La Didattica Costruttivista in un libro prezioso

La didattica costruttivista si inserisce in quel filone di approcci pedagogici che amiamo e che vorremmo fossero presi un pochino più in considerazione. Come al solito, rispetto alla scuola tradizionale questa didattica implica un maggior coinvolgimento diretto dei ragazzi e dei bambini, considerati finalmente soggetto attivo e protagonista del proprio apprendimento.

La casa editrice Erickson anche in questo caso ha pubblicato un libro molto utile ed efficace, prezioso per capire tutto ciò che dobbiamo sapere sulla didattica costruttivista.

La didattica costruttivista in un libro prezioso: il volume di Anna Carletti e Andrea Varani per parlare di un approccio didattico innovativo e rispettoso del bambino

“Didattica costruttivista - dalle teorie alla pratica in classe” è stato scritto da Anna Carletti e Andrea Varani, e parte dal presupposto che la didattica in classe non si basa solo sugli elementi cognitivi, ma anche su quelli affettivi e socio-culturali, troppo spesso lasciati a lato dagli insegnanti.

La didattica costruttivista vuole invece considerare gli alunni soggetti responsabili in maniera diretta del proprio apprendimento, inseriti in una scuola aperta a loro in toto, una scuola che sia accogliente nei confronti delle loro esperienze, delle loro emozioni, dei loro valori e delle loro capacità.

Questo metodo si contrappone a quello tradizionale che pecca spesso di dare nozioni utili solo all’interno della scuola e inutili negli altri contesti. Ovvero, in altre parole: spesso la didattica tradizionale dà agli alunni conoscenze e nozioni che questi non sanno poi applicare in altri luoghi e contesti, poiché sono nozioni costruite e impacchettate in maniera non-personale. Mettendo invece in primo piano l’alunno, invece, la didattica costruttivista gli dona la capacità di costruire attivamente la propria conoscenza, dandogli strumenti in più per cavarsela in più situazioni.

Un po’ come nell’autoeducazione (anche se in maniera davvero diversa), i bambini sono spronati a sviluppare atteggiamento metacognitivi e autovalutativi, a riflettere sui propri comportamenti, a valutare le proprie competenze, sviluppando così di conseguenza un’autoconsapevolezza molto utile tanto a livello cognitivo quanto a livello personale e sociale.

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“Il volume propone una metodologia efficace e originale per l'applicazione dell'approccio costruttivista nella scuola, integrando le principali correnti teoriche - dai fondamentali ispiratori (Piaget e Vygotskij) alla corrente radicale e a quella socio-culturale - con interessanti strumenti didattici, tra cui le mappe concettuali di Novak”: lo si legge in copertina e in queste poche parole sta tutto il senso del libro, che è diviso in capitoli tra il teorico e il pratico.

Si parte con la spiegazione di “Costruttivismo e didattica”, subito dopo aver specificato gli elementi epistemologici del costruttivismo. Si passa quindi ai “modelli mentali cognitivisti” e alle “mappe concettuali”, spiegati prima a parole e poi con esempi di pratiche didattiche concrete. Seguono i capitoli “Il gruppo come ambiente di costruzione della conoscenza”, “L’apprendistato cognitivo” e “L’osservazione in classe”. Largo spazio è dato alla “metacognizione”, un elemento fondamentale nella didattica costruttivista, per dare ai ragazzi gli strumenti per alimentare la conoscenza di sé, l’autostima e la comprensione dei meccanismi dei processi cognitivi.

Essendo così diviso tra teoria e pratica, il volume è davvero utile a tutti coloro che vogliano approcciarsi alla didattica, ma soprattutto agli insegnanti, che possono così capire dalle esperienze dirette degli autori e dagli esempi come applicare concretamente ed efficacemente la didattica costruttivista nella loro scuola.

Giulia Mandrino

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