8 motivi per portare tuo figlio nella natura invece che a fare shopping
Che i nostri bambini, nativi digitali e tecnologici, rischino molto di più di scivolare in un'esistenza fatta solo di computer, TV e smartphone rispetto alla nostra generazione è un dato di fatto. I bimbi, oggigiorno, passano moltissimo tempo tra le mura di casa (o di scuola, a differenza dei paesi nordici, come vi abbiamo già parlato). Ma il tempo passato all'aperto, in mezzo alla natura, non dovrebbe essere lasciato indietro. Ancor più i media veicolano il terrore dei microbi per cui un mondo sterile è ciò che molte mamme ricercano: bambini nel passeggino o per mano, liquido igienizzante in borsetta e via, pronti per lo shopping nel centro commerciale o le "vasche" in centro città a vedere le vetrine.
Bè, lasciatevelo dire, non è proprio la cosa più furba e utile, non solo per vostro figlio ma anche per voi. Abbiamo già parlato del perchè l'utilizzo di spray e liquidi igienizzanti, oggi vi spieghiamo perchè scegliere di portare il bambino al parco o nei boschi invece che a fare le "vasche" davanti alle vetrine.
Ecco 8 motivi per cui il contatto con la natura è fondamentale per i bimbi: perché è bene che i genitori d'oggi lascino scorrazzare i piccoli nel mondo esterno, senza timore!
1. Un ginocchio sbucciato, un taglietto procurato per una colluttazione con una corteccia cattiva, un sassolino che graffia il piedino mentre si corre sull'erba: è capitato a tutti e capiterà sempre. Sembra che oggi la sicurezza sia estremamente ricercata, forse in maniera troppo ossessiva. Lasciare che i bambini si facciano male non significa essere negligenti, menefreghisti o crudeli. La natura umana vuole che si sperimenti per imparare. Lasciare che i bimbi giochino all'aperto e incorrano in qualche spiacevole taglietto o botta significa solo lasciare che imparino i loro limiti e migliorino la loro coordinazione.
2. Lo stesso discorso vale per la resilienza (abbiamo parlato qui di come insegnare la resilienza ai bambini). Provare sulla propria pelle situazioni difficoltose o ambienti un pochino più ostili rispetto a quella casalingo aiuta i bambini a ridurre l'ansia e a gestire meglio le emozioni.
3. L'alimentazione sbagliata dei nostri tempi è spesso causa di obesità infantile, o comunque di disordini e sovrappesi. Beh, stare nella natura è uno stimolo concreto per fare attività fisica. Correre, scalare, camminare: non il solito sport al chiuso, nella palestrina o a casa. E in questo modo il tempo passato davanti a pc, tivù o playstation viene ridotto. Non solo: se messo a contatto con orti, verdure, frutta e prodotti naturali il bambino li apprezzerà molto di più e la sua dieta ne trarrà solo beneficio.
4. I benefici sono anche a livello scolastico: sfogarsi all'aperto, in un ambiente non chiuso e senza un limite di spazio, aiuta poi i bambini ad aumentare la concentrazione in classe. I bimbi affetti da deficit dell'attenzione in questo senso acquisiscono abilità naturali per arginare le loro emozioni e aumentare il tempo per la concentrazione.
5. La creatività aumenta: stare all'aria aperta, in mezzo alla natura, è un continuo stimolo cognitivo per il bambino, che nella sua testolina crea, racconta, studia e sperimenta.
6. Se il bambino ama la natura, ama il pianeta, sviluppa un senso di rispetto nei suoi confronti. Se fin da piccoli i bambini sono messi a contatto con la natura più selvaggia (andando in campeggio, camminando nei boschi, nuotando nei laghetti nascosti) da grandi è molto probabile che diventino persone attente all'ambiente e all'impatto delle loro scelte su di esso.
7. Il tempo passato nella natura diventa un tempo di studio concreto. Lasciare girare i bimbi in un prato o in un bosco, liberi di alzare le pietre per scovare vermi, di contare i petali di un fiore, di esplorare i buchi dei tronchi e di selezionare le foglie più belle, significa lasciare loro il tempo di studiare in maniera diretta, sperimentando con i propri occhi e le proprie mani, il loro olfatto e il loro gusto (sì, a volte mangiano l'erba, ma non preoccupatevi: non sono che anticorpi). Una volta a casa avranno sicuramente voglia di approfondire, e con un buon libro letto tutti insieme la passeggiata diventerà occasione di studio e confronto. Ecco 10 attività da fare all'aperto, anche in inverno
8. I bambini non sono esenti dalla depressione, purtroppo. Nel loro piccolo possono provare sentimenti brutti, che li scombussolano, che li rendono tristi. Stare a contatto con la natura, giocare in essa e con essa è davvero utile per diminuire il rischio di depressione nel bambino. La natura aiuta a connettersi meglio con se stessi, a vivere il momento presente, a pensare in maniera più profonda.
Dunque, visti i benefici, il contatto con la natura e il tempo speso all'aria aperta, anche e soprattutto in ambienti selvaggi (divertenti per i bambini, oltre che salutari) dovrebbe diventare una priorità per i genitori. Avete bisogno di altre spinte?
Giulia Mandrino e Sara Polotti