Meglio i microbi degli antibiotici

I bambini sporchi sono più sani, giocare sotto la pioggia è salutare, non esiste cattivo tempo ma solo cattivo abbigliamento... Non ci stancheremo mai, mai, mai di dirlo e di promuovere l’educazione all’aperto! Perché l’eccessiva attenzione alla pulizia, la germofobia e il sanitarizzare qualunque cosa ci capiti sotto mano non fa benissimo. Soprattutto con i bambini, che hanno bisogno di sviluppare il loro sistema immunitario!

A questo proposito ci viene in aiuto anche una recente intervista uscita per il quotidiano online The Star, nella quale Marie Claire Arrieta, microbiologa autrice insieme al collega Brett Finlay del libro “Let them eat dirt”, spiega come i microbi della terra siano di gran lunga meglio degli antibiotici con i quali bombardiamo i nostri figli.

Meglio i microbi degli antibiotici: l’autrice di “Let them eat dirt” spiega perché fare giocare i bambini all’aria aperta sia di gran lunga meglio di riempirli di antibiotici e medicine

Il libro “Let them eat dirt” (tradotto: “lasciate che mangino la terra”) dovrebbe essere una Bibbia per noi genitori. In maniera molto semplice spiega come gli ultimi 150 anni della storia dell’uomo abbiano portato a considerare i microbi totali nemici dell’uomo, poiché si è scoperto che causano malattie. Dall’altro lato della barricata, però, questa lotta ai microbi ha portato un altro risvolto, e cioè che i nostri figli stanno diventando sempre più deboli, a causa dell’eccesso di igiene.

Il libro spiega quindi come i milioni di microbi che vivono nel nostro corpo abbiano in realtà un ruolo decisivo sulla nostra salute, e in particolare su quella dei bambini, che senza di essi hanno più probabilità di sviluppare malattie come obesità, diabete o asma (tra le altre). Gli autori, inoltre, cercano di dare risposte chiare e univoche alle domande più gettonate dai genitori. Alcuni esempi? “Ma se il suo amichetto è malato, posso lasciarli giocare insieme?”; “È una buona idea prendere un animale domestico?”; oppure “Dovrei dargli un antibiotico e un probiotico?”.

Insomma, i due microbiologi vogliono aiutare i genitori attraverso la scienza a capire che in realtà i microbi sono amici dei bambini!

Dialogando con The Star, Marie Claire Arrieta ha quindi spiegato il concetto di resistenza agli antibiotici che potrebbe portare l’eccessivo uso di questi e del fatto che i microbi abbiano davvero un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema immunitario dei bambini:

“Quando nasciamo, non abbiamo in corpo nessun microbo. Il nostro sistema immunitario non è ancora sviluppato. Ma non appena i microbi iniziano a fare la loro comparsa, lo aiutano a lavorare bene. Senza i microbi il nostro sistema immunitario non sarebbe in grado di combattere le infezioni. E non è solo la presenza di questi microbi, ma ciò che questi producono, e cioè molecole e sostanze che interagiscono direttamente con le cellule nella fodera del nostro intestino e con le cellule che stanno appena fuori questa fodera. Le allenano, le aiutano. Ed è solo grazie all’incontro con queste sostanze microbiche che le cellule immunitarie ottengono le informazioni di cui hanno bisogno per fare tutto questo. Dopodiché queste cellule intestinali acquisiscono la capacità di trasportarsi nelle altre parti dell’organismo, in modo da continuare l’allenamento”.

Infine, alla domanda “Cosa possono fare i genitori per sviluppare un buon sistema immunitario nei bambini e per abbassare le possibilità di fargli sviluppare malattie come asma, allergie o altre patologie?” la Arrieta ha risposto:

“Gli studi epidemiologici mostrano che i bambini che crescono in una fattoria hanno minori probabilità di sviluppare l’asma. È chiaro che non possiamo obbligarci a mollare tutto e a diventare contadini, ma questo fatto suggerisce che vivere in un ambiente meno pulito è in realtà meglio. Lo stesso vale per il possedere un animale, specialmente un cane. Lasciate pure che i bambini ci giochino tranquillamente!

Gli studi hanno poi evidenziato come pulire ossessivamente tutto ciò che il bambino si infila in bocca in realtà aumenti le probabilità di sviluppare l’asma. I numeri parlano di minori probabilità se invece il ciuccio è, ad esempio, semplicemente pulito nella bocca dei genitori.

Tutto questo dice solo una cosa, e cioè che viviamo in ambienti troppo puliti a tal punto che non ne beneficiamo più. L’igiene è fondamentale per la nostra salute, questo è chiaro, e non dobbiamo smettere di lavarci le mani. Dovremmo però farlo solo quando questo è benefico, e cioè quando questo aiuta a prevenire o a non diffondere malattie, e cioè prima di mangiare e dopo essere stati in bagno. Tutte le altre volte non è necessario.

Quindi, quando i vostri bambini stanno fuori a giocare con la terra, non puliteli. Non c’è beneficio nel farlo. Deve esserci dunque il giusto equilibrio tra il prevenire le infezioni e il promuovere la salutare esposizione ai microbi!”.

 

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Sara

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Cecilia

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