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Un’infografica per crescere figli felici

Un’infografica per crescere figli felici

Quando ci siamo imbattute in questa infografica sviluppata da happify.com ci siamo subito rese conto che era davvero utile. Perché attraverso disegni e semplici parole mette nero su bianco ciò di cui già siamo convinte da tempo: c’è un equilibrio per tutto, un equilibrio per ogni famiglia, ma ci sono certe cosucce fondamentali per la crescita serena dei figli.

Ecco perché ci piace: è un piccolo remainder che possiamo leggere e rileggere all’occorrenza, per rimettere lo sguardo in prospettiva, darci forza, darci conferme e continuare sulla nostra strada di crescita amorevole dei nostri figli!

Un’infografica per crescere figli felici: quando dei semplici schemi ci aiutano a ricordare cosa serve per crescere bambini sereni ed equilibrati

Si parte subito con un dato (scientifico!) che ci piace molto: i bambini con mamme amorevoli, che li coccolano e li curano, hanno un cervello più sviluppato rispetto agli altri. Il loro ippocampo è più grande del 10% rispetto a quello dei bimbi con mamme poco presenti, e questo significa una capacità migliore di gestire lo stress e la memoria. Cosa ci dice questo dato? Che stiamo andando nella direzione giusta se non ci sottraiamo mai alle coccole, al contatto e agli abbracci!

Nemmeno l’amore di papà viene lasciato da parte in questa infografica: Happify lo dice chiaramente, che sentirsi amati dal papà è quasi più importante del sentirsi amati da mamma. Questo perché spesso l’amore della mamma è “scontato”, mentre quello di papà, magari meno presente in casa, è più ricercato. È molto importante, quindi, per i papà fare sentire il proprio amore nei confronti dei bambini: quando un bambino sente il distacco o percepisce “rifiuto”, è normale che sviluppi insicurezza, aggressività o altri comportamenti negativi.

E come deve essere un papà presente? Secondo Happify (e anche secondo noi!) deve essere un papà che ascolta sempre, che è presente nella vita dei propri bambini, che dà le regole necessarie e che lascia libertà con buonsenso (quando ci vuole ci vuole!).

Si passa poi a qualcosa che sta a noi molto a cuore: per i bambini essere felici significa avere mamme felici. Per loro, vedere una mamma soddisfatta è molto più significativo rispetto al suo stipendio, al suo titolo di studio, al fatto che abbia o meno un lavoro. Ciò che è importante è che stia bene con se stessa e con la sua famiglia, che spenda tempo di qualità con loro. E per farlo, DEVE concedersi del tempo per sé, senza sensi di colpa!

L’ottimismo in famiglia, poi, è fondamentale: insegniamo ai bambini a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma soprattutto ad affrontare i problemi senza farci sopraffare, cercando insieme la soluzione e sviluppando così resilienza.

Da insegnare, poi, c’è l’importanza dello sforzo e non del risultato. Non diciamo quindi “Sei molto intelligente”, ma piuttosto “Ci hai messo davvero moltissimo impegno, sono orgoglioso di te!”.

Importante è anche sapere quale approccio tenere con ogni bambino. Si dice tanto di evitare di utilizzare i “no”, ma quando un bambino è capace a gestirsi e a capire le proprie emozioni possiamo utilizzare questo metodo, ma non quando il bambino ha bisogno di essere guidato maggiormente. Quindi la parola d’ordine è: misura e buon senso.

Evitiamo i conflitti violenti: i bambini osservano, guardano, fanno loro, imitano. Utilizzare dunque un atteggiamento aggressivo tra noi genitori significa mostrare loro che quello è il modo “giusto” di comportarsi. Il rischio è che crescano violenti, che vadano peggio a scuola e che da adulti non siano in grado di intrattenere relazioni funzionali e armoniche.

Rendiamo quindi le vite dei nostri figli significative: rispettiamo quello che sono, sproniamoli a fare ciò che vogliono fare, riempiamo le loro giornate, ripetiamo loro che siamo orgogliosi!

La generosità è un altro degli aspetti che dobbiamo trasmettere ai nostri bambini. Non solo a parole, ma soprattutto a gesti. Ci sono studi che mostrano che i bambini sono molto più contenti quando fanno un regalo rispetto a quando lo ricevono! E non è lo stesso che capita anche a noi? Ricordiamocelo e sfruttiamolo!

Fondamentale poi è il gioco libero: dobbiamo spronare i bambini a uscire, a giocare di ruolo, a inventare, a esplorare! Non è scontato, e non è futile: il gioco libero stimola la creatività, le abilità motorie, la cognizione, l’emotività e i rapporti sociali.

Infine, spegniamo la TV almeno mentre mangiamo tutti insieme (seduti a tavola!), giochiamo, facciamo sport, stiamo in famiglia (non è importante la quantità del tempo, ma la qualità!).

Giulia Mandrino

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