparazione dei tavoli. A turno ci sono infatti dei camerieri il cui compito è apparecchiare e sparecchiare la mensa. Questa attività è importantissima nel metodo montessoriano, che la intende come un compito "adulto" che i bambini devono svolgere fin da subito per implementare la loro manualità e la loro indipendenza. In certe scuole si parte dalle stoviglie di plastica per passare poi via via a quelle in ceramica, "vere", in altre fin da subito si impiegano quelle normali. Utilizzare quelle "fragili" significa infatti fare esperienza del senso della delicatezza e del pericolo: non importa se le prime volte si rompono o accadono disastri; fa parte del processo educativo!

Al termine del pranzo solitamente non è previsto il pisolino, come spesso accade nelle scuole materne. Le attività stimolano infatti moltissimo il bambino e prevalgono sui tempi di riposo (ma non in maniera stacanovista, semplicemente il bambino è “troppo concentrato per dormire”). Piuttosto, per un'oretta è previsto un tempo libero nel quale i bambini possono dedicarsi a ciò che preferiscono.

Successivamente, si riparte con altre attività montessoriane, che termineranno con la fine della giornata. E, di nuovo, al termine delle lezioni i bambini si accomoderanno ai loro armadietti o spogliatoi per sistemarsi da soli preparandosi all'arrivo dei genitori.

La redazione di mammapretaporter.it

Foto credits: Di sono io l'autore - opera personale, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4179857

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Il parto in acqua: cos'è, quando è possibile farlo e quali sono i benefici

Martedì, 15 Marzo 2016 04:29

Sempre più donne scelgono il parto in acqua, una pratica che sta conquistando il suo posto tra le opzioni offerte dagli ospedali italiani. Grazie ai numerosi benefici, non è più considerata una procedura alternativa ma una valida opportunità per un'esperienza meno traumatica e più naturale.

Cos’è il parto in acqua e come funziona?

Il parto in acqua avviene immergendo la mamma in una vasca riempita con acqua calda a circa 37 gradi. L'immersione può avvenire durante il travaglio, il parto vero e proprio o entrambi, a seconda delle politiche dell'ospedale. L'obiettivo principale è rendere più dolce il passaggio del neonato dall'ambiente liquido del grembo materno all'esterno, riducendo il trauma della nascita.

Contrariamente a quanto si possa temere, il bambino non rischia di ingerire acqua o soffocare, poiché inizierà a respirare solo una volta a contatto con l’aria.

L'ostetrica supervisiona l'intero processo, monitorando costantemente sia la mamma che il bambino per garantire sicurezza e benessere.

I benefici del parto in acqua

Scegliere il parto in acqua offre numerosi vantaggi, sia per la mamma che per il bambino:

  • Effetto analgesico naturale: l'acqua calda aiuta a rilassare i muscoli, riducendo il dolore e lo stress.
  • Maggiore rilassamento: il calore stimola la produzione di endorfine, riducendo gli ormoni dello stress.
  • Libertà di movimento: la riduzione della gravità consente alla mamma di assumere posizioni più comode e naturali, favorendo la progressione del travaglio.
  • Meno lacerazioni: i tessuti si distendono meglio, diminuendo il rischio di episiotomie e lacerazioni nella fase espulsiva.
  • Travaglio più veloce: i tempi di dilatazione e parto possono ridursi di 30-40 minuti rispetto a un parto tradizionale.

Anche il papà può spesso partecipare, immergendosi nella vasca per offrire supporto emotivo e fisico alla mamma, dove consentito.

Quando è possibile optare per il parto in acqua?

Non tutte le gravidanze sono idonee per il parto in acqua. Ecco le condizioni principali:

  • Gravidanza a basso rischio, senza complicazioni.
  • Tampone vaginale effettuato a 36 settimane con esito negativo.
  • Nessuna patologia pregressa o problema durante il travaglio.
  • Scelta condivisa e approvata dall’ostetrica che segue il parto.

In alcuni ospedali, la mamma può entrare in acqua solo a dilatazione avanzata, mentre in altri è possibile immergersi già dalle prime fasi del travaglio. È fondamentale informarsi in anticipo sulle procedure della struttura prescelta.

Come si svolge il parto in acqua?

Una volta iniziato il travaglio, la mamma entra in una vasca spaziosa con acqua calda. Qui può:

  • Muoversi liberamente per trovare la posizione più comoda.
  • Uscire dalla vasca in qualsiasi momento, se necessario o richiesto dall’ostetrica.
  • Ricevere supporto dall’ostetrica o dal partner, che può massaggiare la zona lombare o suggerire movimenti.

Durante la fase espulsiva, l’ostetrica interviene solo se necessario, lasciando che il bambino nasca spontaneamente in acqua. Dopo il parto, il neonato viene sollevato dall’acqua e posizionato sul petto della mamma. La decisione di espellere la placenta in acqua o fuori spetta alla mamma e all’équipe medica.

Sicurezza e controindicazioni

Il parto in acqua è sicuro per le gravidanze fisiologiche. I rischi sono paragonabili a quelli di un parto tradizionale, purché vengano rispettate tutte le indicazioni mediche.

Non è raccomandato in caso di:

  • Parto prematuro o problematico.
  • Gravidanza gemellare o presenza di complicazioni come il diabete gestazionale.
  • Febbre o infezioni attive nella mamma.

Grazie alla supervisione costante dell’ostetrica o dell'ostetrico, ogni aspetto viene attentamente monitorato per garantire un’esperienza serena e sicura.

 

Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.

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I 12 blog di mamme da seguire

Mercoledì, 30 Marzo 2016 13:43

Oggi voglio condividere con i voi i nostri siti preferiti gestiti con passione e grande creatività da mamme: i 12 blog di mamme da seguire

Facebook pullula di post scontati e banali, sentiti e risentiti ormai da tempo: ma queste blogger sanno il fatto loro e con dedizione e competenza forniscono informazioni, riflessioni, ricette e grafiche che non passano assolutamente inosservate. Ci tengo a precisare che la lista non è da considerare in ordine di apprezzamento, ma semplicemente casuale.

1. Iniziamo quindi con la mamma che mi strappa sempre un sorriso anche nelle giornate no: lei è Silvia Lonardo è il suo blog è www.cosedamamme.it/. Non potete perdervi la sua pagina Facebook www.facebook.com/cosedamamme/ con stupende vignette!

2. Ridere fino ad avere le lascrime agli occhi: Simona Redana, autrice di www.unamammainpiu.it riesce veramente a farmi divertire con i suoi post in cui mi ritrovo moltissimo. Hai presente quella volta in cui hai messo in lavatrice i pupazzi di tuo figlio e, come dire, il risultato non è stato per nulla rassicurante e ora devi comunicare il fatto ai proprietari? Ecco, lei ti racconta la sua avventura! E' autrice con Silvia Lonardo del libro Keep Calm e Diventa mamma. Nei prossimi giorni lo leggerò e vi farò la recensione.

3. Di mamme ce ne sono tante e ognuna diversa dall'altra. E il bello è proprio quello forse. www.50sfumaturedimamma.com. Spassosissimo, non potete perdervelo!

4. E' la regina delle mamme blogger italiane: machedavvero.it. Bella, ormai londinese e super simpatica: il suo primo libro Ma che davvero è davvero un must have per tutte le neomamme!

5. Dolci merende, post con uno stile di scrittura che culla in un mondo di dolcezza e curiosità e un gusto grafico a dir poco stupendo, questo è il Cucchiaino di Alice. La foodblogger Miralda Colombo e la sua collega Cevì sono anche autrici di tre stupendi libri: Il cucchiaino, La forchettina e Facciamo merenda, tutti pubblicati da Gallucci Editore

5. La conosco da poco, ma lei e il suo blog sono di quanto più vicino ci sia alla mia idea di cucina sana, naturale e gustosa! L'autrice di Chi ha rubato le crostate?, Chiara, oltre a essere una bravissima cuoca, è una eccezionale fotografa, il che non guasta (sbirciate il suo profilo instagram). Non solo, tiene corsi di cucina naturale. Ecco dove trovare informazioni www.chiharubatolecrostate.com

6. Baby Green: dalla cucina per bambini, alle pulizie di casa green, ai giochi Montessori, al decluttering (mentale e pratico), Raffaella Caso nel suo Baby Green www.babygreen.itci fa entrare in un mondo green a misura di famiglia. Consigliatissimo!

7. La mia negazione per la moda è evidente: la mattina apro l'armadio e assemblo qualcosa, alcune volte il risultato è accettabile e oltre alla fortuna sono davvero utili gli spunti del blog www.mammeaspillo.it. Oltre alla sezione moda anche un po' di gossip, che non guasta mai! ;-)

8. Lei scrive cose intelligenti. E originali. Ogni volta che mi compare sulla wall di facebook un suo post che parla di coppia e di maternità me lo leggo e sono certa che mi colpirà. Sbirciate per esempio questo: www.theyummymom.com/2015/10/la-parita-in-famiglia-non-solo-lavatrici.html. 

9. Quando fuori piove www.quandofuoripiove.com è respirare una boccata di creatività in un grigio pomeriggio di pioggia o il luogo per trascorrere un momento magico con i propri bimbi creando e divertendosi insieme. 

10. Scoperto piacevolmente da pochi giorni nel blog di Una mamma green non trovate solo tanti consigli sul vivere green, ma anche tanti articoli bellissimi che strappano una risata (e che a noi mamme fanno super bene) come questo unamammagreen.com/le-femminucce-sono-piu-tranquille oppure altri che ti ricaricano e ti danno l'energia per ripartire anche nei momenti più bui unamammagreen.com/ne-vale-davvero-la-pena

11. Mamma di tre, maestra di yoga, autrice di libri (bellissimi), creatrice dell'app 10 minutes yoga, insomma una guru per noi mamme vicine al mondo del naturale: lei è Claudia Porta e il suo blog è il famosissimo www.lacasanellaprateria.com

12. I suoi dolcetti sono strepitosi, e l'atmosfera del blog è delicata e accogliente, sembra davvero di sedersi a casa di una amica per mangiare un dolcetto e un tè caldo, chiacchierare e sentirsi semplicemente bene. Il blog di cui sto parlando è breakfastatlizzy.blogspot.it/, e io ne sono davvero innamorata!

Giulia Mandrino

 

 

 

 

 

 

 

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Il serpente di stoffa e bottoni per sviluppare la manualità

Domenica, 13 Marzo 2016 08:48

Incoraggiare la mobilità e la coordinazione delle dita dei bambini è importantissimo nei primi anni di vita. Ma chi l'ha detto che deve essere un esercizio noioso? Lo sviluppo della motricità fine dei più piccoli è un passaggio naturale che deve essere stimolato attentamente, certo, ma di questo fattore si può fare un divertimento, un'occasione per creare insieme, imparare, esplorare e sorridere con i bimbi.

Il serpente di bottoni in questo senso è l'attività perfetta. Diverte i bambini, li incuriosisce, li tiene occupati per parecchio tempo mentre lo studiano e ci giocano, ma soprattutto allo stesso tempo è un ottimo esercizio per le loro mani.

Ecco il serpente di stoffa e bottoni per sviluppare la manualità: un gioco colorato che affascina i bambini e rende le loro mani sempre più esperte

Infilare i bottoni nelle asole sembra un'attività semplicissima, quotidiana e da principianti. Ma per i bambini più piccoli riuscire a prendere confidenza con i movimenti che permettono al bottone di infilarsi perfettamente nel buchino non è così semplice!

Già Maria Montessori lo sapeva: i suoi telai per le allacciature vogliono stimolare proprio la manualità quotidiana, quella che serve ogni giorno e che permette al bambino di arrangiarsi diventando indipendente.

Per creare quindi il serpentello che aiuterà i bambini in questa impresa, divertendoli, vi serviranno dei pezzi di feltro, due bottoni abbastanza larghi, del nastro, delle forbici, del filo spesso e un ago.

Dal feltro, con le forbici, ricavate vari quadrati di stoffa di circa 5/6 centimetri di lato. Al centro di questi quadratini colorati tagliate (piegandoli a metà per facilitare il taglio) una riga di un paio di centimetri (sarà l'alloggiamento dei bottoni).

(foto 1 http://www.waittilyourfathergetshome.com/2014/07/28/button-snake/)

E ora arriva la parte in cui si crea il serpentello: con ago e filo a portata di mano, prendete i due bottoni e cuciteli alle estremità del nastro (che sarà lungo circa 10/15 centimetri), in modo da avere "un serpente con due teste".
Potete anche far sì che siano loro, i bambini, (sotto la vostra supervisione) a cucire i bottoni (che sono grandi, e quindi più semplici da lavorare) sul nastro: anche questa può diventare un'attività utilissima per sviluppare la manualità.
E ora date il serpentello e i quadratini ai vostri bambini!
L'attività (che è davvero, davvero molto rilassante!) prevede che i bambini infilino i quadrati di stoffa colorata sul nastro, facendoli quindi passare dai bottoni. Uno dopo l'altro, quando infilati, i quadratini andranno a riempire il nastro creando il corpo cicciotto del serpente.

foto 2 http://thetobyshow.typepad.com/the_toby_show/2009/05/cheap-easy-button-snake.html

Le forme possono variare, così come i bottoni, i nastri e i colori. Potete creare serpenti di tutti i tipi e di tutti i materiali, così da stimolare allo stesso tempo l'esplorazione tattile!

foto 3 http://www.playdoughtoplato.com/shape-button-snake/#_a5y_p=3360436

E, dopo aver preso confidenza con il serpente, i bambini potranno esercitarsi con altri giochi: potete inventarne di incredibili, come le strisce di feltro che formano una catena se allacciate o l'alberello per le feste natalizie,e loro saranno sempre più curiosi!

foto 4 http://www.tipsfromatypicalmomblog.com/2013/07/diy-felt-button-chain-learning-fine.html

foto 5 http://pinwheelsandstories.com/2013/11/18/christmas-felt-christmas-tree-toy/

Sara Polotti

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10 idee per rendere il giardino a portata di bambino

Domenica, 13 Marzo 2016 06:17

S'avvicina l'estate, non state anche voi scalpitando pregustandovi le giornate lunghe, in giardino, all'aperto? Probabilmente starete iniziando a riorganizzare gli spazi esterni delle vostre case, ma non sapete ancora come sistemare quel pezzetto di giardino che ha un grande potenziale. Siamo qui anche per questo! Anche noi amiamo i giardini, piccoli o grandi che siano, e adoriamo le soluzioni per renderlo ancora più bello e vivibile dai bambini.

Ecco 10 idee per rendere il giardino a portata di bambino: dalle casette in legno agli spazi gioco più carini, da replicare subito nei vostri cortili!

1. Le casette in legno fanno impazzire i bimbi (e anche noi grandi, ammettiamolo). Perfetto nascondiglio, intimo spazio accogliente solo per loro, è la soluzione ideale per coniugare bellezza, praticità e divertimento. Vi avevamo parlato dell'importanza delle tane e dei nascondigli per i più piccoli: beh, una casetta in legno diventerà il loro posto preferito di tutta la casa.

http://www.thehandmadehome.net/2012/06/a-handmade-hideaway/

2. Non serve molto spazio, ma la resa è super: parliamo delle vasche di sabbia, che potete creare con le vostre mani sbizzarrendovi. Non esiste una sola forma, non esistono regole. Guardate questa, tradizionale ma bellissima!

http://www.mrshappyhomemaker.com/diy-sandbox-with-fold-out-seats/

3. Anche l'amaca è un accessorio amatissimo dai bambini (e da noi adulti: un relax impagabile!). Metterne una in giardino è semplice. Possiamo scegliere tra quelle appese agli alberi o quelle con supporto-base, che stanno in piedi da sole e sono anche molto belle da vedere. Ma dove si compra un'amaca? Nei negozi specializzati, ma anche online.

 

4. Per bimbi creativi tutto l'anno che non ne vogliono sapere di abbandonare l'immaginazione nemmeno in giardino, la soluzione è appendere una mega lavagna apposta per i progetti all'aperto! Geniale, no?

http://bringinghomeezra.blogspot.it/2012/03/how-to-make-outdoor-chalkboard.html


5. Di nuovo un nascondiglio, stavolta super green e divertentissimo da costruire insieme (per tempo, mi raccomando!): una tenda di rampicanti! Bastano delle canne di bambù per creare la struttura e dei rampicanti (come le piante di fagioli) da piantare ai lati. Crescendo otterrete una bellissima casetta verde, freschissima e intima al punto giusto.

http://hubpages.com/living/How-to-grow-your-child-a-living-den-or-playhouse


6. Il giardino è il posto giusto per svolgere delle attività insieme a tutta la famiglia. La più bella? L'orto! Realizzarne uno piccolo (come questo fatto di semplici pallet riciclati) con le verdure preferite dai bambini, sarà divertentissimo oltre che davvero didattico.

http://www.arrowdynamicblog.com/2014/06/she-did-it-pallet-garden.html


7. Ai bambini piacciono così tanto le piste per macchinine e trenini che è un peccato giocarci solo al chiuso. Potete realizzarne una mobile appoggiandola ai vasi in giardino, oppure riservare un angolo proprio per questa attività, utilizzabile tutte le volte che si vuole. E guardate, mica ci possono scorrazzare solo le macchinine! I dinosauri sono bravissimi a rispettare il codice della strada.

http://www.woohome.com/diy-2/backyard-diy-race-car-tracks-your-kids-will-love-instantly


8. Bastano un telo, un videoproiettore, qualche cuscino e una ciotola di popcorn fatti in casa per trasformare il giardino in un cinema all'aperto, in un drive in senza automobile per passare serate estive uniche, rilassanti e per tutta la famiglia.

http://www.thegardenglove.com/build-a-backyard-movie-theater/


9. Per i più piccoli questo progetto è perfetto per stimolare la mobilità e per assecondare la voglia di esplorare attraverso il movimento: dei semplici ostacoli da superare palla al piede, ma coloratissimi e versatili.

http://developingthewholechild.com/2014/06/19/pool-noodle-obstacle-course/


10. E infine il classicone dei giardini: l'altalena! A chi non piace? A quale bimbo non va di salire? Beh, non esiste nessuno che la snobba, e averne una in giardino è davvero divertente.


http://sausagejar.blogspot.it/2012/06/diy-colourful-swing.html

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Tempeh, il perfetto sostituto della carne

Domenica, 13 Marzo 2016 05:57

Nella ricerca del perfetto sostituto della carne non esistono solo tofu e seitan. O meglio, non in Italia. Qui, infatti, questo prodotto non è ancora molto conosciuto, ma è un valido alleato come sotituto della carne: si tratta del tempeh, o tempè, derivato della soia gialla.

"Carne di soia" e Tempeh, il perfetto sostituto della carne: dal Sud Est asiatico un derivato dalla soia gialla ad alto contenuto proteico.

Dal Tofu si differenzia sostanzialmente per la lavorazione: il tempeh, consumato moltissimo in Indonesia, deriva infatti anch'esso dalla soia (più precisamente dai fagioli gialli di soia), ma lo si ottiene grazie alla fermentazione dei suoi semi, che vengono ammorbiditi, sminuzzati e poi scottati; ad essi viene anche aggiunto un acidificante (o l'aceto o un particolare fungo), e durante le 24 ore di fermentazione i semi si salderanno grazie ai miceli (proprio quelli dell'acqua micellare) e il tempeh acquisterà la sua caratteristica consistenza.

Esattamente come i panetti di tofu e seitan (che tuttavia sono di più facile reperimento in Occidente, trovandosi ormai anche nei supermercati e non solo nei negozi etnici o biologici) il tempeh (la cui fermentazione gli conferisce un gusto delicato che ricorda la frutta secca, i funghi e - in effetti - la carne e che si conserva in salamoia) si presta a varie preparazioni e cotture, dal vapore alla piastra, dalla pentola alla griglia, ma può essere consumato anche semplicemente fresco a fette (è molto compatto), per condire le insalate o i panini. Scopri le nostre ricette di Tempeh sul nostro libro The Family Food, ricette naturali per famiglie incasinate, edito da Mental Fitness Publishing

Il processo con il quale si crea il tempeh consente di mantenere invariate le proprietà della soia, ma rispetto ai semi consumati al naturale risulta molto più fibroso e quindi digeribile. E la fermentazione permette una riduzione di oligosaccaridi: in questo modo moltissimi problemi di gas o indigestione vengono annullati.

In generale, il tempeh è un alimento abbastanza completo: contiene proteine, grassi, carboidrati, Omega 3, calcio, potassio, fosforo, folati, fitostenoli (alleati contro il colesterolo cattivo), fibre, acidi grassi polinsaturi e vitamine.

In particolare, nei paesi asiatici la coltura dei batteri per la fermentazione è integrata con batteri non patogeni in grado di produrre la famosa vitamina B12, spesso carente (eppure importantissima) nelle diete veg. Questo, però, avviene probabilmente solo in Asia: il tempeh prodotto e acquistabile in occidente spesso è carente di B12, proprio per la differenza delle colture batteriche.

Rispetto ad altri derivati della soia, come ad esempio il miso, il tempeh è caratterizzato da un basso contenuto di sodio, e quindi è adatto a moltissime diete. Al suo interno sono presenti anche numerosi agenti antibiotici naturali, e quindi è perfetto per rafforzare il sistema immunitario.
Tra i suoi benefici, si annovera la capacità di rinforzare le ossa, contrastare alcuni tumori, alleviare i sintomi della menopausa e ridurre i rischi di malattie cardiovascolari: questo perché la sua composizione è ricca di alcuni fitochimici, come la saponine e gli isoflavoni, fondamentali per l'organismo.

E per le donne che soffrono delle odiose cisti ovariche il tempeh può risultare un valido aiuto: i suoi fitoestrogeni aiutano infatti a combattere le cause e i sintomi di questo problema tra i più diffusi tra le donne di tutto il mondo.

La redazione di mammapretaporter.it

Foto Credits: https://www.flickr.com/photos/papisc/3385243668

 

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