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I migliori 5 libri Usborne da regalare a Natale

Venerdì, 20 Dicembre 2019 09:31

Ok i giocattoli, ma non dimentichiamoci i libri! Regalare libri ai bambini è importantissimo, perché stimolano la loro curiosità, favoriscono l’amore per questo passatempo educativo e super piacevole e insegnano moltissimo. I bambini che crescono attorniati dai libri avranno molte più probabilità di amarli anche da grandi!

Cominciamo dunque da questo Natale, facendo trovare sotto l’albero anche qualche libro! Proprio come questi di Usborne, in inglese, per imparare le prime parole in una seconda lingua o per appassionarsi alla narrativa in inglese, nel caso dei lettori più grandicelli, tutti a tema natalizio.

Per acquistare i libri Usborne possiamo consultare il loro sconfinato catalogo, comprandoli dagli indipendent organizer come “Carolina, My English bookworm”, mamma ed ex insegnante di inglese, per scegliere i libri Usborne migliori e quelli più adatti al gusto dei nostri bambini. La trovate anche su Facebook!

I migliori 5 libri Usborne da regalare a Natale: i libri in inglese a tema natalizio da fare trovare sotto l’albero

Baby's very first touchy-feely Christmas book

Questo libro di Usborne è perfetto per i bambini piccolissimi ed è utilissimo perché sensoriale: ogni immagine ha una piccola descrizione che aiuta i bimbi ad associare immagini e parole ed è realizzata con materiali differenti che stimolano il tatto.

Very first words: Christmas

Un libro per i bimbi piccoli piccoli che stanno cominciando a imparare nuove parole inglese. Semplice e disegnato benissimo, associa parole e immagini natalizie in maniera intuitiva, per aiutare i bambini a imparare come si dice “renna”, “babbo Natale”, “slitta”, “pupazzo di neve”… Un bellissimo modo per parlare del Natale e per divertirsi leggendo ad alta voce con i bambini piccini.

That’s not My Elf

“That’s not my…” è una serie amatissima dai bambini: questo libro ha come protagonista cinque malandrini elfi che vogliono confondere le idee dei bambini. Quale sarà il loro elfo? Il libro è bello da vedere, da toccare, da sfogliare, da imparare a memoria… Ed è realizzato proprio per stimolare i bambini a sviluppare i loro cinque sensi e per stimolare il linguaggio.

A Christmas Carol

Come può mancare, tra le letture natalizie, “A Christmas Carol” di Charles Dickens? Questo libro illustrato di Usborne è perfetto sia per i bimbi più piccoli (che se lo possono fare leggere dai genitori) che per quelli più grandi che vogliono leggere da soli, ed è la classica favola del vecchio Ebenezer Scrooge, burbero e odioso, che a Natale riscopre l’importanza dell’amore e della gentilezza intraprendendo un viaggio tra passato, presente e futuro.

Fame School: Christmas Stars

Anche questo libro fa parte di una serie ed è adatto ai bambini a partire dagli 8-9 anni. Narra di Chloe e dei suoi amici, che si ritrovano a dover organizzare uno spettacolo di Natale nella loro scuola, senza l’aiuto del loro insegnante che, ahinoi, si è rotto una gamba. Una storia di amicizia, aspirazione, indipendenza e divertimento in salsa natalizia!

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La biodiversità e il benessere animale e umano sono di casa a Piccoli Borghi

Giovedì, 19 Dicembre 2019 14:01

Quanto è importante la biodiversità? Beh, moltissimo. Si tratta della varietà di esseri viventi che popolano la Terra, e preservarla è fondamentale, perché è proprio grazie ad essa che la natura ci fornisce cibo, acqua e risorse per la nostra vita.

Acquistare da produttori che siano consapevoli di questa importanza e che puntino alla valorizzazione di questa biodiversità è quindi assolutamente necessario, per il nostro presente e il nostro futuro. Come da Piccoli Borghi, azienda nata nel 2017 che punta alla valorizzazione della biodiversità, alla qualità del cibo e al benessere umano e animale.

I loro prodotti caseari non sono dunque solo buoni al palato, ma anche alla salute della Terra! E ora ve li presentiamo.

La biodiversità e il benessere animale e umano sono di casa a Piccoli Borghi: i prodotti caseari più deliziosi, rispettosi dell’ambiente e dell’essere umano

Piccoli Borghi è un’azienda davvero meritevole, che produce deliziosi formaggi e yogurt e che punta al rispetto della terra, degli animali e dell’uomo. Sappiamo che una dieta variegata è la scelta migliore che possiamo fare, ma quando scegliamo dove acquistare i nostri prodotti è bene posare l’occhio anche sulla qualità delle aziende produttrici. E Piccoli Borghi è tra le più virtuose che possano esserci.

I loro prodotti, dalle robiole allo yogurt, dal parmigiano al bel fort (sono un’appassionata di formaggi e ammetto il mio amore per loro!), sono buonissimi, ma soprattutto sono realizzati in maniera rispettosa.

Innanzitutto, l’azienda, insieme all’Università di Milano, ha studiato il territorio nel quale opera, l’Oltrepò Pavese, le persone, le dinamiche socio economiche, l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato, e ha deciso di adottare un modello di business che integra organizzazioni private e pubbliche, oltre che le persone del territorio. 

Tutto questo per un motivo etico, molto nobile. E la scelta porta all’impiego di personale del luogo, al coinvolgimento della popolazione locale e alla creazione di realtà economiche e sociali collegate alla missione aziendale. 

Il tutto con un occhio di riguardo anche verso la natura e l’ecologia, dal momento che Piccoli Borghi fa molta attenzione agli standard ambientali, all’ecosostenibilità, al basso consumo di acqua e all’utilizzo di energie rinnovabili. 

Insomma, Piccoli Borghi è una piccola rete di aziende e produttori dai quali possiamo acquistare prodotti buoni, di qualità, rispettosi ed eticamente virtuosi. 

I formaggi che troviamo sullo shop online sono quelli del Caseifico Piccoli Borghi, che da sempre produce derivati da latte da fieno al 100% italiano. Il latte da fieno è quello prodotto dalle mucche che vengono alimentate esclusivamente con fieno, erbe, sali minerali e vitamine, senza antibiotici.

Tutti i prodotti sono realizzati nel loro caseifici di Stradella, in provincia di Pavia, seguendo le antiche ricette tradizionali. Ci sono, come accennato, formaggi a pasta filata, caciotte, formaggi freschi e stagionati, ricotta, yogurt, gelati…

La scelta è molto ampia e basta ordinare i prodotti (ci sono anche i cesti di Natale!) sul loro shop online. Con la consapevolezza che acquistare formaggi da Piccoli Borghi significa sostenere la filiera corta, il chilometro zero, la biodiversità e il rispetto della popolazione locale, così come quello degli animali e delle ricette tradizionali!

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Gestire lo stress anche durante le feste

Giovedì, 19 Dicembre 2019 09:59

Lefeste natalizie sono sinonimo di gioia, regali, compagnia, gratitudine… Ma non si può fare finta di niente: per moltissime persone significano anche stress. Un po’ perché i bambini sono a casa da scuola e noi magari dobbiamo comunque lavorare, e trovare una soluzione è più difficile del previsto. Un po’ perché pensare di avere la casa piena di parenti mette in agitazione. Un po’ perché, beh, non c’è un perché: non tutti amano lo spirito festivo che si respira in questo periodo.

Gestire ansia e stress, però, è possibile. Anzi, può diventare un buonissimo e benefico esercizio per stare bene non solo a Natale, ma tutto l’anno. Ecco dunque qualche strategia per sopravvivere alle vacanze di Natale riducendo lo stress al minimo.

Gestire lo stress anche durante le feste: come abbassare ansia e stress anche durante il periodo natalizio

Meditare e pregare

Indipendentemente dal proprio credo o religione, le feste di Natale sono un buon momento per rallentare e per pensare. Natale è una festa cristiana, e i cristiani possono dunque approfittarne per cercare di vivere davvero appieno questa occasione, concentrandosi sulla preghiera e sul messaggio di pace della venuta di Gesù Bambino. Chi non crede, invece, può concentrarsi sulla gioia, sulla gratitudine e sulla bontà che questa festa, in ogni caso, diffonde, meditando, facendo yoga, esercitando la gratitudine…

Uscire all’aria aperta

Ok, i bambini sono a casa da scuola. Ok, io lavoro. Ma, comunque, durante le feste un pochino si rallenta, e ogni momento può diventare l’occasione perfetta per prendersi del tempo per riconnettere con la natura, che in questi giorni è spoglia e fredda, ma che se vista da un altro punto di vista può diventare eterea e rilassante. Perché dunque non prendersi mezz’oretta ogni giorno per una passeggiata nella neve, sotto la pioggia, nel grigio della nebbia, coccolandoci nella lana degli abiti caldi e godendoci il rallentare?

Dormire abbastanza

Dormire poco fa molto male all’organismo. Le feste, tra viaggi e cenoni infiniti, influiscono negativamente sulla nostra routine. Ma in ogni caso dovremmo cercare di prendere in mano la situazione, cercando di dormire almeno 8 ore a notte, sempre. Sì, sarà difficile dire no a tutto, ma è importantissimo prenderci cura del nostro organismo, soprattutto perché quando il fisico sta male lo stress aumenta, e viceversa. Meglio spezzare questo circolo vizioso, e spesso il sonno è la prima cura.

Esercitare la gratitudine

Quando siamo stressati o ansiosi i nostri pensieri sono monopolizzati dal nero e dal grigio. Ma anche questo è un circolo vizioso, che tuttavia possiamo spezzare. Quando le feste sembrano sopraffarci, cerchiamo di esercitare la gratitudine, sfruttando un periodo nel quale questo valore è protagonista. Possiamo elencare le cose belle della giornata a cena con la famiglia, possiamo scrivere i pensieri positivi di gratitudine su dei bigliettini da rileggere alla sera, possiamo tenere un diario, possiamo fare piccoli regalini a chi ci sta accanto (ma non solo il giorno di Natale)… Ognuno può trovare il proprio metodo.

Scegliamo il detox

Sappiamo che le feste natalizie mettono a dura prova il mangiare sano. Ma mangiare troppo pesante per troppo tempo aumenta lo stress fisico e mentale. Non serve, però, frustrarsi e cercare di mangiare poco durante i pranzi e le cene in compagnia. Possiamo, invece, cercare di fare un po’ di detox, mangiando sano e facendo della sana attività fisica (all’aperto!), nei giorni precedenti il Natale e in quelli tra Santo Stefano e Capodanno, per stare bene fisicamente e per concederci, comunque, qualche piccola abbuffata senza sensi di colpa. Ma al di là dei sensi di colpa, il nostro fisico ci ringrazierà, e la nostra mente ancora di più!

Non arrivare al limite

Se sappiamo già che ospitare il pranzo di Natale ci farà stare male per una settimana, evitiamo di farlo, senza sensi di colpa. O, almeno, deleghiamo e lasciamoci aiutare, senza strafare (qui un articolo per rendere il pranzo di Natale più semplice). Lo stesso vale per il cenone di Capodanno in discoteca o al ristorante con i bambini: se l’idea ci stressa, diciamo tranquillamente “no” e organizziamo qualcosa di più semplice a casa, solo con i nostri bimbi. Insomma: la regola è sapere dire “no” quando qualcosa ci sopraffà. 

Concediamoci sempre i piccoli piaceri che ci rilassano

I piccoli piaceri fanno bene. Ci rilassano, ci fanno stare bene. Soprattutto quelli naturali, come le tisane calde o il tè verde. E poi cerchiamo di rallentare e di concederci le attività che ci fanno bene al cuore e al fisico: un bagno caldo, una passeggiata in solitaria, un film sotto le coperte… Sì, il tempo lo si trova. Basta volerlo. Soprattutto nei periodi più stressanti, quelli che ci mettono più alla prova.

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Genitori, scaricate Audible: è la svolta

Giovedì, 19 Dicembre 2019 09:09

Leggendo mammapretaporter vi sarete certamente accorti che la lettura è un argomento per noi importante: ci teniamo a diffondere il piacere dei libri tra i bambini, perché siamo convinte che leggere apra la mente, educhi in maniera divertente e piacevole e sia un passatempo insostituibile.

Tutto ciò che riguarda il mondo dei libri, quindi, è per noi speciale e di valore. E recentemente ho scoperto gli audiolibri. Già da tempo in famiglia questa forma di lettura è entrata nella nostra casa, ma pochi giorni fa ho anche partecipato ad un evento di Audible, la piattaforma di audiolibri di Amazon e ho scoperto davvero moltissime cose.

Audible, per chi già non la conoscesse, è la piattaforma di Amazon per l’ascolto di audiolibri, podcast e serie originali. Attraverso un abbonamento mensile, possiamo dunque avere a disposizione una biblioteca praticamente infinita di audiobook (e non solo) per fruire dei nostri libri preferiti in maniera differente.

I motivi per cui ascoltare audiolibri è un’attività speciale?

Innanzitutto, perché in questo modo possiamo sfruttare tutti i momenti della giornata per leggere, anche quelli più impegnati. In macchina al posto della radio, in casa mentre svolgiamo le faccende…

Anche durante lo sport è bellissimo ascoltare gli audiolibri: se camminare, correre o nuotare vi risulta noioso, anche nel caso in cui ascoltiate musica, farlo ascoltando un audiolibro è davvero molto più piacevole! Possiamo scegliere i romanzi del momento, dei saggi per tenerci aggiornati sul lavoro, i podcast più interessanti…

E anche con i bambini ascoltare gli audiolibri di Audible è favoloso. In macchina con i piccoli possiamo scegliere delle belle fiabe o i libri per bambini del momento. A casa idem, in un momento di relax sul divano, ascoltando tutti insieme.

Una cosa che adoro è che possiamo ascoltare i libri anche in inglese e o in altre lingue: non solo noi genitori, che possiamo allenare il nostro ascolto, ma anche i bambini possono trarne beneficio, ascoltando le loro favole preferite (anche quelle che già conoscono in italiano) in un’altra lingua, sfruttando il loro essere piccole spugne!

Non dimentichiamo poi che per i bambini dislessici è un modo per leggere perfetto: essere dislessici significa semplicemente avere una mente che lavora diversamente rispetto alla norma e leggere diventa spesso faticoso, anche per i bambini con dislessia che amano perdersi tra le righe avventurose di un libro. Già, perché essere dislessici non significa per forza odiare i libri! Insomma, lavorando diversamente, la mente ha bisogno di modalità diverse di lettura e per molte persone con dislessia l’ascolto è un modo molto efficace per assimilare nozioni. 

Audible diventa così perfetto per leggere anche in caso di dislessia, ascoltando e non seguendo con gli occhi e fruendo della lettura in una maniera più consona e molto meno faticosa.

E sapete che bel libro ho scoperto durante l’evento di Audible? In questi giorni natalizi possiamo ascoltare insieme ai bambini “Un Natale tutto matto”, libro di Eva Lia Reinegger letto, tra gli altri, dalla mitica Julia Elle. Il libro è davvero carino, coinvolgente e soprattutto educativo: parla di Polly e del fratellino Charlie, che non sentono più la magia del Natale a causa della recente separazione dei genitori. Ma Babbo Natale arriverà a salvare di nuovo questa festività, regalando ai bambini la magia delle feste.

Naturalmente ci sono migliaia di titoli a catalogo, non solo a Natale. Quali sono, quindi, i miei personali consigli? Beh, innanzitutto, la saga di “Harry Potter” letta dalla profonda e magnifica voce di Francesco Pannofino (per grandi e bambini, non sto neanche a dirlo).

Per i bambini, bellissime sono tutte le fiabe più classiche, da “La bella e la bestia” al “Mago di Oz”, dal “Giardino segreto” al “Piccolo Principe”, dalle fiabe di Esopo fino alla mitica Pippi Calzelunghe.

#Audiblexmas #Audibleit #PlayAudible

Post in collaborazione con Audible

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I 3 prodotti TOP per l’inverno da portare sempre con voi

Giovedì, 19 Dicembre 2019 08:41

Se il beauty dell’estate si riempie di creme solari, talco non talco per assorbire il sudore e di creme doposole, nel beauty invernale sono altri prodotti a non potere mancare: in inverno, infatti, è la secchezza a dover essere combattuta, e per farlo è necessario puntare su prodotti efficaci, naturali, delicati e soprattutto versatili, da utilizzare in maniere diverse senza spendere una fortuna, senza sprecare e senza dover riempire i cassetti di troppi prodotti.

Per esperienza personale, ecco dunque i tre prodotti migliori per affrontare l’inverno, proteggendo la cute e coccolandola.

I 3 prodotti TOP per l’inverno da portare sempre con voi: scopriamo quali sono i migliori preparati di Fiocchi di Riso da avere sempre a portata di mano nella stagione invernale

Pasta Emu

Forse la conoscerete per il suo utilizzo durante il cambio pannolino: Pasta Emu di Fiocchi di Riso è un preparato per la dermo-cura della pelle pensato apposta per lenire gli arrossamenti da pannolino e per la rigenerazione cutanea. A base di aloe vera, la Pasta Emu è ricca in Omega 3, 6 e 9 e per queste proprietà è utile proprio in inverno, periodo nel quale la pelle può risultare più spesso screpolata. È indicata quindi per combattere l’arrossamento da pannolino, ma è ideale anche per aiutare a cicatrizzare e fare guarire i taglietti da screpolatura in generale.

Acqua non Acqua

Altro preparato originale di Fiocchi di Riso per la dermo-igiene è l’Acqua non Acqua: questo nome particolare è quello delle salviettine umidificate che preservano l’idratazione della cute, aiutando la pelle arrossata a sentirsi meglio, sia durante il cambio pannolino sia in ogni situazione che lo richiede, come ad esempio quando c’è bisogno di pulirsi le mani dopo una giornata al freddo, con le mani provate da rossori e taglietti. 

La particolarità delle salviette Acqua non Acqua sta nella formulazione priva di talco minerale e di paraffina, pensata per rispettare il film idrolipidico cutaneo, che, quando rimosso, provoca secchezza e irritazioni. Detergono, insomma, mantenendo la fisiologia della cute. Sono inoltre in tessuto morbido biodegradabile, e il profumo è davvero delizioso (è lo stesso del Talco non Talco).

Comode, versatili e delicate, sono quindi un prodotto che non può mancare nella borsa delle mamme durante l’inverno! 

Clemulina

La crema seno Clemulina è davvero magica: non serve solo a preparare il seno all’allattamento, a prevenire le ragadi e a curarle, ma è un prodotto versatile che possiamo sfruttare in moltissime situazioni. In inverno diventa particolarmente preziosa: è utile per ammorbidire le labbra screpolate dal freddo e dal sole e per curare i micro-taglietti; aiuta a lenire le mani screpolate; è utile contro tutte le ragadi (frequenti nella stagione invernale), sia quelle a mani e piedi che quelle sulle zone intime; infine, la possiamo utilizzare per le piccole ferite cutanee sia degli adulti che dei bambini, dal momento che Clemulina normalizza la cute e aiuta il naturale processo di rigenerazione cutanea.

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Film per bambini bellissimi ed educativi

Mercoledì, 18 Dicembre 2019 09:47

Avete terminato le idee per la serata film, coperte e pop corn con i bambini? Quella proposta qui sotto è una selezione di film e cartoni animati educativi, bellissimi e divertenti, per parlare ai bambini di questioni importanti attraverso il piacere della visione e un linguaggio semplice, che faccia empatizzare con i protagonisti.

Film per bambini bellissimi ed educativi: una selezione di film e cartoni perfetti per insegnare i valori della vita attraverso il divertimento della serata-film in famiglia

Dai 6 anni

Wall-E

Il simpaticissimo e tenerissimo robot Wall-E ha vagato per anni nella galassia, da solo, finché non incontra la sua Eve, un robot femmina. Ma il film non parla solo di questo: attraverso le immagini, racconta ai bambini dei pericoli della colonizzazione umana della Terra. Potremo dunque approfittarne per discutere con i bambini su un argomento delicato e importante come l’ecologia e le conseguenze delle nostre azioni.

Dagli 8 anni

Coco

Un film d’animazione davvero stupendo, per disegni e contenuti. Coco parla del Giorno dei Morti nella tradizione messicana, narrando la storia di un bambino che vorrebbe diventare un musicista, nonostante i desideri della sua famiglia. La riflessione verterà poi sulla tradizione messicana e su come possiamo ricordare e onorare chi non c’è più.

Dai 10 anni 

Billy Elliot

Un film meraviglioso (c’è anche il musical) che parla di Billy, ragazzino inglese che ama la danza, e non la boxe come i suoi familiari maschi, in un’epoca e in un paese nel quale danzare era solo “per ragazzine”.  

Sognando Beckham

Ha già qualche anno ma è sempre attuale. Si parla di stereotipi, di giudizi, di regole imposte dalla società, di integrazione, di cambiamento, parlando ai ragazzi attraverso uno sport molto amato come il calcio. Ma, stavolta, quello femminile. Con i bambini possiamo poi discutere dei cambiamenti della società, di cosa significhi vivere in un paese diverso da quello d’origine, di quanto le tradizioni siano importanti, di come ognuno possa provare ad essere davvero se stesso sfidando la società e la propria famiglia.

Stelle sulla terra

Questo film del 2007, indiano, parla di un bambino di nove anni dislessico, disturbo al tempo non molto conosciuto, e di come grazie ad un bravissimo insegnante riesca a capire che il suo non è un problema di “non essere intelligente”, ma, al contrario, una differente maniera di approcciarsi alle cose.

Dai 12 anni

Tuo, Simon

Questo film parla del diciassettenne Simon, che non ha ancora rivelato alla famiglia e agli amici di essere gay. Ma al di là dei discorsi sul coming out, “Tuo, Simon” parla di emozioni, di segreti tenuti nascosti per la paura del giudizio, di accettazione e di amore.

The Help

Tratto da un magnifico libro, il film è altrettanto meraviglioso. E non ha bisogno di molte spiegazioni: mostra come in passato la segregazione e il razzismo erano normali, facendo capire che il rischio è ancora alto e che sta a noi combatterlo con le azioni di ogni giorno.

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Come rendere la preparazione del pranzo di Natale più semplice

Martedì, 17 Dicembre 2019 09:22

A certe persone riesce benissimo, preparare un pranzo per tutto il parentado. Per altre è un incubo che comincia un mese prima della data stabilita, perché la testa continua ad arrovellarsi e a organizzare mentalmente il menu, la logistica, i dettagli…

In ogni caso, c’è da ammettere che ospitare il pranzo di Natale, per quanto meraviglioso per la compagnia, è anche molto stressante. Ma come fare per rendere l’organizzazione più semplice?

Come rendere la preparazione del pranzo di Natale più semplice: i consigli per non stressarsi troppo quando ospitiamo a casa nostra il pranzo di Natale o la cena della Vigilia

Innanzitutto, non lasciamoci prendere troppo la mano: spesso a ridosso della data si cambia il menu, si aggiungono piatti, si stravolgono le portate… Questo perché ogni idea che ci viene o che vediamo su Pinterest ci pare migliore di quella a cui avevamo pensato. Meglio però non lasciarsi tentare e decidere per tempo un menu, che rimanga poi quello.

Da lì, la lista della spesa sarà molto più semplice e definita, senza troppi cambi dell’ultimo minuto. E la lista della spesa è un altro dei nostri consigli: andare al mercato senza è una scelta kamikaze!

Dopodiché, passiamo alla preparazione del pranzo vero e proprio. Innanzitutto, accettiamo l’aiuto esterno degli ospiti. Ovvero: se qualcuno vuole portare gli antipasti, lasciamoglielo fare. Idem con il dolce, che può essere un semplice panettone o un pandoro con della tradizionale crema al mascarpone. 


Se, tuttavia, nessuno si offre di dividere il carico, nessun problema. Basta organizzare la cucina al meglio, e anche per tempo. Per il dolce, ad esempio, possiamo di nuovo affidarci al comodo panettone, oppure, se proprio vogliamo fare una torta, possiamo prepararla qualche giorno prima e poi congelarla, scongelandola la mattina di Natale. 

Per gli antipasti, scegliamo cose veloci, come delle tartine di salmone e burro, delle olive e dell’humus con tortillas, piuttosto che grissini fatti in casa e torte salate che fanno perdere tempo e occupano spazio nel forno.

Utilizziamo poi qualche trucco salva-tempo. Se il menu prevede le patate al forno o in padella, ad esempio, scegliamole biologiche, laviamole bene ed evitiamo la tortura della sbucciatura: la buccia delle patate è buona e ricca di nutrienti, e tagliate a pezzetti e le patate fatte al forno ancora “vestite” sono buonissime.

Importantissima è poi la collaborazione. C’è chi sarà addetto ai fornelli, preparando concretamente il pasto. Gli altri, bambini compresi, potranno aiutare come degli sous-chef. Basta dare compiti precisi prima, in modo da evitare il caos durante la mattina. C’è chi dovrà preparare la tavola, chi lavare i piatti mentre si cucina per avere sempre la cucina pulita, chi metterà in ordine la casa, chi taglierà le verdure…

Eh sì, tagliare le verdure: un altro consiglio è quello di tagliare prima, la mattina presto, tutte le verdure che serviranno durante la preparazione. Spesso sbucciare e affettare fa perdere molto tempo e causa disordine, ma se lo facciamo prima tutto sarà molto ma molto più semplice ed ordinato!

Infine, le decorazioni della tavola. Non serve strafare e perdere un sacco di tempo. A volte la semplicità è la soluzione migliore. Al posto dei segnaposto elaborati possiamo usare una statuina del presepe; aggiungiamo poi dei tovaglioli di carta natalizi (da riciclare a fine pasto!) e dei coriandoli su una tovaglia bianca e il gioco è fatto. 

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“Toccare la bellezza”, una mostra per riscoprire il tatto

Martedì, 17 Dicembre 2019 08:48

Sensorialità e bambini: un connubio indistruttibile, o che, almeno, andrebbe curato moltissimo. Perché è proprio attraverso i cinque sensi che i bambini scoprono il mondo, ed è attraverso essi che scoprono la bellezza, la creatività, l’arte, la vita.

Due personaggi unici del panorama italiano hanno proprio sviluppato un pensiero che si concentra molto sulla sensorialità. Si tratta della pedagogista Maria Montessori e dell’artista e designer Bruno Munari, che la Mole di Ancona ha deciso in questi giorni di unire per un attimo, allestendo una mostra per famiglie che pone l’accento sul senso del tatto, quale senso per scoprire la bellezza tanto quanto gli occhi.

“Toccare la bellezza”, una mostra per riscoprire il tatto: ad Ancona la mostra ispirata a Maria Montessori e Bruno Munari sulla sensorialità e la bellezza

La bellezza la si vede.  

Un pensiero comune, ma anche molto banale, no?

Perché la bellezza, in realtà, la possiamo percepire con tutti i nostri sensi. Anche attraverso il tatto, quindi, che diviene mezzo perfetto per scoprire la meraviglia del mondo. 

“Toccare la bellezza - Maria Montessori e Bruno Munari” è una mostra davvero incredibile, in questo senso. Ha inaugurato ad Ancona, presso le Sale Vanvitelli della Mole di Ancona, e mette in relazione il pensiero di Maria Montessori e le opere di Bruno Munari per riflettere sul ruolo attivo del tatto nella scoperta della bellezza del mondo.

Il tatto, il tocco, le sensazioni tattili, le mani: è questo il filo conduttore del percorso della mostra, che è divisa in nuclei tematici. Si parte dalle forme per passare ai materiali, alla pelle delle cose, al manipolare e al costruire, agli alfabeti e alle narrazioni tattili.

Il tutto condito da apporondimenti delle tematiche, passando in ambienti e stanze interattivi dove i visitatori, grandi e piccoli, diventano protagonisti di strane e coinvolgenti esperienze sensoriali.

Il curatore della mostra “Toccare la bellezza” è Fabio Fornasari, e l’esposizione è aperta fino al prossimo 8 marzo 2020, visitabile acquistando un biglietto a 5 euro (l’ingresso è gratuito per le scuole, i disabili e gli accompagnatori, i minori di 18 anni, le guide turistiche abilitate, i giornalisti accreditati e i soci ICOM). Le sale sono aperte il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 19; il sabato, la domenica e i festivi (tranne Natale, giorno di chiusura) dalle 10 alle 19 e l’1 gennaio dalle 16 alle 19. L’ultimo ingresso è alle 19.15.

 È possibile anche richiedere delle attività su prenotazioni, con visite guidate e laboratori sia per le scuole che per le famiglie (per le quali sono previsti laboratori ogni prima domenica del mese e durante le festività, con un costo di 20 euro).

Per tutte le informazioni si rimanda alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La mostra è stata sviluppata da Museo Tattile Statale Omero; TACTUS. Centro per le arti contemporanee, la multisensorialità e l’interculturalità; Comune di Ancona. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con Fondazione Chiaravalle Montessori e Associazione Bruno Munari.

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Come sopravvivere al primo anno del bambino

Lunedì, 16 Dicembre 2019 10:55

Il primo anno di vita del nostro bambino è tra i periodi più meravigliosi della vita. Le novità, le scoperte, la costruzione della relazione… Ma è allo stesso tempo un momento pieno di sfide, stress e situazioni estenuanti!

Ma non preoccupatevi: l’equilibrio lo si trova, e seguendo questi nostri consigli il primo anno di vita del bambino sarà leggermente più semplice.

Come sopravvivere al primo anno del bambino: le strategie per vivere più serenamente i primi dodici mesi di vita di nostro figlio

Il primo anno di vita del bambino è ricco di cambiamenti, e non solo a livello familiare, ma anche fisico. Il nostro bimbo sta crescendo e nel primo anno accadono cose meravigliose, ma anche dolorose e stressanti!

Innanzitutto, lo stress principale deriverà dall’esterno. Ovvero: tutti coloro che incontrerete avranno consigli (non richiesti) su come si dovrebbe fare ad educare il bambino, su come l’allattamento al seno debba avvenire, su quali siano i pannolini migliori… Bene, la soluzione, in questo caso, è fare un respiro profondo e non ascoltare. Senza essere maleducati, basta annuire, lasciando però che le parole degli altri non ci influenzino, soprattutto se ci rendiamo conto che non ci fanno sentire a nostro agio.

Altro stress deriva spesso dal disordine in casa, che volenti o nolenti quando arriva un bambino è più che normale. Gli equilibri cambiano, e mantenere l’ordine precedente diventa un’impresa. Meglio fare ciò che riusciamo senza frustrarci troppo, accettando anche l’aiuto di chi ci sta intorno. Se la suocera si offre di stirare, perché no? Se un’amica vuole portarci una piccola spesa per farci stare tranquille, perché no?

Possiamo poi affidarci ai servizi online, che sono molto, molto comodi nel primo anno di vita del bambino. Innanzitutto, la spesa online, che possiamo fare direttamente da casa e ricevere in poco tempo, evitandoci le uscite al supermercato e soprattutto evitandoci di ritrovarci con borse, borsone e bottiglie dell’acqua in equilibrio insieme all’ovetto.

Ma non solo la spesa: possiamo acquistare online anche i pannolini, un altro elemento che crea spesso disagio nel momento in cui li finiamo senza rendercene conto. Lillydoo offre un servizio di pannolini in abbonamento, con la fornitura di pannolini senza profumi e senza lozioni (e quindi super sicuri e di qualità) che arriva ogni mese direttamente a casa, con la taglia che cresce in base alla crescita del bambino (basta semplicemente variare le opzioni sulla nostra pagina personale; per provare, c’è anche il pacchetto prova).

Tra tutte le situazioni stressanti c’è poi l’arrivo dei dentini, a partire più o meno dai sei mesi di età. Pianti, dolore, notti insonni e nervosismo generale saranno all’ordine del giorno. Meglio quindi portarsi avanti e comprare subito, ancora prima che spunti il primo dente (in modo da averlo già a portata di mano!) un giocattolo per la dentizione, come ad esempio la famosa Giraffa Sophie, di quelli fatti apposta per essere masticati in maniera sicura, per alleviare il dolore e il nervosismo delle gengive del bambino.

E quando vogliamo fare la doccia? Sembra non esserci mai tempo. A volte è bene approfittarne, e farla insieme. Mettiamo una seggiolina nella doccia e laviamoci con il bimbo in braccio. Giocheremo, ci laveremo e costruiremo un legame fisico molto forte, mentre, nel frattempo, supereremo il problema della doccia!

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Disney Pixar, i cortometraggi sull’autismo che emozionano e fanno riflettere

Lunedì, 16 Dicembre 2019 10:23

Fare riflettere è da sempre una delle prerogative di Disney Pixar: attraverso la forma d’arte più “infantile” a cui siamo abituati, il cartone animato, la casa di produzione statunitense propone sempre film bellissimi, coinvolgenti, divertenti e strappalacrime, con moltissime metafore che bambini e adulti possono cogliere in maniera delicata e molto semplice.

Anche quando si tratta di semplici cortometraggi Pixar fa magie. E stavolta lo fa parlando di autismo, attraverso due storie molto diverse tra loro che hanno ognuna alla propria maniera moltissimo da insegnare. Il primo si intitola “Float”; il secondo “Loop”.

Disney Pixar, i cortometraggi sull’autismo che emozionano e fanno riflettere: “Float” e “Loop”, i due cortometraggi targati Pixar per parlare di autismo in maniera nuova e quotidiana

Recentemente, Pixar ha annunciato che da marzo 2020 sulla nuova piattaforma on demand Disney+ saranno disponibili anche in Italia 6 nuovi cortometraggi realizzati dagli artisti della casa di produzione, sulla scia dei precedenti amatissimi cartoni come “Piper”, “Bao” e “Lava”. Tra questi sei cortometraggi (“Float”, “Purl”, “Kitbull”, “Smash and Grab”, “Wind” e “Loop”, già disponibili per il pubblico americano), due avranno come soggetto l’autismo, affrontato in due magnifici approcci.


Il primo trailer che ha preannunciato uno di questi cortometraggi è quello di “Float”, disponibile su Disney+ in Italia dal prossimo marzo. La storia narra le vere vicende famigliari dell’autore e regista del cortometraggio, Bobby Rubio, che ha deciso di animare la vita di un padre alle prese con Alex, il figlio autistico. Con moltissima poesia ed emozione, Bobby Rubio mostra al pubblico di grandi e piccini come l’autismo sia sì una sfida, a volte frustrante, ma una sfida da affrontare ogni giorno con positività e coraggio.

E, in effetti, il cortometraggio diventa una favola moderna, ma basata sulla quotidianità e su situazioni assolutamente comuni e non straordinarie. Il regista ha infatti dichiarato che la storia è nata grazie alla moglie: dopo che lei si accorse che il marito faceva fatica ad accettare la diagnosi di autismo di Alex, gli ha suggerito di rendere la loro vita uno script, per riflettere lui stesso e per mostrare al mondo cosa significhi convivere con questa condizione.

Il secondo cortometraggio Disney Pixar SparkShorts che affronterà il tema dell’autismo si intitola “Loop” e oltre all’autismo in sé parla dell’empatia e dell’affrontare la vita al di fuori della propria comfort zone, avvicinandosi all’altro anche quando questo sembra troppo distante da noi.

La storia narra di una ragazza autistica e di un ragazzo chiacchierone (per non dire logorroico), che si ritrovano a dover affrontare una situazione per loro completamente nuova, una prova difficile che li metterà in difficoltà. Su una canoa, dovranno accettarsi l’un l’altra, attraversare un lago e, soprattutto, ascoltarsi, per superare insieme gli ostacoli collaborando.

In questo caso non si parla solo di autismo, ma di diversità in generale, mostrando come le diversità non siano un ostacolo o qualcosa da temere, ma una risorsa di crescita importantissima.

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