Tarassaco, le ricette che fanno bene al fegato
Venerdì, 11 Ottobre 2019 08:21Il tarassaco, erba tipicamente primaverile, è davvero un toccasana: detto anche cicoria, questa pianta erbacea della famiglia delle Asteracee si trova nelle zone temperate ed ha proprietà curative davvero potentissime.
In particolare, il tarassaco è utile per depurare il fegato, poiché aiuta l’organismo ad eliminare le tossine a livello gastrico ed epatico. Ecco perché è diuretico, depurativo, disintossicante e digestivo. Quando quest’erba è di stagione, quindi, approfittiamone. Ed ecco qui le nostre ricette con tarassaco!
Tarassaco, le ricette che fanno bene al fegato: come cucinare la cicoria o tarassaco quando è di stagione per depurare l’organismo
Risotto al tarassaco
Scaldiamo del brodo vegetale in un pentolino e nel frattempo, in una pentola, facciamo rosolare una cipolla rossa tagliata finemente con un filo di olio. Buttiamo in padella il riso (la quantità varia a seconda dei commensali) e tostiamolo, quindi copriamo il riso con il brodo vegetale. Uniamo in pentola anche 100 grammi di tarassaco sminuzzato grossolanamente e continuiamo a coprire con il brodo una volta asciugato, fino a fine cottura. Spegniamo la fiamma e mantechiamo con del pecorino grattugiato, quindi serviamo.
Tisana tarassaco e curcuma
Le si trova in commercio e sono buonissime, un’ottima idea per il pomeriggio o la sera. Permettono di bere molto anche a chi si dimentica di bere acqua durante la giornata, fanno digerire e sono davvero molto buone.
Polpette di quinoa e tarassaco
In una padella versiamo 3 cucchiai di olio, un cucchiaino di dado vegetale fatto in casa e un etto di tarassaco sminuzzato, quindi facciamo rosolare. Intanto, sciacquiamo 15 cucchiai di quinoa e cuociamola in un pentolino secondo le indicazioni di cottura.Scoliamola e versiamola in una ciotola insieme al tarassaco insaporito precedentemente. Aggiungiamo 2 uova, 2 cucchiai di percorino, 5 di pangrattato e un pizzico di sale, mescoliamo bene, formiamo delle palline, rotoliamole in altro pan grattato e cuociamole o al forno (per 20 minuti girandole a metà) o in padella con un filo di olio.
Minestra di cereali e tarassaco
In una pentola bolliamo un litro e mezzo di acqua con un cucchiaio di dado vegetale homemade e due patate tagliate a cubetti piccoli. Quando l’acqua bolle, buttiamo in padella 200 grammi di tarassaco, mezza cipolla sminuzzata e tre manciate di cereali misti (riso, orzo e farro). Lasciamo cuocere per venti minuti e serviamo.
Pesto di tarassaco
Frulliamo 300 grammi di tarassaco con 120 grammi di mandorle, un po’ di olio extra vergine di oliva, un pizzico di sale e 50 grammi di pecorino grattugiato. Utilizziamo per condire la pasta o il riso!
Tre libri in inglese per cominciare al meglio le elementari
Venerdì, 11 Ottobre 2019 07:38Che i vostri bimbi parlino già l’inglese o che si stiano approcciando ora a questa lingua, oggi vi propongo tre libri di Usborne Books davvero bellissimi, ideali per cominciare le scuole elementari, perché propongono ai bambini argomenti e situazioni quotidiane insegnando moltissimo a livello educativo e a livello linguistico, in maniera semplice e intuitiva.
Tre libri in inglese per cominciare al meglio le elementari: da Usborne tre bellissimi libri per bambini per cominciare a masticare al meglio l’inglese prima di iniziare la scuola
Big Book of ABC
Un abbecedario bello da vedere e da sfogliare e assolutamente utilissimo è “The Usborne Big Book of ABC”, un grande alfabeto scritto illustrato da Felicity Brooks e Sophia Touliatou che accompagna i bambini all’interno dell’alfabeto, lettera per lettera.
Dalla A alla Z, ogni pagina è dedicata ad una lettera, presentata con un piccolo testo e accompagnata da una sfilza di bellissimi disegni di oggetti o situazioni che iniziano per quella determinata lettera. In questo modo i bambini cominceranno a prendere confidenza con le lettere dell’alfabeto, notando allo stesso tempo come in inglese la pronuncia possa variare.
Questo libro è perfetto tanto per i bambini con genitori che parlano inglese quanto per chi non lo mastica moltissimo: le parole sono molto semplici, quotidiane!
All about families
Questo libro fa parte di una collana, “All about…”, ed è un grande libro illustrato per parlare della famiglia in tutte le sue sfaccettature. Parla di inclusione, di multiculturalità, di genitorialità, di diversi tipi di amore… Perché non esiste una famiglia uguale ad un’altra, e qui i bambini possono vederlo con i loro occhi.
Ci sono la famiglia “tradizionale” (anche se è ormai obsoleto, questo termine!); quella numerosa; quella con un solo bimbo; quella formata da un genitore con il suo bimbo; quella con due mamme o due papà; quella in cui i bimbi sono stati adottati; quella con due bimbi, due cani e un papà; quella con fratellastri e sorellastre che vivono insieme in armonia; e chi più ne ha più ne metta.
Soprattutto, il libro mostra come le famiglie possano cambiare, con l’arrivo di un fratellino o una sorellina, per esempio, oppure con la separazione dei genitori, con l’arrivo del compagno o della compagna di mamma o papà, con tutte le situazioni possibili.
Alla fine quello che resta è la normalità. Ovvero: ogni famiglia è diversa, e per questo ogni famiglia è normale. Basta che ci siano l’amore, il rispetto e l’affetto che legano le persone, che sono il collante di fondo necessario per essere una famiglia felice!
All you need to know before you start school
Un titolo che non potrebbe essere più eloquente per un libro assolutamente perfetto per i bambini che cominciano la scuola: “Tutto ciò che devi sapere prima di iniziare la scuola”. Questo libro in inglese (semplice e scorrevole, oltre che divertente per la sua impostazione) parla ai bambini dell’ambiente-scuola, quel luogo che, per i bimbi che fanno la materna, acquista un’aura mitica.
Che fare prima di cominciare le elementari, dunque? Be’, attraverso questo libro i bambini non solo leggeranno e parleranno l’inglese in maniera semplice e adatta a loro, allenando questa lingua, ma scopriranno tutto ciò che c’è da sapere sulla scuola a livello pratico prima di entrare nell’aula.
Si parla dei materiali usati tutti i giorni, di come è strutturata una classe, degli orari, di come vestirsi e di come preparare lo zaino… Ma parla anche delle nozioni base (i colori, le parti del corpo, le emozioni…) che i bambini dovrebbero conoscere prima di varcare la soglia della “scuola dei grandi”. Il tutto in inglese, per rafforzare sempre di più questa lingua che servirà loro moltissimo in futuro.
Per acquistare i libri Usborne possiamo consultare il loro sconfinato catalogo, comprandoli dagli indipendent organizer come Carolina Palombo direttamente online. Sul suo profilo Instagram troverete anche un sacco di consigli direttamente da lei, mamma ed ex insegnante di inglese, per scegliere i libri Usborne migliori e quelli più adatti al gusto dei nostri bambini.
Imparare l’inglese direttamente in Inghilterra
Venerdì, 11 Ottobre 2019 07:30Ormai l’inglese lo si studia a scuola. Tutti si approcciano a questa lingua spesso già a partire dagli anni della scuola materna. Ma spesso, purtroppo, si arriva alla fine delle scuole superiori con un’infarinatura, con regole grammaticali studiate benissimo, ma con poca capacità di espressione. Ma è proprio la capacità di espressione, ovvero il parlare l’inglese davvero, la skill che servirà nella vita!
Ma allora come fare? Innanzitutto, sfruttiamo le nuove tecnologie: le tivù ormai hanno la funzione integrata della lingua originale. Possiamo dunque cominciare già con i bimbi piccoli a guardare i cartoni animati in inglese, i film, le serie tv, aggiungendo, eventualmente, i sottotitoli in italiano o in inglese. Ascoltiamo poi tanta musica in inglese: anche così le sonorità anglosassoni entrano in testa! E, infine, viaggiamo. Viaggiamo nei paesi di lingua inglese! Parliamo. Ascoltiamo. E, su tutto, seguiamo un valido corso di lingua inglese in Inghilterra.
Imparare l’inglese direttamente in Inghilterra: perché l’esperienza diretta è importantissima per imparare la lingua inglese in maniera efficace
Come per tutto, soprattutto quando parliamo di bambini e ragazzi, l’esperienza è fondamentale. Quando imparare passa per l’interattività, ovvero l’applicazione concreta dei concetti, tutto diviene più semplice e l’insegnamento è più efficace.
Lo stesso, dunque, vale quando parliamo di imparare l’inglese (così come ogni altra lingua): l’insegnamento a scuola è importantissimo, soprattutto per assimilare le regole, ma se questo non prevede conversazione costante, beh, il rischio è quello di avere nozioni inutili, fini a se stesse.
Oltre a incentivare l’inglese a casa attraverso la tivù in lingua, i libri in inglese (soprattutto quelli per bambini!) e la musica, un’idea è quella di proporre ai bambini e ai ragazzi dei mini-viaggi in Inghilterra. Le scuole di inglese a Manchester, a Londra, a Cambridge, a Oxford e in moltissime cittadine inglesi sono molto valide, variegate, ed è possibile scegliere corsi adatti a tutti, per durata e livello.
Ci sono, ad esempio, i corsi estivi di due o tre settimane, nei quali possiamo scegliere di fare alloggiare i nostri ragazzi o in famiglie inglesi o in collegi internazionali. Il consiglio? Meglio optare per l’ospitalità in famiglia o in collegi con pochi ragazzi italiani. Il rischio, altrimenti, è quello che i ragazzi non colgano appieno l’opportunità di essere “costretti” a parlare inglese, fossilizzandosi sulle amicizie italiane.
Altro vantaggio dello scegliere una vacanza studio all’estero è l’indipendenza dei nostri figli. In un ambiente protetto e controllato in maniera seria e sicura (sono seguiti da professionisti ed educatori, oltre che dalle eventuali famiglie ospitanti, anche durante le ore di svago e nei weekend), possono fare esperienza dello stare fuori casa con responsabilità, alternando le ore di scuola ad uscite altrettanto educative, oltre che divertenti (aspetto che non guasta, quando parliamo dei ragazzi: l’esperienza deve essere prima di tutto da loro goduta, e non sentita come un obbligo).
Dopodiché, possiamo pensare a dei corsi anche per noi, adulti che vogliono aggiornarsi, migliorare il proprio inglese, rispolverarlo o ricevere certificazioni abilitanti. Di nuovo, l’esperienza in una scuola di lingua in Inghilterra è davvero consigliatissima.
5 idee di insalata di pesce azzurro
Giovedì, 10 Ottobre 2019 13:41L'insalata di pesce è sempre una buona idea: almeno una volta a settimana è infatti consigliato inserire il pesce azzurro nella propria dieta e in quella dei bambini, in quanto è ricchissimo di grassi saturi Omega 3, i grassi buoni per l’organismo, così come di oli molto digeribili per l’intestino umano.
Ecco dunque 5 idee per servire il pesce azzurro in maniera variegata, proponendolo nelle nostre insalate preferite.
5 idee di insalata di pesce azzurro: come proporre il pesce azzurro nella nostra dieta settimanale attraverso le insalate
La classica insalata con tonno mediterranea
Il tonno in vasetto di vetro è una buona alternativa a quello in lattina: è molto più saporito e sostanzioso, e la scelta migliore è prendere quello conservato in olio extravergine di oliva. Sfaldandolo possiamo condire la nostra insalata, così componendola: spinacini, tonno, ravanelli, olive nere e mais, condendola semplicemente con olio e sale.
Insalata di sgombro e cipolle rosse
Con lo sgombro cotto o grigliato possiamo realizzare un'insalata super saporita: in una ciotola mescoliamo lo sgombro con mezza cipolla rossa tagliata molto finemente, quindi aggiungiamo dell'insalata misticanza e dei semi misti (come di girasole e di zucca), condendo con un filo di olio evo.
Insalata con avocado e alici
Anche le alici sono pesce azzurro: possiamo cuocerle in padella o al forno e utilizzarle poi per l'insalata, mettendole in un piatto con della valeriana (o songino), dell'avocado tagliato a cubetti e dei crostini integrali.
Insalata di pasta e pesce azzurro
La pasta fredda è buona tutto l'anno ed è ottima anche da portare in ufficio: dopo aver scolato la pasta integrale (meglio corta) e averla raffreddata sotto l'acqua corrente, condiamola con del tonno, del mais, delle olive taggiasche, dei pomodorini confit e della feta sbriciolata.
Quinoa con sardina e patate
Cuociamo la quinoa secondo le indicazioni sulla confezione, quindi prepariamo il condimento, unendo ad una sardina cotta e tagliata a pezzetti (senza pelle) delle patate gialle (o rosse) bollite a cubetti e del prezzemolo tritato finemente. Condiamo la quinoa e finiamo con un filo d'olio e una spruzzata di lime.
corsi.it, i corsi perfetti per le mamme
Giovedì, 10 Ottobre 2019 07:05I corsi online sono ormai una realtà consolidata e seria: permettono di seguire corsi di aggiornamento e nuove lezioni direttamente da casa, con i propri tempi, e danno così la possibilità a tutti di restare aggiornati, di specializzarsi e di seguire le proprie passioni, trasformando le proprie capacità in professione.
Anche le mamme possono dunque usufruire dei benefici dei corsi online: nei mesi di maternità corsi.it può offrire la possibilità di tenersi aggiornate, di trovare nuovi spunti e di riempire il tempo con utili percorsi, e quando i bimbi crescono diventa occasione ulteriore per rimettersi in carreggiata a livello professionale, per tornare a lavorare dopo la maternità.
Ma quali sono i corsi di corsi.it più indicati per le mamme? Eccoli!
corsi.it, i corsi perfetti per le mamme: come aggiornarsi, documentarsi e crescere grazie ai corsi online dedicati al lavoro e al benessere
Innanzitutto, per una mamma che vuole tornare al lavoro o trovarne uno nuovo dopo la maternità su corsi.it ci sono davvero moltissime opportunità. Ad esempio, possiamo scegliere di concentrarci su una determinata skill, come ad esempio imparare una lingua (utilissimo è il corso per imparare l’inglese partendo da un livello base, ma basta cercare nell’apposita barra per trovare quello dell’idioma che vogliamo migliorare).
Esistono poi corsi davvero interessantissimi per migliorare la nostra comunicazione (come “Le 10 chiavi d’oro della comunicazione”), oppure, ancora meglio, per imparare a riconoscere un buon lavoro da casa, cercando così di coniugare gli impegni da “mamma” con quelli professionali. E per chi vuole cominciare a fare della propria passione un lavoro online, posizionando bene le proprie pagine e acquisendo sempre più like? Io consiglio il corso “Gestire con successo la propria pagina Facebook”, per partire dal social network più importante quando vogliamo farci pubblicità.
Infine, molto interessante è il corso “Come raggiungere gli obiettivi impossibili”: in questo caso l’insegnante ci guida verso le nostre potenzialità, dandoci anche consigli su come raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni, anche quelli che avevamo accantonato.
Su corsi.it, però, non troviamo solo corsi dedicati alla carriera e alla professione. Anche il benessere ha ampio spazio, ed esistono corsi più o meno brevi, da seguire quando e come vogliamo, per migliorare la nostra vita in maniera più ampia.
Molto utile per le mamme dopo il parto, ad esempio, è il corso “sportivo” dedicato alla colonna vertebrale, per rimetterla in sesto dopo i mesi di scombussolamento e di fatica. Il corso si intitola “Rimettere in asse la colonna vertebrale” ed è un corso di ginnastica posturale con esercizi guidati che possiamo eseguire da casa, senza per forza uscire per andare in palestra.
Per le mamme ansiose, che soffrono lo stress (una condizione molto comune, non c’è nulla di cui preoccuparsi o vergognarsi!) ecco invece il corso di training autogeno per gestire l’ansia: attraverso alcune efficaci tecniche di rilassamento, sarà possibile gestire gli stati di ansia e stress che influenzano negativamente tutta la vita personale e familiare. Lo stesso discorso vale per il corso per combattere l’ansia utilizzando le tecniche di respirazione.
Anche la famiglia potrà beneficiare di corsi.it, attraverso le mamme che seguiranno i corsi proposti online: il corso “Crescere figli con autostima”, ad esempio, è davvero molto utile e indicato per tutti i genitori, perché spiega passo passo e in maniera semplice come infondere fiducia in loro stessi e autostima nelle varie fasi della vita (sotto i 3 anni, dai 3 agli 8 anni, dagli 8 ai 13, dai 13 in poi).
Anche “Aiutare gli adolescenti a diventare persone di successo” è molto consigliato, così come il corso “Come aumentare l’intelligenza emotiva”, per aiutare noi stessi e la nostra famiglia a sviluppare l’intelligenza emotiva, un tipo di intelligenza estremamente importante nella nostra società (come vi avevamo spiegato qui).
Pickabook a Milano, il nuovo spazio dedicato a gioco e lettura
Mercoledì, 09 Ottobre 2019 08:13Si chiama Pickabook, e già il nome ci piace: gioca tra “Peek-a-boo” (il gioco del “cucù!” in inglese) e “Pick a book”, “scegli un libro”. Ed è un nuovo spazio dedicato proprio a queste due cose: il gioco e la lettura.
Si trova a Milano, in viale Abruzzi 72, ed è dedicato a tutti i bambini e a tutte le bambine (dai primi mesi di vita ai dieci anni di età) che vogliono giocare, leggere e divertirsi insieme in uno spazio meraviglioso.
Pickabook a Milano, il nuovo spazio dedicato a gioco e lettura: a Milano nasce Pickabook, il luogo per giocare, leggere e divertirsi
Libri, giochi, laboratori: chi più ne ha più ne metta. Ma Pickabook non è il solito “spazio gioco” dove piazzare i bambini. Pickabook è un luogo magico, pensato per tutti i bambini, ideato da persone competenti che hanno messo in pratica le teorie pedagogiche e architettoniche trasformandole in qualcosa di bellissimo, divertente, accessibile ed educativo.
Dal sapore nordeuropeo, Pickabook si trova nel centro di Milano ed è aperto tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 19. Vi si può accedere per partecipare alle attività e ai corsi proposti, oppure per lasciare che i bambini partecipino alle numerose attività di intrattenimento, con ingresso singolo (che include letture animate, giochi di costruzione, giochi di luce e ombre, laboratori artistici, attività sensoriali…). E tutti i giocattoli e le attività sono selezionati con cura, prendendo spunto dai metodi educativi, creativi e pedagogici più importanti e seri, come quelli di Maria Montessori o Bruno Munari.
Tra le attività proposte ci sono giochi, letture, spettacoli, laboratori… E poi ci sono i corsi, organizzati in flessibili moduli da 10 incontri rinnovabili, in modo da proporre ai bambini diverse attività facendogli poi scegliere quella che più gli piace (senza dover per forza continuare tutto l’anno!). Ad ottobre Pickabook ha in programma moltissime lezioni di prova gratuite per i corsi, e anche questo è un comodissimo modo per capire quale attività sia più nelle corde di ogni bambino.
Tra i corsi troviamo quello di fumetto, quello di inglese, lo yoga per cuccioli con mamma o papà, la Cartopoetica (per costruire libri con le proprie mani), corsi di teatro per bambini… E poi non manca uno spazio dedicato solo ai genitori, un punto di incontro per le mamme e i papà che vogliono confrontarsi, accompagnati da professioniste di valore ed esperienza in un luogo confortevole e attrezzato. E in questo senso non mancano nemmeno i corsi per i neogenitori, come quello di danza cullante, lo yoga per genitori e bimbi e il corso di massaggio infantile.
Bellissimo, poi, lo spazio dedicato ai libri, cuore pulsante di Pickabook a Milano: si chiama “Casa del libro” ed è un luogo dedicato alla lettura con una collezione di libri vastissima, per far sì che i bambini comincino ad apprezzare la lettura fin da piccolissimi, meravigliandosi e lasciandosi coinvolgere tanto dalle storie quanto dall’oggetto-libro.
Quanti sono i denti definitivi degli adulti
Martedì, 08 Ottobre 2019 13:56Ma quanti sono i denti da latte? Quando spuntano? A queste domande abbiamo già risposto in articoli precedenti. Ora, quindi, è il momento di concentrarci su quanti sono i denti degli adulti, ovvero quelli che sostituiscono i famosi denti da latte.
Quanti sono i denti definitivi degli adulti: quanti denti aspettarsi dal momento in cui cominciano a cadere quelli da latte
I bambini, a partire più o meno dai 5-6 anni di età, cominciano a perdere i denti da latte, che in totale sono venti. Solitamente iniziando dagli incisivi inferiori o superiori, i denti da latte iniziano a dondolare, allentandosi sempre di più e cadendo, lasciando un buco che verrà “chiuso” dalla crescita dei denti definitivi, quelli “da adulti”. Fino alla prima adolescenza, suppergiù, i denti da latte cadranno uno ad uno, venendo così sostituiti da quelli permanenti.
Questi denti permanenti, però, sono più di quelli da latte (che erano, appunto, venti, dieci superiori e dieci inferiori). In generale, la maggior parte degli adulti ha 32 denti definitivi, suddivisi in questa maniera:
- 8 incisivi
- 4 canini
- 8 premolari
- 8 molari
- 4 denti del giudizio (considerati molari)
https://www.bluesmile.eu/i-denti-e-la-loro-funzione/
Intorno all’inizio dell’adolescenza la maggior parte degli adulti presenta quindi tutti e 32 i denti, ad esclusione di quelli del giudizio, che possono spuntare prima o dopo, oppure non spuntare del tutto.
Solitamente i denti del giudizio vengono però estratti dal dentista, poiché possono provocare diversi problemi, dai semplici mal di testa causati dalla pressione del dente su determinati nervi al disallineamento della dentatura, poiché la bocca non ha lo spazio necessario per loro, causando lo spostamento degli altri denti. Farli crescere correttamente, insomma, è difficile.
In totale, quindi, possiamo dire che la maggior parte degli adulti ha 28 denti, se togliamo quelli del giudizio.
“Guardando le stelle”, il libro definitivo sulle costellazioni
Martedì, 08 Ottobre 2019 09:16Guardare le nuvole e cercare forme: fatto. Guardare le stelle e cercare le costellazioni: beh, sì, ci abbiamo provato, ma pare difficilissimo, vero?
Guardare le costellazioni con i bambini nelle notte d’estate (e perché no?, anche in quelle invernali quando ben limpide) è romantico, emozionante e divertente. Ma quando non riusciamo a individuare nient’altro che il grande e il piccolo carro, beh, ci sale la frustrazione. Sembra che le costellazioni siano un argomento difficile, che le stelle sfuggano, che ci sia bisogno di una lezione al planetario… Ed è vero, ma solo se in casa non abbiamo “Guardando le stelle”, il nuovo libro di Sarah Gillingham edito da L’Ippocampo, che diventa una stupenda guida per scoprire insieme ai bambini tutte le stelle sopra di noi!
“Guardando le stelle”, il libro definitivo sulle costellazioni: il nuovo libro di Sarah Gillingham per scoprire gli astri sopra di noi insieme ai bambini
Perché "Guardando le stelle" è proprio bello? Semplicemente perché, oltre che essere favoloso da vedere, ha un’impostazione facile e intuitiva, snella e comprensibilissima, che rende l’argomento “costellazioni” alla portata di tutti.
Oggigiorno le stelle non vengono più osservate con l’attenzione che si dedicava loro nell’antichità, quando anche i cittadini normali le guardavano per regolare i raccolti, per distinguere le stagioni e per affidarsi alle leggende. Detto questo, le stelle sono ancora studiate con la stessa attenzione dagli astronomi e agli scienziati, perché la loro importanza non s’è affatto affievolita. E nemmeno il fascino che esercitano su di noi: non a caso a cavallo del 10 agosto stiamo tutti con il naso al cielo ad attendere qualche astro cadente, no?
Bene, la prossima volta che alzeremo gli occhi al cielo potremo farlo con un pochino di cognizione di causa in più. Perché se fino ad ora riconoscevamo solo un paio di costellazioni, ora, grazie a Sarah Gillingham e all’Ippocampo (casa editrice che ci piace sempre di più, di nuova uscita in nuova uscita) sapremo riconoscerle tutte e ottantotto, raccontando anche le storie dietro alle figure.
Già, ottantotto: tante sono le costellazioni conosciute dall’uomo. Ognuna ha una storia, una figura e una posizione nel cielo. Partendo da una storia generale sulle stelle, Sarah Gillingham accompagna così i grandi e i bambini all’interno della conoscenza delle costellazioni, spiegando come fare a trovarle nel cielo, chi le ha “inventate”, chi ha scoperto certe stelle, a cosa serve la conoscenza degli astri…
Dopodiché si passa alla parte più interessante del libro: un inventario, pagina per pagina, di ognuna delle 88 costellazioni, partendo da quelle antiche dello zodiaco fino ad arrivare alle mappe celesti divise per emisfero e per stagione.
Di ogni costellazione sono presenti la collocazione, una mappa per trovarla nel cielo, i miti e leggende attorno ad essa e, soprattutto, un disegno bellissimo per riconoscerla meglio. “Unendo i puntini” come sulla settimana enigmistica, infatti, i bambini possono vedere come gli agglomerati di stelle formino forme a noi conosciute, figure antropomorfe, simili agli animali o agli oggetti quotidiani, prendendo il nome proprio dall’immagine che ci ricordano.
Ecco quindi le classiche figure dell’oroscopo (l’acquario, il leone, la vergine…), passando per quelle più bizzarre come la giraffa, il triangolo, il lupo e la corona, la freccia e il drago, la regina seduta e la lepre, fino ad arrivare alle costellazioni più affascinanti, come Pegaso, il cavallo alato, o Ercole, l’Idra, l’unicorno e la fenice.
Olio emudermico, idratazione e sostegno in preparazione al parto
Martedì, 08 Ottobre 2019 07:51La preparazione al parto non è fatta solo di borse per l’ospedale e arredamento della cameretta, acquisto del passeggino e preparazione del corredino. Anche il corpo di una mamma, infatti, ha bisogno di cura, per prepararsi al meglio all’arrivo di una nuova vita ma anche per far sì che il periodo successivo al parto sia fisicamente più piacevole e meno faticoso.
Il perineo, ad esempio, è una parte del nostro corpo molto bisognosa di attenzioni, soprattutto in vista di cambiamenti così grandi. Il parto, infatti, porta con sé anche la modificazione delle nostre parti intime, e tornare allo stato naturale precedente sarà un processo graduale.
C’è tuttavia qualcosa che possiamo fare per aiutare il nostro corpo a tornare a tonificarsi in maniera naturale ed efficace, ovvero prenderci cura del nostro perineo nelle settimane che precedono il parto, con massaggi specifici e prodotti pensati proprio per questa funzione, come l’Olio Emudermico di Fiocchi di Riso.
Olio emudermico, idratazione e sostegno in preparazione al parto: il preparato originale Fiocchi di Riso per preparare ed elasticizzare il perineo
L’Olio Emudermico è davvero un toccasana per il nostro perineo, una zona intima spesso sottovalutata o snobbata che tuttavia ha bisogno di cura e protezione. Soprattutto prima del parto: nutrendo infatti la cute e le mucose in vista del parto, il perineo avrà la possibilità di guarire più facilmente e più velocemente, acquisendo una tonicità davvero preziosa.
L’Olio Emudermico di Fiocchi di Riso è un preparato originale che troviamo in farmacia (oltre che online e nei migliori negozi di puericultura) pensato proprio per mantenere la vitalità cellulare della cute in maniera naturale, senza occludere i pori né alterare il pH della pelle, nutrendo la zona grazie ai lipidi naturali che rendono elastica la cute e la tonificano, preparandola così ai cambiamenti del parto.
I muscoli e i tessuti connettivi del perineo sono infatti molto delicati, e vanno allenati e nutriti prima del parto: l’olio di emu alla base dell’olio emudermico (la cui azione è nutritiva, elasticizzante, idratante e cicatrizzante e che possiede un’alta concentrazione di lipidi naturali ricchi di Omega 3, 6, 9), aiuta dunque a rafforzarli. Basta cominciare a massaggiare il perineo a partire dalla trentesima settimana di gravidanza, inumidendo le dita e massaggiando la zona con l’olio eudermico. Dopodiché, si continuerà ad applicare l’olio anche dopo il parto, a partire dai 30 giorni successivi per due mesi, aiutando così la pelle, in maniera naturale, a riprendere il suo naturale stato fisiologico.
L’olio emudermico, tuttavia, è utile anche per altre funzioni, soprattutto per i neonati, dal momento che è indicato anche per l’idratazione profonda della cute ed è ideale per i massaggi delicati ai nostri bambini, che gioveranno così del contatto pelle a pelle (fondamentale per la crescita e per il legame) e della barriera naturale nutriente data dall’olio di riso e di jojoba alla base dell’olio emudermico.
Testato dermatologicamente, per Nickel e 1,4-Diossano, questo preparato originale Fiocchi di Riso è un elemento che non può mancare, per prendersi cura con delicatezza e sicurezza delle pelli più sensibili, proprio come la zona intima della mamma e la cute così delicata del neonato.
Papà, anche il vostro consumo di alcool influenza la salute del bambino
Lunedì, 07 Ottobre 2019 13:49Non solo in gravidanza, ma anche quando si cerca un figlio il consumo di alcool dovrebbe limitarsi. Un’informazione giustissima, che ogni mamma e futura mamma sa molto bene. Ciò che non sappiamo, invece, è che anche il consumo di alcool da parte dei padri può influenzare la gravidanza e la salute del bambino.
Un recente studio pubblicato su una rivista scientifica di settore mette infatti in luce i rischi di malformazione in gravidanza con il consumo di alcool da parte dei futuri padri e mette così in guardia: meglio bere meno quando cerchiamo un bambino. Una regola che vale sia per la mamma che per il papà.
Papà, anche il vostro consumo di alcool influenza la salute del bambino: uno studio svela una correlazione tra il consumo di alcool da parte dei papà e il rischio di sviluppare difetti cardiaci congeniti
L’articolo a cui ci riferiamo ha un titolo molto eloquente: “I futuri padri dovrebbero evitare l’alcool dai sei mesi prima del concepimento”. È stato pubblicato su Science Daily, preso dalla rivista “European Journal of Preventive Cardiology”, e a condurlo è stato un gruppo di ricercatori con a capo il dottor Jiabi Qin, della Xiangya School of Public Health della Central South University di Changsha, Cina.
Se per anni sono state dunque lo donne ad essere messe in guardia dai pericoli dell’alcool per la ricerca di una gravidanza e durante la gravidanza stessa, ora anche gli uomini saranno consapevoli di dover fare attenzione. Lo studio, infatti, consiglia ai futuri padri, dopo una attenta ricerca, di evitare completamente l’alcool nel caso in cui si stia cercando un bambino.
La ricerca ha infatti trovato una connessione tra il consumo di alcool da parte dei padri nei mesi prima del concepimento e alcuni difetti cardiaci congeniti nei bambini. In termini di statistica, il rischio di nascere con un difetto cardiaco congenito aumenta del 44% nel caso in cui il padre beva nei tre mesi precedenti il concepimento. Bere eccessivamente (ovvero più di cinque drink al giorno) incrementa ancora di più questo rischio, che arriva addirittura al 52%.
Il dottor Qin suggerisce, quindi, che i padri in cerca di un figlio dovrebbero smettere di bere almeno sei mesi prima del presunto concepimento (e le donne un anno prima), in modo da evitare queste malformazioni del cuore. Si tratta di malformazioni purtroppo comuni, di cui soffrono ogni anno 1 milione e 350 mila bambini, e che in età adulta può portare a malattie cardiovascolari importanti, oltre che essere causa di morte prenatale.
Non parliamo, dunque, di sindrome feto alcolica, una condizione gravissima dovuta al consumo di alcool in gravidanza da parte della madre incinta, ma ci riferiamo comunque ad una patologia difficile e importante.
Evitare di bere alcool avrà dunque effetti positivi non solo sulla salute della madre e del padre che decideranno di smettere, e non solo sulla possibilità di concepimento (sappiamo, infatti, che uno stile di vita sano aumenta le probabilità di rimanere incinte), ma anche su quella del bambino in grembo.
Certo, non parliamo di un paio di birre alla settimana, cari papà: parliamo di bere abitualmente, anche ubriacandosi. Parliamo di più drink al giorno, durante la settimana. Ma sappiate che anche il vostro stato di salute e le vostre abitudini influiscono sulla vita del bambino. Non solo a livello educativo, ma anche a livello di salute e benessere.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.