La cameretta del bambino tra 0 e 6 mesi secondo Montessori

Essendo consapevole dell'importanza della cameretta per i bambini appena nati ("ventre materno" in scala maggiore), Maria Montessori ha pensato anche al loro benessere, e seguendo i suoi dettami è possibile ricreare un ambiente intimo e stimolante per far sì che sin dai primi giorni di vita il bambino scopra il mondo personalmente.

La cameretta del bambino tra 0 e 6 mesi secondo Montessori: il progetto pedagogico montessoriano applicato fin dai primi giorni di vita del bambino

Secondo Maria Montessori, l'ambiente ha un ruolo di prim'ordine quando si parla di sviluppo e apprendimento del bambino. Per crescere in maniera dolce ma profonda, il bambino ha bisogno di stimoli e materiali attorno a lui che gli permettano di sperimentare, e soprattutto capire, ciò che lo attornia.

I primi giorni, nella sua cameretta, è possibile ricreare un ambiente simile a quello dell'utero materno; ricordate che è stata la sua casa per i passati nove mesi, ed ora si ritrova in un mondo a lui totalmente sconosciuto. Calma, buio e suoni attutiti devono essere prioritari: in questo modo si renderà il passaggio (traumatico, per il bambino), un po' più dolce, per passare poi a iniziare a offrirgli i primi stimoli.
Innanzitutto, le giostrine sopra il lettino sono importantissime: nei primi mesi i bambini sono attratti dai colori e dai movimenti, e questo è un istinto fondamentale. Significa che il bimbo sta iniziando a scoprire il mondo. Offrirgli materiali per continuare a studiare questo grande sconosciuto che è il mondo è compito del genitore. Fissate sulla sua culla delle giostrine. Gli occhietti del bambino iniziano infatti fin dai primi giorni a percepire il movimento, e in questo modo iniziano ad allenarsi (così come inizia ad essere stimolato un primo approccio alla coordinazione occhio mano).

Un altro metodo è quello di lasciare le finestre bene aperte, per far sì che il bambino possa guardare fuori, all'esterno, magari verso gli alberi e le foglie mossi dal vento. Oppure lasciare che una tenda, d'estate, svolazzi al vento, creando sulle pareti della cameretta luci e ombre interessantissime ai loro occhi.
Per quanto riguarda il letto, i primi tempi il bambino li passerà a dormire nella sua culla (che potrebbe anche essere una semplice cesta di vimini, confortevole e intima); non appena cresciuto, tuttavia, è bene ricordare che secondo il metodo montessoriano il bambino deve avere possibilità di movimento per salire e scendere senza aiuto, e quindi il letto dovrà essere il più basso possibile (vedi il nostro articolo sul lettino montessori).

Già dai tre mesi, in ogni caso, è importante lasciare che il bambino sperimenti i movimenti a pancia in giù (e, con un lettino montessoriano, questo diventa molto meno pericoloso). Quando è sul suo lettino lasciatelo fare (sempre supervisionando), e quando cambiate stanza (mai lasciarlo solo mentre è sveglio!) portatevi un cuscino ampio o una stuoietta morbida, e lasciate che si muova in libertà accanto a voi. Farlo stare vicino a voi quando è sveglio significa anche iniziare a stimolare il suo udito e la sua percezione dell'ambiente circostante: vi ascolterà, sentirà tutti i rumori, e il suo cervello inizierà a lavorare freneticamente!

Foto 1: http://www.hellobee.com/2013/08/14/our-montessori-inspired-nursery-makeover/

Lasciate poi che il bambino sperimenti cose nuove: tutto ciò che gli passa per la testa è adatto al suo apprendimento! Supervisionate sempre, certo, ma non pensate che esistano attività adatte o meno ad una certa età. E non disturbatelo mentre è concentrato: il suo flusso di pensieri non deve subire strappi, ma è giusto che ragioni con impegno!
Nella cameretta, limitate però la quantità di giocattoli e materiali a disposizione del bimbo. Sceglietene di utili e di qualità: libri di stoffa e palline morbide per stimolare l'uso delle mani, sonaglini (adatti a molti sensi: tatto, gusto, udito, vista), giocattoli in materiali naturali come il legno, uno specchio per iniziare a coprire la sua identità.

Foto 2: http://www.hypeness.com.br/wp-content/uploads/2015/07/qto-4.jpg

Dai tre/quattro mesi fate attenzione e offrite al bambino materiali che lo aiutino con la coordinazione oculo-motoria (che si sviluppa proprio in quel momento): delle semplici bottigliette riempite di sabbia, riso, coriandoli, acqua colorata, eccetera, saranno perfette!

Foto 3 e 4: http://www.hypeness.com.br/wp-content/uploads/2015/07/qto-4a.jpg

E, soprattutto, ricordatevi e tenete sempre bene in mente che il bambino, nei primi mesi, è come una spugna: sia a livello di linguaggio, sia a livello comportamentale, non avrà bisogno di lezioni o insegnamenti espliciti, ma imparerà direttamente da chi gli sta attorno. Un ambiente gentile, armonioso e ricco di stimoli è ciò che fa al caso suo: mi raccomando, fate sì che non gli manchi nulla di tutto questo.

Sara Polotti

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