Tu nel dubbio inkazzati

Non seguo molto Facebook negli ultimi mesi, anzi credo proprio che mi cancellerò. Quando mi capita di buttare l'occhio in vivaci discussioni, in particolare sulla maternità, escono fuori delle frasi assurde: "ma stai scherzando?", "poverino tuo figlio" in seguito alla scelta di una mamma, veri propri attacchi alle idee, spesso anche alla persona che le porta avanti, ma anche frasi come "scommettiamo che non sai rispondere a questo", "hai visto che ho vinto io?". Che sgomento ragazzi, ma cosa ci è successo? Un po' come in macchina insomma, quando nel dubbio mandi a stendere quello che hai davanti, solo che in questo caso lui non ti sente... Insomma l'aggressività dilaga, almeno da quel che noto io ed è difficile anche destreggiarsi in queste situazioni davanti ai propri figli.

Questa mattina ero da Decathlon e nel delirio di due bambini, cassa automatica e biciclettina nuova ho dimenticato di prendere lo scontrino. Così dopo circa due minuti mi sono avvicinata al ragazzo che si occupa della supervisione delle casse, che era vicino a una di queste per domandargli se aveva visto il mio scontrino: appena ho iniziato a parlare sono stata aggredita da un individuo sui 40, carino, distinto, ma che mi ha fatto il cazziatone dicendomi "scusi ma qui c'è la coda e lei chi è per permettersi di passare davanti a tutti?". Chiaramente alla mia risposta "ho dimenticato lo scontrino" ha risposto con un "a", non con uno scusi che almeno avrebbe mitigato un po' la rabbia e l'acidità scagliata su di me. 

Ecco, questa è la situazione emblematica: quello che rilevo è che in qualsiasi situazione relazione ci si trovi, sempre più persone pensano di essere fregate, deluse, attaccate, insomma spesso si risorve un conflitto (o semplicemente una situazione ambigua) con la rabbia. Forse sono ancora all'antica, ma preferisco uscire delusa ed eventualmente decidere di chiudere un rapporto solo dopo aver discusso, affrontato, perdonato nel caso e sopratutto sviscerato pro e contro ma prima di farlo voglio vivere credendo sempre nella buona fede.

Così in una situazione come quella di sta mattina da Decathlon non avrei mai pensato che il ragazzo mi stesse passando davanti ma che avesse qualcosa da chiedere e comunque avrei aspettato. Forse sono sciocca ma credo nelle persone, credo che a volte inavvertitamente ti senti ferita, credo che ci siano persone più egoiste di altre, credo che ci siano persone più intraprendenti e altre meno, credo nella distrazione nei troppi impegni che ti fanno dimenticare impegni e la chiamata all'amica. Credo che tutti, quotidianamente ma inavvertitamente, diamo più o meno fastidio ad altre persone, è inevitabile. Credo che noi esseri umani di oggi siamo insicuri, fragili e a volte abbiamo talmente timore di essere rifiutati o colpiti perchè pensiamo di non avere le forze per rialzarci. Quindi nel dubbio meglio attaccare? Per me è come chiudersi in casa per paura che ci succeda qualcosa fuori nel mondo.

Credo che esista la gelosia che a volte annebbia la vista, credo che gli esseri umani di oggi abbiamo seri problemi di stress e infelicità perchè il nostro corpo non è programmato per fare 100 cose al giorno, spesso poi sedentarie, perchè la nostra mente è predisposta alla condivisione, alla socialità e al mutuo aiuto ma spesso le logiche del puro profitto annebbiano questo e si è talmente abituati a queste dinamiche che non si riesce a vedere poltre al bene, semplice, puro, un po' arrugginito e con qualche pacca qua e là ma autentico. 

Ma sopratutto credo che nessuno possa giudicare le scelte delle mamme in merito all'educazione del suo bambino, ma solo scrivere opinioni, anche forti e nette. Tantomeno in un forum o nei commenti di una pagina Facebbok.

Quindi no, nel dubbio non mi inkazzo, ma do fiducia, credo nella buona fede, e questo insegno ai miei figli orgogliosamente. 

Papavero3

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