E finalmente si parte in vacanza (bagagli e dintorni)

Evviva! Finalmente arrivano le tanto sognate e desiderate ferie! Le abbiamo aspettate per un intero anno, e abbiamo fantasticato pensando “beh il prossimo anno i bimbi saranno più grandicelli, serviranno meno cose, lo stretto indispensabile…ma si, sarà tutto più semplice”. Una beata minchia sarà più semplice! La donna lo sa che anche stavolta toccherà a lei fare i bagagli, e per essere certa di non scordare nulla inizierà a fare una lista delle cose da portare verso maggio…diciamo che tre mesi di tempo sono sufficienti per decidere cosa non portare. E cosa non portiamo? Nulla.

Perché alla fine portiamo tutto, lasciamo a casa giusto i mobili per non pagare supplementi. E se alla donna spetta l’arduo compito di organizzare i bagagli per tutta la famiglia, all’uomo va l’incarico di sistemare i bagagli in auto. E lui inizia a sderenare già da una settimana prima della partenza…tira giù le valigie in un numero variabile da due a ventinove, di tutte le misure e forme e colori. E le mette in fila in camera…poi apre l’armadio, mette sul letto tutti i vestiti calzini mutande magliette pigiami che vuole portare, si da una ravanata, ti guarda e ti dice “io mi porto solo queste cose qui”.

A beh un letto matrimoniale ricoperto delle tue cose…’na caccola…e tu rispondi “ok, va bene, mettile in valigia” e lui serafico ti risponde “no è meglio che le pieghi tu, io non sono bravo come te…”…cuore mio, lui non le sa piegare…sbatte pure le ciglia tipo Bambi per farti sentire importante….”dai amore tu sei bravissima a piegare le magliette…”.

E la donna le piega, curva sul letto, le millantadue magliette dell’uomo. E ugualmente piega tutto il resto. Solo che poi fa un grosso errore. Visto che le ha piegate, decide mano mano di metterle in valigia…fatto trenta…e dopo che ha finito di mettere tutto, a strati ovviamente lasciando per ultime le cose “per uscire”…quelle che per stirarle ci vuole un secolo…arriva lui. Rapido sguardo intorno a se e…”ma hai già messo tutto dentro?”. “no amore lo facciamo domani sul traghetto che ne dici?

Dai non rompere e chiudi la valigia” e lui ti guarda, faccia contrita, poi guarda la valigia, ravanata (la ravanata c’è sempre, è scritta nel dna) e da fiato ai polmoni “e quanno se chiude così…mamma mia ma che se mette così la roba in valigia?

Tutti spazi vuoti intorno, sta roba impilata a torre…famme fa a me!!”. E svrammmm! Svuota tutto, e inizia a mettere le cose dentro a casaccio, a salsiccia, per riempire ogni angoletto, e tu lo guardi con la bile che è salita alle sinapsi. Ti rivedi stirare quelle magliette col caldo atroce di agosto, e vedi lui aprirle e ripiegarle a cazzus canis per far si che dentro un’unica valigia entri il guardaroba di tutta la famiglia sufficiente per due settimane, la roba per il mare, i caricabatterie, i giochi dei bimbi e il cane dei vicini.

E inizi a sudare freddo, ma taci perché se anche solo provi a dire mezza parola lo sapete lui cosa risponde? “ma come pretendi che c’entra tutta sta roba in macchina? C’avemo da portà le valigie, la borsa frigo, il passeggino, il vasino, poi vuoi che all’ultimo non salta fuori qualche cazzata che se semo scordati! Nun fa mille borse, fanne una! “.

E sapete questo cosa vuol dire? Che dentro una valigia lui mette le mutande, lo spazzolino e il panino col salame per il viaggio! Le ciabatte, due libri, il cappello di paglia, le supposte per la stitichezza, il carillon dei bimbi, il pupazzo della figlia.

Tutto assieme cazzo! Che quando arrivi a destinazione e scarichi i bagagli, vai per disfarli e te ce vonno tre ore e mezza, perché devi correre da una stanza all’altra per sistemare tutto. E lo spazzolino finisce in cucina, le supposte in frigo e il panino col salame…ve lo lascio immaginare! Datemi retta, risparmiate e partite senza bagagli. Comprate tutto lì! Salverete il vostro matrimonio!

Buone vacanze! 

Cinzia Derosas

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Sara

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Cecilia

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