Maschi e influenza: forse la soffrono davvero di più
È vero, li tiriamo in giro: gli uomini quando hanno la febbre sembrano sul letto di morte.
Insomma: l'influenza maschile è spesso oggetto di scherno e battute, soprattutto online. E così viene presa poco sul serio. Tuttavia, dietro questo stereotipo si nascondono alcune reali differenze immunologiche tra uomini e donne, supportate da studi scientifici. Queste differenze non riguardano solo gli esseri umani, ma anche altre specie animali: gli uomini potrebbero quindi effettivamente soffrire di più le infezioni. Almeno per quanto riguarda la frequenza. Per l'intensità, invece, è meglio non parlare troppo presto.
Un sistema immunitario maschile più debole
Ci sono prove convincenti che gli uomini abbiano un sistema immunitario più debole rispetto alle donne, il che li rende più inclini a infezioni gravi. Durante la pandemia di COVID-19, per esempio, è stato osservato che gli uomini avevano tassi di ospedalizzazione e mortalità più alti rispetto alle donne. Un fenomeno simile era già stato riscontrato durante la pandemia di influenza del 1918, quando molti più uomini morirono rispetto alle donne.
Secondo il dottor Matthew Memoli, ricercatore presso il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (come riporta il New York Times), parte di questo fenomeno potrebbe essere spiegato da comportamenti maschili meno prudenti: gli uomini tendono a lavarsi meno le mani e a evitare l'uso di mascherine, oltre ad avere abitudini meno salutari come il fumo e l'alcol. Questi fattori comportamentali peggiorano gli esiti quando si ammalano. Tuttavia, le differenze biologiche tra i sistemi immunitari maschili e femminili giocano anch'esse un ruolo importante.
Cromosomi, genetica ed estrogeni
Numerosi studi mostrano che il sistema immunitario femminile è più efficiente nel riconoscere e combattere le infezioni. Le cellule immunitarie delle donne rilevano gli agenti patogeni, come virus e batteri, più rapidamente rispetto a quelle degli uomini. Inoltre, il sistema immunitario femminile rilascia una quantità maggiore di citochine, proteine infiammatorie che aiutano a combattere le infezioni, e produce più anticorpi in risposta a virus e vaccini. Questo significa che le donne "tendono ad attivare queste risposte più velocemente e in modo più intenso", ha affermato Sabra Klein, professoressa di microbiologia e immunologia alla Johns Hopkins University.
Le differenze immunitarie tra uomini e donne possono essere in parte spiegate dalla genetica. Molti geni coinvolti nella risposta immunitaria si trovano sul cromosoma X, e poiché le donne ne possiedono due (mentre gli uomini uno solo), la loro capacità di rilevare i virus e produrre citochine è maggiore. Questa configurazione genetica potrebbe dunque contribuire a una risposta immunitaria femminile più rapida ed efficiente.
Anche gli ormoni giocano un ruolo fondamentale: il testosterone, presente in maggior quantità negli uomini, tende a indebolire il sistema immunitario, riducendo la produzione di anticorpi, mentre l'estrogeno, l'ormone predominante nelle donne, tende a potenziarlo.
Le donne stanno in realtà peggio
Nonostante queste differenze immunitarie tra i sessi, gli studi mostrano che sono in realtà le donne a riportare i sintomi peggiori quando affrontano una lieve infezione respiratoria. Un fattore che potrebbe essere dovuto alla maggiore intensità della risposta immunitaria femminile, che, se da un lato aiuta a combattere l'infezione, dall'altro provoca una serie di sintomi più severi, come febbre e stanchezza.
Insomma: i maschi prendono più facilmente l'influenza e la accusano secondo il loro sentire, ma anche le donne sono colpite da febbre e dolori alla stessa maniera, se non in maniera più potente, anche se meno frequentemente. Insomma: le carte in gioco sono tante e come sempre stereotipare non è la giusta soluzione all'analisi del problema.
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