Un dolce unico che preparo spesso quando ho ospiti: possiamo realizzarlo sia in versione gluten free che tradizionale, basta optare per i classici savoiardi. Generalmente ne preparo una teglia piccola anche per i bimbi, sostituendo il caffè con l'orzo.
Ecco allora la ricetta del tiramisù veg e senza glutine: come preparare il tiramisù vegano leggero e buonissimo
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“Benvenuto, pomodoro!”, il progetto per promuovere la lettura e la sana alimentazione
Domenica, 06 Novembre 2016 14:36Lettura e alimentazione sana: due concenti che sembrerebbero distanti, ma che possono andare benissimo a braccetto. Il connubio riesce perfettamente, e a dimostrazione di questo bello sposalizio c’è “benvenuto, pomodoro!”, un libro che è anche un progetto didattico e che vuole portare ai bambini in maniera divertente la bellezza della lettura e dei prodotti della natura.
Ecco “Benvenuto, pomodoro!”, il progetto per promuovere la lettura e la sana alimentazione: la casa editrice Interlinea presenta il libro scritto da Anna Lavatelli per tutti i bambini curiosi
Interlinea, casa editrice italiana, ha una bellissima collana dedicata ai bambini, “Interlinea Junior”. Tra i titoli che compaiono in catalogo, quello che dovrebbe destare più attenzione è il bellissimo “Benvenuto, pomodoro!”. Perché? Perché oltre ad essere una lettura piacevole e costruttiva il libro scritto da Anna Lavatelli e illustrato da Alessandra Cimatoribus si presta benissimo ad un progetto educativo per spingere i bambini ad apprezzare e conoscere la sana alimentazione.
Il libro parla di Aurora e Caterina, del loro nonno Osvaldo e dei loro genitori. La famiglia vive in un condominio piuttosto triste e grigio, ma un bel giorno arriva un uccellino sul balcone, deposita un semino in un vaso abbandonato e porta finalmente del colore con la piantina di pomodori che pian piano inizia a spuntare. Naturalmente Aurora e Caterina, con l’aiuto del nonno, iniziano ad imparare a prendersi cura della piantina, scoprendo la bellezza della natura che cresce.
Leggendo il libro i bimbi si avvicineranno ad alcuni importanti temi in maniera piacevole e costruttiva, divertente e coinvolgente. Il primo è l’importanza della verdura nell’alimentazione (in maniera divertente arriverà a piacere anche ai bambini!); il secondo è l’importanza dell’orto di casa, inteso come strumento per conoscere la vita, le piante, la cura, la biodiversità, e come occasione per riflettere sulla natura e sull’ambiente che ci circonda.
Comprando il libro i bambini riceveranno, allegato, un sacchetto con dei semi di pomodoro: quale occasione migliore, infatti, per imparare in maniera concreta la bellezza della sana alimentazione, dell’orticoltura e dell’ecosostenibilità? Tutti temi, questi, toccati da “Benvenuto, pomodoro!”, un progetto delle Rane di Interlinea per la promozione della lettura.
Grazie al sacchetto pieno di semini, i bambini potranno così, dopo aver letto il libro, iniziare a curare il proprio piccolo orto (che potrà essere semplicemente una piantina sul davanzale, se non c’è spazio sul balcone).
Non mancano nemmeno i consigli: provate ad andare sulla pagina dedicata alla semina sul sito di Interlinea (http://www.interlinea.com/lerane/Junior/orto.htm) e scoprirete tutti i segreti per ottenere un orticello perfetto!
Tutto questo è estremamente didattico, oltre che divertente: seminando concretamente, i bambini conosceranno direttamente il seme di pomodoro incontrato nel libro letto e lo utilizzeranno come strumento per osservare, esplorare e fare esperienza diretta dell’orto.
Ma oltre al libro e al sacchetto, il progetto si sviluppa anche in maniera più estesa: Interlinea, infatti, propone alle scuole un percorso didattico (per le classi dalla prima alla terza) che prevede la presentazione del libro, la lettura, la realizzazione di laboratori artistici e un’esperienza di orticoltura.
Attraverso “Benvenuto, pomodoro!”, infatti, le insegnanti interessate potranno trarre numerosi spunti per iniziare ad avvicinare gli alunni alle tematiche ambientali, prendendo magari l’occasione di avviare un piccolo orto scolastico da curare insieme ai bambini. Il progetto (le info sono qui: http://www.interlinea.com/lerane/Junior/Perlescuole.htm) è pensato davvero nel dettaglio: le classi partecipanti potranno ricevere un mini kit per attività di classe sul tema dell’orto e un kit completo per la semina del pomodoro, ma faranno anche esperienze concrete come la lettura del racconto e un laboratorio sul riconoscimento dei semi, la conoscenza dell’autrice Anna Lavatelli e la visita di una mostra per esplorare la storia dell’alimentazione e del gusto.
Infine, basterà scaricare l’applicazione Let.life per trasformare il proprio libro in un tesoro digitale: inquadrando il codice a barre del volume come se fosse un QR Code, apparirà l’anima digitale del libro, un innovativo sistema di informazioni e contenuti extra personalizzabili per vivere ancora di più (e in maniera più moderna) il piacere della lettura. Un esempio di questi contenuti extra? Il video in cui Anna Lavatelli legge la sua storia, oppure il gioco-filastrocca dedicato a Pomodoro! http://www.tinytap.it/activities/g1j5g/play/benvenuto-pomodoro
La ceretta allo zucchero indolore e delicata
Domenica, 06 Novembre 2016 14:27Le orientali, non c’è alcun dubbio, sono sempre impeccabili. Soprattutto quando parliamo, ahinoi, di peli, la piaga del genere femminile che ci costringe a terribili sedute di strappi ogni mese.
Rispetto a noi, le cerette orientali sono però molto più delicate delle nostre, e la loro efficacia è data da secoli di sperimentazione, dal momento che i rimedi per eliminare i peli superflui risalgono addirittura agli antichi egizi. Gli ingredienti? Di base, acqua e zucchero, con alcune varianti a seconda del luogo d’origine del metodo.
Se non avete però un’estetista orientale di fiducia, non disperate. Se volete provare questi metodi di depilazione sappiate che sono molto semplici da ricreare a casa, e che con pochi ingredienti e un po’ di manualità potrete realizzare la vostra ceretta orientale fai-da-te.
Ecco La ceretta allo zucchero indolore e delicata: come preparare lo shugaring e la sua variante delicata al miele
La lotta ai peli superflui può quindi vantare un nuovo alleato: la ceretta araba. Per provarla, basta che abbiate in casa acqua, zucchero e limone.
Prendete 200 grammi di zucchero (meglio bianco, per capire la cottura), 50 grammi di acqua e 50 grammi di succo di limone. Mescolateli in un pentolino e mettetelo sul fuoco facendo poi cuocere per circa venti minuti. Cuocendo, la cera prenderà una colorazione ambrata (somiglierà al miele): in quel momento sarà cotta e potrete toglierla dal fuoco.
Travasatela quindi in un barattolo di vetro e lasciatela raffreddare un attimo (per non rischiare di scottarvi!). Aiutandovi quindi con le mani o con un semplice bastoncino applicatela sulla zona da depilare: non serviranno nemmeno le strisce, perché una volta seccata la cera potrà essere strappata (in contropelo) semplicemente con le dita.
Questa cera non lascia residui. O meglio, li lascia, ma sono facilmente risciacquabili con acqua e sapone. E difficilmente lascerà peli incarniti. Se però dovessero apparire, la volta successiva basterà fare uno scrub un paio d’ore prima del procedimento.
La cera rimasta, poi, potrà essere richiusa nel barattolo di vetro ed essere successivamente risciolta a bagnomaria.
Questa ceretta va bene praticamente per ogni zona del corpo, ma se volete ne esiste una ancora più leggera, indicatissima per le parti intime e le zone delicate come i baffetti e le ascelle. Il procedimento è essenzialmente lo stesso, ma la ricetta prevederà l’aggiunta di miele, antinfiammatorio che contrasterà l’arrossamento e il dolore.
Preparate quindi 2 bicchieri di zucchero, il succo di mezzo limone, un bicchiere di acqua e due cucchiai di miele. Come prima, scaldate in un pentolino gli ingredienti ben amalgamati e lasciate cuocere a fuoco lento fino alla consistenza perfetta (liquida). Una volta pronta, togliete la cera dal fuoco, trasferitela in un barattolo e lasciatela raffreddare immergendo il barattolo in acqua fredda.
Ed ecco che il procedimento qui cambia: prendi il composto raffreddato e lavoralo con le mani fino ad ottenere una palla. Grazie al miele la consistenza sarà molto malleabile, quindi potrai staccarne i pezzettini da stendere poi sulle zone da depilare. Strappa quindi in contropelo con le dita.
Voilà: la vostra ceretta è completata. In ogni caso, qualunque metodo decidiate di utilizzare, ricordate che è bene preparare la pelle alla depilazione applicandoci un pochino di latte detergente. Inoltre facendo un gommate o uno scrub il giorno prima renderete il tutto più semplice, grazie al fatto che i peli incarniti riusciranno a riemergere.
Le meringhe sono una delle mie più grandi passioni: per me è il dolce per eccellenza e ogni tanto le preparo con i miei piccoli sia semplici, che al cioccolato che come base per l'eccezionale torta meringata. Come credo sappiate è molto difficile realizzare le meringhe con il forno a gas, più semplice con quello elettrico. Quello che non sapete è che con l'essicatore la loro riuscita è davvero una certezza!
Ecco come realizzare le meringhe in maniera semplice e veloce: la ricetta delle meringhe con l'essiccatore
Scopri anche la nostra videoricetta su Youtube!
Una pre-scuola perfetta in Australia: l’Early Learning Center
Sabato, 05 Novembre 2016 06:10E’ sempre difficile tradurre il sistema scolastico di altri paesi in italiano. O meglio: è difficile spiegare classi, anni e scuole di una nazione differente dalla propria. Tuttavia il resto del mondo a volte sembra avere idee e situazioni migliori rispetto alla nostra, soluzioni che bisognerebbe prendere in considerazione in quanto sembrano davvero degli ottimi sistemi d’apprendimento.
Negli Stati Uniti, ad esempio, tra la scuola materna e le elementari esiste un anno transitorio, chiamato pre-school. E in Australia? In Australia esistono asili che in realtà si definiscono più “centri di apprendimento precoce”: nulla di strano, non pensate a mamme che spediscono fantomatici “bambini prodigio” in scuole d’alto borgo. Ora vi spieghiamo cos’è un Early Learning Center, partendo da un bellissimo esempio.
Una pre-scuola perfetta in Australia: l’Early Learning Center che fonda la didattica sull’esperienza, all’interno di un ambiente davvero stimolante
L’Early Learning Center di cui parliamo, “The green elephant” si trova nel New South Wales in Australia e si configura come una sorta di scuola materna per bambini dagli zero ai sei anni. La scuola è aperta per cinque giorni a settimana dalle 7 di mattina alle 6 del pomeriggio ed è situata in un bellissimo edificio pensato appositamente per favorire l’apprendimento dei bambini attraverso il gioco.
L’ambiente, infatti, è determinante per i bambini (lo dicono praticamente tutte le esperienze pedagogiche più importanti, a partire da quella di Maria Montessori), che devono sentirsi stimolati a esplorare ed imparare.
(foto 1 http://www.thegreenelephant.com.au/our-centre.html)
Studiati da architetti e pedagogisti specializzati, gli interni della scuola si presentano molto puliti, dai colori naturali, divisi in aree organizzate per permettere il passaggio scorrevole da un’attività all’altra. I bambini, calati in un ambiente ordinato e confortevole, possono decidere se imparare da soli, oppure se collaborare e interagire con gli altri bambini.
Anche l’esterno è pensato per l’apprendimento ludico: i bambini esplorano, si sentono parte dell’ambiente, lo vivono, e in questo modo imparano anche a rispettarlo, a preservarlo e a proteggerlo, studiando le piante, piantando orti e raccogliendo i frutti del proprio lavoro. E, come all’interno, possono sempre scegliere di passare il loro tempo in zone più tranquille e pensate per il rilassamento oppure se giocare con gli altri nei bellissimi spazi del giardino.
(foto 2 http://www.thegreenelephant.com.au/our-centre.html)
Nelle attività della giornata la creatività è sempre al primo posto: secondo gli insegnanti lo sviluppo mentale passa soprattutto attraverso essa, ed è quindi auspicabile incoraggiarla quanto più possibile durante la giornata.
Ecco perché le maestre propongono ai bambini sempre differenti medium per esprimersi, per esplorare e per costruire, lavorando in una stanza dedicata interamente alla creatività.
(foto 3 http://www.thegreenelephant.com.au/our-centre.html)
E, non ultimo, la mensa alla quale i bambini possono fermarsi per il pranzo è interna, e i cuochi professionisti offrono ogni giorno ai bambini pasti sani, nutrienti e buoni, per imparare fin da subito che una giusta nutrizione è alla base della vita.
Sara Polotti
Gli ossiuri, i parassiti intestinali che colpiscono adulti e bambini e i rimedi naturali
Sabato, 05 Novembre 2016 05:48Li si conosce poco, eppure non sono così rari. Parliamo degli ossiuri, chiamati più comunemente parassiti intestinali, piccoli esseri che colonizzano il tratto intestinale causando fastidi e pruriti. Ma come si riconoscono? E come si combattono?
Gli ossiuri, i parassiti intestinali che colpiscono adulti e bambini e i rimedi naturali: come riconoscere se si è affetti da questa infestazione intestinale e come curarsi in maniera naturale
La causa principale di questa patologia è un piccolo parassita chiamato Enterobius Vermicularis. Esatto, un “verme”, se vogliamo usare parole più comuni. E in effetti questo Enterobius Vermicularis assomiglia proprio ad un piccolo verme di colore bianco.
Questo parassita passa dallo stomaco fino all’intestino e nel momento in cui raggiunge la cute attorno alla zona perinatale deposita le sue uova, che si schiudono nel duodeno. Da una prima fase di schiusa, quindi, questo verme cresce, raggiunge l’età adulta e passa al tratto dell’intestino crasso. A livello dell’ano, quindi, queste uova compaiono dopo circa venti/quaranta giorni dall’infezione. I più colpiti sono i bambini in età scolare e prescolare, ma anche gli adulti non ne sono immuni.
Ed ecco spiegato il motivo del primo sintomo dell’ossiuriasi, e cioè un fastidioso prurito anale seguito da sintomi intestinali e da disturbi nervosi. A questi possono seguire irritazione della zona perianale (dovuta alle lesioni seguite al grattarsi nervosamente, azione purtroppo spesso inevitabile che rischia di infettare la zona), insonnia, irritabilità e convulsioni. Nelle donne, poi, anche la zona vaginale può compromettersi, a causa di un’irritazione che causa perdite e prurito.
Oltre al prurito, soprattutto nel caso dei bambini, potrete capire se la patologia è proprio ossiuriasi nel caso in cui sulle mutandine al mattino o dopo che è andato in bagno trovate dei piccoli filamenti bianchi e mobili di circa 1 cm. Sono proprio gli ossiuri, e in quel caso la diagnosi è sicura.
Dopo aver consultato il medico o il pediatra (che sapranno indirizzarvi sulla strada migliore) sarà tuttavia una buona regola fare attenzione all’alimentazione, poiché è proprio essa il segreto per sconfiggere definitivamente i parassiti. Si possono combattere con un farmaco specifico ma medici esperti in medicina naturale o medici omeopati possono fornirvi indicazioni specifiche in merito.
Da sempre al primo posto nella lotta ai parassiti si contano l’aglio e la cipolla, da utilizzare sia a livello alimentare sia a livello cutaneo, strofinandoli sulle zone più affette da prurito. Sono molto potenti, quindi utilizzateli con cautela! La soluzione migliore sarebbe quella di frullarli e mescolarli ad una crema per uso cutaneo, in modo da smorzarne gli effetti. Oppure, ancora, lasciarli in infusione in acqua tiepida per una notte, bevendo poi il liquido (che passa così nel tratto intestinale).
Altra pianta considerata (efficacemente) vermifuga è l’assenzio. Non immaginatevi i soliti drink alcolici, ma considerate invece la tintura madre: essa deriva dalla macerazione a freddo della pianta e contiene inalterati i suoi principi attivi, tra i quali quello responsabile, appunto, dell’uccisione dei parassiti. Antisettico, l’assenzio aiuta quindi a debellare il verme. Gli adulti possono provare con 30 gocce per due o tre volte al giorno (mentre ai bambini chiedete le dosi al vostro medico di fiducia).
Lo stesso vale per i semi di pompelmo: prendete l’estratto e mescolatene in un bicchiere d’acqua circa 10 gocce. Assumetene tre volte al giorno per una settimana, e i sintomi fastidiosi dovrebbero sparire insieme ai parassiti.
Anche lo yogurt, essendo ricchissimo di probiotici, aiuta a ristabilire nell’intestino un ambiente inospitale ai vermi. E, tra gli altri alimenti annoverati da sempre nella lotta ai parassiti, troviamo le carote (da consumare crude come uno snack per una settimana più volte al giorno) e alcuni alimenti che facilitano il transito intestinale, aiutando così l’eliminazione delle tossine e dei vermi. Tra essi? Le prugne, le banane, i fichi, le albicocche, i cachi, il melone e l’uva.
Dopo il trattamento si consiglia un ciclo di probiotici per circa 10 dieci giorni: per i due mesi successivi va eseguito il trattamento, meglio se a cavallo della luna piena.
Fondamentale che la cura, sia essa farmacologica o naturale (sconsiglio vivamente il fai da te), venga effettuata da tutta la famiglia: lavate poi in lavatrice ad alte temperature qualsiasi oggetto possa essere andato a contatto con le parti intime dei membri della famiglia come lenzuola, asciugamani etc...
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Il libro per fare la nanna con il sorriso: “Buonanotte” de Il Castoro
Sabato, 05 Novembre 2016 05:24Prendere l’abitudine di leggere un libro alla sera, prima facendoselo leggere ad alta voce da mamma, papà e fratellini e poi da soli, è una buonissima abitudine. Non solo perché molto probabilmente, grazie alla confidenza che si prende con la carta stampata, porterà i bambini ad essere adulti lettori, ma anche perché spesso le parole che si leggono sanno dare una nuova atmosfera alla nottata, facendoci chiudere gli occhi con un sorriso sul viso o un’emozione nel cuore.
Tra i libri della buonanotte ce n’è uno che ci piace tantissimo: è appena uscito, fresco di stampa, e sentiamo di potervelo consigliare ad occhi chiusi!
Ecco il libro per fare la nanna con il sorriso: “Buonanotte” è la lettura perfetta prima di chiudere gli occhi
S’intitola “Buonanotte” (http://www.castoro-on-line.it/libri/buonanotte/): un titolo semplice per un libro semplice, una storia semplice e un’illustrazione semplice, che tuttavia sanno essere davvero meravigliosi. Il libro, consigliato per bambini dai 4 ai 5 anni, racconta le vicende del protagonista Orso, e la storia è stata scritta d Jory Jones e illustrata da Benji Daves.
Orso è stanchissimo, esausto, gli si chiudono gli occhi dalla fatica. Sogna il suo letto, non sta più nella pelle e vuole andare a dormire. Ma la sua amica Anatra è sveglissima, attiva, irrefrenabile, e vorrebbe trascinarlo in mille attività! Così, ogni volta che sta per chiudere occhio dopo averla mandata via, Anatra torna con una nuova idea, e Orso deve ricominciare da capo nella sua opera di convincimento che è ora di andare a dormire.
La storia è davvero semplice e carina, ma nelle sue pieghe ci sono vari livelli di interpretazione. Potete leggervi infatti le differenze umane tra gli amici, che pur amando cose e attività diametralmente opposte stanno bene insieme, in fondo in fondo. Oppure potete prenderla come una metafora per quei bimbi che sembrano rendere l’ora della nanna un campo di battaglia: dovrebbero dormire, ma non vogliono, non ce la fanno, e via di pianti, capricci, giochi e sfinimento dei genitori!
“Buonanotte” è edito da una casa editrice davvero ottima: Il Castoro è nata nel 1993, e dopo un inizio focalizzato sulla letteratura cinematografica ha deciso di concentrarsi su quella dedicata all’infanzia, ai bambini e ai ragazzi. Le sue collane sono sempre pensate e ragionate per avvicinare i più piccoli alla lettura in maniera semplice e soprattutto piacevole.
I loro autori non sono solo italiani: Il Castoro spazia infatti nella letteratura di tutto il mondo, dal momento che ogni Paese ha storie da raccontare e autori da scoprire. Sicuramente, della casa editrice, conoscerete “Diario di una Schiappa”: sono stati loro a portare in Italia le avventure di Gregory Heffley
Dal 2012, inoltre, Il Castoro è proprietario della Libreria dei Ragazzi di Milano, la prima libreria per ragazzi in Italia, fondata nel 1972 dagli storici librai Gianna Vitali e Roberto Denti, e tra le librerie per ragazzi più grandi d’Europa. Nel marzo 2010 Il Castoro ha inaugurato una sede della Libreria dei Ragazzi anche a Brescia. Da visitare, se siete nei paraggi!
8 ricette con l’avena da non perdere
Venerdì, 04 Novembre 2016 09:05
L’avena è una pianta da cui si ricava un cereale davvero benefico, quello stretto, lungo e color grano che ha davvero un ottimo sapore e che si presta a moltissime preparazioni, soprattutto dolci. Rispetto ad altri cereali i suoi carboidrati sono a lenta digestione, e non causano così picchi glicemici. Tollerata talvolta da chi soffre di celiachia, l’avena è ricchissima di fibre, aiuta la digestione e l’intestino e riduce il colesterolo. Ma come prepararla?
Ecco 8 ricette con l’avena da non perdere: i piatti più buoni per mangiare questo cereale altamente benefico
- Solitamente l’avena la si mangia a colazione. In effetti è gustosa, e permette di ottenere una consistenza amata da tutti. Avete mai provato il porridge d’avena con frutta fresca? Basta cuocere in un pentolino 50 grammi di fiocchi d’avena con 350 millilitri di latte di soia, lasciandolo addensare. Trasferite in una ciotola, condite con un cucchiaio di miele e servitelo con una manciata di mirtilli, banane e lamponi in superficie.
(foto 1 http://www.coffeeandcrayons.net/blog/2016/2/7/super-overnight-oat-breakfast-bowl)
- Se possedete un bell’estrattore (come il nostro Estraggo), potete preparare facilmente anche il latte d’avena fatto in casa, perfetto, come il porridge, per le vostre colazioni. Potete anche insaporirlo con cacao, cannella o vaniglia! (http://www.mammapretaporter.it/food/bevande-e-centrifugati/come-preparare-a-casa-il-latte-di-avena)
- Al posto del porridge cotto, tuttavia, è possibile preparare la colazione senza cottura, attraverso la preparazione detta “Overnight”. Gli “Overnight Oats” vanno molto di moda, poiché sono buonissimi, semplici da preparare, comodi (li si prepara la sera prima per la colazione) e molto più saporiti del semplice porridge. Basta mescolare la nostra avena con il latte vegetale che preferite e un po’ di yogurt greco e aggiungere gli ingredienti che più vi piacciono; lo step successivo è chiuderli in un barattolo e lasciarli riposare per una notte, in modo che l’avena acquisti la consistenza di “pappa”, garantendo anche un sapore più intenso grazie alla macerazione. Servite poi aggiungendo qualche topping carino, come una spolverata di cannella o qualche pezzettino di cioccolato fondente. Qualche esempio? Potete mescolare avena, latte, miele, cacao amaro, burro d’arachidi e semi di chia. Oppure, fiocchi d’avena, latte di mandorla, carote tritate, uvetta e semi di sesamo. Ma qui il segreto è la fantasia!
(foto 3 http://wholefully.com/2016/03/07/8-classic-overnight-oats-recipes-you-should-try/)
- Frullate mezza tazza di fiocchi d’avena con mezza banana, un vasetto di yogurt (alla vaniglia o al mirtillo) e un uovo. Utilizzate quindi questa pastella per preparare deliziosi pancake per colazione, da cuocere a fuoco vivo e da guarnire con qualche mirtillo.
(foto 4 http://www.ambitiouskitchen.com/2014/12/oatmeal-blueberry-yogurt-pancakes-gluten-free-high-protein/)
- Nello svezzamento naturale l’avena è consigliatissima, già prima del nono mese. Qui trovate la nostra ricetta per una vellutata dolce di avena e cannella, per una pappa davvero gustosa, nutriente e sana: http://www.mammapretaporter.it/svezzamento/svezzamento-naturale/vellutata-dolce-di-avena-e-cannella
- Ma non solo dolce: l’avena in qualche caso può essere utilizzata in piatti salati. Se vi avanza della quinoa cotta, potrete preparare buonissime polpette. Mescolate la quinoa con la vostra avena, due uova, del formaggio cremoso e qualche spinacio tritato. Salate e pepate, fate delle belle polpette e cuocetele in padella con un filo d’olio.
(foto 5 http://www.greenkitchenstories.com/spinach-quinoa-patties-in-a-bowl/)
- Al supermercato troverete anche l’avena normale, non solo quella in fiocchi. In questa forma l’avena è perfetta per le preparazioni solite con i cereali: insomma, al posto del riso o dell’orzo bollito utilizzate l’avena. Come ad esempio in questo piatto di avena, pesto e piselli, amatissimo dai bambini: http://www.mammapretaporter.it/food/primi-fo/avena-pesto-e-piselli
- Ed infine i biscotti, da preparare super velocissimamente e da portare a scuola per merenda. Bastano due banane e 100 grammi di fiocchi d’avena (più eventuali aggiunte di ingredienti a vostro piacere, come gocce di cioccolato o semi). Schiacciate le banane e mescolatele con i fiocchi di avena, ottenendo un composto non eccessivamente umido. Su una teglia coperta da carta forno versate quindi l’impasto a cucchiaiate (formando, insomma, i vostri biscotti). Aggiungete quindi i vostri ingredienti speciali (le gocce, i semi, i mirtilli…) e mettete la teglia in freezer per cinque minuti. Preriscaldate il forno a 180° e fate cuocere i biscotti per 15 minuti. Sfornate, lasciateli raffreddare e mangiate!
(foto 7 http://www.labna.it/biscotti-con-due-ingredienti-banana-e-avena.html)
La principessa azzurra di CoccoleBooks
Venerdì, 04 Novembre 2016 07:04Ciao a tutti! Eccoci di nuovo qui con la nostra recensione settimanale. Oggi vi parlerò del libro “La principessa Azzurra”, scritto da Irene Biemmi, illustrato da Lucia Scuderi e edito da Coccolebooks. È la storia di Azzurra e Rosino, due bimbi molto particolari. Azzurra è una bambina serena e forte, che sin dalla nascita ha dimostrato una grande curiosità per il mondo che la circonda. Esplora e gironzola all’aria aperta tutto il giorno, cercando animali da salvare. E adora il suo cavallo a dondolo. Rosino è un bambino pacato e tranquillo. Ama leggere e con la sua immaginazione, senza uscire dalla sua cameretta, fa mille viaggi di fantasia sognando ad occhi aperti. Adora dormire, perché quando dorme può sognare…ma basta il profumo della cioccolata calda per svegliarlo e farlo correre in cucina.
Azzurra e Rosino sono in classe assieme. Alla fine dell’anno il maestro decide che metteranno in scena “La Bella addormentata nel bosco” : Azzurra sarà la bella addormentata e Rosino il principe Azzurro. Ma i due bimbi sono preoccupati e un po’ delusi…sentono di non avere nulla in comune con i personaggi a loro assegnati…ma il giorno della recita ci sarà un colpo di scena e i due piccoli protagonisti, facendo di testa loro, trasformeranno la recita e otterranno risate e applausi! La storia di due bimbi tanto diversi, ma tanto tanto amici! Che si vogliono bene, si aiutano e si supportano! Un libro illustrato allegramente, con tanti bei colori. Un libro che ancora una volta ricorda a noi adulti quanto i bimbi sappiano essere empatici e disponibili nei confronti della vita, in ogni situazione! Età di lettura consigliata dai 4 anni.
“…anche se si è diversi da come ci si aspetta, tutti noi andiamo bene lo stesso mamma! Perché noi possiamo essere ciò che vogliamo! Azzurra poi è fantastica…perché è femmina, e le femmine sono troppo forti!”
La nuova normativa per i seggiolini in auto
Venerdì, 04 Novembre 2016 05:40Lo scorso 15 ottobre a Milano s’è tenuto “Vai sul sicuro”, il primo convegno dedicato interamente ai bambini e alla sicurezza. Nell’occasione hanno parlato istituzioni, associazioni di categoria, esperti del settore e aziende di seggiolini per bambini. Le domande alle quali s’è risposto sono importanti, e su tutte spicca quella relativa al cosa si possa fare per migliorare la sicurezza in automobile dei più piccoli.
Già, perché l’utilizzo del seggiolino non è ancora una pratica così seguita dai genitori, o almeno non lo è in senso sicuro. Se ci sono regole è per il bene dei bambini: ecco perché le normative sono importantissime!
Ecco la nuova normativa per i seggiolini in auto: mai più rialzini, solo seggiolini con schienali
Il convegno è partito parlando delle statistiche, che purtroppo aprono gli occhi su uno scenario non troppo simpatico. Pare infatti che il 60% dei genitori italiani non utilizzi il seggiolino per automobile. Sì, 60%. Sembra altissimo, ma è così. Il fatto è che a partire dai cinque anni si pensa che non vi sia più necessità di utilizzarlo, e così la fascia 5-12 anni si ritrova ad essere la più in pericolo.
Tuttavia gli incidenti stradali sono ancora troppi, e spesso non essere seduti su un seggiolino può essere causa addirittura di morte per un bambino. Se tutti i genitori fossero al corrente di questo dato, siamo certi che il seggiolino sarebbe molto più utilizzato! Ecco perché è necessaria una sensibilizzazione massiva sul tema, che deve riguardare tanto l’utilizzo costante del seggiolino quanto le eccezioni. Esatto, perché la sicurezza dei bimbi la si mette a repentaglio sia non utilizzandolo tutti i giorni, sia usandolo in maniera scorretta, sia decidendo di non utilizzarlo per i tratti più brevi.
Il seggiolino dovrebbe quindi essere considerato alla stregua di tutte quelle misure di sicurezza che riteniamo ormai normali e imprescindibili, come il casco in moto o in bicicletta, il piumino quando nevica o la cintura di sicurezza. E per pensarlo in questa maniera potrebbe essere efficace questa considerazione: genitori, non scherzate e non prendete alla leggera il seggiolino, poiché i bambini sono molto più in pericolo di noi in automobile!
Se infatti un adulto è esposto ad un pericolo “nella norma”, il bambino è molto più fragile, ha ossa non ancora calcificate e, soprattutto, è soggetto al peso della propria testa, che se paragonato al peso di tutto il corpo è molto maggiore rispetto ad un adulto (nell’adulto la testa rappresenta 1/14 del peso, in un bambino 1/3!). Ciò significa che testa e collo sono sottoposti a sollecitazioni molto maggiori, e che l’automobile, disegnata per persone di almeno 1.50 metri di altezza, diventa un ambiente pericolosissimo.
Le norme in vigore finora in Italia sono la ECE R44/04 e la R129. Queste due regolazioni subiranno variazioni nel 2017, al fine di aumentare il livello di sicurezza e di diminuire le conseguenze fatali degli incidenti sui bambini.
Per quanto riguarda la R44, le modifiche che entreranno in vigore da gennaio 2017 saranno le seguenti. Innanzitutto, tutti i bambini di altezza inferiore al metro e 25 dovranno utilizzare un seggiolino con schienale. Ancora non è noto a quali gruppi di peso si estenderà, ma per ora il riferimento all’1.25 dice qualcosa.
La R129, invece, varierà la sua parte iniziale e determinerà regole più specifiche. Dall’estate del 2017, quindi, affiancherà le norme già vigenti, potenziando la sicurezza.
Se prima, quindi, l’obbligatorietà del sistema di aggancio isofix si applicava ai seggiolini per bimbi fino ai 105 centimetri di altezza, ora si parlerà anche dei seggiolini per bambini oltre il metro di altezza.
Nello specifico, il sistema isofix non sarà obbligatorio, e i genitori potranno scegliere il sistema di aggancio che preferiscono; in secondo luogo, non sarà più permesso vendere i seggiolini auto senza schienale, e i seggiolini dovranno essere tutti omologati secondo la nuova R129-02. In terzo luogo ecco l’obbligatorietà del seggiolino in base all’età: varierà in base al paese (o 135 cm o 150 cm), ma in Italia saranno i bambini fino al metro e cinquanta a dover utilizzare obbligatoriamente il seggiolino (come già era obbligatorio).
AGGIORNAMENTO ALL'8 OTTOBRE 2019:
Da ieri sera è passato l'obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono sui seggiolini per i bambini di età inferiore ai 4 anni. A firmare il decreto attuativo dell'articolo 172 del Nuovo Codice della Strada per prevenire l'abbandono dei bambini nei veicoli è stata la ministra Paola De Micheli.
Questo obbligo prevede che sul seggiolino ci sia un sistema di allarme che, connesso allo smartphone, ricorderà al guidatore tramite un avviso sonoro della presenza del bambino ancora a bordo, ancor prima che il guidatore scenda dal veicolo.
Questo importantissimo decreto sarà operativo non appena legge sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.