Perché è importante donare il latte materno (e come farlo)
Il latte umano è un alimento insostituibile per neonate e neonati. Fornisce tutto ciò di cui il corpo ha bisogno nei primi mesi di vita: nutrienti essenziali, anticorpi, enzimi e ormoni che favoriscono la crescita, lo sviluppo del cervello, la maturazione del sistema immunitario e la digestione. Per alcune bambine e bambini, soprattutto se prematuri o gravemente malati, questo nutrimento può fare la differenza tra la vita e la morte. Ecco perché la donazione di latte materno è un gesto semplice ma potentissimo.
Un alimento unico, su misura
Il latte umano ha una composizione complessa, che si adatta in modo dinamico alle esigenze del neonato o della neonata. Contiene proteine, grassi, carboidrati, vitamine e sali minerali in quantità perfettamente bilanciate. Inoltre, include anticorpi naturali che aiutano a proteggere da infezioni gastrointestinali, respiratorie e urinarie, e riduce il rischio di sviluppare allergie, obesità e diabete di tipo 1.
Il latte materno contiene anche acidi grassi essenziali come il DHA, fondamentali per lo sviluppo del cervello e della vista.
Essenziale per i prematuri
Per neonate e neonati nati prima del termine, il latte materno ha un'importanza ancora maggiore. Il latte delle madri che partoriscono prematuramente ha caratteristiche specifiche: è più ricco di proteine, minerali e anticorpi. Tuttavia, non sempre le madri di questi bambini riescono a produrlo in quantità sufficienti, a causa delle condizioni cliniche, dello stress o di altri fattori.
In questi casi entra in gioco la donazione di latte umano. Le banche del latte, presenti in molti ospedali italiani, raccolgono, pastorizzano e distribuiscono latte donato da donne in buona salute e con una produzione abbondante. Questo latte viene somministrato soprattutto ai neonati prematuri ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN).
Secondo la Federazione nazionale degli ordini della professione ostetrica (Fnopo), il latte donato può portare benefici concreti: riduzione della durata della degenza in TIN, migliore tolleranza alimentare, aumento dei tassi di allattamento al seno al momento della dimissione e riduzione significativa del rischio di enterocolite necrotizzante, una grave patologia intestinale che può colpire i prematuri nelle prime settimane di vita
Questi dati sono confermati anche dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che indica il latte umano donato come la prima alternativa al latte della madre biologica, quando questa non può allattare.
Un gesto di solidarietà concreta
Donare il latte materno è un gesto gratuito, volontario, che può salvare vite. E anche in situazioni di emergenza umanitaria – come guerre, disastri naturali o crisi migratorie – l’accesso a latte umano donato può rappresentare una risorsa fondamentale per garantire la sopravvivenza e la salute delle neonate e dei neonati più fragili.
Le banche del latte lavorano nel rispetto di protocolli sanitari rigorosi: le donatrici vengono sottoposte a controlli clinici e il latte viene raccolto, conservato e pastorizzato in condizioni controllate, per garantire la sicurezza dei piccoli riceventi.
Chi può donare e come farlo
Possono donare latte materno le donne in buona salute, che allattano e che producono più latte di quanto richiesto dal proprio figlio o dalla propria figlia. Prima di iniziare la donazione, è necessario un colloquio con il personale del centro di raccolta dell'ospedale di riferimento, che effettua un’anamnesi e alcuni esami del sangue.
Il latte viene poi raccolto a casa, con l’uso di un tiralatte fornito dall’ospedale o acquistato autonomamente, e conservato in congelatore. Viene consegnato periodicamente alla banca del latte, secondo modalità stabilite dal centro. Ogni struttura ha linee guida specifiche, ma tutte condividono l’obiettivo di garantire massima sicurezza e tracciabilità del processo.
In Italia, esistono circa 40 banche del latte umano, distribuite su tutto il territorio nazionale. Per sapere dove si trova quella più vicina, è possibile consultare il sito dell’Associazione italiana banche del latte umano donato (Aiblud).
Un dono che moltiplica i benefici
Il latte materno, anche se donato, mantiene intatti i suoi effetti benefici. Non solo nutre, ma protegge, cura e aiuta a crescere. Le madri che decidono di donare spesso raccontano di sentirsi parte di qualcosa di più grande: una rete di cura, condivisione e solidarietà. Donare non comporta rischi per la salute della madre e non riduce la quantità di latte a disposizione per il proprio figlio o figlia. Al contrario, può sostenere la produzione grazie alla stimolazione regolare. È una forma di allattamento “esteso”, che aiuta chi dona e chi riceve.