Perchè fa male somministrare paracetamolo con febbre bassa

Quando i bimbi hanno una febbre leggera si ricorre spesso al paracetamolo e all'ibuprofene. Ma siamo sicuri che faccia bene? Che abbia solo benefici? Forse è bene rallentare un attimo.

Usare il paracetamolo e l'ibuprofene sono un danno alla salute dei piccoli e all'evoluzione della malattia: perchè fa male somministrare paracetamolo con febbre bassa


Ricorrere alla medicina troppo frequentemente, si sa, non è mai benefico per i nostri bambini. Pensate agli antibiotici (http://www.mammapretaporter.it/salute/salute-ben-essere-mb/per-sicurezza-non-e-meglio-dare-l-antibiotico) e a come possono rivelarsi dannosi.
Lo stesso vale per due farmaci innocui come possono sembrare il paracetamolo e l'ibuprofene.

Innanzitutto, capiamo quali sono le differenze: il paracetamolo, usato nella prima infanzia e di fatto l'unico consigliato in gravidanza, serve ad abbassare la febbre e a diminuire il dolore, essendo un farmaco antidolorifico ed antipiretico; l'ibuprofene, invece, è un FANS, cioè un antinfiammatorio non steroideo: anch'esso agisce su dolore e febbre, ma passando non solo per il sistema nervoso centrale, ma anche per le ciclossigenasi, inibendole.

Ma entrambi questi farmaci hanno controindicazioni, soprattutto se dosati nella maniera sbagliata come sembrano fare molti genitori (secondo l'American Academy of Pediatrics, come riporta il Telegraph). Il rischio è incorrere in un'overdose assolutamente dannosa.

Questi due farmaci vengono infatti somministrati ai bambini quando c'è in corso una febbre, quindi un'infiammazione corporea volta a combattere un'infezione. I genitori danno quindi ai bimbi paracetamolo o ibuprofene, che però, abbassando troppo questa febbre, hanno l'effetto contrario, e quindi rischiano di allungare i tempi della malattia.

Non solo: troppo spesso questi due farmaci vengono combinati e utilizzati mescolati, con l'idea di ridurre i rischi dell'uno e dell'altro e di ottenere una soluzione più veloce.

Ma entrambi i farmaci presentano rischi,e i genitori dovrebbero considerarli attentamente. Pensiamo all'ibuprofene, che, come dicevamo, è un FANS: i rischi nei bambini sono l'asma, problemi gastrointestinali e ulcere legati al sovradosaggio e complicanze a livello renale, dal momento che questa sostanza agisce bloccando la sintesi della prostaciclina, un vasodilatatore che, se inibito, porta all'accumulo di sodio e all'ipertensione.

In conclusione, i genitori devono iniziare seriamente a pensare agli effetti collaterali di questi farmaci, a non dare dosaggi adulti ai bambini, ad evitare l'ibuprofene preferendo, quando necessario, il paracetamolo, e a fare attenzione in ogni caso.

Ma, soprattutto, è doveroso iniziare a pensare alla febbre in termini diversi da quelli di mera malattia: la febbre, soprattutto quando leggera, è da considerarsi come uno stato che in sé non costituisce solitamente un pericolo per il bambino, ma come un meccanismo fisiologico atto alla guarigione, e quindi già medicina di per sé.

La febbre leggera è benefica e aiuta verso la guarigione. Perché ammazzarla?

La redazione di mammapretaporter.it

 

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Sara

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Cecilia

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