Introduzione sui pannolini lavabili
Neo genitori in ascolto, state pensando di passare ai pannolini lavabili? Nessun problema. Vi aiutiamo noi a districarvi nella giungla di informazioni!
Pannolini lavabili, una scelta consapevole: una guida per i genitori che stanno optando per questa soluzione ecologica e ottima per le tasche!
Oltre ai vantaggi che vengono subito alla mente, è innanzitutto un'ottima cosa capire anche gli altri benefici del passaggio dai pannolini usa e getta a quelli lavabili. Ecologia ed economia, quindi, ma anche salute: il materiale naturale fa sì infatti che il bambino subisca meno irritazioni e sia meno soggetto alle allergie legate all'utilizzo dei tradizionali pannolini.
Certo, è bene utilizzarli in maniera corretta, altrimenti si rischia di inquinare eccessivamente allo stesso modo che con gli usa e getta. Un bambino, in media, nei primi anni di vita consuma circa 6000 pannolini, che tradotti in rifiuti pesano circa una tonnellata. Lo spreco è quindi subito evitato, ma è bene tenere a mente alcune regole anche con i pannolini lavabili: cercare di fare meno lavatrici possibili lavandoli con il resto della biancheria, non superare i 30/40 gradi, ridurre il detersivo (anche per non intaccare la capacità di assorbimento dei pannolini) e mai (MAI!) aggiungere ammorbidente o candeggina, non utilizzare l'asciugatrice e non stirarli.
Se seguite correttamente, quindi, queste regole vi porteranno a inquinare molto meno e a risparmiare un sacco: rispetto ai 1500/2000 euro stimati per i famosi 6000 pannolini, quelli lavabili costeranno circa 300 euro (più, se vogliamo essere pignoli, circa 150 euro in tre anni tra detersivo e consumo dell'acqua della lavatrice - lavatrici che comunque avreste fatto). E, perché no, i pannolini lavabili sono un ottimo regalo-non-inutile che permetterà ai parenti di rendervi felici e farvi risparmiare avendo qualcosa che in effetti vi serve sul serio.
Bene. Detto questo, ecco le informazioni principali di cui avete bisogno.
I pannolini lavabili hanno, indipendentemente dalla marca, una struttura che li accomuna. Sono composti da tre parti:
- la struttura esterna impermeabile in stoffa (lana, per stare più freschi) o poliuretano (traspirante);
- lo strato assorbente in tessuto removibile (o parzialmente removibile): potete trovarlo in tessuti naturali come bambù o cotone, più assorbenti ma lenti ad asciugare, o in microfibra, meno assorbenti ma dall'asciugatura più veloce);
- l'eventuale strato drenante o velina, cioè quel tassello che sta a contatto con la pelle del bambino (in lana, seta, pile o microsuede) e che la mantiene asciutta. Questo strato è facoltativo: alcuni pannolini lavabili sono già strutturati in modo che lo strato assorbente rimanga a contatto con la pelle direttamente (anche se in caso di irritazioni è meglio sempre ricorrere a questa velina).
Una volta presa la decisione di passare ai pannolini lavabili, è bene sapere che ne esistono vari modelli; capire quali sono questi tipi vi aiuterà a decidere qual è il migliore per il vostro piccolo.
Sara Polotti
Foto Credits: By MissMessie (mini stack) [CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons