"Cara me del futuro...": un esercizio per la felicità
"Hello. Can you hear me? I'm in California dreaming about who we used to be..."
Così cantava Adele in Hello. "Ciao. Mi senti? Sono in California, sognando ciò che eravamo".
A un primo ascolto potrebbe sembrare una canzone dedicata a un amore passato, ma in realtà la cantante l'ha scritta pensando alla se stessa del passato. Una sorta di lettera all'Adele di ieri.
"Spero tu stia bene. Ce l'hai fatta ad andartene da quella città in cui non succedeva mai nulla?".
Una canzone davvero emozionante, intensa e sottile. Una lettera profonda da cui potremmo prendere spunto: scrivendo alle noi stesse del passato, potremmo riflettere su ciò che siamo diventate, su ciò che abbiamo completato o su ciò che non siamo riuscite a realizzare.
Ma c'è un'altra pratica ancor più efficace, per guardarci dentro e per raggiungere la consapevolezza, l'emotività profonda e, infine, la felicità: scrivere una lettera alle noi stesse del domani.
"Cara me del futuro...": perché pensare al domani fa bene alla felicità
L'esercizio è molto semplice.
Su un foglio o su un diario, scriviamo alla nostra "me" del futuro. L'inizio può essere semplice e più superficiale: come ci immaginiamo fisicamente? E materialmente, cosa avremo ottenuto? Il lavoro, la casa, la famiglia... Mettere nero su bianco le speranze e i desideri, ma anche le ipotesi, è già un primo esercizio, perché ci rende più consapevoli rispetto a ciò che vogliamo davvero in questo momento dalla vita. Tra dieci anni come saremo?
Il secondo passo, tuttavia, è quello più importante, efficace e profondo. Nella stessa lettera, proviamo a capire se la "me stessa" del futuro è simile alla "me stessa" di oggi. Ma non per quanto riguarda gli aspetti esteriori e materiali. Piuttosto, per quanto riguarda la persona in sé.
Quali sono i valori che vorremmo mantenere nella vita? Sono gli stessi che già perseguiamo oggi?
E per quanto riguarda la vera essenza di noi come persone, siamo già la versione che desideriamo essere?
Questo esercizio è davvero importante e potrebbe influenzare il presente. Vivere alla giornata, senza avere ben chiaro l'obiettivo, può infatti essere un tranello. Per due motivi: per prima cosa, se non abbiamo ben chiaro chi e cosa vorremo essere, il futuro resta più incerto, con conseguenze negative tanto sul sentimento rispetto alla vita, quanto sulla riuscita della stessa.
In secondo luogo, a volte si tende a sdoppiarsi. E questo accade quando si guarda al futuro con distacco e con la convinzione che quel futuro sia qualcosa di lontano e soprattutto slegato dal presente. "Ma sì, lo farò". "Ma sì, comincerò". "Quando avrò un figlio, smetterò". Eppure, il futuro è già oggi e sono già le scelte odierne a influenzarlo.
Un trucco per far sì che questo esercizio non risulti pauroso e pesante? Provare a pensare alla se stessa del futuro come se fosse una persona con la quale abbiamo una relazione (un po' come ha fatto Adele in Hello, illudendoci fosse una lettera a un ex partner). Questa relazione per essere sana, felice e armoniosa va coltivata ogni giorno, con impegno e costanza.
E il risultato di questa cura è proprio la felicità.