Gli ossiuri, i parassiti intestinali che colpiscono adulti e bambini e i rimedi naturali

Li si conosce poco, eppure non sono così rari. Parliamo degli ossiuri, chiamati più comunemente parassiti intestinali, piccoli esseri che colonizzano il tratto intestinale causando fastidi e pruriti. Ma come si riconoscono? E come si combattono?

Gli ossiuri, i parassiti intestinali che colpiscono adulti e bambini e i rimedi naturali: come riconoscere se si è affetti da questa infestazione intestinale e come curarsi in maniera naturale

La causa principale di questa patologia è un piccolo parassita chiamato Enterobius Vermicularis. Esatto, un “verme”, se vogliamo usare parole più comuni. E in effetti questo Enterobius Vermicularis assomiglia proprio ad un piccolo verme di colore bianco.

Questo parassita passa dallo stomaco fino all’intestino e nel momento in cui raggiunge la cute attorno alla zona perinatale deposita le sue uova, che si schiudono nel duodeno. Da una prima fase di schiusa, quindi, questo verme cresce, raggiunge l’età adulta e passa al tratto dell’intestino crasso. A livello dell’ano, quindi, queste uova compaiono dopo circa venti/quaranta giorni dall’infezione. I più colpiti sono i bambini in età scolare e prescolare, ma anche gli adulti non ne sono immuni.

Ed ecco spiegato il motivo del primo sintomo dell’ossiuriasi, e cioè un fastidioso prurito anale seguito da sintomi intestinali e da disturbi nervosi. A questi possono seguire irritazione della zona perianale (dovuta alle lesioni seguite al grattarsi nervosamente, azione purtroppo spesso inevitabile che rischia di infettare la zona), insonnia, irritabilità e convulsioni. Nelle donne, poi, anche la zona vaginale può compromettersi, a causa di un’irritazione che causa perdite e prurito.

Oltre al prurito, soprattutto nel caso dei bambini, potrete capire se la patologia è proprio ossiuriasi nel caso in cui sulle mutandine al mattino o dopo che è andato in bagno trovate dei piccoli filamenti bianchi e mobili di circa 1 cm. Sono proprio gli ossiuri, e in quel caso la diagnosi è sicura.

Dopo aver consultato il medico o il pediatra (che sapranno indirizzarvi sulla strada migliore) sarà tuttavia una buona regola fare attenzione all’alimentazione, poiché è proprio essa il segreto per sconfiggere definitivamente i parassiti. Si possono combattere con un farmaco specifico ma medici esperti in medicina naturale o medici omeopati possono fornirvi indicazioni specifiche in merito. 

Da sempre al primo posto nella lotta ai parassiti si contano l’aglio e la cipolla, da utilizzare sia a livello alimentare sia a livello cutaneo, strofinandoli sulle zone più affette da prurito. Sono molto potenti, quindi utilizzateli con cautela! La soluzione migliore sarebbe quella di frullarli e mescolarli ad una crema per uso cutaneo, in modo da smorzarne gli effetti. Oppure, ancora, lasciarli in infusione in acqua tiepida per una notte, bevendo poi il liquido (che passa così nel tratto intestinale).

Altra pianta considerata (efficacemente) vermifuga è l’assenzio. Non immaginatevi i soliti drink alcolici, ma considerate invece la tintura madre: essa deriva dalla macerazione a freddo della pianta e contiene inalterati i suoi principi attivi, tra i quali quello responsabile, appunto, dell’uccisione dei parassiti. Antisettico, l’assenzio aiuta quindi a debellare il verme. Gli adulti possono provare con 30 gocce per due o tre volte al giorno (mentre ai bambini chiedete le dosi al vostro medico di fiducia).

Lo stesso vale per i semi di pompelmo: prendete l’estratto e mescolatene in un bicchiere d’acqua circa 10 gocce. Assumetene tre volte al giorno per una settimana, e i sintomi fastidiosi dovrebbero sparire insieme ai parassiti.

Anche lo yogurt, essendo ricchissimo di probiotici, aiuta a ristabilire nell’intestino un ambiente inospitale ai vermi. E, tra gli altri alimenti annoverati da sempre nella lotta ai parassiti, troviamo le carote (da consumare crude come uno snack per una settimana più volte al giorno) e alcuni alimenti che facilitano il transito intestinale, aiutando così l’eliminazione delle tossine e dei vermi. Tra essi? Le prugne, le banane, i fichi, le albicocche, i cachi, il melone e l’uva.

Dopo il trattamento si consiglia un ciclo di probiotici per circa 10 dieci giorni: per i due mesi successivi va eseguito il trattamento, meglio se a cavallo della luna piena.

Fondamentale che la cura, sia essa farmacologica o naturale (sconsiglio vivamente il fai da te), venga effettuata da tutta la famiglia: lavate poi in lavatrice ad alte temperature qualsiasi oggetto possa essere andato a contatto con le parti intime dei membri della famiglia come lenzuola, asciugamani etc...

 

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Sara

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Cecilia

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