Cocco, cocco, cocco! Estate chiama cocco, e noi rispondiamo con questa torta coccosa dal sapore avvolgente e dalle sfumature esotiche. Semplicissima, è ottima sia a colazione che per merenda.
Torta coccosa: una ricetta veloce per una torta saporita, nutriente e davvero, davvero estiva
Un dolce estivo semplicissimo da realizzare, che verrà divorato in un attimo! Ecco le nostre palline di cocco, piccoli dolcetti per merenda o per dessert che combinano la freschezza del cocco con il sapore della ricotta e la sfiziosità dei pistacchi.
Palline dolci di cocco: la ricetta per le palline dolci a base di cocco e pistacchi, perfette per l'estate
Queste polpette? Strepitose! Sono buonissime, leggere, e ci permettono di fare mangiare ai bambini (e a tutta la famiglia!) le melanzane. La forma-polpetta è sempre comoda per le mamme e gradita dai bambini!
Polpette di melanzane strepitose: la ricetta delle nostre polpette di melanzane leggere e gustose
I bambini e l’apprendimento delle lingue
Giovedì, 03 Agosto 2017 09:15In una società come la nostra è ormai impossibile conoscere solo una lingua. Per vivere al meglio nel mondo, conoscere almeno l’inglese, oltre alla propria lingua madre, è un requisito fondamentale. Ma non solo a livello sociale: conoscere un’altra lingua fin da piccoli fa sì che i bambini sviluppino competenze uniche, importantissime, date proprio dallo sforzo che compiono durante i primi anni di vita per imparare ad esprimersi in due modi differenti. Insomma: ci sono solo benefici, e non è un falso mito!
I bambini e l’apprendimento delle lingue: i benefici, le difficoltà e i modi migliori per insegnare ai bambini una seconda lingua sin dall’infanzia
Partiamo da un fatto: imparare per i bambini significa vivere qualcosa sulla propria pelle. Significa farne esperienza concretamente. Significa immergersi nell’argomento. Lasciamo quindi da parte il vecchio metodo di insegnamento, quello che appioppavano a noi e che probabilmente alcune scuole ancora mantengono, e cioè quello delle schede da riempire, della grammatica pura sui quaderni e del ripetere paroline singole.
I bambini, almeno fino agli otto anni (ma anche un pochino dopo), imparano prevalentemente dall’esperienza, dalle sensazioni, e non attraverso le astrazioni (perché, sì, i compitini scritti sono astrazioni). L’esperienza con i sensi è fondamentale quando imparano qualcosa, ancor più se parliamo di una seconda lingua.
Chiedete a chiunque abbia fatto un’esperienza all’estero: in pochissime settimane si impara molto di più di tutto quello che si è imparato in 10 anni a scuola. Ecco perché le esperienze studio all’estero, come quelle proposte da vari tour operator specializzati nel settore ragazzi, sono una buonissima cosa. Ce ne sono alcuni, come ad esempio MLA - Move Language Ahead che non si concentrano unicamente sui ragazzi adolescenti, ma che propongono viaggi già da “bambini”, dai 7 ai 14 anni, , un’età perfetta per rafforzare le competenze linguistiche vivendo sulla propria pelle il nuovo idioma, parlandolo con persone madrelingua che rendono l’esperienza divertente e costruttiva.
Prima si comincia, insomma, meglio è. Soprattutto con l’esperienza diretta. Chi sceglie di parlare in casa sin da subito due lingue, o chi opta per i suoi bambini per delle vacanze studio sin da piccoli (ce ne sono anche in Italia, sempre in lingua inglese ma più vicini a casa!), quindi, non si lasci scoraggiare dalle false credenze o dai consigli non richiesti: ci sarà sempre qualcuno che criticherà la scelta.
Perché? Perché qualcuno crede che imparare due lingue confonda il bambino, che si troverà così a parlare un mix errato di idiomi. In realtà è falsissimo: la confusione, se c’è, scompare verso i quattro anni. Ma questa confusione è la stessa che ha anche un bambino mono-lingua, che per rafforzare i concetti utilizza parole inventate. Nel momento in cui i bambini hanno tutti gli strumenti per comunicare, anche le loro frasi divengono corrette. Inoltre oltre alla confusione che in realtà non c’è, il bambino acquisirà addirittura una competenza in più: il saper distinguere i suoni definendoli e raggruppandoli in gruppi comuni, competenza che potrà sfruttare per imparare eventualmente un’altra lingua da grande.
Qualcun altro crede poi che non abbia senso, oppure sia difficile, parlare in casa due lingue o insegnarne una nuova al bambino se i genitori non sono madrelingua di quell’idioma. Certo, sarà un po’ più faticoso (per i genitori!) ma non lo sarà per il bambino, che la lingua la acquisirà alla stessa maniera. Basterà qualche supporto in più, come dei programmi TV dedicati oppure le vacanze studio di cui parlavamo, per rafforzare i concetti. Ma non è mai una cattiva idea!
E non sarà nemmeno mai troppo tardi: come dicevamo i bambini almeno fino agli 8 o 9 anni sono spugne (un luogo comune finalmente vero!), e imparano attraverso l’esperienza concreta. Ecco perché non dovreste rinunciare all’idea di cominciare a insegnare una lingua anche se non l’avete fatto nei loro primissimi anni di vita!
Scegliete delle valide vacanze studio in Italia o all’Estero, parlate una seconda lingua in casa, imparate insieme a guardare i film in lingua originale... Ma non lasciatevi frenare, e fatelo! Sarà un regalo per voi ma soprattutto per i bambini, che oltre alla seconda lingua acquisiranno competenze uniche: riconoscere i suoni, imparare direttamente, immergersi in nuove e diverse culture.
Una merenda alternativa? Le gelatine! Ma non pensate subito a quelle super chimiche, che di frutta non hanno nemmeno l'ombra (solo un colore - e pure troppo sgargiante!). Quelle che vi proponiamo oggi sono semplicissime e soprattutto super naturali, a base di frutta e agar agar al posto della classica gelatina. Una delizia, ve lo assicuriamo!
Gelatine di frutta con l'estrattore Estraggo Pro: la ricetta per gustose gelatine in bicchiere perfette per mangiare frutta a merenda in maniera differente
Proteine? Sì, grazie! Ma in maniera gustosa: lo smoothie a base di yogurt, banana, latte di mandorla e semi di chia è ciò che fa al caso nostro. Semplicissimo da preparare, delizioso da bere.
Smoothie proteico con semi di chia: come preparare il delizioso frullato dalla consistenza unica che unisce il gusto della banana alla salute dei semi di chia
Le varietà dei pomodori
Mercoledì, 02 Agosto 2017 13:55Diciamo “pomodori”. Ma quali intendiamo? Eh sì, ne esistono davvero moltissimi. Ognuno con le sue proprietà, ognuno con le sue caratteristiche che lo rendono appetibile per l’una o per l’altra ricetta. Quali scegliere? Quelli che più ci piacciono! Ma qui ecco comunque una lista delle varietà di pomodori per capire una volta per tutte quali sono le differenze di forma, sapore e proprietà di ognuna. Ce ne sono centinaia, naturalmente: qui tratteremo le principali.
Le varietà dei pomodori: quali sono le diverse specie di pomodori e quali sono adatte alle varie ricette
Il cuore di bue
È molto comune e si riconosce per la sua grossa dimensione e per gli spicchi numerosi, oltre che per la forma che ricorda un cuore. Dolce e poco acido, è molto succoso ma allo stesso tempo farinoso. Viene coltivato soprattutto al Sud e in Abruzzo ed è perfetto per le insalate.
San Marzano
Lungo e cilindrico, prende il nome dalla località italiana nella quale cresce. È molto ricco in licopene (carotenoide in grado di combattere l’invecchiamento della pelle e di proteggere il sistema cardiovascolare), questo pomodoro è polposo e gustoso ed è utilizzato soprattutto per le salse, proprio perché succoso e perché la sua buccia la si elimina facilmente. Anche crudo però è molto buono (e in questo modo si assimila meglio il licopene!) ed è quindi ottimo in insalata, su bruschette o per fresche capresi.
Costoluto genovese
Simile al cuore di bue, da esso si differenzia per la forma, sì costoluta (quindi ricca di spicchi), ma più tondeggiante. Saporitissimo, anche lui è buonissimo a crudo, per insalate o bruschette.
Ciliegino
Li troviamo a grappolo e sono riconoscibili per la loro piccola dimensione (sono più piccoli di una pallina da ping pong) e per la forma perfettamente rotonda. Il Pachino, coltivato in Sicilia, è una varietà di questa specie. Sono buonissimi crudi, ma anche schiacciati e cotti in padella per fare sughi leggeri ma saporiti, dolci e pungenti allo stesso tempo.
Datterino
Piccoli quanto i ciliegino, i datterini hanno una forma più allungata. Sono particolarmente dolci, ancora più dei ciliegino, e si prestano un po’ a tutte le preparazioni, soprattutto a crudo. Buonissimo sono ad esempio sulle bruschette. Tuttavia anche i sughi di datterini sono ottimi e inconfondibili, spesso più saporiti di quelli realizzati con i pomodori “grandi”.
Insalataro
Abbastanza grande (più dei ciliegino ma meno dei cuori di bue), il pomodoro insalataro prende il suo nome dal suo impiego più comune, e cioè quello di accompagnamento all’insalata. È un pomodoro “classico”, tondo, con un torsolo pronunciato e un sapore meno deciso degli altri.
Piennolo del Vesuvio
Di dimensione piccola, si piazza tra il ciliegino e il datterino, poiché è tra l’allungato e il tondo e ha una parte peduncolare pronunciata. Ha un colore rosso vivo e un sapore molto intenso. Sono molto zuccherini, e questa caratteristica (insieme alla presenza di acidi e solidi solubili) fa sì che sia a lunga conservazione naturalmente, senza che le sue proprietà benefiche subiscano alterazioni. Come i suoi piccoli simili, è ottimo sia a crudo sia in padella per sughi non corposi ma saporitissimi.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Il bello di possedere un estrattore come Estraggo è che possiamo fare in casa anche il gelato (come quello alla banana!), partendo da ingredienti tutti naturali. Come questo al pistacchio, intramontabile, a base di latte di pistacchi.
Gelato al pistacchio: la ricetta per realizzare in casa il gelato al pistacchio
Come sempre gli smoothies ci fanno impazzire: semplicissimi da preparare, gustosissimi per dissetarsi e ricaricarsi. Questo è perfetto in estate, periodo di maturazione degli zuccherini lamponi che tanto piacciono ai bambini.
Smoothie ai lamponi: come preparare un frullato fresco a base di banane, lamponi e burro di mandorla
Pappa di sogliola
Lunedì, 31 Luglio 2017 13:21Dopo la pappa al nasello dei giorni scorsi, ecco un'altra pappa per lo svezzamento a base di pesce azzurro, elemento importante per l'alimentazione dei nostri bambini poiché ricco di acidi grassi Omega3, da inserire già a sette mesi: la pappa di sogliola.
Pappa di sogliola: la nostra ricetta per una pappa per lo svezzamento a base di pesce cotto al vapore
INGREDIENTI
1 zucchina
1 filetto di sogliola
PROCEDIMENTO
Grattugiamo la zucchina e inseriamola nel cestello del nostro EasyMeal Chicco. Inseriamo poi anche il filetto di sogliola e aggiungiamo l'acqua per la cottura al vapore. Cuociamo al vapore per circa 20 minuti, fino a che gli ingredienti non saranno ben morbidi.
Versiamo quindi le zucchine e la sogliola cotte nel boccale e frulliamo con 3 cucchiai di farina di riso e 2 di olio di oliva evo, fino a che tutto non si omogenea.
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